Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 27
Storia economica Pag. 1 Storia economica Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia economica Pag. 26
1 su 27
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DELOCALIZZAZIONI INDUSTRIALI

La produzione industriale è ancora in grado di portare potenza ed importanza economica a livello globale ma nei paesi emergenti. Questo rappresenta sia una forte continuità con il passato ma, dall'altra parte, anche una forte discontinuità perché non sono più gli stessi paesi ad averla secondo gli economisti, si tratta di un cambiamento irreversibile.

I "ROARING NINETIES" E IL RUOLO DELLA FINANZA

Secondo gli economisti, in ambito finanziario, le transazioni finanziarie sono diventate molto più importanti di quelle economiche (= finanziarizzazione del mondo, anche dovuta alle speculazioni ed ai rigonfiamenti). A causa delle speculazioni, negli ultimi 30 anni ci sono state anche crisi finanziarie. L'ultima crisi risale al 2008, che invase tutto il globo grazie all'interdipendenza mondiale tramutando, da crisi finanziaria a crisi economica.

I CARATTERI PRINCIPALI DELL'UNIONE

EUROPEALA LUNGA STRASA DELL'INTEGRAZIONE ECONOMICA EUROPEA: VERSO IL MERCATO UNICO

I benefici dell'integrazione economica europea e del mercato comune sono evidenti ma ci sono anche fallimenti ed incomprensioni. (Nasce una grande azienda ferroviaria europea in un'ottica più integrata ed efficiente).

Nella prima fase (1945-1980), della storia della nuova Europa si può dire che gli elementi positivi superano quelli negativi.

Nella seconda fase, dopo la caduta del muro di Berlino, nasce una nuova concezione dell'Europa fino ai Monti Urali.

Dopo il 1989, infatti, nei paesi dell'Europa orientale nascono, per la prima volta, i primi sistemi politici democratici su modello dell'Europa occidentale (transazione più rapida di come aveva fatto l'Europa occidentale) iniziano a creare la propria indipendenza.

Mentre, al contrario, l'introduzione di un sistema di libero mercato richiederà più tempo.

Successivamente, dal 1990,

Nasce anche il pluralismo politico e le prime elezioni libere nei paesi dell'ex Unione Sovietica.

TRATTATO DI MAASTRICHT

Nel 1992, il trattato di Maastricht rinnova il trattato di Roma, che nel 1957 aveva creato la CECA. Infatti, nei fatti il trattato di Roma era durato 35 anni, in cui l'economia europea era cambiata. È importante sottolineare che il trattato di Maastricht è il primo trattato dopo la caduta del muro di Berlino che include, per la prima volta, anche i paesi dell'Europa occidentale che si stavano convertendo alla democrazia ed al libero mercato.

Requisiti economico politici ed istituzionali uniformazione politica ed economica. Nella realtà, sarà un processo lento e ci vorranno anni (periodo di lunga durata). Bisogna anche ricordare che tutti i paesi dell'UE hanno gli stessi diritti a seconda della loro condizione di partenza.

LA MONETA UNICA

Nel 1979-1980 cambiano i rapporti tra le varie monete europee dei singoli

paesi. È necessario avere la garanzia di non avere svalutazione eccessive delle proprie monete nazionali, anche per far fronte ai cambi flessibili, introdotti dopo la caduta del sistema di Bretton Woods. Infatti, l'entrata in vigore del sistema monetario europeo rappresenta un momento di fortestabilizzazione e crescita economica per i paesi che fanno parte del mercato comune europeo.

Dall'altra parte è importante ricordare che si tratta di un processo difficile e lento. Infatti, bisogna ricordare che si tratta della prima volta che si adottava una moneta unica ed era fondamentale prima trovare il cambio adatto per ogni valuta. Fino ad allora, per esempio, il franco francese fu introdotto anche nelle colonie, come in Senegal, per facilitare i rapporti commerciali dopo l'avvenuta indipendenza dei paesi colonizzati.

L'introduzione della moneta unica, si tratta sia di un dato politico che simbolico la moneta fa parte dell'identità di un paese.

paese. Per esempio, la lira era un simbolo che aveva un valore che andava oltre a quello economico. Certi cambiamenti economici, affinché vengano adottati, non possono essere improvvisi ma devono essere condivisi e adottati anche dalla comunità: ci vorranno 20 anni per completare l’introduzione della moneta unica, l’euro (a partire dal 2002).

L’ALLARGAMENTO

Nel corso degli anni, altri paesi dono entrati nell’unione europea, es: Gran Bretagna nel 1973. Anche Spagna e Portogallo entrano dopo perché all’inizio erano paesi autoritari e quindi non soddisfacevano i requisiti (entrano solo nel 1986). Nel 2004 aumenta, per la prima volta, di molto il numero di nuovi componenti (nuovi attori→economici) l’allargamento del raggio dell’integrazione europea. Si tratta, in particolar modo, dei paesi dell’ex URSS che avevano convertito i loro sistemi politici ed il mercato. Uno dei motivi di questa inclusione, fu anche il fatto di voler

evitare che questi paesi prendessero, dinuovo, come riferimento la Russia (influenza politica). Bisogna anche ricordare che, da sempre, l'obbiettivo era quello di creare un'integrazione di tipo prevalentemente economico. Successivamente nasce anche la consapevolezza di un'identità europea, condivisa anche dalla società.

LA CRISI DEL 2008 E LA TRAGEDIA GRECA

Nel 2008, la grande crisi finanziaria del Subprime in America, secondo alcuni economisti, non è stata solo una crisi ma un cambio di paradigma, che ha messo in discussione l'equilibrio dell'Europa. Soprattutto, ha significato un ulteriore passo verso il peggioramento delle condizioni economiche del vecchio continente. Già l'allargamento del 2004 fu visto anche come un mezzo per risollevare la crisi dovuta alla globalizzazione (i nuovi paesi emergenti avevano superato l'Europa in alcuni settori). In seguito, dopo la crisi americana, si sviluppa anche la crisi greca. Nel 2010,

La Grecia fa bancarotta in seguito a dei comportamenti criminali da parte di finanzieri e politici che falsano i bilanci dello Stato (prima ed unica crisi di questo tipo che ha dovuto affrontare l'Unione Europea). Diventa quindi fondamentale l'intervento dell'Unione Europea.

IL SENSO DELL'EUROPA

Il senso dell'Europa si fa sempre più forte durante la crisi greca e nasce anche il dibattito se aiutare la Grecia a risollevare la sua situazione o se farla uscire dall'unione europea. In definitiva prevalse il senso dell'Europa, di fratellanza e solidarietà.

In conclusione, la Grecia ricevette degli aiuti economici da parte dell'unione europea da dover restituire con gli interessi e maggiore controllo delle istituzioni europee nei conti dello Stato.

ANTI EU E ANTIEURO

Anche a causa delle crisi precedenti, nasce un'insoddisfazione crescente anche per l'euro. Negli ultimi anni, ci sono stati anche alcuni avvenimenti che hanno

enfatizzato queste ideologie: nel 2016 venne eletto Trump (antieuropeista convinto) e poi inizia il processo che porterà, del 2020, alla Brexit e quindi all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, tramite referendum.

NUOVI MEMBRI

Tutto ciò ha rallentato l'allargamento (e quindi l'inclusione) di altri paesi, dopo il 2004.

Per esempio, alcuni paesi balcanici hanno da tempo fatto richiesta di entrare nell'unione europea.

Tra questi ce anche la Turchia: paese emergente ed economicamente forte che ha fatto da anticamera con altri paesi.

La Turchia, una volta dentro all'unione europea, grazie all'alta densità demografica, avrebbe sicuramente un'alta rappresentatività all'interno delle istituzioni europee, cambiando le maggioranze al suo interno nuove scelte economiche.

Lezione 21

PAESI EMERGENTI ED I CAMBIAMNETI GLOBALI

BRICS, MINT: I PAESI EMERGENTI, L'IPERCONCORRENZA

Come già sottolineato,

nasce un nuovo dinamismo di potere economico che non ha fine. Infatti, dagli anni 90 con la nascita dell'economia globale, si avvia un processo di cambiamento dinamico che non è mai finito. Una delle caratteristiche di fondo dell'economia globale sono i paesi emergenti (di prima, di oggi e di domani). Osservando quello che avviene dagli anni '90 gli economisti hanno coniato degli acronimi per catalogare i nuovi paesi emergenti: - BRICS: Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa (rappresentatività regionale) paesi che emergono prima degli altri, a partire dagli anni '90 e che capovolgono le gerarchie economiche; - MINT: Messico, Indonesia, Nigeria, Turchia paesi che, in un secondo momento, emergeranno grazie alle loro dimensioni, la densità demografica e le risorse disponibili. Un paese discutibile è sicuramente la Turchia. È un paese geostrategico che fa da ponte tra Europa ed Asia e che, dopo essere stata "respinta"

dall'Unione Europea, ha deciso di crescere in modo indipendente, rafforzando la sua posizione a livello globale. Dall'altra parte, l'Europa è sempre molto più statica e, secondo alcuni economisti, in inevitabile declino.

Quali sono stati gli strumenti che hanno fatto emergere questi nuovi paesi?

  • l'iperconcorrenza: concorrenza sempre più forte nei mercati internazionali da parte di questi nuovi attori che cercano la sfida economica gli storici detentori del potere economico (Europa, USA, Giappone), portando così ad una nuova geografia globale.

La nuova geografia globale ha cominciato da allora a cambiare e continuerà sempre. Per esempio, secondo alcuni studiosi le nuove gerarchie globali potrebbero cambiare a favore di nuovi paesi emergenti come: Kazakistan, Emirati Arabi e Qatar.

La caratteristica principale di questo fenomeno è, quindi, sicuramente la variabilità. Esso non si tratta di uno

Lo scenario stabile ma in continua evoluzione è il commercio internazionale, che rappresenta lo strumento per la nuova distribuzione della ricchezza economica. L'apertura dei mercati globali è fondamentale in questo processo.

Il commercio internazionale ed l'equità sono regolamentati dall'OMC dal 1944. Questo contesto regolamentato serve a garantire una distribuzione equa delle opportunità e una standardizzazione dei criteri economici a livello globale.

Grazie alla regolamentazione, le opportunità sono state massimizzate e non riguardano solo beni manifatturieri, ma anche servizi e settori tecnologici avanzati.

L'OMC, attraverso la sua regolamentazione, rappresenta una leva di cambiamento, adottando una forte uniformazione delle regole, che è tipicamente un tratto democratico dell'organizzazione.

Tuttavia, l'uniformazione ha anche portato ad un aumento delle disuguaglianze economiche.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
27 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AndreVezz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Giuntini Andrea.