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Industrializzazione in Gran Bretagna e in Europa
La Gran Bretagna è stato il paese guida perché le condizioni fisiche, sociali, culturali si sono mostrate favorevoli all'azione delle forze economiche promotrici dell'industrializzazione. In Inghilterra nasce la rivoluzione industriale. Le altre potenze europee come Francia e Italia hanno avuto un lento sviluppo industriale. In Italia era una nazione divisa, basava la sua economia su una vecchia struttura agraria (obsoleta). In Francia: abbiamo una mancanza di spirito concorrenziale e di rischio, dove la rivoluzione del 1789 aveva conferito nuove terre ai contadini quindi ogni cittadino era indipendente (nel suo piccolo) quindi le grandi industrie non si svilupparono rispetto all'Inghilterra. Il grande balzo in avanti richiese nuovi mezzi tecnici per aumentare il rendimento e furono indispensabili nuove tecniche, macchine e risorse energetiche. Abbiamo la figura dell'IMPRENDITORE alla ricerca del.PROFITTO grazie alle nuove tecnologie (-costi +guadagni), era l'agente umano superiore e giudicava il mercato e le occasioni offerte, era il motore dei fattori di produzione.
Negli altri paesi l'industrializzazione era ancora OBSOLETA, il lavoro della terra era considerato il fattore più importante (sbagliato!). La disponibilità e le innovazioni erano minori rispetto all'Inghilterra. In Inghilterra si parlava già di movimenti di capitale.
In INGHILTERRA dopo l'inizio dell'industrializzazione vennero introdotte nuove tecniche e innovazioni amministrative e organizzative.
Dopo la rivoluzione francese il nazionalismo fu una delle grandi forze della storia europea. Lo stato aveva il compito di tutelare l'economia attraverso le sue barriere doganali, la sua unità monetaria e l'intero ordinamento giuridico. Lo stato aveva il compito di proteggere i suoi interessi (contro gli stranieri).
L'INGHILTERRA possedeva i fattori fisici
(posizione insulare, miniere con alta presenza di carbone e minerali alle quali vennero applicate le moderne tecniche di industrializzazione, porti, canali, fiumi favorivano il commercio). I rapporti feudali nelle campagne iniziarono a dissolversi entro il 1500, le terre potevano essere vendute o affittate al miglior offerente e divenne una proprietà individuale e un bene commerciale per il fatto che venne usata ai fini della produzione mercantile. Si sviluppava anche una parte di salariati senza terra, in quanto molti contadini venivano cacciati dai campi dalle grandi forze di mercato (che favorivano i più grandi produttori piuttosto che i piccoli). Si iniziò ad utilizzare il capitale commerciale nel settore industriale prima sotto forma dell'industria a domicilio, dopo nell'industria mineraria o metallurgica. Le industrie a domicilio viene definita dagli storici come proto industrializzazione (cioè una fase di transizione distinta).dall'industrializzazione) sottoforma di industrie rurali. Punto centrale della rivoluzione industriale è il modo in cui il capitale industriale si impose a livello di produzione soprattutto tessile. L'espansione del mercato incoraggiò nuovi investimenti e mise in luce i limiti tecnologici ed organizzativi del sistema industriale. L'industria a domicilio era tra le forme di transizione più usata, permetteva la divisione del lavoro e senza ingenti investimenti di capitale fisso; essa procurava anche svantaggi derivanti dalla mancanza di controllo e regolarità rispetto alla quantità e qualità del prodotto. Già dal 1700 fu quella di raggruppare quei lavoratori sparsi in grandi opifici dove potessero continuare a svolgere le loro mansioni. I costi che derivavano dagli immobili, da quelli di direzione e sovraintendenza erano compensati dal maggior grado di uniformità e miglior qualità del prodotto finito. Nacque la
La produzione tessile sarà la principale attività a svilupparsi al di fuori delle pareti domestiche. Il complesso delle innovazioni meccaniche in questa industria costituiva l'anima di questo processo e le trasformazioni tecniche furono apportate da degli inventori inglesi che in seguito riportarono il loro sapere anche in FRANCIA.
L'ingegnosità tecnica introdusse migliorie nei macchinari utilizzando una forza motrice che incoraggiò la produzione di macchine e utensili e si richiese l'impiego di vari prodotti chimici; infatti il suo sviluppo dipese dall'industria chimica. Per il finanziamento, l'acquisto di materie prime, pagamento salari e circolazione delle merci, si poteva usufruire di una vasta rete di CREDITO (impiego della CAMBIALE e ISTITUTI SPECIALIZZATI).
In GRAN BRETAGNA gli imprenditori rimasero nel complesso
indipendenti dagli istituti bancari e forme di finanziamento esterno. Ciascun imprenditore doveva reperire il suo capitale attingendolo dai suoi o dalla sua famiglia precedentemente accumulati (si autofinanziava). Nell'industria tessile l'investimento iniziale di capitale era modesto ed era possibile avviare un'impresa con pochi capitali, in quanto i filatoi o le altre macchine indispensabili per la produzione potevano essere costruite direttamente sul luogo da operai specializzati. Il periodo di formazione dell'industria britannica fu caratterizzato dall'azienda famigliare nella quale la proprietà e la direzione erano personificate dagli stessi individui. L'adozione della ferrovia diede alla rivoluzione industriale inglese un vantaggio immenso rispetto al continente, a causa delle lunghe distanze che era necessario coprire per collegare le fonti di materie prime con i centri di produzione, il nuovo mezzo di trasporto era destinato ad avere un effetto
ancora più rivoluzionario. Le ferrovie abbisognavano di ingenti capitali iniziali che gli furono forniti dallo stato con la cooperazione di operatori finanziari e bancari (in quanto gli imprenditori inizialmente erano più diffidenti nell'investire). L'arrivo delle ferrovie stimolò anche: la siderurgia, del carbone, dell'ingegneria meccanica che fino ad allora erano poco utilizzati a causa degli ingenti capitali e dei costi connessi, la concorrenza era debole e pochissime aziende dominavano il settore. L'INGHILTERRA rimase un paese libero scambista inoltre era entrata in possesso di un vasto impero coloniale che assicurava ai suoi imprenditori sbocchi privilegiati agli investimenti, rifornimenti di materie prime e mercati aperti ai loro prodotti industriali. LA RIVOLUZIONE AGRARIA E L'INDUSTRIALIZZAZIONE Una società preindustriale è formata da individui che si procurano da vivere mediante l'agricoltura e allevamento.Europa durante la fase preindustriale si osservò la trasformazioni strutturalenell'agricoltura, che fu un presupposti necessari per l'industrializzazione.L'agricoltura tradizionale mandata avanti dai contadini doveva essere rimpiazzata da un agricolturamaggiormente commercializzata. Per secoli la storia preindustriale era fatta di comunità agricole stanzialidistribuite in Europa. Si formavano delle comunità rurali dove le persone vivevano di attività semplici comel'agricoltura e l'allevamento, ciò che producevano lo destinavano ad una classe dominante di proprietà deiguerrieri ( il feudalesimo). Si intensificò il feudalesimo che consisteva nell'imposizione signorile sullacomunità di villaggio.Nel feudalesimo agrario una classe dominante di proprietari terrieri preleva un eccedenza di produzionedalla sottostante massa di coltivatori, gli abitanti godevano di protezione dai loro signori e incambiolavoravano per loro. In queste condizioni si poteva produrre poco e gran parte di ciò veniva usato per mantenere i signori e il clero. Nell’economia del villaggio un ruolo indispensabile era svolto dagli animali che offrivano forza lavoro, cibo e fertilizzante per la terra, anche se la metà o 1/3 delle terre venivano lasciate ogni anno a maggese per permettere al suolo di recuperare la sua utilità; la mancanza di foraggio invernale limitava il numero di animali che potevano essere allevati.
La varietà di colture era limitata giacché prima del 1800 erano sconosciute.
L’agricoltura europea era costituita da due distinti componenti:
- forniva ai signori strumenti agricoli per appropriarsi dell’eccedenza del prodotto agricolo.
- offriva ai contadini sussistenza con bassi livelli tecnici.
La modificazione della società rurale e la sua disgregazione fu dovuta a:
- sviluppo delle città e commercio
- estensione economia
monetari-desiderio dei signori di aumentare i propri redditi (occasioni di miglioramento individuale)
IN CHE MODO SI CAUSO’ L’ESTINZIONE DELLE PROPRIETA’ FEUDALI?
LA COMUNITA’ CONTADINA VENNE SRADICATA?
I mutamenti avvennero sotto il controllo di STATO e NOBILTA’.
Alcune zone dell’INGHILTERRA durante il 1500 furono recintate specialmente i campi aperti e le considerarono come proprietà private. i contadini vennero cacciati dai campi e divennero nullatenenti, vendettero la loro forza lavoro per vivere. Gli imprenditori cominciarono a prendere lavoro rurale.
I proprietari terrieri fecero una trasformazione agraria secondo i loro interessi, ci fu uno sviluppo urbano e un ampliamento dei mercati con innovazioni dell’agricoltura e dell’industria che venne stimolata dalla tecnologia. Si introdussero nuove colture come: PATATA POMODORI, ZUCCHERO, CAFFE’, CACAO E MAIS, fertilizzanti artificiali.
FRANCIA SVILUPPO ECONOMICO L’economia
francese si dimostrò una nazione che inizialmente aveva le basi per un grande sviluppo industriale. Nel 1700 (prima della rivoluzione industriale) la Francia aveva delle città che prosperavano di artigiani, intellettuali e zone rurali soggette alla proto industrializzazione. Gli stabilimenti industriali erano controllati dallo stato e si produceva per un mercato di massa. I mezzi strutturali erano arcaici e molto vecchi. La cultura francese era tra le migliori in Europa (ricordiamo poi l'illuminismo nel 1700). Possedeva molte colonie anche se molte le furono sottratte dall'Inghilterra, come India e nord America, durante la guerra dei 7 anni. La Francia sarebbe potuta diventare un leader nel settore mondiale, ma il processo fu ritardato dal periodo prima della rivoluzione. Nel 1500-1600 la FRANCIA attraversò un periodo di crisi. L'agricoltura aveva subito pochissimi cambiamenti prima del 1789, restando in mano dei contadini che continuavano ad utilizzare antichi.metodi di coltivazione e la gran parte della produzione era destinata ai signori e al clero. I nobili non prendevano particolarmente parte all'amministrazione della terra; (avevano