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ARTI, SPETTACOLI E MUSICHE
Macchine e apparati realizzati in vista di grandi feste e occasioni: nascite, morti,
prese di possesso -> feste, processioni, parate equestri, feste laiche ed
ecclesiastiche, spettacoli pirotecnici.
Costruzioni che duravano settimane o mesi -> duravano quanto la festa, non erano
permanenti.
Barocco: secolo molto festoso, non solo in occasione delle feste, ma nella
quotidianità.
Funzione del principe: organizzare il tempo libero dei sudditi così che le
ispirazioni e le ribellioni si alternano.
Industria dello spettacolo -> Eventi che richiedevano le mobilitazioni di migliaia di
collaboratori: facchini, artigiani, artisti che partecipavano e si creavano una fama
europea.
Carnevale: momento in cui il povero scherza sul ricco. Il Carnevale in età moderna
è dominato dai ceti abbienti. Entrano in gioco:
- Autorità municipali -> l’aristocrazia ci tiene alla felicità pubblica.
- lo Stato, il sovrano, il principe. Pensano al bene dei cittadini e lo fanno in maniera
dialettica.
- la Chiesa: atteggiamento ambivalente, non vuole che si esageri e invita alla
misuratezza. Dall’altro lato nei collegi ecclesiastici ci sono forme teatrali di
rappresentazione che comportano creazioni di eventi e apparati materiali che poi
vengono esportati in città.
Vita dei cittadini scandita dagli importanti eventi, feste.
Il principe deve badare all’allegrezza dei suoi sudditi tramite nuove opere teatrali e
musicali nuove, almeno una volta all’anno.
Il lusso è fatto di uno stile di vita che non comprende solo beni costosi, ma anche
l’organizzazione di feste, eventi -> fa parte del lusso.
RESIDENZE NOBILIARI -> ville imponenti sono sedi di eventi, ma che hanno tuta
una parte economica:
- residenze sabaude -> a Torino la Reggia di Venaria Reale
- residenze borboniche -> Reggia di Caserta (è la più grande d’Europa)
Sociabilità nobiliare, arte della conversazione, intrattenimento nei salotti, che sono
luoghi di gossip e cultura.
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Galateo (= civiltà delle buone maniere)-> consumanze -> disciplinarmente
progressivo che fa parte della cultura e che “regola” i vari aspetti della vita della
gente.
MERCATI DELL’ARTE
Dal 1300 -> due distinti mercati dell’arte:
OPERE D’ARTE DEL PASSATO
1. (antiquariato) -> affreschi e sculture d’epoca
romana
OPERE FRESCHE DI COMMISSIONE
2. (opere d’arte contemporanea)
In Italia si verificano entrambi i mercati.
In Olanda -> mercato dell’arte nel “secolo d’oro”. Anversa diventa uno dei centri del
mercato internazionale dell’arte -> gallerie di dipinti.
Artisti che producono quasi esclusivamente per il mercato -> tengono però nelle
botteghe anche opere prodotte non per un preciso committente, ma per il
magazzino, cioè destinate ad un acquirente anonimo (amatori, collezionisti). A volte
le opere sono ritoccate e personalizzate al momento dell’acquisto.
prezzo dipende
Il dalla dimensione del dipinto, dalla cornice più o meno modesta,
dalla fama del pittore ecc.
Arte = strumento di ascesa sociale. Si comincia ad acquistare non sempre dai
pittori ma dai commercianti di opere d’arte:
veri mercanti d’arte
• regole corporative -> nelle Fiandre: oltre ai contratti di committenza, vi erano
• delle regole per la vendita mediante intermediari, esposizioni pubbliche, lotterie,
bancarelle nelle fiere e nei mercati.
Forte interesse per il patrimonio artistico italiano:
- Grand Tour
- ampliamento del mercato antiquario
Nuove istituzioni per l’arte contemporanea
Royal Academy of Arts
• 1768 - -> doveva promuovere lo status professionale
dell’artista, favorire la formazione e la valutazione critica delle arti, organizzare
conseguire uno standard d’eccellenza
un’esposizione d’arte contemporanea ->
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William Hogarth -> rivendica la libertà dell’artista.
L’artista deve produrre in base ai suoi talenti, interessi.
case d’asta
Nascita delle -> regolano il mercato di opere d’arte.
Lezione 14/05/2018
L’economia della festa e dello spettacolo in età moderna
Feste e spettacoli = ephemera -> eventi che potevano durare settimane, o mesi.
“Ogni occasione” è buona per festeggiare: morti, nascite, esecuzioni, matrimoni.
I festeggiamenti prevedevano banchetti, esibizioni pirotecniche, processioni, tornei,
giostre, palii, balli mascherati -> non c’è evento che non si presti ad essere
spettacolarizzato.
In passato -> feste intese in chiave politica
Oggi -> funzione di gioco e intrattenimento:
- elementi di allegrezza, lievità, evasione
- contenuti culturali (musica, teatro ecc.)
- forte impatto economico: energie, ricchezze, attenzioni, innovazioni. Il 10% del
bilancio dello Stato è destinato per fare feste.
Grande interesse nelle arti cittadine.
Queste feste sono opere d’arte totali:
hanno dimensioni titaniche, grande produzione collettiva, regia multimediale
• contributo tecnologico: scenografia
•
Teatralità della città
- un evento va letto per la progettualità che vi sta dietro (per il suo fine)
- dove? Nelle città capitali/principali (Firenze, Roma, Napoli ecc.)
- fontane, edifici talvolta costruiti appositamente per certi eventi
- Milano: cautele e sospetti della chiesa verso gli abusi profani della festa
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Carnevale:
comincia a Santo Stefano e si conclude con la Quaresima (durata lunga)
• “sequestro” del Carnevale = disciplinamento delle classi basse -> non versare
• zozzerie sulle teste dei nobili e far passare prima le dame
appositi luoghi per le rappresentazioni: teatrini privati, cortili, sale, confraternite
•
Discussioni:
- emerge l’idea di festa come spreco e lusso vista tutta la povertà presente tra la
gente. Chi replica sostiene che lo spreco ed il lusso servono per redistribuire il
reddito.
- se il principe non festeggia, la città è malinconica. Il principe deve gioire e
coinvolgere i suoi cittadini.
Alle processioni la gente era “divisa” per classi sociali -> prima passavano i poveri,
poi i benestanti ed infine i più nobili, in carrozza.
CULTURA SCRITTA: IL LIBRO
Sviluppo di nuovi centri di cultura
Proliferazione dei monasteri (dopo la riforma cluniacense nel X sec.) -> i monasteri
• sono i più importanti centri di produzione (scriptoria) e di consumo di testi scritti
XIV - XV sec -> attività di riproduzione affidata ad artigiani laici e copisti
• sviluppo delle università -> Salerno, Pavia, Bologna, Napoli. A Milano l’università
• arriva solo nel 1924
La produzione di codici manoscritti nel Medioevo:
- sostituzione progressiva del rotolo con il codice e del papiro con la pergamena
- la produzione di codici manoscritti cresce enormemente
- innovazioni che velocizzano la scrittura e la copiatura:
nei monasteri e nelle cancellerie: scrittura carolina
• nelle università: sistema della pecia
•
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La domanda di testi:
- inizialmente solo ecclesiastica
- dopo il 1000 la domanda cresce in ambito accademico (università)
- nelle città i ceti commerciali (per le scritture contabili)
La cultura è un “ascensore” sociale.
LIMITI DELL’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA A FINE MEDIOEVO
cresce l’alfabetizzazione, ma rimane limitata al clero e a pochi laici -> passa
• dall’1% nell’anno 1000 al 12& nel 1500. Nelle zone alpine -> alfabetizzazione
maggiore: perché? - necessità di emigrare quindi era importante conoscere
progressi disomogenei di Literacy e Numeracy:
•
- più l’Europa occidentale, meno l’Europa orientale
- più l città della campagna
nel Medioevo il libro è ancora molto costoso
• mercato librario quasi inesistente
•
NASCITA E DIFFUSIONE DELL’ARTE DELLA STAMPA DALLA SECONDA META’
DEL XV SECOLO
tecnica della stampa non nasce in Europa, ma in Cina e Giappone
• invenzione del torchio tipografico a caratteri mobili (punzone + torchio) da parte di
• Gutemberg a Magonza
diminuzione del costo della carta ( < della pergamena)
• diaspora stampatori tedeschi in Europa -> rapida diffusione della nuova
• tecnologia in Europa occidentale
COSTO DEL LIBRO
- domanda elevata, ma alti costi di produzione (lavoro + carta)
- il prezzo del libro si riduce dell’85-90% nell’arco di una generazione tra 1455 e
1485
- progressivo aumento di titoli ed edizioni
- progressivo aumento delle tirature (numero di copie)
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Lezione 15/05/2018
Editore = figura dominante nella storia del libro
848 -> 1° documento stampato con una matrice inchiostrata
Gutemberg Bibbia
Con -> stampa a caratteri mobili. = 1° libro stampato a caratteri
mobili con 4 colonne a 42 linee.
Venne poi stampata in 180 copie = riproducibilità seriale -> fa scendere il costo del
libro e risponde alla domanda.
monasteri:
Nei
Bibbia -> allora solo in latino e greco
• regola dell’ordine religioso
• messale -> libro liturgico che contiene i vari formulari, con le norme rituali
• salterio -> raccolta di 150 salmi
• innaffio
• collectanea
• legionario -> per le liturgie di tutto l’anno
• antifonario
• graduale -> piccola raccolta di 15 salmi
•
Non importa il numero di edizioni dei libri, ma le tirature -> innovazione tecnologica.
Le pergamene erano realizzate con le pelli animali e duravano più della carta, ma
allo stesso tempo costavano si più quindi erano usate solo per i documenti
importanti.
INDUSTRIA DELLA STAMPA
1400 -> Magonza (Mainz)
• Italia e Germania -> ci sono dei centri di tipografie
• nelle tipografie il lavoro è “dequalificato” rispetto alle copisterie (tipografo “<“
• copista)
stampatore-editore-libraio -> prima unica figura
•
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nel 1400-1500 -> l’Italia è il paese in cui vengono prodotti più libi d’Europa. Segue
• poi la Germania.
Grande numero di libri in tutt’Europa -> 628 milioni a inizio 1800, ma solo 10%
grande gap culturale.
popolazione era alfabeta ->
GB -> parte in ritardo poi vede una forte crescita
600/700 -> industria del libri in Italia vede una rivoluzione/stazionarietà -> ascesa di
Amsterdam. Perché stazionarietà? Per l’inquisizione = divieto di stampa per
determinati libri.
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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