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La nascita delle borse

Prima si scambiavano titoli di stato nelle fiere, le borse trovarono poi una collocazione fisica fissa - alla base della diffusione delle borse vi fu un cambiamento culturale: la crescita e legittimazione di comportamenti economici improntati all'azzardo e alla speculazione e anche il progresso nella matematica, statistica e calcolo delle tecniche probabilistiche.

Bolla dei tulipani: 1636-1637

Primo caso di euforia irrazionale che influenza l'andamento della borsa - i bulbi erano considerati un bene di investimento, venivano coltivati in Turchia e smerciati dall'Olanda - nel 1637 un bulbo di tulipano venne pagato al prezzo record di 6000 fiorini, da li i bulbi raggiunsero quotazioni altissime, si arrivava a vendere una tenuta per comprarne - come spesso nelle bolle speculative, molti investitori prudenti decisero di vendere i bulbi e cristallizzare i profitti e l'effetto domino fece crollare i prezzi fino a farli arrivare al loro valore originale.

Lezione

LA SUPREMAZIA EUROPEA (1500-1700)

La capacità di acquisire conoscenze e tecniche da altri paesi, come visto nella scorsa lezione, diede presto all'Europa il primato di continente più innovativo al mondo. Grazie alla sua grande capacità esplorativa e militare (ad esempio, le conquiste nelle Americhe latine), riuscì a espandersi fino a controllare quasi tutto il mondo attraverso gli stati europei. I popoli più attivi in questo processo furono prima gli spagnoli e i portoghesi, successivamente gli inglesi e gli olandesi. È importante sottolineare che ogni paese utilizzò un metodo di conquista diverso.

Tuttavia, non tutti i paesi effettuarono spedizioni transoceaniche per conquistare nuove terre. L'esempio più evidente fu l'Italia, che rimase ancorata al Mediterraneo e visse in questi anni i secoli più bui della sua storia, sia a causa di questa scelta sia del fatto che divenne terra di conquista. Inoltre, per chi ritiene che questa espansione sia causa della

posizione geografica, la non possibilità di avere un porto sull'Oceano determinò questa arretratezza. I paesi che invece ne avevano la possibilità si ammodernarono, soprattutto da un punto di vista navale, introducendo nuovi tipi di imbarcazione, una fra tutte il GALEONE ARMATO, nato in Inghilterra nel 1514, e che disponeva di cannoni sia per difendere le imbarcazioni inglesi che ritornavano dalle colonie sia a volte per compiere atti di pirateria verso navi spagnole e portoghesi. PORTOGALLO: l'impero portoghese si basava moltissimo sugli scali commerciali (simili ai fenici). Solo successivamente iniziarono a conquistare grandi territori; disponevano infatti di scali dove gli era permesso attraccare e commerciare liberamente, senza dover combattere o pagare dazi. SPAGNA: le colonie spagnole si articolano in due vicereami: Nuova Castiglia e Nuova Spagna. Queste conquiste avvennero grazie agli "idalgos", ovvero i figli cadetti, che spesso venivano mandati in

Spedizione di Ventura

Poiché erano impossibilitati a ricevere l'eredità, i funzionari della corona arrivarono successivamente per gestire questi vastissimi territori. È importante sottolineare che le conquiste europee furono agevolate anche dagli agenti patogeni, che erano sconosciuti a quelle popolazioni e causarono numerose morti (vaiolo, influenza, tubercolosi), dando così inizio alla tratta degli schiavi dal continente africano. Crosby parla addirittura della "vittoria degli agenti patogeni". Gli europei, tuttavia, importarono anche diverse malattie dal continente latino, tra cui la sifilide.

Cosa si esporta da queste colonie?

L'America Latina basa la propria economia sulla piantagione estensiva. Esistevano vasti spazi in cui si potevano coltivare prodotti non presenti in Europa, come il caffè (che in realtà veniva portato in Brasile dall'Etiopia). Altri prodotti erano il tabacco, il mais, lo zucchero, ecc. Inoltre, queste terre...

erano ricchissime di miniere d'oro e d'argento; questa scoperta porta ad uno sfruttamento intensivo delle stesse, che introduce sul mercato europeo una grande quantità di materiali preziosi. Un quarto dei metalli preziosi arrivava direttamente al Re, che veniva impiegato spesso per nuove conquiste militari (crociate o conquiste europee) o per ripianare i debiti che avevano contratto per le conquiste. Potevano anche essere usati per pagare i bisogni della corte, che però non diede beneficio alla Spagna stessa poiché spesso gli acquisti della corte erano pezzi di pregio importati, di conseguenza questo oro finiva nelle mani di mercanti spesso tedeschi o asiatici. Gli effetti sull'economia europea furono due: - L'immissione di materiali preziosi provocò un aumento dei prezzi. - L'immissione di nuove colture invece permise di diminuire le carestie, facendo così aumentare la popolazione. TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA: De Molina scrive nella

Seconda metà del 1500, che l'abbondanza del denaro provoca l'aumento dei prezzi. Queste spiegazioni verranno matematicizzate solamente tempo dopo con l'equazione di FISCHER.

EQUAZIONE DI FISCHER: P=MV/TV e T costanti secondo Fischer, V velocità di circolazione della moneta, T somma quantità di beni prodotti e scambiati, P e M direttamente proporzionali, all'aumentare dell'offerta di moneta aumenteranno i prezzi.

IL DECLINO SPAGNOLO: Alla fine del 600, nel contesto europeo la Spagna era un paese molto arretrato, perché tutto l'oro e l'argento giunto non aveva stimolato nessun progresso economico. I prezzi aumentarono ma spesso i prodotti erano importati, quindi a lungo termine non generò un beneficio per i cittadini spagnoli. Inoltre, a causa delle numerose conquiste, i reali spagnoli si indebitarono fortemente con i banchieri tedeschi e genovesi. Quando a fine 600 i reali scelsero di non pagare più (poiché dalle

Americhe nongiungeva ormaisufficiente oro per farlo), avvenne un fallimento a catena per i banchieri, che non poteronoin nessun modoriottenere i propri soldi.

LE POLITICHE COMMERCIALI EUROPPEE: IL MERCANTILISMO

Il commercio internazionale è un gioco a somma zero: si può crescere solo a spesedel vicino. Un modo per crescere è limitare le importazioni e cercare di ampliare le esportazioni il più possibile; oppure produrre internamente le merci che prima venivano importate.

Dai maggiori stati del tempo vennero pensati numerose sovvenzioni per aumentare la produttività interna: addirittura in Francia nascono sotto Luigi xiv le "manifatture reali", in pratica le prime industrie di stato, che producevano soprattutto in un campo tessile e metallurgico.

FRANCIA:

Nascono grazie a Colbert, ministro sotto Luigi xiv, e da qui infatti si parla di "Colbertismo". Essendo la ricchezza di uno stato basata sulla moneta, per aumentarne la ricchezza

era coinvolto direttamente nella gestione delle manifatture. Questo permetteva di controllare meglio la qualità dei prodotti e di favorire lo sviluppo di nuove tecnologie. Le Manifatture di Stato si occupavano di diversi settori, come la tessitura, la lavorazione del ferro, la produzione di ceramiche e porcellane, e molto altro ancora. Grazie a queste strutture, la Francia riuscì a aumentare la produzione interna e a ridurre la dipendenza dalle importazioni straniere. Inoltre, per incentivare ulteriormente lo sviluppo delle manifatture, vennero introdotte misure di protezionismo, come l'imposizione di dazi sui prodotti importati. Questo favoriva l'acquisto dei prodotti francesi e limitava la concorrenza straniera. Grazie a queste politiche economiche, la Francia riuscì a modernizzare la propria produzione e a diventare uno dei principali centri manifatturieri dell'Europa. Le Manifatture di Stato rappresentarono un importante motore di sviluppo economico e tecnologico per il paese.iniziare con una bandiera inglese e essere trasportato solo su navi inglesi. Questo favorì notevolmente l'industria tessile inglese, che divenne sempre più competitiva sul mercato internazionale. FRANCIA: la produzione di seta a Lione era la più avanzata e seguita i dettami della moda. La seta bolognese venne presto tagliata fuori dal mercato. Il re emise ordinanze per regolare la produzione e istituì un ispettorato che controllava il rispetto delle regole. Le punizioni per chi non le rispettava erano molto severe, talvolta si ricorreva al lavoro forzato. INGHILTERRA: impose dazi doganali elevati sulle importazioni francesi per proteggere l'industria tessile inglese. Quando si accorse che le esportazioni francesi erano trasportate principalmente su navi olandesi, la corona emanò il "Navigation Act" nel 1651, che stabiliva che tutti i prodotti commercializzati dovevano essere trasportati solo su navi inglesi. Questa politica favorì l'industria tessile inglese e la rese più competitiva sul mercato internazionale.forza viaggiare su navi battenti bandiera inglese. Questi editti portarono anche alla nuova creazione di posti di lavoro, poiché dovettero essere aperti una moltitudine di cantieri navali per costruire nuove navi. Nel giro di pochi anni tutte le navi che trasportavano merci inglesi dovevano essere inglesi, addirittura successivamente 3/4 della ciurma doveva essere inglese. A causa di ciò si crearono frizioni con l'Olanda, che portano alla prima guerra anglo-olandese nel 1654. Altre regole, fra cui i Calico Acts (calicò tessuto leggero e colorato proveniente dall'India) servirono per difendere l'industria, in questo caso tessile, ed andarono di persona dal re per chiedere la protezione. Contemporaneamente i produttori inglesi iniziarono ad ingegnarsi per imparare a colorare i tessuti per riuscire a soddisfare la richiesta interna. Fino al 1400 era considerata la periferia d'Europa, ma era già uno stato unitario con una monarchia parlamentare (grazie alla)

Magna Charta). Parallelamente a quest'idea mercantilista iniziò a nascere l'idea di Adan Smith, ovvero illiberismo. In Inghilterra nacquero addirittura dei circoli dove venne discusso di questa idea. Smith sosteneva che lo Stato doveva avere poco controllo sull'economia, e lasciare che il paese guadagni esportando le materie dove erano più avvantaggiati. Non bisogna cercare di produrre in casa ciò che è più conveniente invece comprare fuori. Questa tipologia di scambio deve però basarsi sul "free trade", ovvero sull'assenza di dazi sulle merci.

IL SUCCESSO DEI PAESI NORDICI

Olanda: è un paese che da sempre ha abbracciato il libero scambio e ha ottenuto grandi successi economici grazie a politiche di apertura verso il commercio internazionale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
128 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fededibe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Fauri Francesca.