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La nascita del movimento operaio e le prime forme di organizzazione

Emigrando dal proprio paese, opponendosi e dando voce alla necessità, i lavoratori affrontano il disagio sociale causato dalla crisi economica, in particolare dall'aumento della disoccupazione. Si organizzano per difendere i propri diritti e si sostengono reciprocamente, creando cooperative per proteggere i soci e forme di rappresentanza sindacali come le trade unions in Inghilterra.

In Germania, nascono partiti politici dei lavoratori, mentre l'influenza del pensiero di Marx e dei socialisti utopisti porta alla creazione della Prima Internazionale nel 1864 a Londra, che proponeva la formazione di partiti socialisti autonomi.

Anche i cattolici affrontano la questione sociale attraverso l'opera "De Rerum Novarum" di Leone XIII, che aveva un punto di vista diverso da quello marxista, sostenendo la cooperazione tra operaio e padrone.

In Germania, Bismark introduce riforme sociali che portano alla nascita dello "Welfare State".

Germania dall'azione del cancelliere Otto Von Bismark e, ispirato da pensieri filantropici creò il primo sistema previdenziale del mondo istituendo un'assicurazione contro le malattie, contro gli infortuni e il sistema delle pensioni (questo modello si diffuse in tutta Europa)

Il ruolo dello Stato

L'accentuazione del ruolo dello Stato quale regolatore sociale esprimeva la consapevolezza da parte dei ceti dirigenti europei dei danni provocati dai meccanismi di aggiustamento automatico del mercato ("la mano invisibile") e da un liberismo assoluto, non temperato da provvedimenti sociali.

L'Imperialismo

A partire dall'inizio del Novecento si ha un periodo di colonizzazione e il risultato di questa spinta militarmente aggressiva e tecnologicamente potentissima portò gli Europei a dominare l'85% del mondo esercitando una influenza diretta anche su Stati formalmente liberi come la Cina e Africa (fu spartita) in nome della superiorità

della razza bianca e della colonizzazione. Motivi politici e culturali ovvero il possedimento di più territori possibili per la creazione di un vero e proprio impero che dovesse esportare la propria cultura nei paesi esteri (in particolare in Africa). Obiettivi economici dell'imperialismo: - Controllo dei flussi di prodotti alimentari e materie prime attraverso le esportazioni dei propri prodotti industriali (esportazione = guadagno). - Ricerca di nuovi sbocchi di mercato dove collocare la popolazione nazionale in eccesso (altrimenti destinati ad emigrare portando la propria forza lavoro all'estero). - Creazione di colonie di insediamento che non potevano essere investiti in patria ma potevano essere invece investiti nei paesi colonizzati o arretrati, avviando produzioni agricole o industriali dato che nei paesi colonizzati materie prime e lavoro avevano un costo minore. - Esportazioni di capitali.

crescente volume di investimenti esteri indicava la crescente internazionalizzazione del movimento dei capitali, la mobilità subì un'accentuazione senza precedenti. Il volume di investimenti esteri portava ad un aumento del flusso di merci e materie prime. I governi locali richiedevano finanziamenti per avviare la modernizzazione delle rispettive nazioni, ma miravano anche a favorire e sostenere la penetrazione commerciale delle potenze industriali. Questo si traduceva nella costruzione di strade, ferrovie, canali e ponti.

Un esempio di questo fenomeno è rappresentato dalla ferrovia da Istanbul a Baghdad, iniziata nel 1903 e finanziata dalla Deutsche Bank (infatti, durante la Prima Guerra Mondiale, la Turchia si alleò con la Germania). Inoltre, si verificarono nuove forme di organizzazione d'impresa e trasformazioni nei rapporti tra le imprese. Ad esempio, si svilupparono intese di cartello, che rappresentavano accordi tra imprese allo stesso livello, come nel caso tedesco dove le imprese formavano dei cartelli cercando di controllare il

mercato accordandosi sui prezzi, sulle quote di mercato rispettive cercando di evitare la concorrenza. Analoga fu la nascita dei Trust in America.

Fusioni (integrazione verticale) = creazione di grandi imprese unificate, soprattutto negli USA, con lo Sherman Act nel 1890 i trust venivano vietati per legge, ma non le fusioni tra imprese. Quindi i trust si scioglievano e si unificavano in un'unica impresa, invece di farsi concorrenza fra di loro (offerta concentrata nelle mani di poche grandi imprese).

Società Holding = società finanziarie capogruppo che controllano dal punto di vista azionario le imprese.

Trasformazioni nelle forme organizzative d'impresa:

Separazione tra proprietà e gestione d'impresa: separazione tra la proprietà di un'impresa e la gestione della stessa si ha la formazione di una gerarchia manageriale, infatti il proprietario (colui che ha il possesso del capitale sociale dell'impresa) dell'impresa non

corrisponde più con la figura direttiva, prende avvio lo scientific management (scienza di direzione d'impresa, manager educati e addestrate in Business Schools)

Prima Dopo

Proprietà d'impresa Gestione d'impresa Proprietà d'impresa Gestione d'impresa

Proprietario Proprietario Manager che sviluppò i nuovi principi dell'organizzazione scientifica dei processi lavorativi:

Taylorismo (prima) = Innovazioni organizzative e di processo che puntavano a studiare i fattori del rendimento al fine di aumentare la produttività ripetitività delle azioni, taglio dei momenti morti etc.

Fordismo (dopo) = introduzione della catena di montaggio → Operaio dipende dalla macchina.

La "Mano Invisibile del Mercato" di Smith si trasforma nella "Mano Visibile" ossia si forma il "capitalismo organizzato" o "delle grandi imprese", ossia un mix di mercato e programmazione da parte

delle grandi imprese, le quali iniziano a sviluppare una pianificazione della produzione che non dipendeva più dall'andamento del mercato ma dalla "mano visibile" dell'impresa e del manager. Tutti i processi di concentrazione, diffusione e aumento delle dimensioni delle produzioni hanno bisogno di finanze, si consolidano perciò i moderni sistemi finanziari.
  • Nei paesi anglosassoni (UK e USA) = capitalismo anglosassone → ossia si creano sistemi orientati al mercato:
    • Espansione del mercato borsistico
    • Diffusione dell'azionariato (capitale di rischio piuttosto che capitale di debito)
    • Formazione di holdings (capogruppo finanziarie)
  • In Europa continentale e Giappone = capitalismo continentale → si creano sistemi orientati agli intermediari (banche):
    • Ricorso al credito degli istituti di credito industriale (ricorso al debito)
    • Acquisto di pacchetti azionari
    • Più stretti rapporti tra gruppi industriali e

grandi banche d'affari.

Gold Standard

  • I prezzi tornano a salire a partire dal 1896
  • Le relazioni commerciali tra le principali potenze europee si normalizzano (diversi paesi fanno trattative singolarmente fra di loro)
  • Non si ritorna al liberismo ma si dà comunque vita a relazioni commerciali bilaterali
  • Alla normalizzazione delle relazioni commerciali contribuisce l'estensione del gold standard, creato originariamente nel 1816 in Inghilterra, a tutti i paesi industrializzati (sistema monetario internazionale).

Gold standard (oro standard di valore) = sistema monetario di cambi fissi (senza subire variazioni, i cambi fissi nelle relazioni monetarie generano certezza, mentre quelli variabili incertezza), tutti i paesi industrializzati entrano in questo sistema monetario che avrebbe dato fiducia alle relazioni commerciali, per prima l'Inghilterra (monometallismo aureo = si conia soltanto l'oro, la sterlina valeva 7,32gr d'oro.

L'argento viene eliminato nel 1816). Il valore di ciascuna moneta era definita mediante il riferimento ad una certa quantità di oro: si instaura un regime di cambi fissi che assicura (una relativa) stabilità alle relazioni commerciali. Ad esempio: 1 sterlina = 7,32g d'oro, 1 dollaro = 1,5g d'oro. Il cambio sterlina dollaro è (quantità oro sterlina / quantità oro dollaro = 4,86 dollari per una sterlina).

La Belle Epoque

Il primo quindicennio del Novecento fu invaso da un ottimismo di fondo sulle possibilità dell'uomo al quale niente sembrava precluso (innovazioni della tecnologia, progresso medicina, felicità diffusa, la bella vita). Tuttavia vi furono i sintomi di cedimento della Belle Epoque:

Crisi del 1907 ("the perfect storm") = Crisi di sovrapproduzione nata negli USA e diffusa in tutte le principali economie industriali, creando:

Tensioni internazionali tra i principali paesi industriali: Tensioni tra

Germania e Russia Triplice Alleanza = Italia, Austria-Ungheria e Impero Ottomano La guerra si sviluppò su diversi fronti: il fronte occidentale tra Francia e Germania, il fronte orientale tra Germania e Russia, il fronte italiano tra Italia e Austria-Ungheria, e il fronte balcanico tra Austria-Ungheria e Serbia. Durante la guerra, furono utilizzate nuove armi e tattiche militari, come il gas tossico, i carri armati e le trincee. Le battaglie furono estremamente cruente e causarono milioni di morti e feriti. La guerra si concluse nel 1918 con la vittoria degli Alleati (Triplice Intesa) e la sconfitta delle Potenze Centrali (Triplice Alleanza). Il Trattato di Versailles, firmato nel 1919, impose pesanti riparazioni economiche e territoriali alla Germania, contribuendo alla nascita di un clima di rancore e instabilità che avrebbe poi portato alla Seconda Guerra Mondiale.Russia e Inghilterra
  • Triplice Alleanza = Germania, Impero Austro-Ungarico e successivamente Italia.
  • La Germania fece l'errore di ritenerla una guerra lampo e di movimento, tuttavia in seguito si trasformò in una guerra di posizione (minimi avanzamenti con perdite enormi) elogoramento in quanto combattuta in trincee, ma anche in mare (quando la marina inglese impose il blocco navale alle forze tedesche).
  • Ne dipese la creazione di un'economia di guerra: L'economia veniva pianificata e i meccanismi di mercato vennero sospesi (i prezzi non erano fatti dal mercato ma li decideva lo stato) e venivano stabiliti tramite una triangolazione tra Stato, grandi imprese e burocrazia di guerra. La grande industria influenza quindi la fissazione dei prezzi.
  • Divisione tra fronte interno e fronte esterno: Fronte interno = Imprese che sostengono lo sforzo bellico e cittadini che
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A.A. 2020-2021
78 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pippofra11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Fornasari Massimo.