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Storia e cultura del Medioriente e dei Balcani: l'impero ottomano

All'inizio del libro "____" di Quataert, l'autore parte da un'esperienza personale: nel 1983 si trovava a Vienna per vedere una mostra che celebrava il quintocentenario dell'occupazione di Vienna. C'erano molte persone che visitavano questa mostra e lui si chiedeva come mai. La risposta che si dà è che in Europa era ancora molto vivo il ricordo dell'assedio.

Ci furono due assedi in cui i Turchi cercarono di conquistare Vienna:

  • 1529
  • 1683

Solimano Il Magnifico è stato uno dei sultani che ha regnato più a lungo. È stato il protagonista di una serie televisiva turca ("____") che riproduceva la storia di Solimano il Magnifico.

Questo sultano è storicamente famoso perché alla fine del 500 (alla fine del suo regno) l'Impero Ottomano era nel periodo della sua massima espansione, che purtroppo si blocca.

Quando cercherà di conquistare Vienna ma fallisce nel 1529 (un secolo e mezzo dopo, nel 1683, i turchi ci riproveranno ma falliranno nuovamente). L'autore quindi ha l'esigenza di capire come funzionava questo impero dall'interno. Luici fa capire come, in Occidente, di quest'impero conosciamo tutte le battaglie che ha perso e non anche quelle che ha vinto (per esempio, ricordiamo la Battaglia di Lepanto quando gli Ottomani furono sconfitti da una confederazione cristiana / oppure in Salento, a Otranto quando gli ottomani furono "sconfitti"). L'autore dice che la percezione degli Europei nei confronti dei Turchi è di paura. Infatti MAMMA-LI-TURCHI, "pericolo in arrivo". Una frase spesso detta è cioè Nella mappa, infatti, vediamo come quest'impero (molto unito, a differenza dell'Europa del 500) circondava letteralmente tutta l'Europa (anche in Europa stessa, come i Balcani).

Per esempio). L'autore scrive questo libro per fare luce sulla storia ottomana e dei Turchi.

CHI ERANO QUESTI TURCHI? Adesso ci riferiamo agli abitanti della Turchia (Repubblica turca) che adesso corrisponde alla Penisola Anatolica, che si trova tra il Mar Mediterraneo e il Mar Nero.

Noi occidentali chiamiamo il Mar Mediterraneo così perché significa "mare tra le terre", il mare MA in realtà per i popoli dell'altra sponda, il Mediterraneo è conosciuto come "bianco".

La parola "turco", fin dai tempi molto vicini a noi e per molti secoli, è stato sinonimo anche dello straniero in generale, soprattutto lo straniero musulmano.

Nella concezione moderna (da dopo l'Umanesimo fino all'800) "farsi turco" o "prendere il turbante" significava "farsi musulmano".

Il turbante era un copricapo costituito da un lungo pezzo di stoffa che si attorcigliava attorno a un cappello.

Quando parliamo di "impero ottomano" vediamo un impero che copre uno spazio geografico vastissimo: tutto il Nordafrica (tranne il Marocco), le attuali Tunisia, Algeria, Libia, Egitto, poi tutto il Medioriente dove adesso c'è la Penisola Arabica (chiamata "scatolone di sabbia" anche perché è quasi tutta desertica), poi Libano, Siria, Georgia, Armenia, tutti i paesi intorno al Mar Nero, tutti i Balcani.

In queste terre però non tutti erano turchi: I turchi erano il popolo dominante che abitava nell'attuale Penisola Anatolica. Ma c'erano popolazioni differenti: in tutto il Nordafrica c'erano popoli di lingua araba e di religione musulmana; in tutti i Balcani c'erano popoli che parlavano il serbo-croato ed erano di religione ortodossa; in Grecia parlavano il greco ed erano anche loro di religione ortodossa; gli armeni erano cristiani; gli ebrei che erano stati cacciati dalla Spagna, che

mantennero la lingua latina; poi c'erano altre popolazioni che parlavano lingue diverse come il siriaco, l'aramaico, ecc... IMPERO OTTOMANO "ottomano": deriva dal nome Osman che era considerato il fondatore della dinastia ottomana. Il turco è una lingua agglutinante, cioè dalla quale si aggiungono dei suffissi per svolgere delle determinate funzioni grammaticali o sintattiche. [ ] EV EV LER EV LER IM EV LER IM DE = casa / = case / = mie case / = ESEMPI nelle mie case [ ] LI "quelli che appartengono alla dinastia di OSMAN LI = dove rappresenta ESEMPIO Osman". COME MAI LA STORIA OTTOMANA È STATA DIMENTICATA? Dopo il crollo dell'Impero Ottomano nel 1922, quindi quando nel 1923 viene fondata la Repubblica, l'impero ottomano aveva subito una sconfitta epocale e aveva perso tutti i possedimenti. Colui il quale promosse la fondazione della Repubblica (fondatore della Turchia moderna), Mustafa Kemal Atatürk.aveva spinto molto sulla creazione di una nuova identità nazionale: non bisognava più pensare alle glorie dell'impero ottomano e quanti territori avesse perso, ma bisognava concentrarsi su una nuova identità della nazione di cui essere orgogliosi. Lui ha realizzato un processo per cui ha creato una nuova lingua, una nuova identità nazionale. 1928= cambiò l'alfabeto da arabo a latino RIVOLUZIONE LINGUISTICA: eliminò dal turco tutti i prestiti arabi e persiani e ricreò una lingua nazionale. Il passato ottomano non solo venne dimenticato ma venne anche stigmatizzato, quindi considerato un periodo buio dal quale ci si era liberati. Alla fine degli anni '80/'90, molte popolazioni non si sentivano appartenenti a quelle nazioni che facevano prima parte dell'impero ottomano. Il nazionalismo come ideologia non ha più colto le differenze di ogni nazione e quindi molti hanno iniziato a cercare le loro origini chefurono andate perdute(obliterazione culturale). Fu così che iniziarono ricerche per capire quali erano stati i processi e le origini dell’impero. Le serie televisive turche (come quelle cinesi e coreane) sono molto fiorenti in quanto esportano in moltissime nazioni e soprattutto nelle nazioni del vecchio impero ottomano. Una di queste è quella con Solimano il Magnifico e grazie a questa serie tv molta gente ha riscoperto le sue origini. Quando i turchi dovevano dimenticarsi dell’impero ottomano, dovevano creare una sorta di indipendenza nazionale. Visto che in Turchia le persone dovevano dimenticarsi degli ottomani e del periodo pre-ottomano dell’impero ottomano, si rifanno alla cultura pre-impero ottomano. Nella creazione della Repubblica turca, essi si rifanno all'impero ottomano. Adesso sembra che la lingua turca non abbia niente a che fare con le altre lingue delle nazioni limitrofe (che facevano parte dell’impero ottomano e che hanno a che fare con le lingue).

simili alle indoeuropee). Il turco non ha niente a che fare con le lingue semitiche, è più una lingua murale-alcaica. all'irlandese

La zona da cui derivano i turchi è l'Asia Centrale e la lingua è simile al finlandese. La MURAGLIA CINESE fu costruita dai cinesi per difendere la Cina dalle incursioni di queste tribù turcofoni (gente che parlava la stessa lingua) collocate in Asia Centrale. Queste tribù nomadi (perché non avevano sedi stabili), a seguito di progressive migrazioni che durarono decenni, si spostarono verso la Penisola Anatolica, (tra il IX e l'XI secolo dopo Cristo). "scatolone di sabbia" Maometto inizialmente operava nello ma poi la religione islamica si espanse anche nelle regioni limitrofe fino a conquistare tutto il Medio Oriente. Precedentemente, i turchi professavano lo sciamanesimo, religione in cui non ci sono

Le divinità adorate dai turchi sono legate alla natura, e gli sciamani, capi spirituali, erano in grado di mettere in contatto gli uomini con il mondo ultraterreno. Uno dei primi gruppi a emigrare e raggiungere l'Asia Centrale furono i Turchi Selgiuchidi, che formarono un primo impero in Anatolia. I nomadi successivi che arrivarono in questa penisola iniziarono a lavorare per i Selgiuchidi, spesso come soldati mercenari. I grandi rivali dei Selgiuchidi erano i Bizantini. I Selgiuchidi erano posizionati nella parte orientale della Penisola Anatolica, mentre il territorio dei Bizantini si era molto ridotto, quasi alla sola Costantinopoli, quindi della Penisola Anatolica possedevano solo Istanbul. Costantinopoli sorge a metà in Occidente e a metà in Oriente.

  1. I Selgiuchidi furono i primi ad arrivare in Anatolia e a formare uno stato stabile.
  2. Quando gli altri popoli arrivavano e cominciavano a lavorare al servizio dei Selgiuchidi, questi ultimi li spingevano
verso il confine bizantino.
3. Ad un certo punto la Penisola Anatolica iniziò a essere occupata da una serie di stati turchi. che si trovava a ridosso del Tra questi Stati ci fu anche un piccolo staterello (confine bizantino) dominato da Osman, che fu il fondatore di quella che sarà la DINASTIA OTTOMANA.
I tulipani sono fiori che vengono dalla Turchia in realtà, anche se noi pensiamo all’Olanda.
Nel mondo islamico in teoria non si possono raffigurare esseri viventi. Tuttavia, un’eccezione viene fatta per le miniature che, essendo inserite nei libri, non erano esposte al pubblico come i quadri.
Questa miniatura rappresenta delle persone che bevono il caffè. L’uso, il consumo e la produzione di caffè nasce/si diffonde nell’Impero Ottomano e poi essi lo diffusero altrove.
C’è una leggenda secondo la quale il caffè si sia diffuso in Europa a seguito del secondo attacco fallito a Vienna da parte dei Turchi.
Come

L'impero romano, anche l'impero ottomano ha avuto la possibilità di avere sotto di esso persone di origine diversa, lasciando loro piena libertà.

MATRIMONI DEI SULTANI OTTOMANI

I matrimoni dei sultani ottomani erano organizzati dalle loro famiglie perché il sultano era costretto a sposare una donna di alto rango/livello/classe sociale. Questi matrimoni organizzati creavano delle alleanze, tuttavia a volte creavano concorrenza e problemi.

Così i sultani ottomani (ad eccezione di uno solo) ad un certo periodo della storia non si sono più sposati, affinché eliminassero la concorrenza che si creava nelle loro famiglie che aspiravano alla potenza.

ESERCITO OTTOMANO

Per quanto riguarda l'esercito ottomano, esso aveva una componente

Dettagli
A.A. 2021-2022
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/13 Armenistica, caucasologia, mongolistica e turcologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MelissaPesare02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e cultura del Medioriente e dei Balcani e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof D'Amora Rosita.