vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Bassi meridionali e il loro vantaggio geografico
I Bassi meridionali trassero vantaggio dalla loro posizione geografica come crocevia tra il mare del Nord e le coste atlantiche. I Paesi Bassi meridionali svilupparono un'importante attività manifatturiera dei panni di lana, mentre in Italia centro settentrionale lo sviluppo fu equilibrato su più settori come quello commerciale, finanziario e manifatturiero. Le città trainanti erano Genova, Pisa e Venezia.
I fiamminghi e il nord Italia entravano in comunicazione commerciale a metà strada nelle fiere di Champagne (i conti) lungo il Reno. Il maggior flusso commerciale si aveva tra Fiandre e Italia, ma i Paesi Bassi meridionali avevano anche commerci verso ovest, verso est con Colonia e verso nord con Lubecca. Colonia e Lubecca si scontrano con i fiamminghi perché vogliono essere intermediari e vogliono diffondere il loro prodotto nel resto d'Europa. I fiamminghi offrono sul mercato panni preziosissimi ma anche costosi, verso la fine del secolo XII si verifica uno sviluppo della produzione.
Tessile laniera a Firenze che utilizzava nuove tecniche di lavorazione cioè il gualchiere (mulino ad acqua nella follatura del panno) e la filatura a ruota che abbattono i costi di produzione e diventano una agguerrita concorrente. Firenze si procurava la materia prima dall'Inghilterra, i fiorentini erano i Banchieri nelle isole britanniche dei principi britannici, questo ruolo era derivato dal fatto che erano diventati esattori della tassa da pagare al papa (obolo san pietro) ed erano quindi inondati di liquidità. Si sviluppò oltre il commercio della lana anche quello della seta e del cotone che all'inizio del cinquecento presero il suo posto, l'Italia in questo era all'avanguardia con Lucca per la seta. Altre aree di sviluppo commerciale furono la Catalogna (marino e bancario) ma poi crisi nella seconda metà del XV. Nella regione del nord Europa fu Lubecca la città che maggiormente si espanse commercialmente che assunsero ruolo di leader.
all'interno della lega anseatica (accordi commerciali). Deve la sua espansione al fatto di essere crocevia tra mare del nord e baltico. Insomma dal mille alla prima meta del 1300 il tenore di vita era aumentato e in tutta Europa avvenne uno sviluppo economico. La tendenza economica nel periodo 1300 – 1500 Durante la seconda meta del 1200 questo trend positivo incominciò ad evidenziare i primi rallentamenti, infatti con la sempre più crescente popolazione la legge maltusiana di cui si parlava prima cominciò a valere, questo spinse al rialzo le rendite delle terre migliori e al ribasso i salari reali. All'inizio del 1300 in europa si susseguirono diverse carestie, in Italia, Catalogna. Firenze che era la piazza mercantile più rilevante d'Europa, si trovò travolta in una crisi gravissima, tracollo finanziario causato anche dalle guerre intraprese contro gli Scaligeri e Lucca. Questa crisi colpisce un po ogni classe sociale. Il problema fu la scarsa liquidità.la corona inglese non poté ripagare i finanziamenti ricevuti, molti si decisero a ritirare tutte le somme che avevano depositato nelle banche fiorentine ciò le mise inseria difficoltà. La crisi che aveva colpito le compagnie, si estese anche al settore manifatturiero, l'Europa non era ancora integrata così questa crisi non viene trasmessa nella stessa misura nelle altre piazze europee. Altra crisi è quella dei Paesi Bassi M. era talmente prosperoso che aveva molti antagonisti, cercavano di contrastarla, vedi Lubecca, Colonia che cercavano di tagliarli le vie per il mercato. Si dovettero accontentare di produrre senza commerciare, ma anche qui c'è concorrenza nell'approvvigionamento della materia prima, inoltre c'era conflitto sociale all'interno del paese.
Nuove rotte per il commercio. Commercio marittimo tra mediterraneo e mare del nord grazie ai progressi nella navigazione, questo fece scadere le vie terrestri che univano
Fiandre e Italia e soprattutto le fiere di Champagne. La crisi della Catalogna nella seconda metà 1300 nel settore bancario portarono al collasso monetario che porto la guerra civile. Sempre a metà del XIV scoppiò un conflitto tra Francia e Inghilterra (cento anni) e questo portò all'economia francese danni gravissimi. Oltre i disastri nelle fiandre, Firenze, Catalogna, Francia si aggiunse la peste che colpi l'Europa a metà del XIV secolo ed elimino 25 milioni di vite su 80. Insomma il periodo tra il 1300 e il 1450 fu un periodo nero per l'economia europea, in forte contrasto con i 300 anni precedenti. Ma non in tutte le aree ci furono disastri; l'Hansa ebbe periodo di grande potere economico in quel periodo, anche per la Lombardia fu un periodo di sviluppo e per il Portogallo anche dal punto di vista geografico. Se dal lato umano la peste aveva portato gravi conseguenze, da quello economico ridusse la pressione demografica e la offerta.
di lavoroaumentando cosi il potere contrattuale dei lavoratori che hanno una rivincita, inoltre le terre marginalifurono abbandonate. La crisi nera si esaurì quindi verso la meta del quattrocento, con il termine della guerradei cento anni la Francia piano, piano risollevò le economie, il Portogallo continuava il suo periodoespansionistico marittimo; la Germania ha un forte sviluppo(scoperta mineraria di argento e rame) questoargento favori anche nel settore bancario(Fugger piu potenti in Europa).Europa sottosviluppata o sviluppata?
L'Europa è sottosviluppata fino al X secolo rispetto l'Asia e impero Bizantino e Arabo, ma poi la bilancia iniziaprima ad equilibrarsi e poi va a favore dell'Europa. Intorno al 1200 i mercanti veneziani dimostrano diattuare tecniche di affari migliori dei bizantini questo portò Bisanzio a commerciare con i
Veneziani piuttosto che con gli Arabi (carta, sapone, tessuti dal 400) e addirittura gli arabi commerciavano con mercanti europei. Dal quattrocento, cinquecento ormai le posizioni erano delineate a favore degli europei. Europa e resto del mondo Il risultato della supremazia europea furono le esplorazioni geografiche, espansioni economiche e militari e politiche intorno al XV secolo, prima solo economicamente era valida, le Crociate furono una eccezione. L'avanzata turca era una forte minaccia per l'Europa, ma poi i portoghesi circumnavigano l'Africa grazie alla grande tecnologia navale (carte, bussole, timone poppa e galeone armato), così facendo aggirarono il blocco turco e si lanciarono all'offensiva degli oceani. Prima portoghesi, poi spagnoli e olandesi e inglesi più tardi. Grazie anche alla polvere da sparo migliorarono anche i combattimenti via terra. L'Europa occidentale si espandeva sull'oceano, i Russi in oriente via terra. In mare aperto il galeone.armato la faceva da padrone. Dal punto di vista economico la scoperta dell'America diede accesso ai giacimenti di argento. Per garantire la manodopera necessaria all'estrazione dell'argento vennero sfruttate le popolazioni indigene in maniera inumana. Per oltre un secolo dal 1500 vennero portate in Spagna una massa imponente di argento. Il metallo fu utilizzato per un quarto come reddito della corona per il resto si tradusse in aumento di domanda per i beni di consumo che portò ad un aumento della produzione ma a volte non bastava per cui in questo periodo i prezzi schizzano alle stelle a seconda delle strozzature nella produzione. L'argento stravolse il sistema monetario, l'aumento di liquidità provocò una caduta del tasso di interesse e l'aumento del commercio. Il commercio tra Europa e oriente era passivo, l'Europa trovava merce da importare, ma non quella da dare in cambio, l'argento riequilibrò la bilancia.
Le espansioni in America portarono in Europa nuovi prodotti come il tabacco, caffè, pomodoro, mais e la patata e la cioccolata. Il tè si diffuse dapprima tra i ricchi e poi diventò di largo consumo. Molti dei nuovi prodotti stimolarono la domanda di zucchero, che era già conosciuto ma molto raro. Venne quindi prodotto zucchero di canna nelle Americhe, il quale portò conseguenze inumane. Infatti, per produrre zucchero c'era bisogno di schiavi che lavorassero, e venivano comprati in Africa, creando così il commercio triangolare.
L'espansione transoceanica ebbe conseguenze tecnologiche, come la rivoluzione nautica con nuove tecniche per migliorare la navigazione, e miglioramenti nelle tecniche di affari come assicurazioni e compagnie, che favorirono una grande scuola di imprenditorialità. Ci furono anche conseguenze economiche, oltre all'afflusso dell'argento e di altri prodotti, che portarono grossi profitti grazie all'aumento del commercio e alla riesportazione, permettendo la cumulazione di ricchezza.
per successivi sviluppi) e infine demografiche(furono scarse fino all'800). La conseguenza più importante fu la formazione di capitale umano, cioè la formazione di una mentalità di capacità imprenditoriali.
La rivoluzione scientifica
Dopo tutte queste innovazioni e la scoperta del nuovo mondo, la fede verso l'onniscienza dei classici incominciò ad entrare in crisi, gli europei cominciano a vedere avanti alla ricerca del nuovo, il seicento è pieno di discussioni tra gli antichi e moderni. Con Galileo e Newton, la fisica, la meccanica fecero grandi passi avanti, era la vittoria dei moderni, si cercò sempre più di dare spiegazioni della realtà attraverso la matematica, la meccanica. Si sviluppa la scienza della statistica. Cade la distinzione tra scienza (che erano i filosofi intellettuali) e la tecnica (che erano gli artigiani). La diffusione dell'alfabeto tra i tecnici fece nascere una nuova generazione di tecnici che facevano sperimentazioni.
Razionali. La crisi del legno
I successi non sono sempre la conseguenza di situazioni buone, come viceversa i disastri. Ad esempio la rivoluzione Industriale che arriva da situazioni non positive. Il legno comincia a scarseggiare dal XIII secolo soprattutto nell'area mediterranea. Nel corso del XVI secolo l'aumento della popolazione, l'espansione della navigazione e della metallurgia con aumento di consumo di carbone di legna provocano un consistente aumento di consumo di legname. Questo porta ad un aumento del prezzo del legname perché la domanda era superiore all'offerta, soprattutto nel nord Europa dove l'attività economica si andava sviluppando. La crisi scoppio nel XVII secolo. Questa crisi porto verso la via della rivoluzione industriale i paesi del nord - Europa.
Il declino economico della Spagna
La Spagna era una terra povera, che non offriva molto, era perciò costretta a importare materie prime ed esportare prodotti finiti. La sua ricchezza
È improvvisa nel secolo XVI con le esplorazioni del nuovo mondo l'afflusso di metalli preziosi, che fa aumentare la domanda a cui però non corrisponde l'aumento dellaproduzione (offerta interna). Questo porta ad un notevole aumento delle imp