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I SOFISTI
Vediamo l'enorme importanza che avranno i SOFISTI. I SOFISTI essi erano stati definiti da HEGEL "maestri della Grecia". Anziché preoccuparsi dell'essere, questi filosofi furono appunto "MAESTRI DI PROFESSIONE" cioè degli stranieri itineranti (che si spostavano) e che insegnavano dietro compenso. Si facevano pagare e questo nei confronti di plato e ari era inaccettabile perché significava MERCIFICARE il sapere. Non soltanto perché si facevano pagare, ma anche perché loro non ricercavano la verità, ricercavano solo la vittoria delle proprie tesi. Sono i maestri della Grecia.
In origine il termine SOPHIESTES "sapiente", da Sophos colui che è ESPERTO del sapere, aveva un significato positivo che poi venne a designare qualcuno che di positivo non aveva nulla indicando "Chi argomenta in modo capzioso, non ricercando la verità" cioè al solo scopo di PREVALERE nelle
discussioni.- Gli stessi sofisti erano ben consapevoli delle critiche che venivano loro rivolte ed erano consapevoli di doversi difendere da questo giudizio.
PROTAGORA
Uno dei sofisti più importanti. Platone ha scritto un dialogo dal titolo "Protagora". Protagora nel dialogo platonico afferma che il sofista è uno straniero che nella certezza che il suo insegnamento renderà gli uomini migliori. Protagora dice che un uomo che agisce così deve essere cauto perché è oggetto di invidia poiché capaci di attirare a sé i giovani per divenire migliori - lo dice per difendersi. Dice ancora Protagora nel dialogo che la tecnica sofistica è antica e tuttavia gli antichi che l'hanno esercitata l'hanno mascherata. - Dice che la sofistica è una tecnica antica.
I sofisti sono stati accusati di essere cattivi maestri ed educatori di immoralità.
erano maestri, educatori di professione, giravano la Grecia e offrivano il loro sapere a chiunque fosse disposto a pagarli (giudicati addirittura come prostituti).- Il loro essere stranieri (i Greci non avevano una bella visione dello straniero) e la loro richiesta di un compenso aumentano l'ostilità nei loro confronti, ma le motivazioni (queste viste sono solo quelle in superficie) sono altre, riguardano problemi STORICI, SOCIALI e CULTURALI. Nella società arcaica l'educazione era lo STRUMENTO che serviva a trasmettere di padre in figlio valori, credenze, secondo un meccanismo che si proponeva di produrre ordine, continuità questa era l'educazione, la PAIDEIA, quindi una trasmissione di valori da padre in figlio che portava ad una continuità. Questo meccanismo di continuità e di ordine viene INTERROTTO con i SOFISTI. In quanto stranieri (che non avevano una fissa dimora) i sofisti si sentono liberi di mettere in discussione i valori dellecittà che di volta in volta visitano e che invece erano tradizionalmente sentiti come ASSOLUTI, IMMUTABILI dai cittadini delle polis greche. i sofisti rompono questo equilibrio continuo, assoluto di determinati valori che venivano trasmessi di gen in gen, che venivano visti dai cittadini come immutabili. Con i SOFISTI allora si fa strada non più il valore dell' ASSOLUTEZZA ma l'idea della RELATIVITÀ dei valori, delle tradizioni, ma l'idea che i valori di una società non hanno valore assoluto, ma costituiscono il prodotto storico di quella società. A questo dobbiamo aggiungere che i sofisti ricercavano loro stessi la provocazione per attirare l'attenzione di POTENZIALI CLIENTI (loro vivevano con il loro insegnamento). - A noi risulta strano che in breve tempo si faccia strada l'accusa ai sofisti di provocare il sovvertimento dei valori, si accusano che siano i responsabili della crisi della seconda metà delV secolo in Grecia. Una delle fonti è "Le NUVOLE" di ARISTOFANE, esempio che ci aiuta a capire come veniva percepita l'azione dei sofisti. Sono detti cialtroni, spregiudicati, ipocriti, maestri del discorso peggiore che è il discorso che, con argomenti ingiusti e sbagliati, butta giù il discorso migliore. Essi riuscivano a prevalere nella disputa solo per raggiungere la vittoria e mediante regole dialettiche riuscivano a rendere peggiore il discorso migliore. Riguarda l'intera vita sociale che viene capovolta. La commedia di Aristofane conclude con il figlio che percuote il padre, gesto che dimostra il rovesciamento dei valori. Questa è la morale dei sofisti. Non stupisce che Strepsiade, protagonista della commedia che viene picchiato dal figlio, decide alla fine di bruciare la scuola del sofista Socrate (Socrate qui viene posto tra i sofisti, certamente non ha niente a che fare propriamente).
con i sofisti (eppure Aristofane lo colloca lì) per mettere finalmente a tacere l'insolenza e per mettere a tacere i giovani. Coloro che si pongono il problema se bisogna obbedire o meno agli dei hanno bisogno di una correzione. ARISTOTELE ha scritto "CONFUTAZIONI SOFISTICHE" dedicata ai sofisti, alla confutazione delle tecniche dialettiche utilizzate dai sofisti. Si è in grado di capirle e di ammetterle. L'accusa più grave era quella di NON ESSERE VERI FILOSOFI, ma solo in apparenza, mascherati e quindi venivano accusati di NON PROMUOVERE un argomento critico, ma solo questioni ingannevoli. Così facendo influenzavano il giudizio che nei secoli successivi fu dato ai sofisti. SOFISTA di PLATONE. Altro DIALOGO di Platone dedicato ai sofisti. Platone dice che La sofistica assomiglia alla filosofia come il lupo al cane, ma in fondo la sofistica non è che una contraffazione della filosofia, un sapere che sembra essere tale ma che in realtà non lo è.lo è, è solo un sapere apparente. Il sofista sembra essere un filosofo, appare essere tale, ma non lo è. Aristotele dà un giudizio ancora più critico, più drastico. Se la filosofia è la filosofia prima che si occupa dei principi e delle cause delle cose, questo nei sofisti non c’è e quindi NON RIENTRANO nello sviluppo di questo sono solo esperti di ragionamenti capziosi e per loro NON c’è posto. 6^ libro della Metafisica la sofistica si occupa dell’ACCIDENTE e dell’accidente non c’è scienza. Quello che importa è rendere evidente trucchi che sembrano rendere perfettamente reggenti i discorsi dei sofisti. SOFISTA = trafficante di sapienza apparente per Aristotele. Sono epiteti molto forti, giudicanti. Questo è rimasto nei secoli successivi fino ad oggi. - Il ragionamento sofistico è ancora un ragionamento capzioso. Risentiamo quindi dl giudizio negativo dato da Platone eAristotele.- La rivisitazione di Hegel in quanto positiva non è riuscita a giungere fino a noi. Hegel aveva cercato di reintegrare i SOFISTI nella storia della filosofia, ma lo fece in modo tale che i suoi successori rimanessero ancorati alla vecchia concezione della SOFISTICA che per Hegel rappresenta il momento della soggettività. Questo non fa che confermare in realtà le ACCUSE contro la sofistica di deformare la verità e la realtà. Questo quindi NON ha aiutato a reintegrarli nella storia del pensiero antico. Un altro pensatore… Lo storico della filosofia Zeller, autore dell’opera Compendio di Storia della Filosofia Greca Edward ZELLER (vedi in Nella sua monumentale “Compendio di Storia BIBLIO) della filosofia greca” da un lato considera i sofisti DEGNI di una trattazione, ma dall’altro anche lui li critica per le conseguenze dei loro insegnamenti. Troviamo quindi anche nella Storia della filosofia greca di Zeller unafortissima testimonianza dell'influenza che l'interpretazione tradizionale gioca ancora oggi nei confronti di questi pensatori. Al contrario, nel mondo inglese (in contrapposizione al mondo tedesco). Nell'ambito inglese per la 1^ volta si ritrova una difesa appassionata dell'insegnamento dei sofisti ma non prendono in considerazione le maggiori spinose questioni filosofiche. C'è quindi qualche TENTATIVO di rivalutazione. Tutto questo per dire che nonostante qualche tentativo di rivalutazione, tutt'oggi è ancora presente un atteggiamento negativo nei confronti della sofistica. Con questi pensatori così come con PARMENIDE si dovevano fare i conti più forti è l'avversario, più sostanziali devono essere le critiche. Secondo un luogo comune per i sofisti la filosofia non si rivolge alla realtà, ma all'uomo, all'indagine che si rivolge all'uomo. Come tutti i luoghi comuni, qui c'èun po' di verità linguaggio, tecniche argomentative = trae spunto da un interesse per la realtà, da un rapporto con la realtà, con problemi etici, politici e dialettici. Lo spiccato interesse (vedi foto) Testimonianza di Gorgia c'è il collegamento immediato con la scuola di Elea, con Parmenide. Melisso aveva scritto un'opera intitolata "Sulla Natura o Sull'Essere" stretto contatto. - In riferimento alla natura, alla PHYSIS ha una portata ancora più generale e coinvolge gli altri filosofi che nella natura ricercavano il principio ultimo della realtà. Quindi, si i sofisti si sono occupati dell'uomo, ma sono intervenuti anche sui problemi della realtà entrando in competizione con i loro illustri predecessori (opera di Gorgia vs opera di Melisso). Nella stessa direzione va anche PROTAGORA che riprende la questione sull'essere esull'uno.Interessi di questo tipo che esulano dall'attribuzione ai sofisti dell'indagine solo dell'uomo: si ritrovano in Trasimaco.QUINDI non è corretto sostenere che i sofisti non avrebbero trattato temi scientifici. Piuttosto i loro insegnamenti diffusero la scienza IONICA.I sofisti sembrano proporre una NUOVA CONCEZIONE della realtà.Che cos'è la realtà? Ci aiutano a rispondere PROTAGORA e GORGIA che per i SOFISTI? muovono da una intuizione filosofica fondamentale: cioè la consapevolezza di una frattura tra noi e la realtà, tra il soggetto e l'oggetto. Non c'è nessuna garanzia di un rapporto certo.- Parmenide nel famoso fr. 3 (poema) aveva stabilito una convergenza piena di pensie