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Nell’ Europa medievale l’ unità e l’ idea di uno stato unificato sgorgavano da due fonti:
l’ idea di una comunità cristiana
1. il retaggio globale della potenza universale dell’ impero romano.
2.
Per alcuni l’ Europa significa la cristianità unificata, per altri soltanto un’ entità geografica.
Dal XII secolo il termine “Europa” veniva usato meno frequentemente, perché lessicalmente non implicava
cariche emotive, mentre “cristianità” sì.
L’ unica cosa che univa l’ Europa nel Medioevo era la cultura (i santi, i nomi, le monete, gli aspetti legali e
pedagogici) e la civiltà, non la politica.
Capitolo III: L’ equilibrio di potenza e l’ anelito alla pace
La caduta di Costantinopoli e la ricerca di unità di fronte alla minaccia
1453 i turchi conquistarono Costantinopoli.
Così la minaccia, l’ amico comune, ovvero l’ islam, fece in modo che gli abitanti dell’ Europa si sentissero più
riuniti. Il termine “Europa” ha acquisito una carica emotiva sempre maggiore nel periodo successivo alla
caduta di Costantinopoli. Quantomeno negli ambienti letterari, l’Europa era concepita come un’ unità connotata
positivamente e degna di essere difesa contro il nemico esterno.
Siccome la fede cristiana era considerata la base fondamentale dell’ Europa, automaticamente l’ islam
diventava un fenomeno noneuropeo.
I primi progetti di un’ unione europea
Dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi, cominciò a circolare per l’Europa un certo numero di
strategie per l’ istituzione di uno stato di equilibrio e di pace fra le nazioni del continente.
Georg von Podebrad (re di Boemia) & Antoine Marini proposta per l’ unificazione dell’ Europa con l’ obiettivo
di stornare la minaccia turca. Podebrad, però, voleva opporre alla Turchia un’ alleanza europea in cui il papa
non avrebbe avuto un ruolo preminente. Quest’ idea veniva diffusa soprattutto nelle corti francesi. Il piano
consisteva nell’ istituzione di una specie di tribunale per comporre i dissidi che potevano sorgere fra gli stati
membri. Ma a differenza del tribunale di Dubois, il parlamento di Podebrad sarebbe stato permanente e
sarebbe passato da uno stato all’ altro, rimanendo in ciascuno per cinque anni. Questo progetto fallì per il
mancato sostegno da parte degli altri stati.
Un’ alleanza fra ebrei, cristiani e musulmani
Cardinale Nicola Cusano reazione diversa dagli altri: non sente il desiderio di incitare i popoli d’ Europa a
cercare vendette contro i barbari turchi. Pur ammettendo che i turchi avevano commesso un’ azione
abominevole, immagina un regno abitato da ebrei, cristiani e musulmani, tutti uniti in una singola fede (poiché
sono tutte fedi monoteistiche). Non vede alcuna ragione perché non possano riunirsi sotto un’ unica religione.
Per gli ebrei e i musulmani questo significherebbe la conversione al cristianesimo. Infatti, papa Pio II spedì una
lettera al sultano Maometto II, nella quale esprimeva il desiderio di convertire i turchi al cristianesimo.
Maometto non apprezzò l’ iniziativa.
La Polonia: periferia e scudo d’ Europa
La Polonia fungeva da “cuscinetto” con l’ Oriente, ovvero era quello stato che combatteva con l’ Oriente.
Machiavelli, Erasmo e Melantone “La Polonia è l’ avamposto d’ Europa contro le invasioni dell’ Asia.”
Erasmo “Per quanto i polacchi non fossero mai considerati dei barbari, la loro recente avanzata nel campo
delle scienze, del diritto e della religione ne faceva un popolo paragonabile a quelli maggiormente sviluppati.”
Melantone “L’ Europa intera dovrebbe manifestare la sua gratitudine nei confronti della Polonia, perch é essi
si battono contro i tartari a difesa dell’ intero continente … non come i francesi e i tedeschi che si battono per
la supremazia in Italia.”
Krzysztof Warszewicki, cattolico propose la costituzione di un esercito europeo (spagnoli, francesi, italiani,
tedeschi ecc.) congiunto per combattere i turchi.
Wojciech Dembolecki, prete scrisse che Dio stava usando la Polonia come muraglia difensiva dei cristiani
contro i pagani.
La superiorità della civiltà europea
Il termine “Europa” che aveva gradualmente sostituito il termine “cristianità”, veniva usato in tre contesti:
per ispirare negli europei un senso di comune appartenenza a fronte delle minacce dall’ esterno
1. (turchi !); 7
i viaggiatori europei si convincevano (a base di quello che vedevano all’ estero) della superiorità della
2. civiltà europea a fronte delle culture degli altri continenti;
le varie parti in contrasto all’ interno erano pronte ad allinearsi in nome della sicurezza dell’ unità dell’
3. Europa.
Definizione dell’ Europa secolarizzazione: gli europei cominciano ad attribuirsi un alto grado di sapere e
civilizzazione rispetto ai barbari – considerati inferiori. (N.B.: infatti quando conquistavano l’ America e l’ Africa
gli europei nel sottomettere gli abitanti degli altri continenti si sentirono giustificati dalla convinzione della
cultura occidentale). Man mano che le culture asiatiche e africane diventavano più conosciute, il tema della
superiorità della razza bianca europea appare con regolarità.
Erasmo parla della “prosperit à dell’ Europa”.
Vari geografi descrivevano l’ Europa come un continente dal clima gentile e dal suolo fertile, un continente
coltivato senza la traccia degli spaventosi deserti africani.
Volevano sostituire “Europa” con “Iapezia” (Iapeto figura della mitologia greca, il titano padre di Prometeo e
di Atlante). Si pensava che il cambio di nome avrebbe esaltato la supremazia mondiale dell’ Europa ( Guillame
Postel).
Sempre all’ inizio dell’ età moderna il termine “Europa” cominciò ad apparire nei titoli dei librim commedie,
giornali e atlanti.
Le alleanze fra stati e l’ idea dell’ equilibrio di potenza
Tra i secoli XVI & XVII l’ Europa fu costantemente in guerra. Una delle ragioni per questo era la divisione
della chiesa occidentale fra cattolici e protestanti. La guerra si era conclusa con la pace di Westfalia (1648),
ma anche questo accordo non riuscì a garantire a lungo la tranquillità in Europa.
Balance of power: l’ idea che negasse a un singolo stato troppa forza e dunque la supremazia politica. In
particolare i Borboni e gli Asburgo erano considerati una minaccia per la pace europea.
Stato composito: non c’ erano gli stati nazionali consistenti in una singola unità. Questi stati potevano
risultare formati in due modi (secondo Juan de Solorzano Pereira):
l’ alleanza politica fra due stati (come l’ alleanza fra Inghilterra e Galles);
1. l’ alleanza che osserva il principio aeque principaliter fra due regni o principati in cui ciascuno rimane
2. un’ unità separata con le proprie leggi e i propri privilegi (come il regno di Napoli e la vari provincie
olandesi).
Dal 1620 i sovrani cominciavano a mostrare segni crescenti di insoddisfazione per queste forme di alleanza.
Il problema della pace in Europa divenne più pressante con l’accumulo di potere sempre maggiore da parte di
determinate case regnanti (quelle di Francia e di Spagna).
XVIII secolo la Russia, la Prussia e l’ Austria divennero grandi potenze europee.
L’ Umanesimo universale di Crucé
Emeric Crucé favorevole a un’ alleanza politica in Europa sufficientemente forte da conservare la pace.
Secondo lui i disaccordi tra gli stati erano solo “conflitti politici che l’ umanità è in grado di risolvere altrimenti”.
(N.B.: Erasmo da Rotterdam diceva lo stesso + il suo testo Querela pacis si basava sull’ idea che la guerra
sia contraria al Vangelo + parlava di fratellanza cristiana e che solo facendo pace gli stati europei potevano
combattere contro i turchi).
I quattro motivazioni essenziali alla guerra secondo Crucé:
le questioni d’ onore
- gli interessi di parte
- il desiderio di raddrizzare torti
- le manovre militari.
-
Il suo progetto indica Venezia come luogo dove i differenti paesi possano incontrarsi per comporre le loro
divergenze. Dice che la comunità di pace dovrebbe essere allargata ai rappresentanti di Cina, India, Giappone
e Marocco. Nel consiglio dei rappresentanti, a turno, ogni paese fungerebbe da presidente. Ognuno sarebbe
obbligato ad adeguarsi alle decisione della maggioranza.
Questo suo progetto è interessante perché si tratta di una visione di alleanza universale, comprendente il
mondo intero. Purtroppo però, la realtà politica del XVII secolo rimane molto lontana dall’ idea di umanità
universale.
Il pragmatismo europeo di Sully
Maximilian de Bethune, duca di Sully ministro delle finanze del re Enrico IV di Francia. Fece un progetto per
garantire la pace nell’ Europa. In esso afferma che le tre religioni dominanti in Europa cattolicesimo,
calvinismo e luteranismo sono ormai consolidate da non esserci più ragione di distruggersi l’ una con l’ altra
(= prima formula di pace europea basata sul riconoscimento della divisione del continente in tre confessioni
religiose). Considerava la chiesa orientale tanto eretica da poter essere ignorata.
Secondo Sully l’ Europa dovrebbe essere divisa in
sei monarchie ereditarie Francia, Spagna, Inghilterra, Danimarca, Svezia e Lombardia;
- cinque monarchie elettive Germania, Vaticano, Polonia, Ungheria e Boemia;
- quattro repubbliche sovrane Venezia, Italia, Svizzera, Paesi Bassi.
-
L’ organo unitario di tutti gli stati era una specie di senato. Non era permesso ad alcun stato noncristiano di far
parte dell’ alleanza; al contrario, era prevista una crociata unitaria per la Turchia.
In più, questo piano era un tentativo di combinare gli ideali medievali di un impero e una comunità cristiana
abbraccianti tutta l’ Europa con l’ idea di una politica basata sull’ equilibrio di potenza fra stati sovrani e regime
monarchico.
William Penn e il piano di pace europea
Il concetto di Europa viene associato sempre più chiaramente alla politica di equilibrio di potenza, tolleranza
religiosa ed espansione commerciale degli stati sovrani. Tutti i progetti finora discussi sono stati prodotti dai
francesi.
Quaccheri gruppo radicale, pacifista, sorto in Inghilterra a met à del secolo XVII e convinto della necessità
della più ampia tolleranza religiosa e politica.
William Penn nel 1861 fond ò la colonia di Pennsylvania, dove gli amici quaccheri tentarono di mettere in
pratica i loro