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Ma veniamo ora alle forme di circolazione mercantile. commerciali e grandi profitti.

A livello cittadino o di villaggio, i luoghi prevalenti di Tra il 1000 e il 1500 saranno gli italiani ad esercitare una

commercializzazione sono le botteghe e i mercati. Nelle prime, si egemonia incontrastata nel Mediterraneo, sostituendo i

concentra il commercio di beni durevoli mentre sui secondi si mercanti arabi e siriani che avevano invece dominato nei secoli

scambiano, sotto l’occhio attento e regolatore delle magistrature, i precedenti; per il Mediterraneo transita un intenso traffico di

beni alimentari (mercati elementari). derrate, tessuti e beni di lusso. In questa stessa epoca i mercanti

Il commercio regionale, che si caratterizza per l’episodicità, tedeschi dominano invece i traffici nel Baltico. Nel ‘500, dopo la

assume la forma prevalente della fiera. La fiera era l’incontro scoperta del nuovo mondo (1492), e la circumnavigazione

periodico, in genere trimestrale di mercanti provenienti da aree dell’Africa (1498), l’asse dei traffici si sposta sugli oceani.

diverse, e in essa si scambiavano soprattutto beni durevoli.

Fino al 1320 le fiere più importanti furono quella della 1.7 Moneta e credito

Champagne in Francia, seguite da quelle di Ginevra in Svizzera.

Queste fiere realizzavano periodicamente lo scambio tra i prodotti L’incremento dei traffici, sospinto dall’incremento demografico

mediterranei, derrate e tessuti, e i prodotti del nord Europa, metalli, e dai miglioramenti nelle tecniche di navigazione creò una

pelli, pesci secchi e salati. domanda crescente di mezzi monetari che richiese una

Tra ‘400 e ‘500 il fulcro del commercio a distanza passa a sostanziale moltiplicazione sia quantitativa che qualitativa dei mezzi

Lione, e poi a Besancon (sempre in Francia). Queste fiere non di pagamento.

avevano tuttavia lo scopo di consentire lo scambio di prodotti, Nei primi secoli del secondo millennio, vige in Europa il

quanto quello di realizzare il saldo di transazioni commerciali. cosiddetto sistema della “moneta immaginaria”.

Come noto, la moneta svolge una triplice funzione:

Altra forma di circolazione mercantile sono i commerci a distanza è una unità di conto, ovvero una universale misura di

-

che rappresentano una necessaria forma di compensazione della valore

penuria congiunturale, e consentono lo scambio di beni durevoli di

alto valore intrinseco (beni di lusso). è un mezzo di pagamento

-

8

funge da riserva di valore, ovvero consente il trasferimento

- Un terzo problema, era la scarsità relativa di metalli preziosi

di valore nel tempo. rispetto alla crescente domanda di moneta. Un primo modo per

far fronte alla carenza di moneta fu appunto la svalutazione operata

Nel sistema della “moneta immaginaria” esisteva una semplice dalle autorità monetarie, che procedevano alla riconiazione allo

unità di conto, ovvero una moneta astratta non circolante scopo di aumentare i mezzi monetari utilizzando una minore

(immaginaria, appunto!) che fungeva da unità di valore delle quantità metallica.

monete effettivamente circolanti, che regolavano gli scambi a

differenti scale di circolazione. A rendere possibile l’incremento del volume delle transazioni

Il sistema della “moneta immaginaria” era stato ideato da Carlo fu poi il moltiplicarsi di strumenti di credito commerciale e di

Magno nell’Ottavo secolo. Carlo Magno stabilì una unità di trasferimento del credito, che progressivamente divennero

conto, (la moneta immaginaria), che era la lira carolingia; negoziabili e si configurarono come mezzi di pagamento sostitutivi

rispetto alla lira veniva definito il valore delle monete circolanti: della moneta metallica. In secondo luogo, le fiere consentirono

monete d’oro, d’argento, o di bassa lega il cui valore nominale al ceto mercantile di evitare l’effettivo trasferimento di mezzi

era una frazione del valore della lira. A garantire tale valore era monetari, e di saldare in maniera multilaterale i loro debiti

l’oro e l’argento delle monete circolanti. Si trattava dunque di un commerciali. Le fiere si configurarono dunque come un momento

sistema bimetallico: le monete d’oro (scudi) fungevano da di compensazione multilaterale degli scambi internazionali che

riserva di valore e mezzo di pagamento nelle transazioni favorì lo svolgersi delle transazioni anche in assenza o scarsezza di

internazionali; le monete d’argento, (grossi o ducati) erano mezzi monetari.

utilizzati nei circuiti regionali o in taluni circuiti internazionali; le Ma ciò che mutò le transazioni internazionali furono le prime

monete di bassa lega (rame o biglione) erano utilizzate invece nei forme di “pagherò”, le cosiddette “lettere di cambio”, inventate

circuiti locali. dai mercanti italiani nel XIV secolo e poi destinate a divenire la

Il primo problema di questo sistema risiedeva nella tendenza principale forma di trasferimento del credito. Con la girata,

alla svalutazione . Le monete circolanti infatti tendevano a ovvero la possibilità di trasferire il “pagherò” ad un terzo soggetto

perdere il loro contenuto metallico, per effetto dell’usura, della creditore, la lettera di cambio diviene una vera e propria moneta

limatura o di volute svalutazioni decise dall’autorità centrale, cartacea internazionale.

che procedeva periodicamente ad una riconiazione delle monete Per ciò che riguarda il credito commerciale, le prime forme di

con un contenuto metallico inferiore. Di fatto, dunque le monete investimento di capitali da parte di soggetti detentori non

circolanti col tempo risultavano sopravvalutate, ovvero con un direttamente coinvolti nell’attività fu la “societas maris”, o

valore nominale superiore al loro effettivo contenuto. Proprio la commenda, che riguardava in genere la singola impresa

costante svalutazione delle monete impedì che si affermasse la commerciale. Nel ‘500 nascono le prime compagnie

loro funzione di riserva di valore, che invece veniva attribuita ai commerciali, ovvero delle società di capitali che preludono alle

metalli preziosi. moderne società per azioni. Tra ‘400 e ‘500 nascono

Un secondo problema relativo al bimetallismo era l’oscillazione nell’Europa meridionale i primi monti di pietà, istituzioni

del rapporto di valore tra l’oro e l’argento, per effetto della loro cristiane di matrice caritatevole, che dovevano prestare denaro

differente disponibilità. 9

“senza lucro”. Frutto della proibizione cristiana del prestito a accentuata del loro prezzo, in particolare del pepe. La ricerca di

interesse, in realtà essi furono i diretti progenitori dei banchi vie alternative al commercio di questa preziosa merce, che fino

pubblici, che effettuavano prestiti, depositi e trasferimento di ad allora viaggiava per terra, condusse i portoghesi alla

denaro, sotto il controllo dell’autorità pubblica, divenendo così circumnavigazione dell’Africa ( B. Diaz doppiò il Capo di Buona

diretti concorrenti di quei banchieri privati che esercitavano prestito Speranza, e poi V. De Gama raggiunse Calcutta in India

a interesse in maniera più rischiosa. circumnavigando l’Africa).

Caratteristica del colonialismo portoghese fu la sua natura

prettamente commerciale. I portoghesi si limitarono a creare basi

1.8 L’espansione europea: portoghesi e spagnoli nel nuovo commerciali, (la più importante a Goa), senza aspirare al controllo

mondo dei territori interni.

Il ‘500 segna una prima importante tappa della espansione dei Per ragioni sostanzialmente analoghe a quelle portoghesi, la

commerci internazionali marittimi a seguito dell’espansione Spagna intraprese la sua avventura coloniale, giustificandola

coloniale portoghese e spagnola. con ragioni politico strategiche (la crociata antimusulmana).

Il colonialismo spagnolo nelle Americhe fu però un

I portoghesi colonialismo in senso proprio, politico, finalizzato al prelievo di

I fattori che diedero impulso al colonialismo portoghese furono risorse. La scoperta delle Americhe pose gli europei di fronte a

tre: realtà immense da esplorare e a società meno strutturate di quelle

• l’alta densità demografica, con conseguente insufficienza asiatiche e più vulnerabili rispetto alle “armi” europee: armi in senso

proprio, ma anche malattie portate dai colonizzatori, che

della produzione agricola. provocarono l’estinzione di imperi antichissimi, come quello Inca e

• la crisi della rendita agraria provocata dalla lunga quello Azteco.

recessione di metà ‘300, che spinse l’ aristocrazia

portoghese alla ricerca di fonti esterne di ricchezza. Tanto gli spagnoli quanto i portoghesi, spartitisi gli immensi

• il fattore geopolitico: l’espansione ottomana, che avrebbe territori dell’America del Sud, iniziarono una penetrazione

raggiunto nel 1453 Costantinopoli, restringeva gli spazi all’interno, finalizzata allo sfruttamento produttivo di quelle

d’azione nel Mediterraneo, rendendo necessaria la ricerca di aree. I territori furono colonizzati da un massiccio flusso di figli

vie alternative alle Indie orientali. “cadetti” della piccola nobiltà spagnola (hidalgos) che

Già agli inizi del ‘300 i portoghesi raggiunsero e colonizzarono portarono un’organizzazione del lavoro e rapporti di

Madera e le isole Azzorre nell’Atlantico, basi importanti per la produzione di tipo feudale.

penetrazione in Africa, dove un lucrosissimo smercio di beni europei

di valore relativamente scarso, ma attraenti per i principi africani, L’ economia - mondo cinquecentesca si configura, così, come

consentì ai portoghesi di accumulare oro e schiavi. un sistema integrato di traffici commerciali dominato da un

Una seconda tappa dell’espansione portoghese giunse con la doppio circuito e un doppio monopolio.

seconda metà del ‘400, quando una accresciuta domanda

europea di spezie e di prodotti esotici determinò un’ ascesa 10

Da un lato il circuito Europa - Estremo Oriente - Africa, secolo”(F.Braudel), che inizia a metà del ‘400 e finisce nelle

controllato saldamente dai portoghesi, che vede beni di lusso e prime decadi del ‘600.

spezie provenire dall’Oriente verso l’Europa, e schiavi ed oro Il primo aspetto della crescita cinquecentesca è quello

dall’Africa. demografico. Il miglioramento delle condizioni di vita e la maggiore

Dall’altro il circuito Europa - Americhe, e che vede arrivare disponibilità di derrate favoriscono la ripresa della natalità e la

merci ed argento dal nuovo mondo e schiavi dall’Europa. riduzione della mortalità. L’incremento cinquecentesco fu più

I due circuiti si saldano poiché l’argento che arriverà dal Nuovo accentuato nell’Europa del centro nord, e si ca

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carldg55 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Pierucci Paola.