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INNOVAZIONI INGLESI DURANTE LA RIV IND. IN GB CHE EVIDENZIANO LA
LENTEZZA DEL PROCESSO DI INDUSTRIALIZZIONE:
• Miniere: Nonostante le miniere fossero importantissime per la GB si sviluppano più tardi dal
punto di vista industriale per 2 problemi: aria (spesso presenza di gas tossici) e acqua quindi
ci furono delle scoperte per superare questi 2 problemi; ad es meccanismi di aspirazione
rudimentali ecc. Nelle miniere la situazione cambia nella seconda metà dell’800 quando
ormai la riv industirale è un fatto compiuto in GB.
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• Metallurgia: viene utilizzato il carbon fossile al posto della legna più altre importanti
innovazioni; innovazione più importante nel 1784 la macchina a vapore di Newcammen
poi rivista da Watt.
• Tessile: in questo settore si è avuta per prima la riv industriale. La tessitura è preceduta dalla
filatura.
• Agricoltura
Meccanismi della riv industriale in GB: aumento domanda di beni determinata da aumento della
pop (riv demografica) a sua volta determinata dai cambiamenti dell’agricoltura (Estensione terre
coltivabili); quindi se non ci fosse stata la riv agricola non ci sarebbe stato niente.
1800 (XIX)
Europa continentale viene investita da sviluppo economico come conseguenza dello sviluppo
industriale in GB. Elementi caratterizzanti, ossatura di questo secolo:
Aumento sviluppo commercio internazionale: le conoscenze della Rivoluzione
1. industriale arrivano anche in Europa (prima nei paesi più vicini alla GB, via via
anche agli altri); in queste aree si hanno fenomeni di industrializzazione e quindi
l’Europa comincia a conoscere una fase di sviluppo economico strettamente legata
allo sviluppo industriale, ed inoltre si ha la produzione di beni a volte concorrenziali
con quelli britannici. Tutto ciò non è semplice inizialmente. Mano a mano che le
innovazioni escono dalla Gran Bretagna, si crea in Europa una sorta di divisione.
Una parte dell’Europa è più avanzata dal punto di vista industriale e tecnologia, in
grado di produrre beni nuovi sul mercato (più economici); dall’altra parte c’è
un’Europa lontana da questa industrializzazione e si tratta di un’Europa orientale
ancora di tipo agricolo; questo elemento non è un freno ma contribuisce a
determinare ancora di più una fase di accelerazione dello sviluppo in Europa xkè si
creano 2 aree territoriali: occidente più progredita in cui una parte crescente della
pop è impiegata nel settore industriale; oriente con pop legata alla terra. Ma sono 2
aree che hanno ciascuna bisogno dell’altra; l’occidente ha bisogno di mercati su cui
piazzare i propri prodotti e ha la necessità di nutrire la propria popolazione
industriale e quindi dall’europa agricola arrivano prodotti agricoli; dall’altra parte vi
è un’europa agricola che ha voglia di proiettarsi verso l’industrializzazione ed è
quindi è lieta di cedere prodotti agricoli in cambio di prodotti industriali. Ecco quindi
che l’europa in questo secolo è caratterizzata da una grande espansione economica
determinata da questa duplice necessità. (occidente necessita di prodotti agricoli;
oriente prodotti industriali). Questo spiega come mai il volume dei traffici
internazionali cresca enormemente, come mai si costruiscono ferrovie (non solo per
il trasporto di prodotti locali ma anche grandi ferrovie che viaggiano per tutta
l’Europa). si apre un ciclo virtuoso che porta a poco a poco l’introduzione del
liberismo: abbattimento barriere doganali per la libera commercializzazione.
Aumenta, quadruplica il prodotto interno lordo (è un termine generico perché ci dà
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indicazioni generali). L’800 è un secolo di grande espansione soprattutto dopo la
parte iniziale, periodo napoleonico quando vengono vietati i commerci sulle coste
francesi e inglesi. Si ha un forte sviluppo fino agli anni 70 dell’800. Nonostante ciò
Comunque la maggior parte della pop europea è legata alla terra (germania, francia,
belgio che arrivano prima alla riv industriale), c’è la pop industriale ma è ancora
minoritaria anche se crescente. Mentre la domanda di prodotti industriali è elastica,
quella di prodotti agricoli è rigida. Xkè? L’agricoltore cambia le proprie attrezzature
o investe nella terra in relazione a quello che è il reddito che proviene dalla
campagna (maggiore è il reddito più investe). La domanda di prodotti agricoli è
molto rigida xkè sono di prima necessità questo implica che affinchè vi sia una
crescita dell’economia è stato necessario che la quota di domanda agricola
proveniente dalla pop industriale sia elevata. Durante l’800 i prezzi di prodotti
agricoli devono essere cresciuti in misura superiore rispetto ai prezzi dei prodotti
industriali e questo ha fatto si che gli agricoltori abbiano avuto a disposizione quote
di reddito da investire in prodotti industriali. L’elemento motore della fase di
espansione dell’economia è proprio questa differente crescita dei prezzi agricoli e
industriali (prezzi agricoli maggiori dei prezzi industriali per mantenere alta la
domanda). Questa crescita interessa l’Europa fino agli anni 70 dell’800. A metà anni
70 infatti c’è in Europa una crisi agricola che dura un paio d’anni (normalmente la
crisi agricola non crea grande difficoltà all’agricoltore xkè se l’annata è fortemente
produttiva l’agricoltore si basa sulla legge domanda/offerta cioè il prezzo è alto e
quindi riesce a vendere i pochi prodotti che produce), la situazione è difficile perché
la riv industriale si è andata espandendo, più costruzione ferrovie, navi a vapore,
mercati più globalizzati grazie alla diffusione dei trasporti, quindi in Europa
cominciano ad arrivare prodotti da Paesi distanti da quelli europei a prezzi molto più
bassi quindi concorrenziali; quindi la capacità di reddito degli agricoltori diminuisce
e non possono più acquistare prodotti industriali quindi l’Europa entra in crisi xkè
negli stessi settori si sono affacciati prodotti agricoli e industriali di paesi sempre più
lontani (ad es arrivano prodotti agricoli dalla Russia che sono meno costosi xkè
esiste la servitù della gleba e quindi la manodopera non costava nulla; questi prodotti
arrivano in Europa dalla Russia xkè negli anni 70 vengono realizzate le reti
ferroviarie che lo zar non voleva perché riteneva che con i treni non viaggiano solo le
merci ma anche le idee; si converte alle ferrovie xkè si rende conto della loro
importanza anche a livello militare. Arriva anche il grano americano in Europa).
quindi si crea un circolo virtuoso in Europa che trova però un ostacolo e che porta
alla GRANDE DEPRESSIONE. Questi problemi di traffici internazionali sono
rimasti almeno fino alla seconda guerra mondiale.
Avvento del liberismo: a partire dal 1830 i paesi hanno adottato politiche liberiste x
2. facilitare lo scambio di prodotti eliminando le barriere doganali, riduzioni
imposizioni doganali fino a raggiungere nel 1860 Il trattato tra FRANCIA e GRAN
BRETAGNA (trattato di Cobden Chevalier) per facilitare gli scambi internazionali,
infatti questo trattato aveva portato ad una notevole riduzione dei dazi su molti
prodotti, al fine di potenziare il commercio. Quando arriva la crisi però si cerca di
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proteggere le proprie economie imponendo nuovamente dei dazi, quindi chiusura dei
commerci internazionali.
Ritorno al protezionismo: il protezionismo (imposizione barriere doganali) può
3. essere una via di soluzione per proteggere produzioni di paesi in difficoltà, questo
deve essere consentito dalla Comunità Europea solo x 2 o 3 paesi in crisi. Non è
costruttivo se riguarda un intero continente perché il commercio internazionale in
virtù dei dazi determina un effetto moltiplicatore a catena, danneggiando i vari paesi.
il protezionismo riduce il commercio internazionale causando un danno molto
maggiore. L’effetto negativo del protezionismo verrà capito solo dopo la seconda
guerra mondiale perché si comprese che il liberismo è fautore di un aumento dei
commerci internazionali non il protezionismo.
Gold standard (ricerca della stabilità dei cambi): è un sistema monetario che
4. viene introdotto nella seconda metà dell’800 perché l’Europa ha visto aumentare gli
scambi internazionali; fino a quel momento gli scambi venivano pagati con mezzi di
pagamento tradizionali: monete di metallo, lettera di cambio (versamento di una
somma per avere la lettera) o altri strumenti cartacei però si avverte l’esigenza di
adottare dei nuovi sistemi di pagamento che facilitino gli scambi internazionali,
quindi viene introdotta la BANCONOTA. Questa Era stata già introdotta in Cina e in
Svezia (provvisoriamente nel 600 perché gli svedesi non avevano ne oro ne argento e
quindi facevano le monete in rame che erano piuttosto pesanti e di poco valore per
cui c’è un primo tentativo di introdurre banconote). La banconota deve soddisfare 3
requisiti:
non ci deve essere un versamento iniziale a fronte di questo pezzo di carta,
o titolo di pagamento precedenti erano nominativi la banconota invece non è
o nominativa (pagabile a vista al portatore),
ha un prezzo, valore fisso stampato sulla banconota
o
la banconota non ebbe successo in Svezia o in Cina perché per essere emessa deve
essere cmq garantita. Lo Stato deve garantire la banconota attraverso le riserve di
metallo prezioso per garantire la convertibilità della moneta. Non è necessario che la
quantità di metallo prezioso sia uguale al valore delle banconote, deve essere
quantità sufficiente a garantire la convertibilità (qualora un soggetto volesse chiedere
la convertibilità della banconota in metallo prezioso). Il problema è garantire la
stabilità di questo rapporto. Il fatto però che si abbia una stabilità tra la quantità di
metallo prezioso posseduto nelle riserve auree di un paese e la quantità di moneta in
circolazione vuol dire dare stabilità al valore di cambio di queste banconote rispetto a
banconote di altri paesi. ( Le Banconote arrivano alla popolazione attraverso vari
sistemi: organizzazione amministrativa, fornire liquidità alle banche ecc. ) il sistema
del gold standard oltre a garantire la circolazione della moneta, garantisce la parità
di cambio tra le banconote europee a meno che lo Stato non voglia modificare
questo cambio. Cosa succede però se la quantità di oro posseduta da un Paese
diminuisce (non per decisioni politich