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Riassunto esame Storia della Filosofia Contemporanea, prof. Massimilla, libro consigliato Progresso Umano, Spencer Pag. 1
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Darwin e Spencer. In realtà la teoria evoluzionistica che affrontava esplicitamente questioni di rilevante

importanza filosofica era quella di Spencer, che a partire dai Primi principi (1862) lavorò incessantemente

alla fondazione di una teoria generale dell’evoluzione che investiva tutti i campi del sapere. Quelli di Darwin

e di Spencer sono due percorsi paralleli, che spesso si toccano. Anche per Spencer fu decisiva la lettura

dei Principi della geologia di Lyell, e Darwin riprese da Spencer l’espressione «sopravvivenza del più

adatto». Tuttavia, nella concezione di Spencer l’evoluzione diventa sinonimo di ‘progresso’. Secondo

Spencer, la vita manifesta una continua tendenza ad adattare le relazioni interne dell’organismo a quelle

esterne dell’ambiente, allo scopo di raggiungere un equilibrio fra le due esigenze: la specie che raggiunge

tale equilibrio è quella in grado di sopravvivere. L’equilibrio così raggiunto è tuttavia un equilibrio dinamico,

sulla cui base si innestano nuove esigenze che determinano un progressivo accumulo di variazioni funzionali

che sempre meglio rispondono alle richieste di entrambi i fattori. Anche l’attività conoscitiva procede in

modo progressivo, essendo il risultato di un lento accumulo di funzioni mentali acquisite nel tempo e

trasmesse per via ereditaria. Sul piano politico-sociale l’e. di Spencer crea i nuovi presupposti teorici del

liberalismo, perché fonda i principi della libertà individuale e dello ‘Stato minimo’ sulla opportunità di dare

libero corso all’evoluzione del genere umano, che sulla base del principio della sopravvivenza del più forte

produrrà strutture sociali sempre più perfette.

Il Progresso: sua legge e sua causa

Il concetto comune del progresso è indefinito: qualche volta comprende la semplice crescenza, altre volte si

riferisce alla quantità dei prodotti materiali, altre alla qualità superiore di questi prodotti. Il concetto comune

del progresso è erroneo: esso considera non tanto la realtà del progresso quanto le manifestazioni che

l’accompagnano. Il progresso sociale consiste in quei cambiamenti di struttura nell’organismo sociale, che

hanno portato con se varie conseguenze. Il concetto comune è un concetto teleologico. I fenomeni si

considerano solo in quanto hanno un rapporto con la felicità umana, dunque solo quei cambiamenti

costituiscono il progresso, perché ESSI TENDONO AD ELEVARE LA FELICITA’ UMANA.

Ma cos è il progresso in se stesso???.

Le investigazioni di Wolff, Goethe e von Baer hanno stabilito la verità che la serie dei cambiamenti

attraversati durante lo sviluppo costituisce un avanzamento dalla omogeneità di struttura alla eterogeneità di

struttura. Nella sua fase primaria, ogni germe consiste di una sostanza uniforme; il primo passo in avanti è il

comparire di una differenza tra due parti di questa sostanza, o meglio, di una differenziazione. Questo

processo avviene simultaneamente in tutte le parti dell’ambiente crescente, quindi il PROGRESSO

ORGANICO CONSISTE IN UN CAMBIAMENTO DALL’OMOGENEO ALL’ETEROGENEO.

Ci proponiamo di dimostrare che questa legge del progresso organico è la legge di ogni progresso, sia che si

tratti dello sviluppo della Terra, o dello sviluppo della Vita sulla sua superficie, dello sviluppo della Società,

del Governo, del Commercio, del Linguaggio. Questa evoluzione dal semplice nel complesso vale sempre.

La trasformazione dell’omogeneo nell’eterogeneo è ciò in cui il progresso consiste.

Ipotesi Nebulare  supponiamo che la materia fosse un tempo in una forma diffusa. Secondo l’ipotesi, il

sistema solare nel suo stato nascente esisteva come un mezzo indefinitamente esteso e quasi omogeneo. Il

primo cambiamento verso una maggiore aggregazione portò un contrato tra l’interno e l’esterno di questa

massa; simultaneamente il contrarsi delle parti esterne cagionò movimenti che dovettero finire nella

rotazione intorno ad un centro con varie velocità angolari. Queste differenziazioni crebbero di numero e di

grado, finché si svolse il gruppo organizzato del sole, dei pianeti, dei satelliti. I geologi e i fisici sono

unanimi nel credere che la Terra fosse un tempo una massa di materia fusa, era quindi relativamente

omogenea. Quel lento raffreddamento per irradiazione richiese un tempo immenso per produrre un qualsiasi

cambiamento deciso (prima spiccata differenziazione). Un raffreddamento ancor maggiore, un conseguente

inspessimento di questa crosta e una deposizione simultanea di tutti gli elementi solidificabili contenuti

nell’atmosfera, devono essere stati seguiti dalla condensazione dell’acqua (seconda spiccata

differenziazione). La Terra è andata diventando più eterogenea in virtù del moltiplicarsi degli strati

sedimentari che formano la sua crosta.

La prima verità stabilita tra tutte è che ogni organismo esistente si è sviluppato dal semplice nel complesso. I

fatti, presi insieme, tendono a dimostrare egualmente che gli organismi più eterogenei si sono svolti nei

periodi geologici più recenti, e che la Vita in generale si è manifestata in modo più eterogeneo coll’avanzare

del tempo. Il dott. Carpenter dice che “i fatti generali della Paleontologia sembrano sanzionare la credenza,

che lo stesso piano si può rintracciare in quella che può chiamarsi la vita generale del globo, come nella vita

individuale di ognuna delle forme di esseri organizzati che la popolano. Owen crede che i più antichi

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A.A. 2013-2014
3 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cricetina93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Massimilla Edoardo.