Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 26
Riassunto esame di Storia dell'Europa, libro consigliato: "Europa, Storia di un'Idea e di un'Identità", Mikkeli Pag. 1 Riassunto esame di Storia dell'Europa, libro consigliato: "Europa, Storia di un'Idea e di un'Identità", Mikkeli Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Storia dell'Europa, libro consigliato: "Europa, Storia di un'Idea e di un'Identità", Mikkeli Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Storia dell'Europa, libro consigliato: "Europa, Storia di un'Idea e di un'Identità", Mikkeli Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Storia dell'Europa, libro consigliato: "Europa, Storia di un'Idea e di un'Identità", Mikkeli Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Storia dell'Europa, libro consigliato: "Europa, Storia di un'Idea e di un'Identità", Mikkeli Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Storia dell'Europa, libro consigliato: "Europa, Storia di un'Idea e di un'Identità", Mikkeli Pag. 26
1 su 26
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Nell’ Europa medievale l’ unità e l’ idea di uno stato unificato sgorgavano da due fonti:

l’ idea di una comunità cristiana

1. il retaggio globale della potenza universale dell’ impero romano.

2.

Per alcuni l’ Europa significa la cristianità unificata, per altri soltanto un’ entità geografica.

Dal XII secolo il termine “Europa” veniva usato meno frequentemente, perché lessicalmente non implicava

cariche emotive, mentre “cristianità” sì.

L’ unica cosa che univa l’ Europa nel Medioevo era la cultura (i santi, i nomi, le monete, gli aspetti legali e

pedagogici) e la civiltà, non la politica.

Capitolo III: L’ equilibrio di potenza e l’ anelito alla pace

La caduta di Costantinopoli e la ricerca di unità di fronte alla minaccia

1453 i turchi conquistarono Costantinopoli.

Così la minaccia, l’ amico comune, ovvero l’ islam, fece in modo che gli abitanti dell’ Europa si sentissero più

riuniti. Il termine “Europa” ha acquisito una carica emotiva sempre maggiore nel periodo successivo alla

caduta di Costantinopoli. Quantomeno negli ambienti letterari, l’Europa era concepita come un’ unità connotata

positivamente e degna di essere difesa contro il nemico esterno.

Siccome la fede cristiana era considerata la base fondamentale dell’ Europa, automaticamente l’ islam

diventava un fenomeno non­europeo.

I primi progetti di un’ unione europea

Dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi, cominciò a circolare per l’Europa un certo numero di

strategie per l’ istituzione di uno stato di equilibrio e di pace fra le nazioni del continente.

Georg von Podebrad (re di Boemia) & Antoine Marini proposta per l’ unificazione dell’ Europa con l’ obiettivo

di stornare la minaccia turca. Podebrad, però, voleva opporre alla Turchia un’ alleanza europea in cui il papa

non avrebbe avuto un ruolo preminente. Quest’ idea veniva diffusa soprattutto nelle corti francesi. Il piano

consisteva nell’ istituzione di una specie di tribunale per comporre i dissidi che potevano sorgere fra gli stati

membri. Ma a differenza del tribunale di Dubois, il parlamento di Podebrad sarebbe stato permanente e

sarebbe passato da uno stato all’ altro, rimanendo in ciascuno per cinque anni. Questo progetto fallì per il

mancato sostegno da parte degli altri stati.

Un’ alleanza fra ebrei, cristiani e musulmani

Cardinale Nicola Cusano reazione diversa dagli altri: non sente il desiderio di incitare i popoli d’ Europa a

cercare vendette contro i barbari turchi. Pur ammettendo che i turchi avevano commesso un’ azione

abominevole, immagina un regno abitato da ebrei, cristiani e musulmani, tutti uniti in una singola fede (poiché

sono tutte fedi monoteistiche). Non vede alcuna ragione perché non possano riunirsi sotto un’ unica religione.

Per gli ebrei e i musulmani questo significherebbe la conversione al cristianesimo. Infatti, papa Pio II spedì una

lettera al sultano Maometto II, nella quale esprimeva il desiderio di convertire i turchi al cristianesimo.

Maometto non apprezzò l’ iniziativa.

La Polonia: periferia e scudo d’ Europa

La Polonia fungeva da “cuscinetto” con l’ Oriente, ovvero era quello stato che combatteva con l’ Oriente.

Machiavelli, Erasmo e Melantone “La Polonia è l’ avamposto d’ Europa contro le invasioni dell’ Asia.”

Erasmo “Per quanto i polacchi non fossero mai considerati dei barbari, la loro recente avanzata nel campo

delle scienze, del diritto e della religione ne faceva un popolo paragonabile a quelli maggiormente sviluppati.”

Melantone “L’ Europa intera dovrebbe manifestare la sua gratitudine nei confronti della Polonia, perch é essi

si battono contro i tartari a difesa dell’ intero continente … non come i francesi e i tedeschi che si battono per

la supremazia in Italia.”

Krzysztof Warszewicki, cattolico propose la costituzione di un esercito europeo (spagnoli, francesi, italiani,

tedeschi ecc.) congiunto per combattere i turchi.

Wojciech Dembolecki, prete scrisse che Dio stava usando la Polonia come muraglia difensiva dei cristiani

contro i pagani.

La superiorità della civiltà europea

Il termine “Europa” che aveva gradualmente sostituito il termine “cristianità”, veniva usato in tre contesti:

per ispirare negli europei un senso di comune appartenenza a fronte delle minacce dall’ esterno

1. (turchi !); 7

i viaggiatori europei si convincevano (a base di quello che vedevano all’ estero) della superiorità della

2. civiltà europea a fronte delle culture degli altri continenti;

le varie parti in contrasto all’ interno erano pronte ad allinearsi in nome della sicurezza dell’ unità dell’

3. Europa.

Definizione dell’ Europa secolarizzazione: gli europei cominciano ad attribuirsi un alto grado di sapere e

civilizzazione rispetto ai barbari – considerati inferiori. (N.B.: infatti quando conquistavano l’ America e l’ Africa

gli europei nel sottomettere gli abitanti degli altri continenti si sentirono giustificati dalla convinzione della

cultura occidentale). Man mano che le culture asiatiche e africane diventavano più conosciute, il tema della

superiorità della razza bianca europea appare con regolarità.

Erasmo parla della “prosperit à dell’ Europa”.

Vari geografi descrivevano l’ Europa come un continente dal clima gentile e dal suolo fertile, un continente

coltivato senza la traccia degli spaventosi deserti africani.

Volevano sostituire “Europa” con “Iapezia” (Iapeto figura della mitologia greca, il titano padre di Prometeo e

di Atlante). Si pensava che il cambio di nome avrebbe esaltato la supremazia mondiale dell’ Europa ( Guillame

Postel).

Sempre all’ inizio dell’ età moderna il termine “Europa” cominciò ad apparire nei titoli dei librim commedie,

giornali e atlanti.

Le alleanze fra stati e l’ idea dell’ equilibrio di potenza

Tra i secoli XVI & XVII l’ Europa fu costantemente in guerra. Una delle ragioni per questo era la divisione

della chiesa occidentale fra cattolici e protestanti. La guerra si era conclusa con la pace di Westfalia (1648),

ma anche questo accordo non riuscì a garantire a lungo la tranquillità in Europa.

Balance of power: l’ idea che negasse a un singolo stato troppa forza e dunque la supremazia politica. In

particolare i Borboni e gli Asburgo erano considerati una minaccia per la pace europea.

Stato composito: non c’ erano gli stati nazionali consistenti in una singola unità. Questi stati potevano

risultare formati in due modi (secondo Juan de Solorzano Pereira):

l’ alleanza politica fra due stati (come l’ alleanza fra Inghilterra e Galles);

1. l’ alleanza che osserva il principio aeque principaliter fra due regni o principati in cui ciascuno rimane

2. un’ unità separata con le proprie leggi e i propri privilegi (come il regno di Napoli e la vari provincie

olandesi).

Dal 1620 i sovrani cominciavano a mostrare segni crescenti di insoddisfazione per queste forme di alleanza.

Il problema della pace in Europa divenne più pressante con l’accumulo di potere sempre maggiore da parte di

determinate case regnanti (quelle di Francia e di Spagna).

XVIII secolo la Russia, la Prussia e l’ Austria divennero grandi potenze europee.

L’ Umanesimo universale di Crucé

Emeric Crucé favorevole a un’ alleanza politica in Europa sufficientemente forte da conservare la pace.

Secondo lui i disaccordi tra gli stati erano solo “conflitti politici che l’ umanità è in grado di risolvere altrimenti”.

(N.B.: Erasmo da Rotterdam diceva lo stesso + il suo testo Querela pacis si basava sull’ idea che la guerra

sia contraria al Vangelo + parlava di fratellanza cristiana e che solo facendo pace gli stati europei potevano

combattere contro i turchi).

I quattro motivazioni essenziali alla guerra secondo Crucé:

le questioni d’ onore

- gli interessi di parte

- il desiderio di raddrizzare torti

- le manovre militari.

-

Il suo progetto indica Venezia come luogo dove i differenti paesi possano incontrarsi per comporre le loro

divergenze. Dice che la comunità di pace dovrebbe essere allargata ai rappresentanti di Cina, India, Giappone

e Marocco. Nel consiglio dei rappresentanti, a turno, ogni paese fungerebbe da presidente. Ognuno sarebbe

obbligato ad adeguarsi alle decisione della maggioranza.

Questo suo progetto è interessante perché si tratta di una visione di alleanza universale, comprendente il

mondo intero. Purtroppo però, la realtà politica del XVII secolo rimane molto lontana dall’ idea di umanità

universale.

Il pragmatismo europeo di Sully

Maximilian de Bethune, duca di Sully ministro delle finanze del re Enrico IV di Francia. Fece un progetto per

garantire la pace nell’ Europa. In esso afferma che le tre religioni dominanti in Europa ­ cattolicesimo,

calvinismo e luteranismo ­ sono ormai consolidate da non esserci più ragione di distruggersi l’ una con l’ altra

(= prima formula di pace europea basata sul riconoscimento della divisione del continente in tre confessioni

religiose). Considerava la chiesa orientale tanto eretica da poter essere ignorata.

Secondo Sully l’ Europa dovrebbe essere divisa in

sei monarchie ereditarie Francia, Spagna, Inghilterra, Danimarca, Svezia e Lombardia;

- cinque monarchie elettive Germania, Vaticano, Polonia, Ungheria e Boemia;

- quattro repubbliche sovrane Venezia, Italia, Svizzera, Paesi Bassi.

-

L’ organo unitario di tutti gli stati era una specie di senato. Non era permesso ad alcun stato non­cristiano di far

parte dell’ alleanza; al contrario, era prevista una crociata unitaria per la Turchia.

In più, questo piano era un tentativo di combinare gli ideali medievali di un impero e una comunità cristiana

abbraccianti tutta l’ Europa con l’ idea di una politica basata sull’ equilibrio di potenza fra stati sovrani e regime

monarchico.

William Penn e il piano di pace europea

Il concetto di Europa viene associato sempre più chiaramente alla politica di equilibrio di potenza, tolleranza

religiosa ed espansione commerciale degli stati sovrani. Tutti i progetti finora discussi sono stati prodotti dai

francesi.

Quaccheri gruppo radicale, pacifista, sorto in Inghilterra a met à del secolo XVII e convinto della necessità

della più ampia tolleranza religiosa e politica.

William Penn nel 1861 fond ò la colonia di Pennsylvania, dove gli amici quaccheri tentarono di mettere in

pratica i loro

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
26 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher agregori di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'Europa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Zannini Andrea.