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DECOLONIALISMO
La sgm rappresento una potente cesura economica e politica che modificò
l'assetto generale del mondo e i confini di alcuni stati e il rapporto tra colonie
e madrepatria. Negli anni 40 iniziò il fenomeno della decolonizzazione. In
molti paesi ex coloniali, per lunghi periodi ci furono guerre civili per il potere.
Spesso le economie dominanti hanno portato al miglioramento delle
condizioni di vita delle popolazioni colone con infrastrutture, industrie e servizi
come banche. I paesi occidentali però hanno sfruttato le colonie per estrarre
le risorse naturali disponibili quindi il divario tra coloni ricchi e forza lavora
tendenza ad allargarsi anche perché il mercato locale venne invaso dai
prodotti industriali della madrepatria.
La crescita della ricchezza dei paesi europei nell'era postbellica superò la
ricchezza derivata fino ad allora dalle colonie.
Begli stati decolonizzati, vengono seguiti gli esempi dei governi della ex
madrepatria. Nel 1955 in Indonesia si riunirono 29 paesi dell'Asia e dell'Africa
per discutere dei problemi del processo di autonomia e crescita economica e
politica. Si voleva raggiungere una piattaforma comune per la cooperazione
economica e per la lotta alla povertà.
La decolonizzazione interruppe l'afflusso dei prodotti finiti proventi dall'Europa
senza che produzione l'ovale potesse rimpiazzare il vuoto. Ne seguì una
dipendenza estera con un crescente impoverimento. Il debito di questi paesi
aumentò anche con la politica deflazionista a seguito dello shock petrolifero.
Con il 2000 il papa chiese l'annullamento del debito.
In Africa la percentuale dei poveri aumenta al posto di diminuire mentre l'Asia
sta crescendo velocemente. La globalizzazione del novecento sfrutta il
vantaggio delle comunicazioni e dell'abbattimento delle barriere per il
mercato e si notano gli effetti della terza rivoluzione industriale.
LE TIGRI ASIATICHE
Alla fine della sgm in Asia ci furono molti scontri: guerra di Corea, guerra del
Vietnam e guerra civile in Birmania.
La Cina di Mao tra gli anni 50 e 70 tentò di liberarsi dalla dipendenza
economica e grazie all'URSS iniziò una fase di modernizzazione dell'industria
siderurgica. Alla morte di Mao iniziò un processo di lenta liberalizzazione
dell'economia con l'ottimizzazione delle risorse e la creazione di infrastrutture.
Oggi la Cina è la seconda potenza mondiale al mondo. Successo della Cina:
stato promotore dell'imprenditorialità interna con uno spettro tecnologico
ampio. Pochi rischi di una dipendenza estera che li ha resi competitivi nei
mercati. Settori ,odierni con bassissimi costi di produzione. Grandi
investimenti dello stato soprattutto nel settore dell'energia.
Il 2000 è uno spartiacque segnato dal progressivo arretramento di alcune
economie dominanti del mondo che sono state superate dai paesi dell'Asia.
Si è spostata verso oriente la produzione meccanica e siderurgica. Le
economie dei 4 dragoni (Corea, Taiwan, Singapore e Hong Kong) cresce a
ritmi elevati. Le aree più lontane alle grandi città e alla industrie però sono le
zone in cui la popolazione fa fatica a migliorare la propria ricchezza e le
proprie condizioni. Sviluppo delle 4 tigri asiatiche nasce dal mix di 3 fattori:
appropriazione delle tecnologie della seconda rivoluzione industriale
(meccanica leggera), specifiche scelte di politica economica considerando i
grandi gruppi industriali orizzontali (raggruppano imprese operanti in diversi
settori economici grazie a un fitto legame di partecipazioni azionarie) come
interlocutori del governo così da proteggere dalla concorrenza delle
multinazionali e rapporto tra questi gruppi e lo stato con uno scambio tra aiuti
alle imprese forniti dal governo e privilegio dato alle esportazioni. La banca
inoltre svolge una funzione importante per il finanziamento delle attività
produttive. I keiretsu verticali sono gruppi centrati su un'unica grande impresa
produttiva con collegamenti con altre imprese con rapporti di produzione,
distribuzione e fornitura dei servizi. Grazie a questo sistema la crescita
economica del Giappone è aumentata nel novecento. Grazie ai keiretsu
penetrò nei mercati esteri e dopo seguì una delocalizzazione produttiva. Il
sistema di produzione toyotista superò quello taylorista. Il just in time
sostituisce il vecchio metodo di produrre prodotti finiti: si produce solo ciò che
si è già venduto o che stazionerà per poco nel magazzino evitando sprechi. Il
sistema giapponese consente molte economie di scala. All'inizio degli anni
novanta lo scoppio della bolla speculativa mobiliare e immobiliare ha
provocato una crisi nel paese che adesso lancia dei segnali di ripresa grazie
all'export verso la Cina. La crescita del pil del Giappone comunque non ha
pari con gli altri paesi dell'Oriente Cina compresa.
L'India è la dodicesima potenza al mondo e la quarta in termini di potere
d'acquisto grazie alle riforme economiche, ad una grande popolazione,
immenso territorio e risorse abbondanti (cosa di tutti i BRIC). Sistema
economico quasi socialista con controllo da parte dello stato sulle imprese
private ma con la privatizzazione di alcune imprese e apertura verso nuovi
settori ha condotto ad una crescita del pil maggiore. Vi è sempre più una
crescente domanda di energia. La crescita economica è stata irregolare e
diseguale tra i diversi gruppi e la disparità di reddito è aumentata. È riuscita a
capitalizzare l'istruzione in lingua inglese e perciò è metà di outsourcing per
le società multinazionali ed è una grande esportatrice di software.
L'AMERICA LATINA
Molti stati con economie diverse perché hanno disponibilità di risorse diverse
come diverse sono le caratteristiche del territorio. La predominanza di regimi
dittatoriali e autoritari non ha facilitato il processo di crescita verso la libera
economia. Le disponibilità di materie naturali non ha dato slancio per la
sconfitta della povertà e per la crescita del subcontinente. Il commercio
infraregionali è limitato nonostante i tentativi di creare un organizzazione per
cooperare e abbattere le dogane. L'industria della droga è una significativa
fonte di reddito per la popolazione e la corruzione dilaga e impedisce lo
sviluppo delle libere attività economiche. Cuba ha grosse possibilità
economiche come centro dei traffici marittimi e per le risorse. Brasile,
Argentina e Cile hanno attenuato il debito estero e iniziano il processo di
crescita economica.
AFRICA
Il processo di crescita economica ha interessato marginalmente l'Africa che
viene chiamata l'ultimo continente. Negli anni settanta il reddito pro capite
diminuì. Mancano infrastrutture e servizi necessari per lo sviluppo economico
ciò forse per il lungo dominio europeo che ritardato lo sviluppo e non ha
creato una classe dirigente che riuscisse a governare ed indirizzare il paese.
La situazione climatica e geografica è ostile all'agricoltura e all'attività
imprenditoriale con anche diffuse guerre civili tra diverse etnie. L'instabilità
politica ostacola programmi di medio e lungo termine e tentativi di
cooperazione internazionale. Nei primi anni del 21 esimo secolo la fase di
crescita non interessa in ugual modo tutti gli stati ma solo quei paesi sulla
costa mediterranea ed atlantica. Sud Africa intenso sviluppo come la Guinea
Equatoriale per i suoi minerali che stringe accordi con USA e Cina e la
Mauritania per l'esportazione del petrolio scoperto nel 2001. La Cina ha
avvito aiuti in Angola per la ricostruzione di infrastrutture danneggiate dalla
guerra civile.
Alle origini della finanza moderna
Lo sviluppo industriale e economico trovò terreno fertile grazie ad un sistema
istituzionale favorevole nel quale diritti di proprietà erano riconosciuti e anche
la libertà personale e d'impresa. Moneta, banca e mercati finanziari hanno
permesso:
Scambio veni e servizi
• Mobilità dei capitali
• Gestione del rischio
• Controllo sugli investimenti
•
In epoca pre industriale la moneta era solo immaginaria e potevano
coesistere diversi tipi di monete. Ciò rendeva difficili i calcoli mercantili e le
valutazione per impiegare i fondi. La moneta riconosciuta dal sovrano veniva
usata per pagare le imposte. Le monete nazionali presero piedi quando
giunse a maturazione il processo di formazione dello stato moderno.
Banchieri e mercanti hanno trasformato le proprie attività per consentire
mobilità di moneta e capitali. La finanza permetteva una diversificazione degli
impieghi di capitale. Le banche fissavano l'interesse, la selezione cliente è in
questo modo il sistema finanziario esercitava un forte potere di indirizzo sulle
scelte degli operatori economici.
I sistemi finanziari si sono formati avendo una rete di pagamenti ben ordinata
con strutture bancarie solide. Tutto ciò è stato il risultato di un lungo processo
a partire dalle trasformazioni della feudalità in forme di stato e di queste di
organizzare stati fiscali moderni.
I maggiori stati europei riformarono il sistema fiscale per evitare crisi del
debito del sovrano a causa delle lunghe guerre. L'aumento delle esigenze
fiscali accantonò la forma feudale di prelievo per una fiscalità equa. Le rivolte
contadine sono espressione del fallimento dello stato in materia di tributi. Un
altro fallimento fiscale dello stato avveniva con i frequenti ripudi del debito
che riconosceva l'incapacità delle autorità di espropriare ricchezze.
I primi tentativi inglesi e francesi per costruire sistemi finanziari nazionali
avvennero all'inizio del 1700.
Francia
Gli ugonotti che scapparono dalla Francia continuavano ad avere relazioni
d'affari e si creò una rete che legava Amsterdam, Ginevra e il nord Italia.
Nel 1720, il crollo del sistema Law pose fine al tentativo di risanare le finanze
francesi e finì per rafforzare la banca d'Inghilterra. La Francia restò per vari
decenni senza banca d'emissione e il sistema dei pagamenti rimase regolato
dalle attività commerciali. Le finanze pubbliche continuarono a dipendere
dalle imposte. Nel 1770 la monarchia francese era dipendente dai capitali
olandesi e la crisi fiscale dello stato assoluto portò allo scoppio della
rivoluzione francese.
Inghilterra
In Inghilterra fu compita una rivoluzione finanziaria per il divieto pubblico
emettendo consols cioè titoli e quindi il debito pubblico divenne impiego
conveniente per gli investitori. Il miglioramento della fiducia finanziaria portò
alla rid