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BARBARICI.

2. Discendente Concezione più vicino a noi, MA COMUNQUE MEDIEVALE. Nel

13° secolo gradualmente ricompare la concezione rapporto poteri,

che metteva ilmpopolo in condizione di esercitare un certo

controllo e una significativa pressione su chi lo reggeva. C’è un

ACCORDO (più o meno tacito) siglato con la comunità, che,

almeno in linea di principio, poteva recidere quel contratto.

Questo nasceva dalla NECESSITà DI SFUGGIRE

ALL’ABBRACCIO POTENZIALMENTE LETALE DELLA CHIESA.

Questa nuova concezione del potere fu adoperata per la prima

volta dai re inglesi, ma anch’esse aveva le sue controindicazioni:

Si aveva infatti

- Autonomia rispetto i vertici ecclesiastici.

- MA il Re non era più al di sopra del popolo e inviolabile.

A livello CULTURALE GIOCA LA RISCOPERTA SCRITTI

POLITICI DI ARISTOTELE, tradotta in latino verso il 1260.

RITORNA NATURALE SOCIEVOLEZZA (vs. istinti antisociali di

Agostino). La politica è vista come un fenomeno naturale, frutto di

BISOGNI, INCLINAZIONI E DESIDERI.

Specifichiamo che non è semplicemente, come dice certa critica

tradizionale, che nelle HISTORIES di Shakespeare si mette in

scena la trasformazione dell’Inghilterra da monarchia medievale a

STATO MODERNO (né si celebrano solo i TUDOR –

ELISABETTA). Ma le cose sono più complesse: perché

LE DUE CONCEZIONI IN ENTRAMBE LE CONCEZIONE RIENTRANO DI DIRITTO NELLA

FILOSOFIA POLITICA MEDIEVALE.

SHAKESPEARE NB. Shakespeare NON prende posizione ma illustra solo le tappe

e l’intreccio dei linguaggi politici.

2. Nati per il comando

Fa parte della seconda tetralogia di drammi storici:

1. RII

2. EIV

3. EIV pt. 2

4. EV

RICCARDO II Vescovo di Carlisle tranquillizza RII perché A DISPETTO DI TUTTI

lui può mantenerlo RE.

Dove il DELFINO dice che è nato TROPPO IN ALTO PER

ESSERE COMANDATO.

RE GIOVANNI R:-Non siamo nati per chiedere, bensì per comandare-.

Va tuttavia sottolineato che il fatto che DIO scelga il RE attraverso

RII la CHIESA, significa che il RE è UN ORNAMENTO.

L’Arcivescovo di Canterbury si rivolge a EV come ‘ornamento’.

ENRICO V Sono gli ecclesiastici che decidono: il vescovo di Carlisle a RII

DICE CHE LO TERRA’ – IN SPITE OF ALL.

RICCARDO II Riccardo usa linguaggio teologico che però non riflette la

situazione reale. Dice che BOLINGBROKE sta facendo un

‘peccato’, usando il suo ‘acciaio perverso’, contro un ‘re

consacrato’.

Vediamo in RII alternanza esaltazione-sconforto grazie alle parole

dei suoi sostenitori –Carlisle e suo cugino, il Duca di Aumerle, che

gli ricordano la sua condizione regale.

Gioca poi a fare il saggio stoico: - il peggio che potrai annunciarmi

è una perdita terrena-. Poi dice che i sudditi in rivolta non stanno

facendo torto a lui, ma a Dio. > La vecchia concezione del suo

potere tarda a scomparire.

Northumberland deve flettere il suo ginocchio perché LA MANO DI

DIO NON HA TOLTO L’UFFICIO AL SUO VICARIO.

La sua figura è sacra. La vecchia mentalità del sovrano tarda a

scomparire.

Prima si appellava alle forze della natura (legame mistico re-terra,

idea arcaica) in questa scena invece minaccia una vendetta

futura. Alla fine cede. Prende il ruolo del MATTO, e, in quanto

intoccabile, deve fare una sorta di RITO AL ROVESCIO,

<<CAPOVOLTO>> (WALTER PATER), o AUTODAFE’.

Il vescovo però non è della stessa opinione di Bolingbroke. Chiesa

fedele in questa tragedia. Gli dice che ‘l’immagine di Dio in Terra

non può sottostare al giudizio di sudditi e inferiori’.

Per questo Bolingbroke è un traditore come GIUDA. > RII =

Cristo.

L’ordine naturale è sconvolto, quindi vi saranno catastrofi.

Riccardo paradossalmente PUO’ RIAFFERMARE SUA SUA

‘IMAGO DEI’ SOLO TRAMITE LA SUA AUTO DEPOSIZIONE.

- Sono io tutti insieme il prete e il chierico?- > Rito capovolto.

3. Un intero mondo su cui sta per calare il

sipario.

Tutti gli ultimi Re per grazia divina non si rendono ben conto della

realtà (RII – Re Giovanni – Duncan).

Duncan si presenta come ideale di re Cristiano attento alla

giustizia distributiva, però è ingenuo.

Prima di essere tradito da Macbeth, infatti, Duncan è già stato

tradito dal Barone di Cowdor.

La sicurezza che gli DERIVA DALL’ESSERE INTOCCABILE, gli

impedisce di accorgersi del pericolo che incombe sulla sua vita.

Non si aspetta minimamente di M., così si fa uccidere ne castello

di Inverness.

Come ultimo esempio di Re per Grazia divina prendiamo Re

Giovanni.

Incontra il Re di Francia e si proclama –strumento della collera

divina-. Ma il motivo per cui sottolinea continuamente la sua

regalità è che essa è FRAGILE. Il VERO RE dovrebbe essere suo

nipote ARTURO, figlio di Goffredo.

La sua regalità è dubbia, come sa anche sua madre ELEONORA

D’ACQUITANIA, durante l’ambasceria francese.

Re Giovanni I cittadini di ANGERS, infatti, non si sanno decidere. Il

rappresentante della città, UBERTO:

-Dovete prima provare chi è il re, a lui sì che ci mostreremo fedeli.

G: - Non basta la corona d’Inghilterra a provare chi è il RE?-

La corrispondenza biunivoca fra corona e (autentico) monarca è

venuta meno. Giovanni NON E’ VERAMENTE UN RE PER

DIRITTO DIVINO (poi si inimicherà anche la chiesa) E MANCA

ANCHE DI RICONOSCIEMNTO SOCIALE da parte dei nobili e

del popolo.

Dato che è dubbio che Giovanni sia re per diritto ereditario, deve

provare la sua regalità con le ARMI.

Solo il BASTARDO dà prova di lucidità politica e dice di prenderli a

CANNONATE, dato che li stanno prendendo in giro.

Arriva il cardinale Pandolfo da Milano. Dio non ha ancora mandato

segni inequivocabili (né tramite la mediazione della chiesa né con

le armi).

Arriva Pandolfo legato pontificio da Milano, che chiede un

determinato vescovo a Canterbury.

Giovanni , che è STUPIDO, tratta male Pandolfo:

-Nessun prete Italiano potrà più trarre dai nostri domini decime o

pedaggi-

Vuole sfuggire alla chiesa ma la via che dovrebbe percorrere non

è in grado di percorrerla.

Ma poi i Nobili si ribellano e Giovanni deve cedere alla Chiesa,

che poi lo aiuterà.

Pandolfo: - Ma dal momento che vi siete convertito A PIU’ MITI

CONSIGLI la mia parola metterà nuovamente a tacere i clamori di

guerra e riporterà il sereno nel vostro procelloso paese.

4. I leoni fanno mansueti i leopardi: obbedire

comunque.

Giovanni di Gaunt, duca di Lancaster, aristocratico della vecchia

guardia, accusa R. di essere inadeguato al proprio ruolo:

l’Inghilterra è un altro EDEN, un semi paradiso con PROTEZIONE

NATURALE e lui doveva solo proteggerlo all’INTERNO, MA non

c’è riuscito e, anzi, ha contratto DEBITI.

La VEDOVA DEL DUCA DI GLOUCESTER aveva anche cercato

di convincere G. a ribellarsi, ma lui appartiene a un vecchio

mondo > concezione PAOLINA-AGOSTINIANA per cui i sovrani

non si toccano. Né il legami di sangue né la paura lo convincono.

Dice:

RICCARDO II - God’s the quarrel-

Anche il fratello minore di Lancaster, IL DUCA DI YORK, la pensa

come lui. Sa che gli adulatori l’hanno rovinato, ma non vuole

infrangere le LEGGI. La sua devozione per le leggi gli suscita

rabbia quando si accorge che R. non rispetta le CONSUETUDINI.

Dice:

- Che il domani allora non tenga dietro all’oggi-.

Il coraggio però è generazionale e il giovane

NORTHUMBERLAND compie il passo decisivo, vuole fare

qualcosa lui e NON ASPETTARE DIO.

> Teoria ascendente del potere.

Nb. Questa teoria non si instaura in un sol colpo.

Lo vediamo dopo che Exeton ha ucciso RII.

• Dopo averlo ucciso Exeton dice che andrà all’inferno

• Bolingbroke, divenuto ENRICO 4°, dice ad Exeton –

Sebbene lo desiderassi morto, odio l’assassino mentre

amo colui che è stato assassinato.

5. <<Si toglie il cappello davanti all’ostricaia>>.

Tecniche di costruzione e conservazione del

consenso.

Alcuni personaggi di Shakespeare mettono in discussione il

POTERE TIRANNICO.

Il primo dei drammi storici, Riccardo II,racchiude già il percorso

verso un nuovo modello di sovranità.

BOLINGBROKE non può contare sull’INVESTITURA DIVINA.

Deve cercare ALTRE VIE. B. si toglie il cappello davanti

all’OSTRICAIA e chiama i FACCHINI <<my countrymen>>.

RII invece considera scontato l’amore dei sudditi e calpesta i loro

diritti di proprietà.

Come suggerito anonimamente nel DE SPECULO REGIS

EDWARD III (1331), il semplice rimedio per farsi amare è

rispettare l’effettivo DOMINIUM sui beni del privato cittadino.

ROSS DICE CHE HA MESSO TROPPE TASSE E WILLOUGHBY

ANCHE.

Quindi anche per motivazioni economiche il popolo insorge.

E il popolo che ha appoggiato Northumberland e Bolingbroke

deve essere accontentato e tenuto buono > autodafé o auto

sconsacrazione di RII.

Northumberland: - O il popolo non sarà soddisfatto-.

York descrive l’ingresso trionfale di ENRICO 4° A LONDRA. Dice

che – si volgeva di qua e di là col capo scoperto, si abbassava più

del collo del suo destriero e li chiamava CONCITTADINI.-

Perfino Macbeth a un tratto sembra consapevole che quella sia la

strada da percorrere. Dice ha acquisito ‘un’aurea REPUTAZIONE’

che deve indossare subito ‘ora che è nuova’

6. <<Il giorno, i miei amici e tutte le decisioni da

prendere non aspettano che me>>: l’archetipo

di regalità incarnato da Enrico V.

Il vescovo di CANTERBURY e di ELY sono sorpresi dal

cambiamento di EV: è tutto studiato.

MACBETH Già qui ci aveva detto: - Smentirò le aspettative della gente.-

E’ un re che si muove sul palcoscenico come attore. Sovrano-

camaleonte, che cambia di continuo REGISTRO. Maschera, e per

esempio non esita a voltare spalle agli amici: FALSTAFF, che lo

cerca tra la folla si sente rispondere questo:

- vecchio non ti conosco.- Poi fa finta di ricordarsi: -quel sogno mi

disgusta-.

E d’altra parte EV è carente anche nei vincoli familiari:

Enrico V Si mette in testa la corona in fretta, dopo la ‘morte’ del padre (che

tra l’altro non è morto).

Enrico IV pt.1 Però è un politico navigato:

• Scarica la responsabilità della guerra sui vescovi.

• Saggia umori truppa.

pt.2 &bu

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Publisher
A.A. 2014-2015
21 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/08 Storia della filosofia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Itachi994 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Simonetta Stefano.