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Estratto del documento

Dal concilio di Francoforte del 794 i franchi tentarono di confinare il

cristianesimo nella parte dove il papa aveva scarsa influenza. Ne conseguì uno

scisma fra le chiese d’ Oriente e di Occidente, tappa iniziale di un processo che

termina con la netta separazione fra le due chiese nel XI secolo.

“Europa”  sotto Carlo Magno fu usato per sottolineare l’ unità del suo regno. L’

esercito degli europei, invece, indicava l’ esercito guidato da Carlo Magno, era

in maggioranza costituito da cristiani, ma anche da non – cristiani (altrimenti

avrebbero parlato soltanto di esercito dei cristiani).

Cristianesimo e unità europea

Nell’ Europa del Medioevo si possono individuare tre contendenti per il potere:

partigiani del papa  volevano la massima espansione della cristianità,

- fino ad abbracciare il mondo intero;

partigiani dell’ imperatore  anch’ essi volevano la massima espansione

- della cristianità, ma, a differenza dei partigiani del papa, volevano che

fosse l’ imperatore a guidare l’ impero;

stati nazionali  puntavano sulla supremazia regia e volevano che un

- singolo stato controllasse l’ intero territorio europeo. 5

La Chiesa  adottò una strategia diversa, finalizzata ad unire i popoli d’ Europa

in un impero cristiano che avrebbe assicurato la oro indipendenza come unità

separate. La sede apostolica divenne più internazionale (= il papa poteva

provenire da uno dei tanti stati europei).

Il latino era la lingua franca d’ insegnamento e le lauree conferite dalle varie

università europee erano altamente equiparabili.

Crociate  presentavano un fronte unito sotto la guida del papa per la prima

volta! Nemici comuni: la chiesa orientale e l’ islam proveniente dalla Spagna.

Durante il Medioevo emerse l’ idea di un mondo diviso fra cristiani e tutti altri.

Christianismus e christianitas  venivano usati per indicare la parte del mondo

abitata da cristiani, cioè la “cristianità”. Il termine “barbaro” coprì sempre più l’

accezione di non cristiano, anziché di non-umano. Molto più comune fu l’

antitesi “cristiano” e “pagano”.

Ruggero Bacone (XIII secolo)  l’ unico a sostenere che i pagani avessero un

grado di attività e di scambi sociali più alto dei cristiani. Era molto più comune

la convinzione cristallizzata nelle parole della Chanson de Roland “i pagani

sbagliano, i cristiano sono nel giusto.”

Papa Gregorio VII  con lui si vide la cristianità come qualcosa di chiaramente

definito in senso fisico territoriale (fines Christianitas  i confini della

cristianità).

Urbano II  il termine christianitas assume diversi significati nel suo discorso. Si

sottolinea la missione universale dei cristiani, comprendendo il ramo orientale

della chiesa nella comunità cristiana. Poi si ascrive alla chiesa un ruolo

regionale assegnando pari enfasi alla natura sacramentale e a quella politico

della fratellanza cristiana. Urbano riprende anche la distinzione tradizionale fra

cristiani e barbari. Nel suo discorso è di particolare interesse l’ idea di una

comunità cristiana universale. I cristiani sono infatti un unico popolo è qui è

ovvia l’ analogia con l’ impero universale romano.

Innocenzo III  parla di un popolo cristiano distribuito in vari paesi (populus

Christianus), di interessi congiunti dei cristiani, di territori cristiani (terrae

Christianorum) e di confini della cristianità (fines Christianorum).

Imperatore, chiesa e stati territoriali alla svolta del secolo XIV

Europa nel XIII secolo  declino economico, peste (la Morte Nera), la peggiore

catastrofe demografica mai abbattutasi sul continente.

La chiesa cristiana era divisa in due: Oriente e Occidente.

Dante  contrario al disegno del papato che mirava al potere secolare e

(retoricamente) scrive che i popoli d’ Asia e Africa sono contrari alle intenzioni

del papa (De monarchia). L’ unità europea veniva usata come copertura per

smodate pretese di espansione territoriale: Dante su questo intende colpire

soprattutto la Francia.

Pierre Dubois e l’ unità europea sotto la Francia

Europa occidentale del XIV secolo  nascita degli stati territoriali, in cui il potere

era concentrato più nei signori feudali che in quelle del re. La gente, inoltre,

cominciò a parlare sempre più di “francesi” e di “inglesi”, anziché riferirsi alle

antiche delimitazioni territoriali.

Pierre Dubois  tentò di propugnare l’ unità europea sotto la guida del suo

signore. Nella sua opera De Recuperatione Terrae Sancte sottolinea la visione di

un’ Europa organizzata sotto la potenza francese. Il suo testo fu pensato

6

esplicitamente per incitare il mondo occidentale ad una nuova crociata (N.B.: in

quel periodo Gerusalemme era già caduta in mano agli infedeli) ed è diviso in

due parti:

la prima parte è dedicata a re Edoardo I d’ Inghilterra e diretta a tutti i

1. sovrani d’ Europa  incita un rapporto pacifico tra le nazioni perché solo

in questo modo si potrebbe conquistare la Terrasanta;

la seconda parte è indirizzata al re di Francia  Dubois scatena il suo

2. patriottismo, esaltando i privilegi che gli spetterebbero. Era sottointeso

che dovesse essere il re francese a guidare la crociata e poi diventerebbe

il re dell’ Est e dell’ Ovest.

Dubois, poi, divide le guerre in due tipi: scaramucce fra principi feudali e guerre

fra stati sovrani. Accusa anche le città stato italiane, come Genova, Venezia e

Pisa perché sono sempre in continui disaccordi e ciò ha portato alla perdita

della Terrasanta. Ha proposto che lo stato che riuscisse a mettere fine alla

guerra dovrebbe ricevere un premio in denaro a spese delle parti contendenti e

altre idee (come il tribunale per i sovrani che non avessero riconosciuto l’

autorità superiore).

Il suo lavoro non innescò nessuna nuova scintilla di unità. Questo approccio,

tuttavia, rivela certe caratteristiche che ritroviamo anche ai nostri giorni, come

l’ idea di costringere gli stati a fare pace.

“Europa” nel Medioevo

Nell’ Europa medievale l’ unità e l’ idea di uno stato unificato sgorgavano da

due fonti:

l’ idea di una comunità cristiana

1. il retaggio globale della potenza universale dell’ impero romano.

2.

Per alcuni l’ Europa significa la cristianità unificata, per altri soltanto un’ entità

geografica.

Dal XII secolo il termine “Europa” veniva usato meno frequentemente, perché

lessicalmente non implicava cariche emotive, mentre “cristianità” sì.

L’ unica cosa che univa l’ Europa nel Medioevo era la cultura (i santi, i nomi, le

monete, gli aspetti legali e pedagogici) e la civiltà, non la politica.

Capitolo III: L’ equilibrio di potenza e l’ anelito alla pace

La caduta di Costantinopoli e la ricerca di unità di fronte alla minaccia

1453  i turchi conquistarono Costantinopoli.

Così la minaccia, l’ amico comune, ovvero l’ islam, fece in modo che gli abitanti

dell’ Europa si sentissero più riuniti. Il termine “Europa” ha acquisito una carica

emotiva sempre maggiore nel periodo successivo alla caduta di Costantinopoli.

Quantomeno negli ambienti letterari, l’Europa era concepita come un’ unità

connotata positivamente e degna di essere difesa contro il nemico esterno.

Siccome la fede cristiana era considerata la base fondamentale dell’ Europa,

automaticamente l’ islam diventava un fenomeno non-europeo. 7

I primi progetti di un’ unione europea

Dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi, cominciò a circolare per

l’Europa un certo numero di strategie per l’ istituzione di uno stato di equilibrio

e di pace fra le nazioni del continente.

Georg von Podebrad (re di Boemia) & Antoine Marini  proposta per l’

unificazione dell’ Europa con l’ obiettivo di stornare la minaccia turca.

Podebrad, però, voleva opporre alla Turchia un’ alleanza europea in cui il papa

non avrebbe avuto un ruolo preminente. Quest’ idea veniva diffusa soprattutto

nelle corti francesi. Il piano consisteva nell’ istituzione di una specie di tribunale

per comporre i dissidi che potevano sorgere fra gli stati membri. Ma a

differenza del tribunale di Dubois, il parlamento di Podebrad sarebbe stato

permanente e sarebbe passato da uno stato all’ altro, rimanendo in ciascuno

per cinque anni. Questo progetto fallì per il mancato sostegno da parte degli

altri stati.

Un’ alleanza fra ebrei, cristiani e musulmani

Cardinale Nicola Cusano  reazione diversa dagli altri: non sente il desiderio di

incitare i popoli d’ Europa a cercare vendette contro i barbari turchi. Pur

ammettendo che i turchi avevano commesso un’ azione abominevole,

immagina un regno abitato da ebrei, cristiani e musulmani, tutti uniti in una

singola fede (poiché sono tutte fedi monoteistiche). Non vede alcuna ragione

perché non possano riunirsi sotto un’ unica religione.

Per gli ebrei e i musulmani questo significherebbe la conversione al

cristianesimo. Infatti, papa Pio II spedì una lettera al sultano Maometto II, nella

quale esprimeva il desiderio di convertire i turchi al cristianesimo. Maometto

non apprezzò l’ iniziativa.

La Polonia: periferia e scudo d’ Europa

La Polonia fungeva da “cuscinetto” con l’ Oriente, ovvero era quello stato che

combatteva con l’ Oriente.

Machiavelli, Erasmo e Melantone  “La Polonia è l’ avamposto d’ Europa contro

le invasioni dell’ Asia.”

Erasmo  “Per quanto i polacchi non fossero mai considerati dei barbari, la loro

recente avanzata nel campo delle scienze, del diritto e della religione ne faceva

un popolo paragonabile a quelli maggiormente sviluppati.”

Melantone  “L’ Europa intera dovrebbe manifestare la sua gratitudine nei

confronti della Polonia, perché essi si battono contro i tartari a difesa dell’

intero continente … non come i francesi e i tedeschi che si battono per la

supremazia in Italia.”

Krzysztof Warszewicki, cattolico  propose la costituzione di un esercito

europeo (spagnoli, francesi, italiani, tedeschi ecc.) congiunto per combattere i

turchi.

Wojciech Dembolecki, prete  scrisse che Dio stava usando la Polonia come

muraglia difensiva dei cristiani contro i pagani.

La superiorità della civiltà europea 8

Il termine

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Publisher
A.A. 2013-2014
30 pagine
16 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Blasi89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'Europa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Zannini Andrea.