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FRANCIA:

Ha un modello atipico di industrializzazione rispetto a quello eng per una relativa insufficienza di

materia prima, scarsa organizzazione e prevalenza del primario fino al 1850, lenta crescita

demografica→ anche se è il più popolato i tassi di incremento sono modesti per l'esigenza di non

frazionare la proprietà fondiaria fra troppi eredi, prevalenza di imprese di piccole e medie, i ¾ della

popolazione industriale proviene dalla manifattura artigianale e domestica x prodotti di lusso e alto

valore, grazie alle esportazioni nell’800 è la 2 potenza commerciale dopo GB, i maggiori progressi

sono durante il 2 Impero 1850-70 grazie a trasformazioni del settore finanziario, costruzioni

ferroviarie, industria pesante e liberalizzazione delle spa; dopo il 1870 rallenta con la sconfitta della

guerra franco-prussiana la perdita dell'Alsazia e Lorena, riparazioni alla Germania e crisi agraria

degli anni 70-80.

GERMANIA:

Parte da posizione di forte arretratezza, ma nel 1914 è la + industrializzata in eu (2 mondo).

Abolizione della servitù della gleba 1807, Zollverein 1820→ incentivo a costruzioni ferroviarie

quindi all’industria siderurgica e meccanica; inoltre abbondanza di materie prime soprattutto

carbone (Ruhr) e miniere di ferro della Lorena dopo il 1870; Forte legame tra banca- industria e

liberalizzazione delle Spa 1869, unificazione politica 1871,grande impulso all’economia dal

pagamento di 5 mlrd dalla fra. Primato nella ricerca scientifica che gli da un privato nei settori

innovativi chimici (coloranti, farmaci, fertilizzanti) e elettromeccanici, ciò consente anche molta

esportazione di tali prodotti.

Si affermano grandi concentrazioni industriali (siemens, aeg) ad elevata intensità di cap fisso

=economie di scala,e cooperazione tra imprese dello stesso settore soprattutto in industria

meccanica,pesante,metallurgica,chimica. (capitalismo manageriale cooperativo: trust e cartelli)

USA:

Dal 1890 sono la principale nazione industriale grazie a: forte crescita demografica, aumento

immigrazione (grazie a sviluppo navigazione transoceanica e libertà di immigrazione),

abbondanza di terra e risorse rispetto alla popolazione, salari più elevati, enorme mercato interno

senza barriere doganali, diffusione di innovazione labor saving, crescita di grandi imprese nei

settori strategici dello sviluppo. Il miglioramento dei trasporti favorire crescita di scambi

commerciali e stimola la prod di acciaio e l’ind siderurgica che diventa la 1 ind usa.

Sistema americano di produzione (standardizzata e di massa tayloristica).

L'industria caratterizzata da grandi dimensioni e diversificazione Impresa multidivisionale e

multiprodotto sono la principale forza.

Capitalismo manageriale competitivo: divieto di accordi collettivi …..Antitrust 1890.

RUSSIA:

Il processo di industrializzazione inizia dopo la guerra di Crimea 1856, abolizione della servitù della

gleba nel 1861. Ruolo molto attivo dello Stato nel promuovere lo sviluppo economico attraverso la

costruzione di ferrovie che si intensificano nell'ultimo ventennio dell'800 e stimolano l'industria

siderurgica e meccanica; grande dotazione di materie prime: carbone e ferro e giacimenti

petroliferi, buoni livelli di produttività nell'industria ma molto bassi nell’agricoltura. Bassi redditi pro-

capite.

Nel 1914 alla quinta potenza industriale, alla rete ferroviaria più sviluppata d'Europa e produrre

elettricità e acciaio su larga scala.

ITALIA:

1861 predomina ancora il manifatturiero impresa a bassa tecnologia e di piccole dimensioni; 1860-

80 liberismo doganale e affida la costruzione di ferrovie a spa e per lo più a cap straniero ciò non

da impulso all’industria pesante come altrove.

Dal 1880 ruolo più attivo dello Stato: protezionismo con tariffe doganali 1878-1887,

nazionalizzazione delle ferrovie 1905, Banca D’italia 1893

1888-1896 anni più neri: crisi agraria, speculazione edilizia→ crisi bancaria (portò all b.i); superata

tale fase inizia il decollo dell’industria 1896-1907: avanzano nuovi settori a + alta intensità di

capitali: siderurgia, elettricità, automobili (fiat 1899), si concentra nel triangolo industriale che

accentua uno squilibrio regionale già vivo.

La moneta venne legata al gold standard, preminenza della Banca Nazionale nel Regno d'Italia,

ma rimasero in vita banche di emissioni di alcuni stati preunitari, ma cmq erano poche quelle

costituite in spa e finalizzate allo sviluppo industriale, tra queste le 2 + importanti erano il credito

mobiliare e la Banca Generali che (banche d'affari alla francese), la crisi finanziaria le portò al

fallimento e portò alla costituzione della Banca D’italia che condivideva il potere di emissione con

la banco di napoli e di sicilia; intervennero banche miste alla tedesca dopo tale crisi (comit 1894,

credit 1895, nascono con partecipazione di cap tedesco gerschenkron).

ETà DEL LIBERO SCAMBIO 1850-1870: ⅔

Alla vigilia della 1WW il volume del commercio internazionale era cresciuto di 5 volte, circa i fa

capo all’ue (con popolazione circa ¼ mondiale); grazie a: progressi nelle costruzioni ferroviarie e

navigazione e il raddoppio della popolazione mondiale→ redistribuzione della popolazione e della

D su scala mondiale; e grazie all'affermazione delle politiche libero-scambiste (a partire da GB):

Dal 1850 il Parlamento inglese (tories, Cobden) abolisce il corn laws (dazi sul grano) (dopo la

carestia in irlanda) segnando l'inizio di una politica doganale orientata al libero scambio, si

diffusero politiche libero scambiste con stipulazione di trattati commerciali, in Francia con il

Cobden-Chervalier: rimozione tariffe sulle importazioni francesi, riduzione di quelle sulle merci

inglesi e clausola della nazione più favorita che estendeva agevolazioni tariffarie stipulate con altri

paesi; seguito poi da altri trattati commerciali con tutti i paesi eu.

-libero scambio favori efficienza tecnica e aumento produttività anche x maggiore concorrenza.

In questo periodo c’è fase positiva per l'economia con un aumento dei prezzi (anche grazie alla

scoperta dell'oro in California in Australia che da spinta dei prezzi), fino al:

1873: Crisi finanziaria: La Grande Depressione: La rivoluzione dei trasporti aumenta la

produzione ed il trasporto dei beni primari a minor costo sui mercati eu, a partire da quello dei

cereali: cadono i prezzi→ cade il reddito→ cadono gli I → cade D titoli→ crisi borsistica!

Le conseguenza furono: Ritorno al protezionismo (resistono solo poche aree di libero scambio

GB, Olanda, Belgio, Danimarca specializzate vs esportazione), rinascita dell'imperialismo con

spartizione dell'Africa, aumento emigrazione transoceanica, inasprimento questione sociale,

eliminazione imprese più deboli ed inefficienti: aumenta efficienza e dimensioni delle imprese (la

caduta dei prezzi stimola l'innovazione e produzione a minor costo); L'Inghilterra perde il primato

industriale, si consolida lo sviluppo di USA Germania.

In questi anni si consolida il sistema aureo internazionale 1870-1914 ed il primato finanziario

ENG (fino al 1870 il gold standard è limitato all’eng nn è ancora sistema aureo internazionale).

Il gold standard era un sistema incrociato di cambi fissi tra le valute, basato sulla piena

convertibilità in oro delle banconote emesse dalle banche centrali, ciò facilita gli scambi

commerciali ed il riequilibrio della bilancia dei pagamenti.

In altre nazioni vigeva il bimetallismo o il metallismo argenteo e nel 1865 l'unione monetaria Latina

tenta di consolidare il sistema bimetallico tra i paesi aderenti (Fra, Belgio, Sviz, IT), ma dopo il

1870 si generalizza man mano che lo adottano altri paesi (ger,russia,usa).L’adozione del gold

standard si associò in definitiva alla supremazia sui commerci internazionali e finanziaria inglese,

e vide la £ al centro e di fatto unità di conversione internazionale

CONSEGUENZE ECONOMICHE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE:

Crollò il modello liberale dello stato (minimum state) vi fu un forte intervento dello stato nella

pianificazione di produzione e controllo della distribuzione delle materie prime (dirigismo), con uno

sviluppo forzato dei settori strategici che portò problemi di riconversione.

Mutamenti nelle gerarchie di potenza: rafforzamento del potenziale produttivo di aree periferiche e

della posizione finanziaria USA (creditore vs gli alleati, “i debiti di guerra”).

Fine Gold Standard: aumento della circolazione cartacea senza copertura metallica, aumenta

l’inflazione, aumento imposte e indebitamento. +:morti ,- natalità e perdite demografiche.

-Gli effetti maggiori scaturirono dalle “conseguenze economiche della pace” (keynes), cioè dalle

condizioni imposte dai vincitori nella pace di parigi 1919 nei trattati di pace:

Versailles: dure condizioni alla germania: Alsazia e Lorena, bacino carbone Saar, Alta Slesia,

disarmo e risarcimento danni materiali (33 mlrd $), la ger decide di sospendere i pagamenti, e nel

1923 l’esercito francese invade la Ruhr, ma gli operai si rifiutano di lavorare x i francese e la

Germania x sostenere tale resistenza aumenta l’emissione cartacea→ iperinflazione.

La Germania esce da questa situazione grazie al Piano Dawes 1924: piano per il pagamento delle

riparazioni (tenendo conto dell’iperinflazione) con prestiti ad alto interesse e a breve termine, da

parte di USA alla Germania per riprendere i pagamenti. Portò maggiore stabilità finanziaria in

europa che consenti la ripresi degli investimenti USA in europa.

I FELICI ANNI VENTI 1921-1928:

(USA nel 1919 tornano al gold standard). Gli USA attraversano una fase economica espansiva:

forte crescita della produzione: si diffonde il consumo di massa di beni durevoli grazie alla

produzione in serie tramite catena di montaggio: standardizzata (Ford).

Aumenta produttività→ aumenta livello salario→ si accentua il divario usa/europa→ aumentano

redditi pro capite usa→aumento C→aumenta popolazione.

Il punto debole usa di tale crescita fu: L’ISOLAZIONISMO: rifiutarono di entrare nella SDN,

chiusero frontiere all’immigrazione, introdussero dazi protettivi.

In EUROPA si attuano politiche di stabilizzazione monetaria per riportare l’inflazione sotto

controllo: si ritorna al gold-exchange standard: convertibilità e cambi fissi (politiche fiscali

restrittive per salvaguardare le riserve valutarie). NEl 1925 con il gold standard act (churcill)

ritorna al sistema aureo fissando un tasso di cambio: £/oro: 3,17 l’oncia!-->irrealistico (x ragioni di

prestigio) che porta conseguenze pesanti x l’economia inglese: effetti deflattivi e difficoltà di

esportazione, che si cercano di neutralizzare con un contenimen

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
17 pagine
5 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 18luca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof D'Errico Rita Maria Michela.