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TFP= INCREMENTO DEL PRODOTTO - INCREMENTO PONDERATO (DI LAVORO + CAPITALE

(

+ TERRA

Esiste un metodo equivalente, denominato approccio duale, più adeguato alla misurazione della

TFP nell’economie preindustriali perché i soli dati necessari sono quelli relativi alla crescita dei

prezzi e dei redditi dei fattori produttivi, salari e le rendite. Se la somma della rendita per unità di

terra ed del salario reale per lavoratore aumenta da un anno all’altro, allora la terra e\o il lavoro

.

vengono utilizzati in maniera più efficiente

Phillip Hoffman, ha realizzato stime della TFP relative all’agricoltura in Francia durante la prima età

moderna, mette in evidenza fasi di crescita e di stagnazione. Parigi viene superato dall’area

altrettanto densamente popolata del sud-est della Francia. Hoffman ipotizza che il processo di

crescita sia stato gravemente ostacolata da shock esogeni. La TFP nel settore agricolo, in epoca

preindustriale non si pensava potesse crescere a un tasso tra 0,1 e 0,2 % annuo, a condizioni che

le risorse e le opportunità venissero sfruttate ragionevolmente bene, il che dipendeva molto dagli

.

scambi commerciali regionali e dalla prossimità delle grandi aree urbane

Stima indiretta altro metodo, basata su una semplice osservazione di buon senso sviluppata per la

prima volta da E.A. Wrigley. Per semplificarne l’esposizione, consideriamo un’economia chiusa il

cui settore agricolo deve soddisfare i bisogni alimentari dei lavoratori agricoli e della popolazione

urbana, se si registra un incremento della popolazione urbana si correla al fatto di un incremento

.

della produttività del settore agricolo

Chi scrive ha condotto una ricerca sulle variazioni della produttività del lavoro agricolo in Toscana e

nei Paesi bassi. Le stime relative al peridio dal 1100-1300 della crescita annua della produttività

del lavoro agricolo lo variano tra 0,1-0,25 %. Occorre precisare che la produttività del lavoro è

.

identica alla TFP solo se si ipotizza che la terra e il capitale per lavoratore siano costanti

Nel caso dell’economie preindustriali, le stime della produttività del lavoro si ipotizza che siano

approssimativamente simili alle stime della TFP, perché la terra e il capitale per lavoratore non

variano di molto nel tempo. Secondi i risultati di Hoffman, le variazioni delle crescita erano molto

sensibili ai disordini politici: guerre e turbolenze sociali avevano effetti negativi mentre un assetto

.

istituzionale stabile rappresentava un prerequisito per la crescita

R.C. Allen, uno storico economico, ha utilizzato un approccio simile per il periodo dal 1300-1800; i

suoi risultati confermano la presenza di differenze molto rilevanti fra le varie regioni d’Europa. Il

Belgio era inizialmente ai primi posti in termini di produttività del lavoro agricolo, ma nel resto del

peridio ebbe una crescita negativa. A differenza della vicina Olanda il Belgio non riuscì a liberarsi

dal peso dell’oppressione politica e dalla intolleranza religiosa della Corona spagnola, che nei

pregiudicarono la crescita. Il Belgio perse un’importante risorsa perché molti lavoratori qualificati

emigrarono in Olanda per vie delle persecuzioni religiose. Non sorprende dunque che l’Olanda

.

attorno al 1600 fu la prima economia moderna

Anche l’Inghilterra la prima nazione industriale dotata di un assetto istituzionale simile a quello

olandese. Altri andamenti furono meno positivi: secondo Allen, in questi secoli la Francia attraversò

una Francia di stagnazione. Allen come un’unità di analisi vasti territori corrispondenti ai moderni

stati nazionali, singole regioni e nazioni potrebbero avere operato al di sotto della loro capacità

tecnologica e dai vincoli delle risorse. In altre parole, dobbiamo cercare altrove una spiegazione

della insoddisfacente andamento economico di alcune regioni della Francia; probabilmente, la

motivazione è in parte riconducibile ai istituzioni che ostacolavano la crescita e a periodi di

disordini interni. D’altro canto, dai risultati di Allen emerge che l’incremento della produttività del

lavoro agricolo ebbe inizio in Olanda e in Inghilterra, paesi con una densità di popolazione ben più

elevata della Spagna, che dal 17° al 19° secolo si caratterizzò per un crescita assai deludente. Di

quanto deve aumentare la produttività del lavoro agricolo per sostenere un incremento della

popolazione urbana di 10 punti %? la risposta deve essere necessariamente un’approssimazione,

.

una risposta plausibile è un incremento di 2 o 3 volte del produttività del lavoro agricolo

I SALARI E LA DISTRUBUZIONE DEL REDDITO

.

Se la produttività aumenta, ci attendiamo anche un aumento dei salari

.

Le somiglianze tra i movimenti dei salari delle diverse città europee: Londra e Istanbul

Il fenomeno deriva da una combinazione dei salari nominali e di una qualche forma di integrazione

.

tra i mercati dei prodotti alimentari del continente

Occorre tuttavia una certa cautela nell’interpretare le variazioni dei salari reali, e anche necessario

tenere conto della distribuzione del reddito. Il reddito nazionale è dato dalla somma (Salari) + (I

profitti) + (Le rendite); questo significa che il reddito nazionale pro capite in termini reali può

aumentare nonostante una stagnazione dei salari reali semplicemente perché si registra un

.

incremento delle rendite e\o dei profitti

Rivoluzione dei consumi: a fronte di un maggior numero di giornate lavorative, il lavoratori

disponevano di un reddito annuo più elevato, e quindi di un surplus da spendere i beni diversi da

.

quelli di prima necessità; ciò contribuì ad aumentare la domanda dei beni prodotti nelle città

?

QUANDO è AVVENUTO IL SORPASSO DELL’EUROPA

Le aree più avanzate d’Europa superavano già la Cina e L’india, ben prima del 18° secolo, il che

risponde, al nostro interrogativo inziale. Dal confronto dei cosiddetti salari in grano, cioè i salari

nominali deflazionati con il prezzo del grano, emerge che le distanze tra le economie europee più

avanzate, e l’India e la Cina erano piuttosto ridotte intorno al 1550 e rimasero tali fino al 1700 circa,

mentre in seguito il potere d’acquisto in grano dei salari fu considerevolmente più alto in

.

Inghilterra

Se invece osserviamo i dati sui salari in argento, cioè i salari nominali deflazionati con il prezzo

dell’argento, emerge che il vantaggio dell’Inghilterra sulla Cina e l’India era già sostanziale attorno

.

al 1550

Un bene commercializzato al livello internazionale è soggetto alla legge del prezzo unico, cioè

.

viene venduto allo stesso prezzo in tutti i mercati, a differenza dei beni non commercializzati

CAPITOLO 5: LE ISTITUZIONI E LA CRESCITA

Le istituzioni e l’efficienza

Le istituzioni sono le regole del gioco di un’economia: alcune di esse sono stabilite da leggi scritte,

altre si basano sul mutuo e si spontaneo consenso degli individui, altre ancora sono imposte con la

forza da élite; alcune sono informali, come la fiducia e l’impegno reciproco a rispettare i patti,

mentre altre per esempio la società ha responsabilità limitata possono essere create solo grazie

all’azione deliberata dei legislatori. I diritti di proprietà privata possono essere considerati una

soluzione alle inefficienze generati dai diritti di proprietà collettiva, come lo Stato nella cosiddetta

“tragedia delle proprietà comuni”: un’espressione metaforica che allude agli sprechi che possono

.(

verificarsi in assenza di restrizioni all’utilizzo delle risorse. (Per esempio un bosco

Se un individuo sfrutta il bosco per ricavarne del legname, ridurrà la futura disponibilità di questa

.

risorsa non solo per se stesso, ma anche per gli altri

Non servano limitare lo sfruttamento della risorsa di proprietà comune, le azioni individuali

.

determinano costi sociali maggiori di quelli privati

Nel corso della storia, man mano che la terra e le altre risorse divenivano scarse, molti beni sono

stati “privatizzati”, ovvero le proprietà comune sarà sostituita dalla proprietà privata; tale processo

.

si è intensificato con la crescita della popolazione

Le nuove istituzioni possono contribuire a risolvere problemi di inefficienza, spesso modificano

anche la distribuzione del reddito. A seguito dei processi privatizzazione, le fasce più povere della

.

popolazione risentirono maggiormente degli impossibilità di continuare ad accedere a tali risorse

Gli economisti in genere ci concentrano su un caso specifico, la cosiddetta l’efficienza paretiana.

La teoria di Pareto: esse si caratterizza per l’impossibilità di migliore la condizione di un individuo

senza peggiorare quella di qualcun altro. Poiché il cambiamento istituzionale spesso determina

effetti redistributivi, questo concento di efficienza può risultare limitante ai fini dell’analisi storica. Di

conseguenza, parleremo di cambiamenti istituzionali che determinano incrementi di efficienza

riferendoci ai tutti cambiamenti che apportano un incremento netto del benessere. L’abolizione

della servitù della gleba arrecò certamente una perdita ai proprietari terrieri, ma tale perdita fu di

portata inferiore rispetto ai vantaggi derivanti da un mercato del lavoro in cui i lavatori erano liberi

.

di scegliere l’occupazione migliore e più adatta alle loro caratteristiche

Le istituzioni possono sopravvivere perché sono funzionali agli interessi di gruppi sociali che

.

detengono potere politico

.

Due esempi sono: La servitù della gleba e la schiavitù, Le corporazioni artigiane

Le corporazioni erano associazioni di produttori di un particolare settore, che limitava la

concorrenza esterna, regolamentavano l’accesso alla professione, si occupavano della formazione

degli apprendisti, determinavano i prezzi e mantenevano determinati standard di qualità dei

prodotti. Le corporazioni non erano altre che associazioni volte al rent-seeking ovvero alla ricerca

di rendita di posizione per migliore il benessere dei propri associati a spese di quello di tutti gli altri:

una forma di cartello che manteneva alti i prezzi, sfruttava i consumatori e ritardava il processo

tecnologico. Queste critiche furono formulate dai primi economisti liberisti, Adam Smith, che criticò

le corporazioni per i loro comportamenti collusivi e le loro politiche restrittive della concorrenza.

.

Altri sostengono che le corporazioni erano una soluzione ai problemi dei mercati sottili

LA PARTICOLARITA’ DELLE SPIEGAZIONE ISTITUZIONALI

Poiché il govern

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A.A. 2016-2017
36 pagine
13 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fabio.romano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Lavista Fabio Dario.