Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 62
Storia economica del turismo Pag. 1 Storia economica del turismo Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica del turismo Pag. 61
1 su 62
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TURISTA TURISTA RELIGIOSO PELLEGRINO

MOTIVAZIONE MOTIVAZIONE MOTIVAZIONE

Divertimento Cerca significati Cerca Dio

Evasione Incontra la divinità Si stacca dal mondo

Edonismo Curioso e riflessivo Persegue la sobrietà

Rilassamento Ama arte e cultura Crescita interiore

PREVALENZA PREVALENZA PREVALENZA

Umano Umano-divino Divino

Profano Sacro-profano Sacro

Dopo la massiva diffusione di forme di turismo consumistiche e legate ai cosiddetti non-luoghi (=

luoghi senza connotati identitari, ma studiati a tavolino) come le cosiddette cattedrali del

consumo, ossia i centri commerciali, c’è una forte ripresa del pellegrinaggio dovuta ad

un’insoddisfazione legata ad una società troppo consumistica.

Oggi il pellegrinaggio si riscopre come forma di turismo lontana e all’opposto di queste forme,

proprio per allontanarsi dal consumismo e staccare la spina.

I viaggi legati alla salute

La ripresa del termalismo

Durante il Medioevo le terme (che ai tempi dei romani erano rilevantissime) subiscono una

battuta d’arresto in quanto danno troppa importanza al corpo e non all’anima ed in più non era

accettabile la nudità moralmente in quanto sono molto vicini al peccato (corpi nudi).

Nell’età moderna c’è una ripresa delle terme in Europa, a partire dal XV secolo per alcuni motivi in

particolare:

• Con la diffusione dell’umanesimo vi è una rivalutazione del corpo e della sua

cura;

• Cambiamento della posizione della Chiesa circa le acque, idea di purificazione ed

espiazione;

• Importanza dei medici e dei loro trattati, prevale l’aspetto curativo.

Questa ripresa dura un paio di secoli (‘400-‘500) ma nel Seicento vi è un nuovo stop per la crisi

economico-demografica (peste) e per i cambiamenti dei gusti dell’upper class (la caccia diventa

l’attività preferita).

La ripresa dell’attività nel ‘600 non accade solo in Italia, ma anche in Europa:emergono località

termali come Baden (Germania), Spa (Belgio), Plombieres (Francia), Karlsbad (Germania) e anche

Inghilterra (dove erano vietate fino al 1534 dal re Enrico VIII perché le considerava legate al

cattolicesimo e lui si stava scindendo dalla chiesa, ma quando si accorgono che le famiglie nobili

continuano a frequentare terme non inglesi, si accorgono che c’è domanda e riprendono).

La rivoluzione di Bath

Nel 1596 inizia lo sviluppo di Bath (già sfruttata ai tempi dei romani), dopo il trattato del medico

Turner (che scrive libro sulle proprietà curative dell’acqua di bath) e grazie alle opere di Pembroke

(un nobile locale che possiede gran parte dei terreni intorno alle sorgenti termali).

Nella prima fase è ancora una località rudimentale (villette, no servizi ricreativi, no fogne, il

comune sistema le fonti per renderle fruibili); Nel XVII secolo iniziano le prime strutture ricettive e

i primi piccoli stabilimenti termali intorno alle fonti (il medico e le comunità locali sono due tasselli

fondamentali per lo sviluppo di una località turistica).

Il XVIII è il secolo d’oro per i miglioramenti apportati alle strade (quindi diventa facilmente

raggiungibile), e per il boom di investimenti che trasformano le città.

Una grande innovazione che poi viene esportata in tutta EU: da terme a città del loisir/svago con

tre caratteristiche:

• Creazione dei parchi termali (non solo piccoli stabilimenti, ma anche altre strutture come

parchi con fontane, passeggiate, giardini..)

• Creazione delle strutture ricreative (teatri, caffè, locali da ballo.. perché si sta poco tempo

dentro l’acqua termale e quindi si pone il problema di cosa fare al di là della pratica

termale, tra una seduta e un’altra)

• Costruzione dei grandi alberghi (perché la clientela è molto esclusiva).

Si entra in una fase dove le località sono il luogo dove si va per relax e divertimento (aspetto

curativo importante ma in secondo piano).

Bath ha tanto successo:

- per i negozi esclusivi (località esclusiva per clientela esclusiva),

- lo svago,

- la presenza dell’alta società,

- la posizione, in quanto è né troppo vicina né troppo lontana da Londra che è il centro più

importante della domanda inglese (nel 1680 60 ore, nel 1800 solo 10 ore).

Il declino del XIX secolo concorrenza del mare, che viene utilizzato freddo ed ha le stesse finalità

curative delle terme, e cambio di clientela, arriva una fascia di clienti più bassa perché i nobili

preferiscono le terme dell’Eu continentale e non inglesi.

Il secolo d’oro delle terme

Già nel XVIII secolo ripresa e splendore del settore termale (Goldoni 1753, “I bagni di Abano”) ma

è il XIX quello del massimo splendore. Le terme si inseriscono infatti nel circuito di turismo

“aristocratico” (inverno nel Mediterraneo, estate alle terme o in Svizzera in montagna) e quindi le

più note sono in Europa centrale (Spa, Vichy, Baden, Kissingen, ecc.) e non sono necessariamente

quelle con le acque migliori, ma quelle alla modo con svago e divertimento fondamentali.

A fine secolo sono in gran voga le località termali montane (es. Merano frequentata dalla

principessa Sissi) e si sviluppa la talassoterapia, il termalismo marino (all’origine del moderno

turismo balneare).

A metà Ottocento la moda delle terme sono al culmine (quindi si affermano località come parchi,

giardini, luoghi d’incontro e lussuosi alberghi) e le finalità curative vanno declinando, vengono

superate dalle motivazioni turistiche cioè offrire ai clienti svago e mondanità.

“Se le terme sono molto frequentate è perché il malato spera di trovare nelle acque quel che ha

cercato invano negli altri tipi di cura. Il benportante spera di trovare nella compagnia dei presenti

un’alternativa alla monotonia della vita domestica (=svago); il giocatore spera che la fortuna gli

sorriderà (=casinò), la civetta spera in qualche pretendente, il dandy in qualche conquista, la zitella

in un marito”.

Dopo la prima guerra mondiale nuova trasformazione: arriva la scienza moderna e si analizzano le

caratteristiche delle acque e quindi ci sono legami universitari (l’università certifica i benefici delle

terme, non più i libri medici) e “termalismo sociale” con l’inserimento delle cure termali nel

servizio sanitario nazionale SSN; inoltre al concetto di cura si affianca quello di benessere con una

vastissima offerta tra attività fisiche e trattamenti per le cure del corpo, percorsi e piscine termali

(attrae chi sta bene-senza malattie gravi- ma vuole rilassarsi e stare meglio).

Nel secondo dopoguerra le terme si rinnovano ulteriormente, restando forti sul versante delle

cure e della ricerca scientifica, ma si risponde anche alla nuova domanda di benessere e salute.

Diventano quindi vere e proprie oasi di relax dove il benessere delle acque termali si fonde con il

piacere del soggiorno.

Lezione 11 16/11/15

I viaggi legati all’istruzione

Hanno un primo avvio con la ripresa economico medievale, all’inizio erano soprattutto le persone

di Chiesa che si spostavano per insegnare a chi poteva permetterselo (Clerici vaganti), via via

iniziano a nascere luoghi fisici dove studiare, le università.

Tra il 16° e il 17° secolo la cultura araba era la più progredita e avanzata, per questo viene fondata

la prima università a Fez (859) e poi quella de Il Cairo (988).

La prima università fondata in Occidente è quella di Bologna (1088); è una struttura molto

complessa in quanto arrivavano studenti da tutta Europa, per questo viene organizzata in nazioni e

subnazioni; le discipline più praticate sono la teologia, il diritto, la filosofia e la medicina. In questa

fase gli studiosi cercano di seguire soprattutto le orme degli antichi studiosi greci.

Nel 1218 è la volta dell’università di Salamanca, (che nel 16° secolo conta quasi 7000 studenti) è

molto importante in quanto è un tramite del passaggio della cultura araba in Europa. Nel 1222

nasce a Padova, e tra il 16° e 17° secolo si afferma come una delle più importanti università dal

punto di vista scientifico (Morgagni e Galileo). Da studio particolare a studio generale.

Dopo la Riforma della Chiesa inizia a farsi strada una mentalità più laica, questo incoraggia la

ricerca scientifica e gli esperimenti; però il peso della Chiesa è ancora molto opprimente, per

questo il primato della ricerca va all’Inghilterra.

Il grand tour nel XVI-XVII secolo

Importanza e influenza dell’umanesimo (uomo al centro della storia, cerca luoghi d’arte e cultura,

e non più luoghi sacri-non più pellegrinaggi ma crescita personale).

Il Grand Tour è un’usanza, che diventa via via un’istituzione sempre più importante.

Ruolo degli inglesi: Viene svolto soprattutto dai giovani (20-25anni) rampolli inglesi appartenenti

alla upper class, si parte soprattutto per confrontarsi con chi è più istruito, chi ha altre culture,

usanze, per ampliare le proprie vedute, per arricchire lo spirito, per forgiare le buone maniere e

per rimuovere i pregiudizi.

Non utilitarismo ma curiosità.

Durano due o tre anni e la meta privilegiata è l’Italia, ricca di cultura e punti di interesse artistici.

Questi giovani vengono accompagnati nel loro viaggio dagli istitutori.

Nascono le prima guide di viaggio, intese come scritti che indicano la strada che è meglio seguire

( parola provenzale guis cammino).

Nel 1552 Estienne pubblica La guide des chemins de France; la Francia era molto un paese di

transito per l’Italia.

R. Lassels nel “Italian Voyage”(1670) adotta per primo il termine Grand Tour, e sulla falsa riga di

questo si conierà il neologismo Petit Tour, un giro più breve che si affermerà in seguito (es. giro del

nord Italia).

In quei secoli c’è un indiscusso primato dell’Italia, infatti l’Italia si afferma come il “paese delle 100

città” perché è un paese che non ha solo una capitale ma ha una ricchezza urbana con svariate

città disseminate in tutto il territorio, e corti che vantano i più famosi e bravi artisti; questo

contribuisce al diffondersi del Rinascimento (nomi italiani primato in molti ambiti culturali).

Roma è il centro del mondo per il suo grandissimo patrimonio culturale (soprattutto perché amore

per l’antichità classica e disprezzo per il medioevo); molto spesso è l’ultima tappa per chi visita la

nostra penisola, in quanto facevano Milano, Firenze, Roma e poi Venezia (primato editoriale

d’Europa). Solo in pochi s

Dettagli
A.A. 2015-2016
62 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carla.aguillonlopez di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Mocarelli Luca.