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RATIO SIGNIFICATIONIS

Nel suo dictum Graziano esamina le due auctoritates e indica al lettore che il contrasto è solo apparente, frutto di una cattiva lettura un po' affrettata, superficiale, il vero significato delle due norme indica che i due testi non sono contraddittori, fa un operazione di distintio dice che i due testi riguardano due cose diverse, i significati dall'apparenza contraddittori indicano due cose diverse, ad una lettura più attenta ciò che appare contraddittorio non lo è.

RATIO TEMPORIS

Vi sono due testi contrastanti, ma uno è stato promulgato prima dell'altro dopo quindi il testo successivo abroga il precedente, il contrasto è superato dalla data di promulgazione.

RATIO LOCI

Vi è un contrasto nelle due norme, però esse sono state emanate da due autorità che hanno potere diverso, una delle due magari è stata creata da un concilio provinciale, quindi...

È un canone non universale, ma ha rilievo in una realtà particolare quella della provincia, la norma emanata da un concilio ecumenico o dal pontefice è una norma universale quindi il contrasto vi è, però il contrasto è voluto, un autorità legislativa che aveva un potere non universale ma particolare ha dettato un'eccezione alla regola generale, tutte due rimangono in piedi solo che una delle due riguarda tutta la cristianità l'altra solo un particolare territorio, eccezione di indole territoriale. La ratio della dispensa. RATIO DISPENSATIONIS La dispensa è un istituto tipico del diritto canonico, si potrebbe dire che il diritto canonico è fondato sulla dispensa. La ragione perché esiste il diritto canonico è la salvezza dell'anima, non regolamenta i rapporti temporali, disciplina ciò che serve a raggiungere la salvezza dell'anima, la chiesa è più interessata allasalvezzadell'anima del singolo fedele più che al rispetto categorico della legge, mentre l'ordinamento laico prevede la legge come norma generale che si deve applicare a tutti indifferentemente, la chiesa non vuole a tutti i costi vedere osservato il principio di legalità, può darsi che per agevolare la salvezza dell'anima del singolo fedele sia molto più conveniente fare una deroga alla legge, in questo singolo caso la norma sarebbe ingiusta porterebbe un danno, in una singola ipotesi è prevista una dispensa. Quando esistono due fonti contraddittorie Graziano dice che la legge non è stata abrogata ma si è fatta un'eccezione, perché il criterio superiore della salvezza dell'anima del fedele lo imponeva, non esiste contrasto perché la ratio dispensationis impone l'eccezione alla legge. Questi sono i principi con cui Graziano riesce ad edificare un meccanismo complesso ma unitario, mettendo insieme.dai vescovi, ma è stata scritta autonomamente da Graziano. Il suo lavoro è diventato la base del diritto canonico e ha influenzato profondamente lo sviluppo del diritto in generale. Graziano ha organizzato il suo lavoro in modo sistematico, suddividendo il diritto canonico in diverse categorie. Ha analizzato le fonti del diritto, come i concili, i decreti papali e i testi dei Padri della Chiesa, e le ha interpretate in modo coerente e armonioso. Ha anche introdotto il concetto di "distinzione" nel diritto canonico, che ha permesso di risolvere le contraddizioni tra le diverse fonti. L'opera di Graziano, chiamata "Decretum Gratiani", è diventata il principale testo di riferimento per lo studio del diritto canonico. È stato ampiamente commentato e integrato da altri giuristi nel corso dei secoli. Graziano ha aperto la strada a una nuova disciplina giuridica, separando il diritto dalla teologia e ponendo le basi per lo sviluppo del diritto canonico come disciplina autonoma. La sua opera ha avuto un impatto duraturo sulla Chiesa cattolica e sul diritto in generale, e il suo nome è ancora oggi associato al diritto canonico.

Egli è un pontefice ma solo un monaco, nessun pontefice riconosce valore ufficiale a questa raccolta che è un'opera privata, per la scuola e le fonti ivi contenute conservano la loro autorità originaria, l'inserzione nell'opera non dà loro autorità. Nonostante che sia un'opera privata diventa fondamentale perché nessuno prima ne aveva fatta una così completa, ricca, anche senza il riconoscimento del papa l'opera di Graziano diventa il fondamento di tutta la scienza giuridica successiva, chi vuole studiare diritto canonico ora ha un testo chiaro, completo, da Graziano in poi nasce una vera e propria scienza del diritto canonico, alcuni giuristi studiano la sua opera che per antonomasia prende il nome di Decretum che non fu dato da lui perché in lui era presente l'idea didattica, ma l'autorità della sua opera diventa così pregnante che diventa il luogo dove è contenuto il diritto canonico.

I glossatori che si applicano allo studio dell'opera di Graziano si chiamano decretisti. L'opera è così utile che si arriva a fare un'infinità di glosse ma anche una glossa ordinaria, è allo stesso livello di considerazione nella scuola del corpus iuris.

L'insegnamento del diritto romano era sviluppato soprattutto a Bologna, tanto da richiamare studenti da tutte le parti d'Europa, con il diritto canonico il fenomeno si allarga ancora di più. Quando gli studenti si recavano a Bologna per sentire Irnerio sapevano che egli diceva cose molto interessanti, attraverso il loro studio avrebbero avuto un complesso di conoscenze superiori, sapevano anche che tornati alle loro terre di origine non avrebbero applicato il diritto romano perché nei diversi territori c'erano diverse consuetudini, il diritto romano sarebbe stato comunque utile, perché attraverso la ricchezza del diritto romano, la comprensione delle.

consuetudini non sarebbe stata difficile, per il diritto canonico le cose cambiano perché il diritto canonico è applicato da tutta la cristianità, è un diritto in atto applicato quotidianamente dai vescovi. Non si tratta di una costruzione di un complesso di esperienza giuridica romanistica, quando Graziano fece la sua opera non è limitata all'interesse dei suoi studenti ma in breve tempo la sua conoscenza si diffonde in tutta Europa, perché essa rende più semplice la conoscenza del diritto canonico. Mentre l'insegnamento del diritto romano rimane fortemente radicato a Bologna, l'insegnamento del diritto canonico si diffonde velocemente in tutta Europa, e si creano soprattutto in Francia delle scuole vivacissime, perché si vogliono delle teste capaci di capire il diritto canonico, questo fu voluto soprattutto dai vescovi, che gareggiano con Bologna nello studio ed elaborazione del diritto canonico. Lo studio del

Il diritto romano è un monopolio della scuola bolognese, il diritto canonico appartiene a tutta la cristianità medioevale, l'opera di Graziano apre la strada a tanti studi non solo bolognesi ma di portata europea, nascono degli insegnamenti in Francia, Germania, Inghilterra. L'ambiente dei canonisti è più vitale e mobile dei civilisti. Graziano mette in moto il meccanismo, perché dopo la sua opera la scienza del diritto inizia a studiare come una disciplina a se stante il diritto canonico, nasce la scuola dei decretisti, uno dei quali Uguccione da Pisa associa il diritto canonico al diritto romano, collega concettualmente ciò che prima era solo potenziale, cioè il contatto tra diritto romano e canonico, gradualmente il connubio darà vita all'"Utrunque ius", cioè l'uno e l'altro diritto, tutti e due, non i diritti singolarmente considerati ma tutti e due insieme, un' unica disciplina.

che prevede due facce. Lentamente si riterrà veramente esperto di diritto solo colui che conoscerà in utroque iure, cioè tutti e due i diritti, girerà una frasetta latina "civilista sine canonista parum valet, canunista sine civilista nin valet" cioè colui che è esperto in diritto civile ma non in quello canonico vale poco, colui che crede di conoscere il diritto canonico senza conoscere il diritto civile non vale niente. Perché colui che conosce le norme di diritto romano ma ignora come queste norme debbano essere lette agli occhi del diritto canonico non fa completamente la sua funzione di giurista perché non varca una frontiere che dovrebbe superare, ma il canonista che crede di conoscere le norme di diritto canonico senza prima aver studiato quelle di diritto civile, quello veramente non capisce nulla perché tutte le regole del diritto canonico e che Graziano ha faticosamente raccolto, sono state prodotte dallachiesa partendo da modelli mentali, principi giuridici che sono romanisti es. di San Luca che nel vangelo dice "date amutuo senza sperare nulla" fa una prescrizione di indole teologica contenuta in una norma giuridica in cui non spiega che cosa è il mutuo dando per scontato che chi legge sappia che cosa sia il mutuo, il canonista che legge questa norma senza conoscere il diritto civile che lo spiega non capisce nulla perché privo delle basi concettuali per capire la norma canonica, le due realtà diritto canonico e romano tendono sempre di più a fondersi, nella scuola di Bologna saranno tanti i giuristi che riterranno utile formarsi in tutti e due i diritti. Nella storia giuridica della chiesa succede che molti pontefici in questa epoca, (si tratta di pontefici che prima di avere questo ruolo hanno studiato ed anche insegnato diritto canonico a Bologna), capiscono l'utilità del diritto, fino a questo momento la chiesa ha svolto una

politica di sviluppo delle istituzioni ecclesiastiche molto intensa ma senza fondarsi sul diritto o almeno usando un diritto antico. I pontefici dopo Graziano si rendono conto di avere un potere nelle loro mani, il potere legislativo, il loro compito è quello di dare un assetto alla chiesa universale e lo possono fare attraverso gli strumenti giuridici le decretali, è la cd. età d'oro della scienza del diritto canonico, età di maggior sviluppo della legislazione ecclesiastica, inizia una proliferazione di fonti e testi normativi, man mano che vengono prodotti la scienza giuridica ne prende atto, per conservarne memoria si mettono una dopo l'altra e questi fogli sparsi normativi venivano messi alla fine dell'opera di Graziano, questi fogli sparsi prendono il nome di "Decretales que extra decretum graziani vagavantur", decretali che vagavano, estranee alla compilazione, al di fuori del testo di Graziano. La scienza giuridica attenta

alle certezza del diritto non può ammettere che questi decretali siano così caotiche, e quindi alla fine del XII sec. nel 1191 per la prima volta in modo organico Bernardo da Pavia vescovo di Pavia raccoglie tutto il materiale normativo in un unico testo, chiamato "Decretum"
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A.A. 2006-2007
40 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto medievale e moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Errera G..