Storia diritto medievale e moderno - Appunti
Anteprima
ESTRATTO DOCUMENTO
Il suo regnum non è altro che uno dei suoi beni privati, è fonte di arricchimento per le sue casse,
quello che governa è una parte del suo patrimonio privato.
I “CAPITULARIA FRANCHI ”
Sono le norme emanate o dai sovrani franche o dallo stesso imperatore per disciplinare i territori.
- PER LO PIU’ CON LA FINE DEL VIII SECOLO
- FUNZIONE UNIFICATRICE DELL’IMPERO
Si chiamavano così perché erano divisi in capitoli. Per emanare un capitolare il re o l’imperatore
aveva bisogno del
- “CONSENSUS” DEL “POPOLO”
Per popolo si intende sempre la cerchia ristretta dei grandi del regno.
Il consensus è l’espressione di un obbligo di obbedienza che viene volontariamente sfumato.
Si tratta di norme orali quando venivano emanate poi raccolte in pubblicazioni scritte.
(regolavano materie laiche)
- CAPITULARIA MUNDANA CAPITULARIA
( regolavano materie della chiesa).
ECCLESIASTICA
La chiesa reagisce e inizia a elaborare una serie di falsi normativi con cui si attribuiva delle
posizioni a lei favorevoli il più celebre è :
- LA FALSA DONAZIONE DI COSTANTINO
Con questa la chiesa sancisce il suo domino temporale su tutto l’occidente. Per venire a conoscenza
che è un falso bisogna aspettare l’umanesimo.
Esistono tre tipi di capitulari:
I capitula legibus addenda (norme che si aggiungevano a quelle dei regni barbarici precedenti)
I capitula per se scribenda (norme autonome)
I capitula missorum (norme dei comportamento)
IL FEUDO
- LA STRUTTURA FEUDALE : UNA SERIE DI RAPPORTI DI DIPENDENZA ORGANIZZATI IN
MODO GERARCHICO.
- ALLA BASE DEL SISTEMA VI E’ UN MUTAMENTO NELLA CONCEZIONE DELL’INDIVIDUO E
DEI RAPPORTI INTERPERSONALE : L’UOMO ANTICO DEVE ESSERE “GIUSTO”, QUELLLO
MEDIOEVALE “FEDELE”.
- LEGAMI DI DIPENDENZA PERSONALE : COMMENDATIO
Uno dipende da un altro che gli fornisce tutto il necessario per vivere.
- VIII SECOLO INVECE CHE DI COMMENDATIO SI PARLA DI VASSUS-VASSALLUS ( SERVO
GARZONE)
Una persona si lega o ad un re o ad un capo
- FIDELITAS : CONSILIUM ET AUXILIUM(SPEZZARE QUESTO VINCOLO : “FELLONIA”)
Fedeltà per l’inferiore vuol dire non tradire il signore, non nuocergli non allearsi con un nemico, per
il signore vuol dire dare consiglio e aiuto al suo sottoposto. Questo rapporto di fedeltà specifica si
interrompeva solo con la morte. Se uno dei due tradiva l’altro si aveva il crimine della fellonia e si
spezzava il legame di fedeltà.
- EREDITARIETA’ DEL RAPPORTO FEUDALE
Se un vassallo muore ben presto il rapporto non si spezza ma si sposta sul figlio del vassallo morto.
- MANCA L’IDEA DI UN IMPERIUM
- INFEUDAZIONE : IMMUNITAS E BENEFICUM(EXACTIO)
Si mettevano le mani in quelle del signore e in cambio si riceveva una porzione di territorio, nel
riceverla il vassallo abbassava la testa in modo che il signore mettesse la spada sulla spalla del
vassallo. Era un simbologia, il signore aveva la vita del vassallo nelle proprie mani. Il vassallo dava
la sua vita nelle mani del signore, gli giurava fedeltà e assistenza militare in caso di bisogno in
cambio riceveva un territorio sul quale poteva esercitare il suo potere quasi senza limiti.(giustizia
riscossione tributi etc.).
- L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA : DIRITTO PARTICOLARE/LOCALE, GIUDIZIO TRA
PARI.
I tre elementi centrali del feudo sono :
1)FEDELTA’ 6
2)BENEFICIUM(TERRITORIO 90%) cioè il potere del vassallo di respingere qualsiasi
3)ELEMENTO NEGATIVO(L’IMMUNITAS
intromissione sul suo territorio sia di persone che di imposizione tributaria).
IL VESCOVO .
- LA SEDE VECOVILE INDENTIFICA UNA CIVITAS
Il vescovo era la maggiore autorità cittadina e il re approvano la sua elezione e il vescovo
rappresentava all’esterno l’intera città.
LE SUE PREROGATIVE PREFIGURANO QUELLE DELLA CITTA’ DEL BASSO MEDIOEVO.
Il vescovo nell’alto medioevo aveva tutti quei poteri che poi saranno quelli ella città ma più
equamente distribuiti.
- IMMUNITAS E DISTRICTIO
Come ogni signore feudale aveva il potere di immunità cioè di escludere dal proprio territorio che
non era gradito. Inizialmente l’immunitas si estende nel episcopio di solito una cittadina con il
passare del tempo IX e X secolo assume la dicitura di districtio e si espande oltre la cittadina.
- PRIVILEGIUM FORI ED EPISCOPALIS AUDIENTIA
Era un prerogativa dei vescovi il fatto che l’accusa penale nei confronti dei qualsiasi ecclesiastico
doveva essere fatta valere davanti al vescovo. Il vescovo con il passare del tempo decide anche di
alcuni aspetti civili(ad esempio causa che riguardano la benevolenza etc.). Erano gli stessi cittadini
che d’accordo fra loro decidevano di affidare il giudizio ad un vescovo, questo fa nascere
l’episcopalis audentia che era allo stesso tempo un potere del vescovo e un processo. Quindi si crea
una visione positivistica tra i contemporanei perché il vescovo aiutava la giustizia a fare il suo
corso, poi i processi del vescovo erano più benevoli, infine erano un ausilio morale per molti
soggetti della società.
- DAL XI SECOLO : SIMONIA, COMPROMISSIONI CON I MAGGIORENTI LOCALI.
Allora l’immagine del vescovo si ribalta, il potere del vescovo è più visto come un aiuto per i
cittadini ma come un usurpazione contro i signori franche. Anche gli aiuti che questo da vengono
visti come un espressione del potere simile a quello signorile cioè assoluto, potere contro il quale
vedove e orfani non hanno modo di difendersi. Le due visone vanno tenute entrambe presenti.
LA CULTURA GIURDICA NELL’ALTO MEDIOEVO
- IN GENERALE E’ UN PERIODO DI DISORDINE E DECADENZA
- V SECOLO FORSE ANCORA ATTIVI CENTRI DI STUDIO A ROMA E A RAVENNA E IN SPAGNA
A TOLOSA E SIVIGLIA
- V-VI SECOLO INCURSIONE BARBARICHE.
- VI VII SECOLO EPIDEMIE,CARESTIE,DEPORTAZIONI.
- CRISI DEMOGRAFICA ED ECONOMICA
- LE CITTA’ PERDONO IMPORTANZA,MENTRE L’ACQUISTANO I CENTRI COMUNITARI POSTI
FUORI CITTA’(ABAZIE,MONASTERI ETC.). (grande conoscitore della filosofia e di
- VI SONO DELLE FIGURE DI GRANDE RILIEVO : BOEZIO
Aristotele, condannato a morte perché si pensava favorisse l’impero d’oriente)
CASSODIORO
che è autore di un saggio intitolato che era un
(VARIE) ISIDORO DI SIVIGLIA ETHIMOLOGIA
enciclopedia elementare che esponeva le conoscenza del tempo. Si divide nel trivum : grammatica
come l’arte dell’espressione, dialettica arte del ragionamento e nella retorica intesa come arte
dell’esposizione.
DERIVA DEL DIRITTO
- SCOMPAIONO I TESTI GIURIDICI FONDAMENTALI
- RIMANGONO STRUMENTI ELEMENTARI, REPERTORI, SINTESI
- FORSE RIMANE UNA SCUOLA DI DIRITTO A ROMA ( POI TRASFERITA A RAVENNA E INFINE
A BOLOGNA).
- NOTIZIA SICURA SULLA SCUOLA DI PAVIA
Ci sono tre opere di questa scuola molto importanti :
è un testo che contiene in ordine cronologico tutti gli editti dei re longobardi da
LIBER PAPIENSIS
Rotari in poi. 7
riproduce lo stesso materiale però lo presenta diviso per materie e lo presenta
LOMBARDA
distribuito in vari volumi è un esposizione di dottrina raccoglie annotazioni e
EXPOSITIO AD LIBRUM PAPIENSEM
testimonianze di processi e di dottrine relativa al diritto longobardo. C’è una particolare attenzione
per la figura del diritto romano e vengono riportate le opinioni divergenti degli autori su alcuni
argomenti.
27-02-2007
L’ALTO MEDIOEVO, DIFFUSIONE E UTILIZZAZIONE DEI TESTI
ROMANISTICI
I PRESSUPOSTI ROMANISTICI
- LEGES E IURA
Le leges sono prodotte da organi statali, in breve sono le normali leggi, gli iura erano principi di
diritti che potevano essere tratti o dalla giurisprudenza oppure dalle opere di dottrina cioè i giure-
consulti.
- LA LEGGE DELLE CITAZIONI(VALENTINIANO III- TEODOSIO II : 426) DELLA
GIURISPRUDENZA CLASSICA VANNO D’ORA IN POI CONSIDERATI SOLO PAPINIANO, PAOLO,
ULPIANO,GAIO MODESTINO
Aveva forza di legge il parere concorde se non si andava a maggioranza infine se si era in parità
prevaleva il parere di Papiniano. Gli altri giuristi potevano essere citati se richiamati da questi
giuristi.
EPITAMI DI LEGES E IURA NEL V SECOLO
Erano antologie di diritto romano che erano o anonime o fissate da ignoti, erano strutture poco
innovative, tra quelle più significative possiamo ricordare :
- TITULI EX CORPORE ULPIANI
Non si sa dove sia stato composto e chi l’abbia composto.
- EPITOME GAI
Era un riassunto delle istituzioni di Gaio con parafrasi e commento, l’unica innovazione è che
all’interno dell’opera si trovavo modifiche fatte dopo Gaio.
- FRAGMENTA VATICANI
Opera scoperta dal cardinale Mei e si trattava probabilmente di un manuale istituzionale dedicato
alla scolastica e conteneva sia leggi sia iura.
CODEX THEODOSIANUS(438)
Siamo nel V secolo e Teodosio insieme a Valentiniano voleva ridare unità alle varie leges e iura
presenti nei vari territori e allora crea un codex teodosianus.
- INIZIALMENTE TEODOSIO II PROGETTA DUE OPERE
il tentativo di questa opera fallisce per cui promulga un insieme di leggi ma promulga tutte leggi
che sono in vigore.
- LEGGI PROMULGATE DA COSTANTINO IN POI ANCORA IN VIGORE
- E’ COMPILAZIONE UFFICIALE IN SEDICI LIBRI
- SOSTITUISCE I NON UFFICALI CODEX GREGORIANUS E CODEX ERMOGENIANUS
- RIMASE IMPORTANTE RIFERIMENTO PER MOLTI SECOLI, SPECIALMENTE FUORI
.
DALL’ITALIA
CODIFICAZIONE REGIE DI DIRITTO ROMANO
Sono le legislazioni ufficiali che i re barbari davano al loro regno. Le influenza principali arrivano
dai Visigoti e dai Burgundi.
- LEX ROMANA VISIGHOTORUM O BREVIARUM ALARICI(ALARICO II)
Nel 410 Alarico I saccheggia Roma e poi va verso l’Africa. Il suo successore Alarico II nel 506
scrive questa legge che contiene molte norme romane vigenti che sono riproposte secondo il testo
originale, nella prima parte ci sono le leggi nella seconda parte ci sono gli iura. Quindi in sintesi :
-…RICAVA MATERIALE NORMATIVO DA CODEX THEODOSIANUS(DI CUI E’ IN SOSTANZA
UN EPITOME) E DALL’EPITOME GAI 8
- LEX VISOGOTHORUM(O RECESVINDIANO “DAL RE RECESVINDO) 654, LEGGE
TERRITORIALE PER VISIGOTI E ROMANI.
La soluzione più convincente è che quando Alarico I ha saccheggiato Roma e conquistato l’Italia,
rispettava Roma ma voleva far vedere anche il suo potere quindi il breviario di Alarico cerca di
rendere comprensibili di Goti le leggi romane vigenti all’epoca. Ma il breviario era troppo difficile
per i visigoti quindi nella pratica non riuscivano a usare il testo di Alarico allora Recesvindo crea la
legge visigothorum che è una semplificazione del breviario di Alarico per la prassi di tutti i giorni.
Anche per i burgundi c’è una cosa simile :
- LEX BURGUNDIONUM( O GUNDOBABA DAL RE GUNDOBADO) FINE V SECOLO
- LEX ROMANA BURGUNDIONUM(INIZO SECOLO MENO UTILIZZATA DELLA PRIMA)
GIUSTINIANO
Gli studi giuridici sono molto più avanzati rispetto all’occidente inoltre da quando sale al trono
Giustiniano gli studi migliorano notevolmente.
- IMPERATORE D’ORIENTE DAL 527
- PROGRAMMA AMBIZIOSO : RESTAURARE L’AUTORITA’ DELL’IMPERO SUI TERRITORI
OCCIDENTALI ANCHE SULLA CHIESA, ATTUARE UN RECUPERO E RIORDINO DEL
PATRIMONIO GIURIDICO DELL’ETA’ ROMANA.
LA FORMAZIONE DEL CORPUS IURIS CIVILIS
E’ un opera molto grande per la quale si affida a Triboniano
- 529 : NOVUS IUSTINANUS CODEX
E’ una raccolta di leggi, è ripreso il codice di Teodosiano con l’aggiunta delle leggi successive.
frammenti di dottrina in 50 libri. Il digesto è un opera
- 533 DIGESTA(PANDETTE) : IURA CIOE’
immensa ed è stato uno sforzo notevole anche perché è stato fatto in un periodo movimentato.
Un trattato elementare di diritto per la scuola, lo schema base è quello delle
- 533 ISTITUNIONES
istituzioni di Gaio. Dovevano servire per la scuola
- 534 CODEX REPITITAE PRAELECTIONIS
Contiene leges (costituzioni imperiali) in 12 libri. Fatto per aggiornare quello vecchio con nuove
norme.
Tutte queste opere avevano valore di legge vigente. Quando si annulla la distinzione tra iura e leges
dal punto di vista pratico, rimane solo sul piano teorico.
Dal 534 al 565 Giustiniano emette norme su temi molti diversi dal diritto di famiglia alle
successioni fino alle magistrature. In sintesi
- FINO ALLA SUA MORTE (565) GIUSTINIANO PROMULGA UNA SERIE DI NOVELLE
COSTITUTIONES : CIRCOLERANNO IN DUE REDAZIONI (EPITOME IULIANI DI 124 NOVELLE E
AUTHENTICUM DI 134 NOVELLE)
La compilazione di Giustiniano arriva su richiesta del papa anche in oriente anche se circolerà poco.
OPERAZIONI INTERPRETAZIONE CONSENTITE
Giustinaneo consente che il suo corpus iuris possa essere sottoposto a interpretazione molto ridotta.
Consente le vengano aggiunte
- INDICES
- INTERPRETAZIONE LETTERALE Non si può andare a integrare il corpus iuris civilis con
- CONFRONTO DI PASSI PARALLELI
qualcosa di estraneo al corpus.
GIUSTINIANO E LA SUA NORMATIVA
Giustiniano vuole che l’italia sia regolata dal corpus iuris
- 553 : OCCUPAZIONE DELL’ITALIA
civilis allora
: Il papa chiede di estendere la compilazione di Giustiniano a tutta l’Italia e l’imperatore lo fa
- 554
con un atto ufficiale la PRAGAMTICA SANCTIO PRO PETITIONE VIGILII
- IL DIRITTO GIUSTINIANEO RIMANE IN VIGORE NEI TERRITORI LONGOBARDI
Ma rimane in vigore solo in alcune parti inoltre le istituzioni vengono utilizzate perché sono di
facile comprensione ma ad esempio il digesto è molto poco conosciuto perché difficile. .
- IL DIRITTO GIUSTINIANEO IN GENERE VIA VIA SCOMPARE SOPRATTUTTO I DIGESTA
9
L’ALTO MEDIOEVO DIFFUSIONE E UTILIZZAZIONE DEI TESTI
ROMANISTICI
IL DIRITTO MEDIOEVALE NEL ALTO MEDIOEVO
- IN ITALIA : LEX ROMANA(CODEX IN FORMA EPITOMATA, NOVELLAE NEL VERSIONE
DELL’EPITOME IULIANI, ISTITUIONES)
Circolazione nella zona di Napoli.
- LEX IUSTINIANA (X SECOLO)
- LEX BENEVENTIANA Circolava nella zona di Benevento si trattava di riassunti di parti di ius di
Giusitiniano E’ importante perché è un esempio di come la chiesa
- LEX ROMANA CANONICE COMPTA (IX)
abbia recepito il diritto Giustinaneo
riassunto del diritto teodosiano. Questa compilazione a parte l’ordo melliflus
- ORDO MELLIFLUS
sono i modi in cui circolava il corpus iuris giustinaneo.
IL DIRITTO LONGOBARDO NELL’ALTO MEDIOEVO
-LIBER PAPIENSIS
- LOMBARDA
ELABORAZIONE SCIENTIFICA NELL’ALTO MEDIOEVO
- SUMMA PERUSIANA (ADNOTATIONES CODICUM DOMINI IUSTINIANI); ITALIA VIII IX
SECOLO
Cerca di spiegare che il codice di Giustiniano e il breviario di Alarico
Comprende le istituzioni
- GLOSSA TORINESE VII E VIII SECOLO
- Cerca di spiegare la compilazione di Giustiniano
EXCEPTIONES PETRI(EXCEPTIONES LEGUM)
in modo nuovo
- EXPOSITIO AD LIBRUM PAPIENSEM
testo francese in cui si tenta un esposizione generale del diritto
- BRACHILOGUS IURIS CIVILIS
usando lo schema delle istituzioni giustinanee
- I DIGESTA RICOMINCIANO A CRICOLARE INTORNO AL 1070 RICOPIANDO DALLA “LITTERA
PISANA-FLORENTINA” PER POI GIUNGERE ALLA “VULGATA”.
5-03-2007
IL RINASCIMENTO MEDIOEVALE
IRNERIO E I LIBRI LEGALES(CORPUS IURIS GIUSTINANEO NELLA SUA
INTEREZZA)
Questo testo è risistemato e viene utilizzato in questo modo per tutto il medioevo
SOCIETA’ E VITA ECONOMICA NELLA SECONDA META DEL XI SECOLO
- MUTA IL PAESAGGIO AGRARIO
Vengono rimesse a coltura alcune zone e si riusano tecniche di coltura intensiva. Per l’attenuamento
del problema della fame.
- CRESCITA DEMOGRAFICA
- SI RIANIMANO LE CITTA’
Ecco che il paesaggio europeo non è più dominato dal castello che perde rilievo. La comunità
cittadina è fortemente correlata con l’esterno e influenzata dall’esterno. La zona tutta intorno alla
città si specializza in un determinato settore agricolo o non. L’esubero di prodotti viene venduto
all’esterno dai mercanti che portano ciò che manca dall’esterno all’interno.
- CIRCOLA PIU’ MONETA
- COMPARE IL MERCANTE PROFFESSIONISTA
Anche nell’alto medioevo esistono i mercanti ma non sono equiparabili con l’evoluzione mercantile
del XI secolo.
- PROFESSIONI NUOVE, PROFESSIONALIZZAZIONE DEL GIURISTA
In questo contesto c’è bisogno di norme e di sicurezza giuridica. Il rapporto con la politica è
all’inizio esterno.
IL DIRITTO E LA CULTURA GIURIDICA
- LE ARTI LIBERALI 10
I maestri di arti liberali nell’alto medioevo erano uomini di cultura e spesso facevano gli insegnanti
e i giudici
- I GIURISTI E LA GESTIONE DEL POTERE
Si forma la necessità di avere un giurista che abbia una cultura specifica. I giuristi vengono
interpellati per vedere come è meglio organizzare la vita della città. Progressivamente il diritto si
autonomizza. Irnerio da autonomia didattica e scientifica al diritto che esce dalle arti liberali. In
questo contesto ha un ruolo importante :
- LA PRASSI NOTARILE
Che è il lavoro dei notai. I notati di area tosco-emiliana sono i primi ad avere un linguaggio
giuridico più tecnico. In questa fase inoltre si incontrano i primi :
- COLLEGI GIUDICANTI (I SAPIENTES, I CAUSIDICI, I LEGIS DOCTORES E I LORO CONSILIA)
Il parere del sapiens è un fattore ricorrente nell’età medioevale infatti per dirimere in concreto le
controversie il giudice ha bisogno di competenza giuridica che viene elaborata da un sapiente sotto
forma di parere(consilia) e in base a questo emetterà la sua sentenza. In questa fase probabilmente
ci sono :
- CENTRI DI STUDIO : LO SCHEMA GIURIDICO GENERALE E’ ELABORATO ATTRAVERSO L’
ELABORAZIONE SCIENTIFICA
- SI FORMA RAPIDAMENTE UN CETO, QUELLO DEI GIURISTI, MOLTO COMPATTO
Il giurista è indispensabile perché questa società ha bisogno di schemi giuridici concreti, manca un
sovrano legislatore che produca diritto e lo imponga, quindi il giurista diventa la fonte del diritto
perché sa maneggiare tutte le fonti del diritto e sa dare una serie di risposte in assenza del
legislatore. Dopo il 1804 con il code napoleon il ruolo del giurista cambia radicalmente.
- GRANDE INTERESSE PER LA RISCOPERTA DEI TESTI ORGINALI: LA FILOLOGIA E’ UN
FENOMENO CULTURALE GENERALE.
La filologia è intesa qua in senso lato come interesse per i testi(fonti scritte), perché la filologia
come la conosciamo noi nasce in età umanistica.
IL DIRITTO E LA CULTURA GIURIDICA
-1076 : IL PLACITO DI MARTUR( CITAZIONE DIRETTA DEI DIGESTA)
- PEPO : NE PARLA ODOFREDO DENARI(PEPO ERA SOLO UN BAIULUS,UN CUSTODE, DEL
CODEX E DELLE ISTITUNIONES)
Questo Pepo non ha dato un contributo scientifico ma faceva solo l’avvocato con questi testi
- PEPO : NE APRLA RODOLFO IL NERO( PEPO PARTECIPA A UN PLACITO IN LOMBARDIA
NEGLI ANNI 80/90 DEL XI SECOLO DI FRONTE AD ENRICO IV)
Non si sa se Pepo è un personaggio storico o no. Qui si parla dell’omicidio di un servo, in un primo
tempo l’omicida è stato condannato ad una pena pecuniaria(dall’editto di Rotari). Pepo fa un
ragionamento diverso, afferma che bisogna richiamarsi a Isidoro di Siviglia che non bada alle
condizioni soggettive, e poi Pepo parla del diritto naturale e a questo punto fa dei rifermanti al
diritto giustinaneo e quindi al diritto naturale come ius divinum(liberi e servi sullo stesso piano).
Negare la composizione pecuniaria significa negare uno degli elmetti principali della tradizione
germanica, c’è un emersione del diritto romano giustinaneo. Quindi
- CRISI DEL SISTEMA GIURIDICO GERMANICO IN ITALIA E USO DEI TESTI GIURIDICI
ROMANI.
6-03-2007
IRNERIO
- ALLE ORIGINI DELLO “STUDIUM” DI BOLOGNA
Il primo motivo di ricordarlo è che grazie a lui viene fondato questo studium. Il secondo motivo per
ricordarlo è
- LA RISCOPERTA E LA RISISTEMAZIONE DEL CORPUS IURIS CIVILIS GIUSTINANEO.
IRNERIO PROFESSORE
- NE PARLA ODOFREDO DENARI
Ne parla con tanti nomi diversi, probabilmente sono tanti modi diversi per indicare la stessa
persona. 11
- INCOMINCIA A STUDIARE PER SE I LIBRI LEGALES, E POI INIZIA A FARE LEZIONI SU DI
ESSI.
Era una lezione informale poi con gli anni il sistema si burocratizza. La prima cosa che fa quando
inizia a spiegare.
- VI APPONE DELLE GLOSSE
Le glosse sono spiegazioni letterali delle parole dei testi. Può essere messa a margine del
testo(glosse marginali) o interlinea(glosse interlineari).
Diventa famoso e molti lo identificano con
- IL PRIMUS ILLUMINATOR SCIENTIAE NOSTRAE
IRNERIO GIURISTA PRATICO
- CAUSIDICUS IN PLACITI DEL 1112-1113 V Questo
- E’ IN CONTATTO CON MATILDE DI CANOSSA E POI COME L’IMPERATORE ENRICO
perché era
- IUDEX TRA IL 116-118 PRESSO ENRICO V
(probabilmente muore in quell’anno).
- IUDEX IN UN ARBITRATO DEL 1125
- IRNERIO DIFENDE GREGORIO VIII, ANTIPAPA, CONTRO GELASIO II
Il papa vigente all’epoca aveva scomunicato l’imperatore e la sua corte, in questo periodo cioè dal
1118 fino al 1125 non ci sono più notizie probabilmente a causa della scomunica, ritorna per questo
arbitrato ma sembra che sia morto poco dopo. Probabilmente ha scritto:
- FORMULARIUM TABELLIONUM
Però non tutto, verosimilmente scrisse solo pochi libri, nonostante ciò resta un giurista molto attivo
dal questo punto di vista.
IRNERIO
LA RISISTEMAZIONE DEI LIBRI LEGALES
Si pensa che la stessa Matilde di Canossa abbia chiesto a Irnerio di risistemare il corpus iuris civilis.
Irnerio risistema il corpus in questo modo :
- I PARTE : DIGESTUM VETUS(LIBRO I - XXIV TITOLO 2)
- II : DIGESTUM INFORTIATUM(LIBRO XXIV TITOLO 2- XXXVIII)
Si dice che questi libri siano stati trovati dopo, si chiamo così perché Irnerio ha esclamato che il
diritto si rafforzerà per questa scoperta.
- III : DIGESTUM NOVUM (LIBRO XXXIX-L)
- IV : CODEX REPITITAE PRALECTIONIS (LIBRO I – IX)
I tra libri che lascia fuori sono quelli che parlavano di diritto pubblico.
- V : (VOLUMEN PARVUM) CODEZ R.P.(LIBRO X-XII, I TRE LIBRES) ISTITUTIONES,
AUTHENTICUM.
All’ inizio l’authenticum l’aveva escluso ma poi l’ha aggiunto come se fossero note, un sorta di
annotazione di aggiornamento.
- NELL’EDIZONE A STAMPA TALVOLTA NEL V VOLUME, TROVIAMO ANCHE LA LOMBARDA,
E ALTRE ISTITUZIONI IMPERIALI COME LA PACE DI COSTANZA.
IL CORPUS IURIS CIVILIS (testo usato da tutti, a scuola nei tribunali, etc.)
- LA LITTERA BONONIENSIS O VULGATA
Però la più corretta sia per la struttura che dal punto di vista filologico, è una diversa redazione più
antica e migliore sotto questi punti di vista cioè :
- LA LITTERA PISANA-FLORENTINA
Nel 1553 Celio torelli spinto dal principe Toscano realizza un edizione critica della lettera pisana-
florentina. In questo periodo si è sviluppata la scienza del diritto comune che però si è sviluppato su
un testo fallato. Il principe vuole dimostrare che tutta la scienza del diritto comune di fonda su basi
molto discutibili.
IL RINASCIMENTO GIURIDCO MEDIOEVALE
L’INSEGNAMENTO UNIVERSITARIO
- L’AUTOREVOLEZZA DEL CORPUS IURIS CIVILIS
Questo studio si fonda sull’autorevolezza di questo corpus di Irnerio
12
- BOLOGNA
E’ un grande comune dell’Italia centro settentrionale che si trova al centro delle grandi correnti di
traffico mercantile.
- IRNERIO E GLI INSEGNAMENTO GIURIDICO- UNIVERSITARIO
Un dato che rimane alle spalle è l’impero che non esiste più da quello che emerge del corpus iuris
civilis che fa riferimento ad un età antica vista come riferimento fondamentale politico giuridico. Il
corpus iuris a tanta autorevolezza perché visto come base di quell’impero. Giustiniano è inoltre
difensore della fede e la sua opera normativa è caricata anche da questo fatto. Per l’uomo del
Medioevo una legge è tanto più autorevole quanto è antica.
Bologna si trova anche in una rete di centri di studio e di rinascita non solo giuridica,c’è un centro
molto importante soprattutto in campo medico a Salerno, l’altro riferimento è Parigi come centro di
studi teologi. L’insegnamento universitario incomincia ad avere una struttura che però non è stabile,
ci sono :
- DOMINUS, SOCII, COLLECTAE, MATRICOLAE
Il termine dominus che è tipico del mondo giuridico significa docente. I socii erano gli studenti che
si mettevano d’accordo tra di loro per fare una colletta(collectae) per pagare il docente.
L’istituzionalizzazione viene fatta quando ci sono una sequenza di iscritti, questa è la matricola che
è l’elenco progressivo degli studenti. All’inizio non ci sono dei programmi dipende dalla
discrezionalità del docente come indirizzare il corso, progressivamente ci si inizia a organizzare e
si formano dei programmi predeterminati. La laurea progressivamente ha una funzione sociale
piuttosto che scientifica.
L’iter formativo dello studente ha grande rilevanza dal punto di vista economico.
Trattato contro gli avvocati, ma c’è la
- NIGELLIUS, CONTRA CURIALES( FINE DEL XII SECOLO)
presa d’atto della posizione sociale dei giuristi. I giuristi si difendono da questo tipo di visone
presentando il diritto come fatto totalizzante della vita sociale(tutto può essere ricondotto al diritto
si usano termini come filosofia civile.
STRUTTURA ISTITUZIONALE UNIVERSITARIA
I di Bulgaro uno dei quattro allievi di Irmerio assieme a
- UN ESEMPIO : LA CURIA BULGAR
Iacopo, Martino e Ugo. A casa sua ci sono alcuni uffici del comune, l’aula dove Bulgaro fa il
giudice e una dove fa lezione.
- DOMINI LEGUM E LORO CONSILIA(CONSILIUM SAPIENTIS IUDICIAE).
I due diritti sono quello civile e quello canonico.
- UTRUMQUE IUS (DIRITTO DI ENTRAMBI)
LA CONSTITUTIO HABITA
Il protagonista politico è Federico Barbarossa, siamo nel 1155, condotta una guerra politico-militare
con comuni della lega lombarda. Sono in ballo le prerogative del sovrano imperatore, è un problema
sia strategico che politico-giuridico. Federico è accampato a Roncaglia e chiede di conferire con i
quattro dottori cioè gli allievi di Irnerio.
- LA DIETA DI RONCAGLIA(1155)
- BULGARO, MARTINO, IACOPO, UGO, GLI IURA REAGALIA (IURA RISERVATA PRINCIPIS)
per questa consulenza inserisce l’habita in appendice fra le leggi romane(corpus
- FEDERICO I :
iuris civilis), habita che contiene
- PRIVILEGI PER GLI STUDENTI(LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE, ESENZIONE TRIBUTARIA,
IMMUNITA’ DA RAPPRESAGLIA).
Lo status di studente fa da salvacondotto che ti fa passare indenne per i confini e arrivare a Bologna.
Lo straniero è soggetto a tasse pesanti allora allo studente viene concesso l’essenza dalle tasse.
Viene concessa l’immunità da rappresaglia, rappresaglia che era un istituto giuridico che prevede
che se lo straniero che contrae un debito e si allontana dalla città, il cittadino attraverso una
procedura può rivalersi su un latro concittadino del suo debitore che si è allontanato.
- PRIVILEGI PER I PROFESSORI : GIURISDIZONE CIVILE E CRIMINALE SUGLI STUDENTI.
LA STABILIZZAZIONE DELLE STRUTTURE UNIVERSITARIE
- A PARTIRE DA INNOCENZO III(1210) SI INVIANO A BOLOGNA LE COMPILAZIONI UFFICALI
DELLA CHIESA 13
- BOLOGNA ATTRE STUDENTI DA OGNI PARTE D’EUROPA Sono associazioni che
- SI FORMANO LE NATIONES(AZZONE : NON SONO CORPORAZIONI).
raccolgono studenti che provengono dalla medesima area geografica.
Raccolgono al loro interno le diverse nazioni,
- PRIMI DECENNI DEL 200 : LE UNIVERSITATES :
c’è ne una ultra montanorum(fuori dall’Italia) e una citra montanorum(italiane). Hanno un vertice
detto rector che all’inizio è uno studente e non un docente ed è a capo di una di queste universitates.
Essendo molto importante sta fuori dalle
- UN CASO PARTICOLARE : LA NATIO GERMANICA
universitates. Le universitates chiederanno con il passare del tempo ai comuni di pagare gli
insegnanti.
07-03-2007
GLI “ALLONTANAMENTI”
- INIZIA NEGLI ANNI 80 DEL XII SECOLO
Con la fine del XII secolo si verifica questo primo periodo di crisi sia di ordine pubblico che tra
studenti e comune(Bologna non vuole pagare agli insegnati stipendi).
- PILLIO DA MEDICINA VA A MODENA(MA ANCHE A PIACENZA), VACARIO VA IN
INGHILTERRA
Con loro si spostano anche gli studenti, si crea un movimento molto ampio a cui si deve la nascita
di molte sedi universitarie.
- ROGERIO E PIACENTINO VANNO IN FRANCIA(MONTPELLIER) MA ANCHE A MODENA E
PAICENZA, GIOVANNI BASSIANO VA A PIACENZA.
- SI FORMANO LE UNIVERSITA’ MINORI : VICENZA, PIACENZA, AREZZO VERCELLI.
- E POI PADOVA, SIENA E PERUGIA
- MAGGIORE INTERESSE PER LA PRASSI (DIRITTO CANONICO, DIRITTO LONGOBARDO,
DIRITTO LOCALE, DIRITTO FEUDALE).
Nei centri minori al contrario di Bologna c’è interesse per questi diritti che hanno grande rilievo
nella prassi. In queste realtà locali
- RIMANE UN CERTO GUSTO PER LA RETORICA.
In queste realtà locali si studia molto di più che a Bologna.
.
- SI STUDIA LA PROCEDURA
Si deve tenere presente che i docenti di queste università hanno legami molto profondi con la città.
Ad esempio i professori sono giudici e funzionari. In queste realtà locali.
- SI USA LA TECNICA DELLE OPPOSITIONES CONTRARIORUM : LE QUAESTIONES DISPUTAE
Quest’ ultime sono dei dibattiti in cui si confrontano docenti e studenti su un certo aspetto del diritto
con l’idea che il ragionamento giuridico procede con opposizioni contrarie. Quest’idea è tipica di
certi ambiti ma passa al diritto.
- LINEA ALTERNATIVA
La tecnica del procedere per quesiti è un tendenza molto forte anche in seguito.
L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI
Nel regno di Sicilia regna Federico II vuole creare un università a Napoli
- 1224 : INVITA GLI STUDENTI BOLOGNESI E PAGA DIRETTAMENTE I PROFESSORI
- 1226 BANDO CONTRO LO STUDIUM BOLOGNESE
- VI INSEGNANO GIURISTI MERIDIONALI MA DI FORMAZIONE BOLOGNESE(ANDREA
BONELLO DA BARLETTA, MARINO DA CARAMANICO) E GIURISTI
SETTENTRIONALI(MARTINO DA FANO)
In linea di massima lo studio napoletano non è molto diverso da quello bolognese, certo esistono
alcune particolarità ad esempio il diritto pubblico che vuol dire elaborare sistemi giuridici che
legittima un potere centrale autocratico di Federico secondo quindi in sintesi.
- DOTTRINE CHE LEGITTIMANO IL POTERE SOVRANO
L’università secondo i progetti di Federico I dovrebbe servire a consolidare una realtà urbano
innanzitutto a Napoli e poi nelle altre città del regno.
L’UNIVERSITA’ DI PARIGI
Si segue come sede di studi teologici, rappresenta un ulteriore modello di università.
14 (Associazioni di scuole e
- NON UNIVERSITAS SCHOLARIUM, MA UNIVERSITA SCHOLARUM
non più di studenti) è più simile a quella odierna.
- E’ UN ASSOCIAZIONE DI PROFESSORI
- NEL 1219 FILIPPO AUGUSTO OTTIENE DA ONORIO III LA PROIBIZIONE
. La scusa è che gli studi giuridici portano via
DELL’INSEGNAMENTO GIURIDICO A PARIGI
studenti alla teologia. Invece non si voleva un diritto imperiale in casa.
- NEL 1235 GREGORIO IX LO AUTORIZZA A ORLEANS
- NEL 1312 FILIPPO IL BELLO LO CONFERMA PRECISANDO :
- IL REGNO SI REGGE SULLA CONSUETUDINE : VI SONO POI POPOLAZIONI CHE USANO LO
IUS SCRIPTUM, MA PER CONCESSIONE SOVRANA (in ragione dell’impero)
- IL DIRITTO ROMANO VIGE NON RATIONE IMPERI MA IMPERIO
(perché lo impone la ragione)
RATIONIS
STABILIZZAZIONE(XIII-IXV SECOLO)
- NATIONES E UNIVERSITAS : BUROCRATIZZAZIONE
- LA MATRICULA
Bisogna subito iscriversi presso le universitas
- I DOCTORES LEGENTES
Si riconoscono in un gruppo, che ha il compito di controllare la didattica e i programmi.
- LA FREQUENZA
- LECTURARE ORDINARIE E LECTURAE EXTRAORDINARIE
Le prime sono le più importanti si studiano il primo digesta, il codice dal primo al nono libro e le
istituzioni, nelle extraordinarie si studiano i testi del diritto canonico, i due secondi digesta gli ultimi
tre libri del codex
LA DIDATTICA GIURIDCA, LE LEZIONI E IL CONFERIMENTO DEL TITOLO
DOTTORALE
Non i può distinguere tra didattica e ricerca.
LA LEZIONE
- ALMENO FINO ALLA SECONDA META’ DEL TRECENTO : LETTURA DIRETTA DEL
TESTO-LECTURA
- ODOFREDO(META’ DEL 200) . LECTURA,CASUS,CONTRARIENTES,BROCARDA,
DISTINCTIONES,QUAESTIONES,REPETITIONES
- LECTURE REDACTAE-LECTURE REPORTATE
I primi sono testi degli stessi docenti, le lecture reportate sono gli appunti, ci sono lecture e lecture
dipende da chi le scrive e molte hanno valore scientifico.
19-03-2007
CONFERIMENTO DELLA LAUREA
- VI ANNO LEGERE, REPETERE, DISPUTARE, “BACCALARIUS IN ACTU LEGENS”
Questo titolo è il primo grado, non esiste più in Italia ma resiste in Inghilterra. Deve essere in grado
di legere, repetere, disputare cioè deve essere in grado di tenere una lezione.
- VI-VIII ANNO BACCALARIUS AD PRIVATAM ADMISSUS
Viene ammesso ad un esame privato molto duro. Dovrà fare un esposizione e viene attaccato
duramente su alcuni punti se lo passa diventa . Ad un certo punto
LICENTIATUS IN IURE
all’università si ha una successiva fase che ha una rilevanza pubblica
- SI DIVENTA DOTTORE IN DIRITTO CIVILE E IN DIRITTO CANONICO O IN UTROQUE IURE
Questo esame pubblico che è una ripetizione dell’esame privato viene fatto pagare molto allo
studente perché diventare dottore ha un significato politico ed economico molto rilevante. I simboli
della sapienza conquistata sono l’anello, la toga e il berretto. In questo momento il giovane che ha
studiato molti anni diventa dottore sempre più spesso con il passare del tempo in utroque iure. Il
titolo di dottore per i borghesi equivale ad un titolo nobiliare.
LA SCIENZA DEL DIRITTO COMUNE
I GLOSSATORI 15
- Sono la prima corrente, la glossa è un di studio generale(in particolare nel diritto)
METODO
cioè una lettura parola per parola.
DELLE ESEGESI TESTUALE
- IL DIRITTO ROMANO GIUSTINANEO E’ IL DIRITTO DELL’IMPERO
L’impero infatti ha fatto proprio questo diritto.
I GLOSSATORI : LE TECNICHE
- SONO GLI ARTEFICI DELLA RISCOPERTA DEL CORPUS IURIS CIVILIS
- LA SCIENZA GIURIDICA HA IL COMPITO DI ORDINARE LA SOCIETA’.
Si avverte il bisogno di un ordine giuridico più complesso. C’è bisogno in età basso medioevale di
contratti e quindi di schemi contrattuali.
- L’INTERPRETATIO
E’ il punto centrale si intende l’interpretazione anche come diritto vigente.
- ESEGESI
Vuol dire analisi testuale La scienza giuridica (diritto) diventa autonoma prima era inserita
- AUTONOMIA DISCIPLINARE
nelle arti liberali.
- GLOSSA APPARATUS
Prima sono singole annotazioni sparse poi rientrano in un disegno più vasto che si chiamerà
apparato.
- DALLA META’ DEL XII SECOLO : CRISTALIZZAZIONE DEGLI APPARATI
Gli apparati diventano oggetto di riflessione giuridica. Si cominciano ad avere più chiare le linee e
le correnti del pensiero giuridico occidentale.
- ADDITIONES
Sono le aggiunte, c’è la base su cui si lavora che è l’apparato di un determinato giurista, poi altri
giuristi vi appongono delle aggiunte successive.
ALTRE TECNICHE INTERPRETATIVE
- DISTINCTIONES: SCOMPOSIZIONE ANALITICA DI PUNTI DI DIRITTO
- REGULAE IURIS(GENERALIA, BROCARDA)
Proposizione singola che sintetizza un principio di diritto, senza bisogno di dimostrazione ulteriore.
- CASUS : FATTISPECIE PRATICHE ESEMPLICATIVE QUINDI EMBLEMATICHE
- DISSENSIONES DOMINORUM
Cioè visioni contrapposte dei diversi maestri, questa dissensione dominorum si faceva su punti di
diritto molto importanti. Sono messe in raccolte molto importanti per capire come il pensiero del
singolo giurista si modifica nel tempo e per capire anche come il pensiero generale si modifica nel
tempo.
- SUMMA : TRATTAZIONE SISTEMATIZZANTE (SOPRATTUTTO SUL CODEX)
E’ un esposizione che ha degli intenti sistematici, il codex stesso è di sua natura sistematico.
- QUAESTIONES DISPUTATAE :
Sono dibattiti all’interno dell’Università che diventano molto importanti anche al di fuori di questa.
QUAESTIONES DISPUTATAE
- DA META’ DEL XII SECOLO SONO PREVISTE IN DETERMINATI PERIODI DELL’ANNO.
- POSSONO ESSERE “EX FACTO EMERGENTES”
- QUAESTIONES STATORUM ,QUAESTIONES FEUDORUM
Si svolgono sulla base del diritto statale o feudale. Ci vuole una lezione accessoria per aprire le
porte agli altri diritti infatti le lezioni erano incentrate sul diritto romano.
Che sono punti che non sono discutibili, il
- NON SI POSSONO TRATTARE I “CASUS LEGIS”
diritto giustinaneo li considera chiari sono come dogmi. Ad esempio l’ambito religioso.
- QUAESTIO(DOMANDA)
Il professore ipotizza una soluzione per questa domanda, su questa si confrontano i e
SOLUTIO PRO
i che possono essere sia studenti che altri professori, alla fine tendono conti delle opinioni
CONTRA
degl’altri il professore che ha posto la quaestio da una soluzione.
- OPPOSITONES CONTRARIORUM COME TECNICA DI RAGIONAMENTO(GRAZIANO
DECRETUM 1140, PIETRO ABELARDO SIC ET NON)
16
Una parte del decretum di Graziano è organizzata per quaestiones. La sua opera prende spunto dal
sic et non di Abelardo che mette a confronto le opposizioni contrastanti dei padri della chiesa.
- RACCOLTE DI QUAESTIONES E POI IL LORO INSERIMENTO NEI CONSILIA, NELLE
LECTURE(ODOFREDO), NELLA SUMMAE, NEI TRATTATI MONOGRAFICI.
Nella prima fase i trattati monografici (1400) sono sviluppati tramite quaestiones.
I GLOSSATORI
- GLI ALLIEVI DI IRNERIO : MARTINO, BULGARO IACOPO E UGO.
Martino è legato a quella cultura delle arti liberali pre-inrneniana, Bulgaro invece è più moderno e
tecnico.
- MARTINO GOSIA : L’IMPERATORE E’ TITOLARE DI UN DOMINIUM
Il modello è quello imperiale, l’imperatore è un dominus cioè tutto può essere ricondotto al diritto
di proprietà è una visione arcaica.
- BULGARO : L’IMPERATORE E’ TITOLARE DI UN IMPERIUM
Non è un vero proprietario, ha il compito di pensare alla cosa comune. Questa teorie contrapposte
partono dall’elaborazione di una teoria del diritto di proprietà.
- LA TEORIA DEL DOMINO DIVISO
Molto lontana dall’idea di proprietà intesa dai romani, la teoria del domino diviso può essere divisa
in :
- che esercitano un potere sul bene immobile ed è un nel senso che è
PRIVATI DOMINIUM UTILE
IL POTERE DI DISPORRE EFFETTIVAMENTE DEL COSE
- Quello dell’ è un che non è un dominum immediato sta
IMPERATORE DOMINIUM EMINENS
più in alto. E si concretizza come
NON POTERE DI DISPORRE DELLE COSE
Qui c’è una scomposizione della proprietà che si ricompone solo con la codificazione napoleonica
20-03-2007
ALTRI GLOSSATORI
- ROGERIO(ALLIEVO DI MARTINO)
E’ scrittore anche di summae ed è attivo in italia ma poi si sposta in Provenza.
- PIACENTINO
Probabilmente è anche lui allievo di Martino e si sposta pure lui in Provenza, muore nel 1192 a
Montpellier
- GIOVANNI BASSIANO
Si distingue per essere autore anche di summae, si interessa di diritto feudale e poi si interessa in
maniera massiccia di diritto canonico.
- PILLIO DA MEDICINA
Insegna in maniera diversa che non è propriamente quella bolognese. Si occupa soprattutto di diritto
feudale.
- AZZONE
E’ allievo di Giovanni Bassiano, da delle linee chiare e nette che ci fanno capire che cos’è
l’ortodossia bolognese, con lui c’è una svolta
LA SVOLTA AZZONIANA
- DIRITTO COME TECNICA : SI RIVENDICA LA SPECIFICITA’ DELLE TECNICHE DI ANALISI
DEI GIURISTI
C’è una componente di astrattezza , il ragionamento giuridico non deve essere inquinato da aspetti
al di fuori del diritto.
- DIRITTO E LETTERATURA
L’argomentazione legale è svincolata dallo studio della letteratura.
- DIRITTO COME FILOSOFIA : IL DIRITTO E’ FENOMENO CULTURALE DI PORTATA GENERICA
E ASSOLUTA E’ UNA FILOSOFIA CIVILE.
Civile nel senso che riguarda i rapporti tra i cittadini. Il diritto proposto come fenomeno
totalizzante, tutto può essere riportato al diritto. Lo ius naturale è nel diritto e contiene principi etici
che vengono adattati alla realtà concreta attraverso lo ius civilis o i attraverso lo ius gentium.
17
-DIRITTO E POLITICA : IL DIRITTO ROMANO DIVENTA LO STRUMENTO TECNICO DELLA
POLITICA
La riflessione politica passa attraverso il diritto cioè attraverso le fonti giuridiche, ovviamente c’è
anche la cultura classica. A questo punto il giurista vuole un rango superore perché ha quasi un
titolo nobiliare, vuole essere chiamato magister.
LA SCIENZA GIURIDICA NELLE SCUOLE BOLOGNESI
- RIMANGONO COME PILASTRO GLI APPARATI BOLOGNESI DI AZZONE, UGOLINO,
ACCURSIO
- FUORI BOLOGNA : MENO APPRENDIMENTO CRITICO DEL TESTO E PIU’ SOLUZIONI
RAZIONALI SULLA BASE DELLA FATTISPECIE CONCRETE : LE QUAESTIONES
- CONTATTO CON I TRIBUNALI : LA PROCESSUALISTICA
C’è l’autonomia del giurista se ci si mantiene distanti dal potere politico, nelle realtà più locali non
è possibile e per questo c’è più interesse per la processualistica.
si interessa molto di processualistica insieme a lui troviamo altre figure
- PILLIO DA MEDICINA
come anche lui parte da Bologna e va ad Arezzo e anche lui usa
ROFFREDO DA BENEVENTO
moltissimo le quaestiones,
- Questo interesse per il processo è ancora più interessante in un autore come IACOPO BALDOVINI
che si interessa molto di più delle esigenze della prassi, scrive un opera molto importante per gli
avvocati su come si inizia il processo. anche loro hanno molto interresse per la componente
- PIACENTINO E GIOVANNI BASSIANO
processuale. è autore di un apparato sulla Lombarda
- CARLO DI TOCCO , fa un opera sulle differenze tra dritto longobardo e diritto
- ANDREA BONNELLO DA BARLETTA
romano
IACOPO BALDOVINI (1183/88-1235)
E’un grande maestro bolognese che dovrebbe stare fuori dalla realtà istituzionale, decide però di
fare il giudice cioè il podestà. I podestà sono dei tecnici del diritto.
- E’ UN ESEMPIO MOLTO IMPORTANTE DELLA CORRENTE EXTRABOLOGNESE
- 1229 LASCIA L’INSEGNAMENTO E VIENE A FARE IL PODESTA’ A GENOVA
- LA RICOMPILAZIONE DEGLI STATUTI CITTADINI
Viene a Genova porporino per fare questa rincompilazione, di solito i comuni volevano che questo
tipo di lavoro venisse gestito dal personale politico locale perché non si volevano influenze di
diritto romano. Quindi l’arrivo di Iacopo è una grande novità.
- SI VERIFICANO ACCESI CONTRASTI PERCHE’ BALDOVINI VUOLE ESSERE “EMENDATORE
UNICO”
Porta a termine quest’opera che è molto innovativa nella tradizione statuaria italiana, la grande
novità è che lo Statuto è diviso i libri con una loro identità di materia, in particolare l’ultimo libro
trattava di diritto commerciale, che è una grande innovazione.
- IL RINNOVO DELLA PODESTERIA
- IL PROBLEMA DELLA PENA CAPITALE
Un processo penale dove vi è un reo che ha commesso un omicidio grave e cioè un delitto atroce,
deve essere punito con la pena capitale, il problema si pone sulla modalità, il responsabile è un
nobile, normalmente si applica l’impiccagione ma questa pena è particolarmente infamante, per i
nobili è prevista la decapitazione, secondo Baldovini non è presente una deroga per questi delitti
perché il diritto comune non la consente, infatti secondo l’ottica bolognese gli statuti non possono
derogare il diritto comune. Il problema di questo racconto è che coincide troppo con altri processi di
altri giuristi tipo Pepo, queste coincidenze fanno pensare che questi episodi non siano autentici ma
siano dei modi per affermare un concetto. A Bologna il diritto romano è inteso come diritto in senso
stretto.
A Genova viene fatto un provvedimento che vieta la podestà per i professori.
- DOPO DI BALDOVINI SARA’ PODESTA’ A GENOVA NEL 1262 ANCHE MARTINO DA FANO
18
Quindi il provvedimento citato prima o non è mai esistito o è stato subito abrogato. Vi è un
avvicinamento dei giuristi alla vita politica-istituzionale e alla prassi. Quella stretta autonomia
voluta da Azzone c’è sempre ma ora il giurista è disposto ad un collegamento più forte con le
esigenza della prassi. In questa fase si sviluppa moltissimo la produzione di consilia.
LA SCIENZA DEL DIRITTO COMUNE
LA MAGNA GLOSSA DI ACCURSIO
- ACCURSIO : OPERA NELLA PRIMA META’ DEL XIII SECOLO(MUORE NEL 1263)
- LA SUA MAGNA GLOSSA E’ TECNICAMENTE UN APPARATUS
- SI RICOLLEGA AGLI ANTECEDENTI : GLI APPARATI DI AZZONE E DI UGOLINO DEI
PRESBITERI
Fa una selezione delle glosse precedenti e c’è ne aggiunge di sue. La magna glossa è un bilancio
definitivo anche delle glosse precedenti. Con Accursio la scuola dei glossatori finisce.
- LA GLOSSA ORDINARIA SI IMPONE DEFINITIVAMENTE ALL’INIZIO DEL 300
- E’ UN METODO GENERALE DI ANALISI DEL TESTO GIURIDICO
Abbiamo un sistema di glosse ordinarie
ALTRE GLOSSE ORDINARIE
- BARTOLOMEO DA BRESCIA E GIOVANNI TEUTONICO COMPONGONO QUELLE AL
DECRETUM DI GRAZIANO
- BERNARDO DA PARMA QUELLA AL DECRETALES DI GREGORIO IX DEL 1234
- GIOVANNI D’ANDREA QUELLA DEL LIBER SEXTUS DI BONIFACIO VIII 1298
- CARLO TOCCO QUELLA ALLA LOMBARDA
- JACOPO COLOMBI (O FORSE ACCURSIO) QUELLA A LIBRI FEUDORUM
ODOFREDO
- ALLIEVO DI IACOPO BALDOVINI : PROFESSORE A BOLOGNA
- AUTORE DI UNA SUMMA AI LIBRI FEUDORUM E DI ALTRE OPERE MINORI…
- …MA SOPRATTUTTO DI UN IMPONENTE LECTURA AL COPRUS IURIS CIVILIS
- LA RIVALITA’ CON ACCURSIO
Si narra che Accursio mentre stava facendo la sua opera si dia malato e fa credere di non andare
all’università perché malato, quindi di stare a casa a non far nulla, allora Odofredo decide di fare
solo lezione senza preoccuparsi di finire la sua opera, ma accade che Accursio si presenta
improvvisamente all’Università con la propria opera finita , e così Odofredo viene bruciato sul
tempo, questa storia tenta di spiegare il corpus iuris civilis giri con il commento di Accursio invece
che con quello di Odofredo.
- LA CARATTERISTICA DELLA SUA LECTURA : TONO DISCORSIVO, ANEDOTTICA,
CONTAMINAZIONE DI GENERI.
- COLLEGAMENTO CON LE ARTI LIBERALI E CON LA LINEA SCIENTIFICA
EXTRABOLOGNESE : MENO ESEGETICA RISPETTO AGLI ALTRI ESPONENTI DELLA SCIENZA
GIURIDICA BOLGNESE E AD ACCURSIO IN PARTICOLARE
21-03-2007
LA SCIENZA DEL DIRITTO COMUNE
I POST-ACCURSIANI E LE ALTRE SCUOLE
Le altre scuole sono quelle diverse da quella bolognese e in particolare quella di Napoli
UN PERIODO DI PASSAGGIO PER LA SCIEZA GIURIDICA
- IUS PROPRIUM
E’ il diritto particolare e diventa oggetto di riflessione scientifica molto di più di quanto lo era prima
che era escluso dall’università, inizia a esserci la richiesta di argomenti non solo strettamente
teorici.
- DIRITTO CRIMINALE
E’ oggetto dello ius proprium, in questo settore le realtà locali vogliono imporre un proprio diritto.
- PROCEDURA 19
Il discorso vale sia per la procedura civile che per quella criminale. In età alto medioevale c’è una
formula unitaria nel processo, questa unitarietà va piano piano a sfumare con il passare del tempo
anche se fino all’ottocento la procedure penale e civile si studiano insieme.
- I TRATTATI MONOGRAFICI(TRACTATUS)
Nella seconda metà del duecento assumono grande rilevanza giuridica i trattati monografici.
I PERSONAGGI E LE OPERE
-ROLANDINO DEI PASSEGGERI(1234-1300) SUMMA ARTIS NOTARIAE (PRIMA DI LUI A META’
DUECENTO, SALATIELE, ARS NOTARIAE)
L’arte del notaio è calata nella realtà e molto caratterizzata dal diritto locale. L’obbiettivo di
Salatiele è creare l’ars notarile attraverso il diritto romano per dargli caratura scientifica.
L’opera di Rolandino dava una serie di riferimenti alle fonti romanistiche ma con una serie di
collegamenti con il diritto proprio, cosa che rende più utile e più usata quest’opera rispetto alle
precedenti.
- ALBERTO DA GANDINO(1280-1310) GIUDICE A FIRENZE,SIENA,LUCCA,BOLOGNA, AUTORE
DI QUAESTIONES STATUTORUM, TRACTATUS DE MALEFICIIS
Pubblica una collana di quaestiones che utilizzano come fonte principale gli statuti attraverso questo
particolare angolo di visuale studia una serie di testi visti in rapporto tra diritto comune e statuti. In
realtà Gandino ha preso quaestiones che già circolavano e le ha aggiornate, aggiungendoci delle
altre ricavate dalla sua esperienza.
Il tratture de maleficiis parla di ciò che costituisce reato e delle relative sanzioni. Se ne occupa
perché questo settore è considerato meno importante dai professori di diritto All’interno di questo
trattato ci sono una serie di quaestiones in ambito di tortura.
- GUGLIELMO DURANTE(1237-1297) SPECULUM IUDICIAE
Il suo obbiettivo è dare una trattazione completa della materia processuale, il problema di
quest’opera è che è poco originale anche se ha avuto un grande successo.
-DINO DEL MUGELLO : DE REGULIS IURIS(COMMENTO DEL LIBRO SEXTUS DI BONIFACIO
VIII)
C’è una prospettiva teorica ma deve servire al pratico cioè a districarsi all’interno del diritto
canonico.
LA SCUOLA NAPOLETANA
FEDERICO II E IL SISTEMA NORMATIVO
Federico II è re del regnum siciliae oltre che imperatore
- 1224 FEDERICO II FONDA L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI
- ANNI 20-40 PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI PER IL REGNUM
Vi è un’incessante opera normativa
-1231 “PARLAMENTO DI MELFI” E PROMULGAZIONE DEL LIBER CONSTITUTIONUM REGNI O
LIBER AUGUSTALIS
E’ diviso in tre libri, l’autore di quest’opera è Pier delle Vigne che era segretario di Federico II.
-CONSTITUTIO PURITATEM GERARCHIA DELLE FONTI
Si pone il problema della graduazione delle fonti praticamente si ridimensiona il ruolo del diritto
romano. Con quest’opera si crea una gerarchia delle fonti che è la seguente
1) può succedere che una fattispecie non sua disciplinata da queste leggi regie si
LEGGI REGIE
cade allora
2) cioè bonae nel senso
IN DEFECTUM CONSUETUDINI LOCALI “BONAE ET APPROBATE”
che non vadano contro le compilazioni regie e che siano approvate dall’imperatore anche se
non c’è traccia dell’approvazione del re, è più un vincolo gerarchico
3) questo è inaccettabile
DIRITTO COMUNE (DIRITTO COMUNE + DIRITTO LONGOBARDO)
per le scuole bolognesi.
LA SCIENZA GIURIDCA
- NON CI SI LIMITA ALLO STUDIO DEL CORPUS GIUSTINANEO
Anche se la base è di quel genere
- SI STUDIA IL LIBER AUGUSTALIS 20
- I MAESTRI SONO FIGURE LEGATE ALLA BUROCRAZIA REGIA
Quindi c’è una riflessione maggiore sul diritto pubblico rispetto al diritto civile
- MARINO DA CARAMANICO(1285) GIUDICE DELLA MAGNA REGIA CURIS DI NAPOLI E’
AUTORE DELLA GLOSSA ORDINARIA AL LIBER CONSTITUTIONUM, STUDIA IL PROBLEMA
DEL PLENITUDO POTESTATIS (SOVRANITA’) PARTENDO DALLA MASSIMA <<REX
SUPERIOREM NON RECOGNOSCENS IN REGNO SUO EST IMPERATOR>>
Questo è un brocardo di origine francese piuttosto risalente.
- ANDREA BONELLO DA BARLETTA(1260-1271) E’ AUTORE DI UNA LECTURA AI TRE LIBRES,
COMPONE IMPORTANITI GLOSSE AL LIBER CONSTITUTIONUM, SCRIVE IL DE DIFFERENTIIS
IUS LONGOBARDORUM E ROMANORUM.
LA SCUOLA DI ORLEANS
-1219 ONORIO III SU ISPIRAZIONE DI FILIPPO AUGUSTO VIETA LO STUDIO DEL DIRITTO A
PARIGI.
-1235 GREGORIO IX DICHIARA CHE LO STUDIO DEL DIRITTO E’ TOLLERATO A ORLEANS
-JACQUES DE REVIGNY (…-1296)
-PIERRE DE BELLEPERCHE(…-1308)
l’analisi di questi giuristi non è la semplice esegesi, hanno un commento più articolato meno legato
al testo.
- SI USANO I CANONI INTERPRETATIVI DELLA SCOLASTICA TOMISTICA
Usano dei metodi di analisi basati sull’idea di Aristotele ripresa da Tommaso d’Aquino
- INSEGNAMENTO PREVALENTEMENTE TEORICO (DISTINCTIONES)
Usano la tecnica della distinctio questo procedere in via dialettica si basa sul presupposto che :
- IL CORPUS GIUSTINANEO SIA PRIVO DI LACUNE : USO DELL’ARGOMENTUM A FIORTIORI
- ARTI LIBERALI E ERUDIZIONE( REVIGNY : DICTIONARIUM IURIS)
Negli studiosi di Orleans c’è un legame con le arti liberali e sono eruditi perché non sono sordi alla
cultura esterna al diritto.
- UNA SCUOLA PER IL CLERO(ALTA GIUSTIZIA E ALTA AMMINISTRAZIONE)
LA SCIENZA DEL DIRITTO COMUNE
I COMMENTATORI
CINO DA PISTOIA
- E’ ALLIEVO DI DINO DEL MUGELLO
La critica di Cino si rivolge ad Accursio e al corpus iuris
- IN ACCURSIO- RILEVA- VI SONO DELLE RIPETIZIONI
- HA STUDIATO IL DIRITTO STATUTARIO : LE QUAESTIONES I MODI ARGUENDI
Cino da Pistoia fa propri i metodi (modi arguendi), elaborati in ambito filosofico sulla base del
pensiero di Aristotele
- 1312- 1314 LECTURA SUPER CODICE
Fa riferimento ad Odofredo e poi all’interesse per il codex perché questo è più sistematico dei
digesta.
- 5 PUNTI : PRIMO DIVIDAM, SECUNDUM PONAM, TERTIO COLLIGAM, QUARTUM OPPONAM,
QUINTO QUAERAM.
Propone una formula dove è fortissima l’influenza della dialettica aristotelica, per prima cosa divide
il testo, poi applica i singoli casi concreti, sulla base di questa esemplificazione fa una
ricomposizione della norma, su questo testo può porre del quaestiones, poi infine può formulare un
quaestio vera e propria.
26-3-2007
IL METODO DEI COMMENTATORI
- VI E’ CONTINUITA’ CON IL METODO DEI GLOSSATORI
- SCOMPOSIZIONE DEL DETTATO NORMATIVO
- ATTENZIONE PER LE ESIGENZE DELLA PRASSI
Hanno in mente ciò che accade in concreto e cercano di dare delle risposte
- INQUADRAMENTO LOGICO SISTEMATICO 21
Si cerca di costruire un sistema, c’è bisogno di un quadro più chiaro per potersi muovere in modo
più agevole. Il tipo di opere che escono dalla penna dei commentatori sono .
- COMMENTI DI VASTA PORTATA SU TUTTO IL CORPUS IURIS CIVILIS
GLI AUTORI
- BARTOLO DA SASSOFERRATO (1313-1357)
E’ assessore di Todi, quindi fa il giudice e si occupa di diritto civile ma anche penale. E’ autore di
una serie di riflessioni sui gradi della colpa, fa un commento del corpus iuris civilis. Di lui abbiamo
una ricchissima serie di trattati cioè di opere monografiche. Quando fa il trattatista si occupa di tesi
molto importanti a cavallo tra il diritto e la politica. Crede molto nel comune ma ormai è un
modello in crisi che sta per venir sostituito dalla signoria. Bartolo vede con molta preoccupazione
questo fenomeno, e scrive una riflessione sulla tirannide, il De tirannide, è tiranno colui che riesce
anche con mezzi legittimi a conquistare il potere nella propria persona. Barcollo scrive il de regime
civitatis che tratta di come è strutturato il modello politico comunale, poi scrive sul regime di
quaestiones ed è autore di alcune centinaia di consilia.
- BALDO DEGLI UBALDI(1327?-1400)
Scrive anche più del suo maestro Bartolo. Insegna a Perugina città dove è nato ma anche a Siena e
Firenze. Baldo è autore anche lui di un importante commento al corpus iuris civilis. Lui si dedica
anche al diritto canonico. Si occupa anche del liber extra o decretales di Gregorio IX. Non solo si
occupa ma fa un lavoro di commento e quasi di esegesi della pace di costanza. Di lui abbiamo
anche qualche migliaia di consilia. Sicuramente i suoi consilia hanno delle caratteristiche ben
definite perché Baldo ha una grande capacità di astrazione giuridica.
- LUCA DA PENNE (1343-1382)
Non è un professore fa un commento agli ultimi tre libres del codex cioè sul diritto pubblico. Molti
hanno detto che è già un pre-umanista.
- PAOLO DI CASTRO(1394-1441)
E’ allievo di Baldo, commenta tutto il digesto e poi parte del codex anche di lui abbiamo molti
consilia. Il giurista in questo periodo si presenta sia come civilista
- ALESSANDRO TARTAGNI (1424-1477)
sia come canonista.
- GIASON DEL MAINO (1435-1519)
E’ considerato un semplificatore, uno troppo disinvolto nel usare anche il pensiero altrui, però ha
meriti di grande chiarezza.
-ANGELO GABRIGLIONI
Scrive il tractatus de maleficiis che ha uno straordinario successo, in questo trattato fa un po’ il
punto della scienza giuridica medioevale nel campo del diritto penale.
- FILIPPO DELIO
E’ una figura di passaggio perché si sta passando all’umanesimo giuridico. Anche lui è sia civilista
che canonista inoltre è un protetto di Lorenzo de Medici. Filippo è un polemista su molti temi. Fra i
suoi allievi spiccano Giovanni de Medici(Leone X), Cesare Borgia e Francesco Gucciardini.
Ci sono alcuni autori specializzati nel diritto canonico come , molto noto
PIETRO D’ANCARANO
per i suoi pareri legali, e poi NICOLO TEDESCHI- IL PANORMITANO.
In questo periodo si inizia a diffondere l’argomentum ad auctoritade, che consiste grosso modo in
un discorso del tipo questa tesi è valida perchè l’ha detta Bartolo o Baldo o perché questa tesi è
sostenuta da molti nomi illustri, più l’elenco è lungo più quella tesi è da sostenere, la scienza
giuridica è per questo incentrata sulla communis opinio. Questo metodo è un’involuzione del
metodo del commento , sempre più questi commenti saranno elenchi di nomi.
GLI ESITI DELLA SCUOLA DEI COMMENTATORI
-MOS GALLICUS IURA DOCENDI
E’ quella alla francese, è un modo di studiare diritto che deriva dell’umanesimo giuridico italiano
che però si è sviluppato più in Francia che in Italia, si differenzia dall’altro perché è culturalmente
più profondo e di maggiore profondità storica cioè cerca di capire come si sono sviluppati gli istituti
22
nel tempo. In questo ambito si usa lo schema Gaiano, si tenterà di ricostruire il sistema sullo schema
di persone, cose e azioni.
- MOS ITALICUS IURA DICENDI
E’ il degeneramento dell’opera dei commentatori, Bartolista diverrà uno dispregiativo. Insomma il
risultato sarà una giurisprudenza basata sulle citazioni e sull’autorità di autori passati. Sarà un tipi di
cultura giuridica molto insensibile alle influenza esterne.
IUS COMUNE-IUS PROPRIUM
DIRITTO COMUNE
Noi intendiamo con questo termine il diritto romano, e tutta l’elaborazione scientifica che sta
attorno al corpus iuris civilis. Il sistema giuridico europeo vive nel doppio binario tra ius comune e
ius proprium Il termine diritto comune deriva dalla lettura che danno i giuristi di un frammento di
Gaio del digesto : OMNES POPULI, QUI LEGIBUS E MORIBUS REGUNTUR, PARTIM SUO
Il sistema è incentrato
PROPRIO, PARTIM COMMUNI OMNIUM HOMINUM IURE UTUNTUR.
sopra questa doppia dimensione. L’universalismo medioevale con l’inizio dell’età moderna viene
meno, così inizia ad andare in crisi il sistema del diritto comune.
DIRITTO PARTICOLARE
IL PARTICOLARISMO GIURIDICO
Questo termine è di uso generalizzato, si usa con una notazione negativa nell’area continentale(non
riguarda l’area anglosassone) dopo la codificazione per descrivere il periodo prima della
codificazione :
- L’ESPRESSIONE E’ UTILIZZATA IN AREA CONTINENTALE
- TARELLO : “MANCANZA DI UNITARIETA’ E COERENZA DELL’INSIEME DELLE LEGGI
VIGENTI IN UNA DATA SFERA SPAZIO-TEMPORALE”
- IL FENOMENO CONSISTE NEL CONFRONTO DIALETTICO TRA IUS PROPRIUM(COMPRENDE
FENOMENI DIVERSI : I REGIMI DI LEGGI PERSONALI, IL DIRITTO FEUDALE, IL DIRITTO
REGIO, I FORI PRIVILEGIATI, LE CONSUETUDINI LOCALI, GLI STATUTI…)
… E IUS COMUNE(DIRITTO ROMANO GIUSTINANEO, ANALISI DEI GIURISTI MEDIOVALI
TRAMITE INTERPRETATIO CHE POI SI ARTCIOLA SEMPRE PIU’ IN COMMUNIS OPINIO).
IL COMMUNE CIVITATIS
Il comune di Genova nasce come una corporazione di mercanti che si trovano ad abitare in un
centro urbano comune. Genova è però una realtà estrema.
- IL RINASCIMENTO MEDIOEVALE
Il rinascimento giuridico medioevale è molto correlato a questo sviluppo delle attività economiche
che in particolare generano :
- NUOVE STRUTTURE ISTITUZIONALI
- NUOVE NORME DI CONDOTTA
- LA RINASCITA DELLA CITTA’
Il perno di questo rinascimento medioevale è la città, quelle che si sviluppano maggiormente sono
quelle poste sulla rete delle strade romane e sulle vie mercantili principali. La città ha una sua
identità politica. Si ha la necessità di avere dei consigli più ristretti costituiti da persone di grande
rilievo. La società è fatta di gruppi e di strati sociali non c’è nessuna idea di egualitarismo.
- LA CITTA SI STRATIFICA : MAGNATI, CIVES MEDIANI, IL POPOLO
I magnati sono soggetti molto ricchi possono anche essere feudatari inurbati.
I cives mediani sono grandi mercanti che hanno costruito grandi fortune familiari che poi
proseguiranno e avranno un grande rilievo nella politica italiana.
Il popolo è quello che è costituito da piccoli e medi commercianti, artigiani di buon livello etc..
Questi sono i tre gruppi sociali politicamente attivi, senza vincoli di subordinazione di un gruppo
nei confronti di un altro.
L’ultima fascia quella del popolo minuto è al di fuori della vita politica sono i braccianti gli
artigiani, i poveri etc.
I soggetti politicamente attivi possono raggrupparsi in ordinamenti e corporazioni che hanno propri
organi di governo, il governo della città è un insieme di pluriordinamenti.
23
Fuori da questa dialettica politica è anche lo straniero che vive a parte magari in un luogo
particolare si può pensare ad esempio alla comunità ebraica che vive nei ghetti cioè quartieri
destinati solo a loro.
27-03-2007
LE FASI ISTITUZIONALI DEL COMUNE
C’è un coinvolgimento dei giuristi nella gestione del comune
- FASE CONSOLARE(1158 : DIETA DI RONCAGLIA, 1176 : BATTAGLIA DI LEGNANO, 1183 :
PACE DI COSTANZA)
Il vertice istituzionale è costituito da consoli, in questa fase il numero dei consoli è pari. C’è l’idea
che si possano creare momenti di equilibrio. I consoli hanno compiti di governo ma anche compiti
giurisdizionali. Può succedere che si raggiunga uno stalli, è quasi un esempio di democrazia diretta
sempre che i consoli non si siano messi in qualche modo d’accordo. La soluzione consolare ha una
serie di limiti perché si raggiunge una forma di conflittualità continua e di paralisi.
La dieta di Roncaglia è quel parere richiesto ai quattro dottori su i poteri dell’imperatore
dall’imperatore steso. Si chiede di fare chiarezza perché i comuni della Lega lombarda chiedono
l’autonomia.
Con la battaglia di Legnano i comuni della lega lombarda vincono contro l’imperatore.
La pace di Costanza fa si che i comuni vedano definitivamente riconosciute una serie di autonomie
molto importanti. Questo trattato viene allegato al corpus iuris civilis che ne farò un tutt’uno.
Questo testo è un passaggio importante nello sviluppo del diritto comune designa un rapporto tra il
diritto dell’imperatore che si basa sul corpus iuris e i vari diritti propri. In questa periodo è
l’imperatore che da i margini di autonomia dei comuni. Esistono una serie di imposte che a questo
punto spettano ai comuni. Sono imposte che da tempo l’imperatore non riusciva a riscuotere come il
boscatico o il legnatico, poi c’erano imposte su alcuni ponti e su alcune strade. Le imposte servono
a costruire la macchina istituzionale. Il secondo aspetto riguarda il processo. Si riconosce che nei
giudizi di appello (quelli che erano attribuiti all’imperatore), i giudici delegati dall’imperatore
giudicheranno secundum leges et mores, cioè secondo il corpus iuris giustinaneo ma anche secondo
le consuetudini. Questa concessione ha uno straordinario significato giuridico-politico, i comuni
sono nelle condizioni di ampliare il potere politico secondo le usanze.
- FASE PODESTARILE (1190)
Si avverte la necessità di avere un vertice politico monocratici per espandere territorialmente
l’influenza politica del comune, c’è infatti un area esterna dove resistono alcuni feudatari. In questa
fase si giocano delle partite molto importanti. Resisteranno grandi feudatari, e altri verranno
sconfitti e inurbati. E’ una situazione difficile ne rapporti con l’esterno, il podestà governa la città
ma la sua principale funzione innanzitutto è quella di giudicare. E’ una fase dove i giuristi sono
molto importanti. In precedenza nel gruppo dei consoli c’erano alcuni che avevano il compito di
amministrare la giustizia ma nel farlo si rivolgevano ai giuristi esterni che lavoravano alla causa e
poi forniva la console il materiale per fornire una sentenza. Il podestà invece amministra la giustizia
perché ha le competenza necessarie per farlo. Il podestà è straniero perché si comprende quanto sia
stato dannosa l’influenza del potere cittadino. C’è molta attenzione su questo infatti lo si fa durare
in carica per un periodo molto limitato. Il sindaco o sindacatore indica colui che rappresenta la città
e giudica come si è comportato il podestà, normalmente al podestà viene trattenuta l’ultima parte
dello stipendio perché rimanga a farsi giudicare. Per essere accolti in un'altra città come podestà ci
vuole un documento di sindacato. Si crea un circuito di professionisti. All’inizio questo incarico non
è assunto da grandi giuristi ma progressivamente anche i grandi professori diventano podestà.
- FASE POPOLARE (IL CAPITANO DEL POPOLO)
Il podestà rimane soprattutto come figura di giudice, sono piuttosto le sue funzioni di governo che si
indeboliscono perché sta emergendo una nuova realtà che è quella corporativa. Il capitano del
popolo è espressione diretta delle corporazioni. Capitano del popolo perché il popolo è il grande
protagonista di questo periodo. C’è la convivenza di questi due organi politici che non è una
convivenza facile. I primi decenni del Trecento sono anni di crisi economica, c’è una devastante
24
epidemia di peste. Si mette ad dura prova la struttura politica comunale, è quel contesto in cui si
muove Bartolo. Iniziano a emergere uomini forti che conquistano il potere anche con mezzi
legittimi, di solito sono signori feudali che si sono inurbati. Qualche volta passano attraverso la
funzione di capitano del popolo, riescono a unire presso di se le funzioni di governo che erano
sparpagliate. Si sta avvicinando la soluzione politica del principato. Questo non avviene ovunque, vi
sono realtà come Venezia dove c’è una figura tradizionale il doge che ha poco potere perché questo
è esercitato dagli organi di rappresentanza nobiliare che danno molta stabilità alla politica di
Venezia che riesce a gestire con facilità un territorio piuttosto ampio. L’altro modello è quello
genovese che vive sempre un po’ guardando a Venezia. Proprio nel Trecento Genova arriva ad un
bivio, c’è un Boccanegra che vuole raggiungere il potere(fallirà e la sua famiglia sarà esiliata) ma
prevale il mantenimento del modello comunale. Un’altra realtà che resta fuori dalla signoria è
Lucca.
GLI STATUTI COMUNALI
-CONTRAPPOSTO DIALETTICO AL DIRITTO COMUNE
Gli statuti comunali nella realtà italiana esauriscono gran parte del diritto proprio.
- TRACCIA UN IDENTITA’ LOCALE ANTICA(STATUTI RURALI E STATUTI DI VALLE ETC.)
Lo statuto è una fonte giuridica ed è qualcosa che incarna e identifica una realtà locale, gli statuti
costituiscono qualcosa si molto legato al territorio. Ci sono statuti che sono di città ma molti
identificano realtà più piccole come quelli rurali o di valle. Questi statuti si occupano molto della
proprietà. Si volgiamo liquidare le proprietà collettive perché pur essendo una realtà tradizionale
sono aree che vengono trascurate perché nessuno le sente proprie.
- IDENTIFICA LA DIALETTICA POLITICA CENTRO- PERIFERIA TRA “DOMINANTE E CENTRI
MINORI.
Si legge il rapporto centro periferia anche tra i trattati normativi.
- LO SVILUPPO DEGLI STATUTI VA IN PARALLELO CON QUELLO DEI COMUNI
I Brevia sono i testi iniziali da cui nascono gli statuti.
è espressione della libertà cittadini
- LEX MUNICIPALIS
- SIMBOLO DELLA VITA POLITICA; LA CONIURATIO CIVIUM HA NUOVA COSCIENZA
POLITICA; LE CONSUETUDINI SONO OGGETTO DI ACCORDI TRA COMUNITA’ E SIGNORI
LOCALI.
Queste popolazioni si reggono su consuetudini che vanno difese, si iniziano a formare dei libri, i
libri iurum che sono accordi stipulati tra le comunità e i signori locali, le consuetudini sono elementi
di nascita degli statuti.
L’ORIGINE DEGLI STATUTI
GLI ELEMENTI COSTITUTIVI
- BREVIA(NORMATIVA GIURATA)
Sono normativa giurata vuol dire che i consoli o poi il podestà, si obbligano con giuramento a
rispettare una serie di norme, per convesso la comunità cittadina su questo presupposto giura di
essere fedele al magistrato per questo periodo di carica. La normativa è sul diritto pubblico perché il
corpus era debole su questo lato.
- STATUTA (NORMATIVA VOTATA) : DISPOSIZIONE VOTATE DAL
PARLAMENTUM( PROPOSITIO- CONFORMATIO- REFORMATIO)
Arrivano al voto dopo un certa procedura la propositio la conformatio e la reformatio
-CONSUETUDINES (BOBBIO : FATTO NORMATIVO, EPISODIO CHE DIVENTA DURATA)
Si formano certi comportamenti che si pensa siano giuridicamente vincolanti
- GLI STATUTI SI FISSANO LUNGO IL XIII SECOLO, DOPO CORRECTIORES, REFORMATORES,
CONCIATORES, EMENDATORES.
LEX SPECIALIS-LEX COMMUNIS OMNIUM ,STATUTI E GIURISTI
Dietro alla lex specialis ci stanno le forze politiche del comune, dietro alla lex communis omnium
stanno i giuristi, la lex specialis deroga la lex communis. All’inizio gli statuti sono visti dai giuristi
con diffidenza. Progressivamente di fronte a una realtà così consolidata i giuristi sono quasi costretti
25
a essere coinvolti. Con la fine del modello comunale sono i giuristi a gestire il passaggio dal
comune alla signoria.
LA DIFESA DELLO STATUTO
Il problema del comune è difendere lo statuto dall’attacco dei giuristi. Una copia dello statuto con la
copertina molta dura veniva legato al palazzo comunale chi lo doveva consultare poteva farlo
quando voleva. Lo statuto della catena era molto importante perché è un testo molto affidabile. La
difesa dello statuto dai giuristi è fatta attraverso :
- DIVIETO DI INTERPRETAZIONE
- GERARCHIA DELLE FONTI
Quando bisogna applicare una norma ad un caso concreto bisogna seguire un certo ordine. Il diritto
comune è all’ultimo posto.
-GRANDE MUTEVOLEZZA
Lo statuto soprattutto all’inizio è molto mutevole qualche volta proprio per evitare l’interpretazione
delle fonti
DOTTRINA DEGLI STATUTI
LE GIUSTIFICAZIONI TEORICHE DELLA POTESTAS CODENDI STATUTA
Il problema giuridico è ammettere che ci siano delle norme vincolanti che non siano di natura
imperiale.
- TEORIA DELLA PERMISSIO
Concessione dell’imperatore che permette che vengano applicate le consuetudini(dalla pace di
Costanza). Quando si parla di consuetudine indirettamente si parla anche di statuti. La lex omnes
populi era quella norma(Gaio) del corpus iuris civilis che prendeva atto che i popoli si basavano sia
sulle leggi sia sulle consuetudini. I popoli sono comunità organizzate,società politiche dove c’è una
società c’è un diritto(ubi societas, ibi ius).
La permissio è una concessione quindi è revocabile allora Bartolo da Sassoferrato nel 1343 fissa :
- TEORIA DELLA IURISDICTIO
Esprime il concetto di sovranità e quello di giurisdizione assieme, in questo caso si governa
giudicando. Secondo Bartolo ci sono comuni sottoposti ad altre autorità e strettamente controllati da
queste. In questo caso la possibilità di fare statuti è molto bassa. Ma ci sono civitatis che hanno
perché non riconoscono un superiore gerarchico. La iurisdictio maxima è quella
IURISDICTIO
dell’imperatore, vi sono poi delle successive riduzioni in scala di questa iurisdictio, il sovrano nel
suo regno ha una sua iurisdictio, al di sotto vi sono ulteriori riduzioni anche la civitas che non
riconosce un superiore ha iurisdictio.
- RANIERI ARSENDI
Opera a differenza di Bartolo in un contesto signorile e quindi afferma che sostanzialmente la
iurisdictio è solo una creazione dottrinale. Per Arsendi non si può più rivendicare iurisdictio con i
signori. Le norme si fanno attraverso due fattori il e la del
CONSENSUS CIVIUM CONFIRMATIO
signore.
LA TEORIA DEFINITIVA E’ QUELLA DI BALDO DEGLI UBALDI
Baldo ritorna alla lex omnes populi, accettando che parlo degli statuti e non rifiutandola come aveva
fatto Arsendi. I popoli per esistere hanno bisogno di norme, i popoli esistono per il diritto delle
genti ecco allora che le norme(statuti) trovano la legittimazione nel diritto, è un chiaro esempio di
sillogismo.
L’ESPERIENZA GIURIDICA GENOVESE
STATUTI CIVILI E NORMATIVA POLITICA
Abbiamo una politica statuale interessante dove si resiste alla signoria
- 1339 : ISTITUZIONE DEL DOGATO A VITA
La comunità cittadina riesce a eludere il rischio della signoria infatti di fronte a Simone Boccanegra
che voleva essere acclamato signore si preferisce eleggere un doge che poi ha poteri quasi nulli. La
carica vitalizia rappresenta un problema, le cariche dovrebbero essere brevi per l’idea del potere nel
tempo di quel periodo ma in realtà il dogato non è mai stato a vita, i dogi in realtà rimangono in
26
carica poco tempo a causa di varie ragioni politiche. In questo periodo si sono molte norme
dedicate al diritto pubblico soprattutto sugli organi dello stato. Dopo qualche anno si riscrivono
queste regole. C’è l’idea che ci possano essere due schemi distinti :
- REGULAE E CAPITULA
- LE REGULAE SONO UN CAMPO SEPARATO DI NORME CHE RIGUARDANO
L’ORGANIZZAZIONE POLITICA DELLO STATO
- DOGE : NEL CONSIGLIO E’ UN PRIMUS INTER PARES
Nel sistema genovese il doge e il suo consilium sono strettamente controllati dai sindacatori che a
Genova sono una magistratura permanente. Le regulae insistono molto che il doge non debba
intromettersi nell’amministrazione della giustizia, quella spetta al podestà., A Genova non c’è un
corporazione di mercanti ma c’è l’ufficio delle compere che ha delle regole : è un ufficio che
gestisce il debito pubblico, lo stato genovese è sempre poverissimo anche se i mercanti sono
ricchissimi ecco allora che lo stato si indebita con i propri cittadini. Il nome cambierà in compre di
San Giorgio e poi in banca di San Giorgio. Praticamente le compere sono quote di debito pubblico.
- REGULAE 1363
In quest’anno c’è l’ultimo tentativo di boccanegra di creare una signoria a Genova, questa cosa
porterà allo scrivere una serie di regulae che saranno riscritte bel 1413
-1528 REFORMATIONES NOVAE
Genova cambia struttura istituzionale e nasce la repubblica. Per molto tempo i popolani hanno
controllato la storia politica genovese, adesso vengono uniti ai nobili di vecchia data perché non c’è
una grande differenza patrimoniale e sociale. Si crea una classe di governo dove confluiscono tutti i
popolani e i nobili e viene creato un grande libro d’oro delle libertà. Per questo è una repubblica
aristocratica anche se è anche chiamata repubblica oligarchica. Il doge è biennale quindi ci si mette
in linea con i sistemi politici repubblicani.
Andrea Doria apparteneva ad una grande famiglia e di suo faceva sostanzialmente il pirata, aveva
una sua grande flotta che di dedicava alla guerra di corsa, cioè attaccava le navi che battevano
bandiera nemica durante una guerra. Per un certo periodo è agli ordini del re di Francia ma pi
cambia bandiera e passa dalla parte spagnola poco prima che questi vincessero la guerra. Questo ha
grandi conseguenze su Genova che non diventa come Milano ma rimane indipendente. Andrea
Doria potrebbe, grazie al suo potere politico in questa fase, diventare il signore di Genova ma la sua
scelta è diversa, opta per il dogato biennale. Bel 1528 si istituiscono i supremi sindacatori che
durano due anni e controllano il doge. Esiste un supremo sindacatore perpetuo che è Doria, così egli
può svolgere sempre la sua attività precedente e controllare allo stesso tempo la politica genovese.
che sono una correzione delle reformationes novae
- 1576 LE LEGES NOVAE
- 1797 RIVOLUZIONE A GENOVA
- 1806 ANNESSIONE ALLA FRANCIA IMPERIALE
2-04-2007
STATUTI E STATI REGIONALI IN ITALIA
C’è la centralità della fonte statuale a livello locale. Lo statuto rimane in vita così a lungo per il
- RILIEVO DELLA CRESCITA URBANA
Gli statuti si sviluppano più nell’Italia centro-settentrionale rispetto ad altre aree europee. La città è
il riferimento più importante per la vita economica. Questo aiuta lo statuto che diventa lo strumento
con il quale queste città allargano il loro potere nel contado circostante.
(partendo dalla città)
- GLI STATUTI FANNO RIFERIMENTO A REALTA’ ORDINAMENTALI PIU’
VASTE
Questo fenomeno ha meno rilevanza in atea francese dove le città non sono abbastanza forti per
estendere la propria influenza nel contado. Questi contesti cittadini hanno poi la
- CAPACITA’ DI ELABORARE DIRITTO
Sono realtà politiche forti che hanno la forza di elaborare diritto
- IL DIRITTO MUNICIPALE DISCIPLINA TUTTI GLI AMBITI GIURIDICI
Il diritto municipale non è chiuso ma in alcune aree giuridiche ma è uno statuto totalizzante cioè si
occupa di tutto il diritto anche se permangono alcuni ambiti come il matrimonio che sono esclusivi
27
del diritto canonico. Uno degli effetti di questo è che i giuristi romanistici si occuperanno di statuti,
i giuristi italiani non si occuperanno di consuetudini al contrario della Francia dove i giuristi più
innovatori si confronteranno con queste.
- XIV-XV SECOLO : AFFERMAZIONE DEGLI STATI REGIONALI(FANNO CAPO AD UN SIGNORE,
AD UN PRINCIPE, A UNA CITTA’ DOMINANTE)
Il modello è un territorio abbastanza ampio che fa capo ad un soggetto. In questo contesto si creano
delle gerarchie fra statuti, gli statuti locali minori perderanno rilievo a favore di quelli dominanti,
quindi in sintesi.
- IL RILIEVO DEGLI STATUTI LOCALI E’ RIDIMENSIONATO MA…
- …ANCORA NEL SEI-SETTECENTO HANNO VIGENZA NORMATIVA.
IL DIRITTO DELLA CHIESA
Nel diritto canonico c’è una forte presenza di norme di diritto pubblico e in particolare di norme sul
diritto penale, il diritto canonico entra in questo campo, anche se è difficile distinguere tra ciò che è
peccato e ciò che è reato. Ovviamente è trattato ampiamente anche il matrimonio.
LA CHIESA PRIMA DEL MILLE
Carlo Magno vede come suo il compito di proteggere la cristianità in modo molto più espansivo
rispetto all’idea che aveva il papa. Da una parte i carolingi sentono fortemente il compito di
riformare la chiesa perché questa è in un periodo di crisi. Vogliono ricostruire la forma gerarchica
della chiesa eliminando le influenza esterne. La chiesa quando i carolingi entrano in crisi è sempre
meno disposta a farsi controllare. I sovrani intervengono attraverso :
- I CAPITULARIA ECCLESIASTICA
La chiesa per difendersi da questi si attribuisce delle posizioni favorevoli attraverso :
- LE FALSIFICAZIONI(LA DONAZIONE DI COSTANTINO)
Per scavalcare norme più recenti si creano delle norme precedenti che le rendono più efficaci. La
donazione di Costantino sarebbe un atto giuridico di donazione dell’imperatore che da al papa il
potere politico su Roma e sul suo territorio. Questo falso consente al pontefice di rivendicare un
ambito temporale molto ampio. Questo testo giuridico fu considerato autentico fino all’umanesimo.
Ancora oggi è molto discusso da dove venga questo testo, lo si fa risalire al 800 anche se
probabilmente un primo nucleo forse è precedente. Quando questo falso viene definitivamente
svelato romani la situazione sarà totalmente mutata per cui la stessa chiesa non avrà problemi ad
ammettere la falsità di questo documento. Questi falsi sempre più hanno la loro centro un problema
la cosiddetta PLENITUDO POTESTATIS cioè il potere assoluto in questo caso del pontefice ad
esempio di eleggere i vescovi.
- L’AUTONOMIA DEI VESCOVI
LA CHIESA DOPO IL MILLE
IL SACRO ROMANO IMPERO DI NAZIONE GERMANICA
Da Ottone I il sacro romano impero si sposta in Germania. Nel 997 si ha un esempio delle
conseguenza che questa cosa porta infatti si stabilisce come mezzo processuale anche per i cittadini
italiani il duello che è di matrice germanica. Questa fase comporta anche un
- ACCENTRAMENTO E CONDIZIONAMENTO DELL’IMPERATORE ANCHE SULLA NOMINA DEI
PONTEFICI(ENRICO III)
L’imperatore di nazione germanica cerca di recuperare quella rete amministrativa di controlli del
territorio che si stava lentamente perdendo. Si trova anche di fronte
- UNA CHIESA IN CRISI
C’erano fenomeni di corruzione, inoltre erano presenti la vendita e acquisto di cariche
ecclesiastiche. La struttura ecclesiastica è una struttura in profonda crisi. Parallelamente c’è lo
sviluppo
- MOVIMENTO MONASTICO (V-VI SECOLO: LA RIFORMA BENEDETTIANA ; DIFFUSIONE DAL
X SECOLO : CLUSY, CAMAIDOLI, VALLOMBROSA)
La riforma benedettina è un insieme di norme vere e proprie. Questo movimento monastico propone
delle soluzioni di vita che sono alternative rispetto alla società medievale. Si reagisce alla visone
28
gerarchica e feudale della società. L’uomo vive nel rapporto diretto con la terra. Gli uomini sono
visti su un piano di uguaglianza. La richiesta di moralizzazione porta alla
- REGOLA BENEDETTINA : DISCIPLINA INTERNA E OBBEDIENZA AL PONTEFICE, LA
CONCORDATIO REGULORUM
Le regole monastiche in una realtà medievale costituiscono un importante modello di
regolamentazione. Il modo in cui queste monaci si organizzano(abate, consiglio) costituisce un
modello molto importante almeno fino al cinquecento.
- IL FRANCESCANESIMO
I francescani più tardi solleveranno il problema della proprietà, Francesco rifiuta la proprietà vuol
incarnare la povertà. Il movimento francescano da un certo momento in poi dispone di molti beni e
si pone il problema di come disporre di questi beni. Tenendo conto che Francesco rifiuta la
proprietà, cercano di far si che il proprietario di questi beni non sia l’ordine ma il pontefice, poi
l’utilizzo di questi beni spetterà l’ordine.
TESTI GIURIDICI ALTOMEDIEVALI
I LIBRI PENITENZIALI
L’uomo del medioevo è intriso di religiosità, la sua vita è ritmata dalla dimensione religiosa, ma
percepisce una specificità della scienza giuridica.
- NON SEPARAZIONE TRA DIMENSIONE DEL DIRITTO E DIMENSIONE DELLA FEDE
- L’ORDO O STATUS POENITENTIUM
Alcuni soggetti vengono inseriti nello status del penitente che vuol dire avere limitazioni anche sul
piano giuridico, ad esempio non ci si poteva sposare. In questo contesto assumono grande rilievo i
libri penitenziali che sono una letteratura anche molto differenziata, di norma sono un elenco di
comportamenti con relativa pena, se il confessore verifica che il soggetto ha compiuto un
determinato atto che comporta una sanzione in base a questi libri gliela applica, questo entra nello
status di penitente finchè non la espiata.
- SAN COLOMBANO E IL SISTEMA PENITENZIALE INSULARE : LA RELIGIOSITA’ ALTO
MEDIEVALE
In Italia questo tipo di sistema praticamene non esiste.
3-04-2007
TESTI GIURIDCI ALTOMEDEVALI IN CAMPO RELIGIOSO
COMPILAZIONI DI DIRITTO CANONICO TRA IX E XI SECOLO
- COLLECTIO CANONUM ANSELMO DEDICATA(FINE IX SECOLO)
Un altro tipo di fonte che contiene materiale molto eterogeneo è la
- LEX ROMANA CANONICE COMPTA
E’ messa insieme per esigenza della chiesa, denota l’idea che il diritto romano possa servire a
disciplinare la vita della chiesa. Un passaggio molto importante sarà
- DECRETUM DI BUCARDO DI WORMS( PRIMI ANNI DEL XI SECOLO) : TENTATIVO DI
AUTONOMIZZAZIONE DELL’IMPERO; SARA’ USATO DA GREGORIO XII
Questi tentativi di autonomizzazione, si colgono da una serie di scelte che vengono fatte, si fa
riferimento ad una serie di concilii che sono quelli tenuti in assenza dell’imperatore. Si dà l’idea che
la chiesa ha potuto esercitare una qualche autonomia interpretativa. Un altro punto su cui si punta è
l’autonomia dei vescovi, poi Bucardo fa una scelta di materiali normativi di produzione sovrana in
temi di chiesa, però attribuisce questi precetti alla gerarchie ecclesiastiche sostituendo la fonte.
LA RIFORMA GREGORIANA
- GREGORIO VII(1073-1085) E’ IMPERATORE IN QUEL PERIODO ENRICO IV
Saranno due personalità assai poco propense al compromesso
- PRECEDENTE : NICOLO’ E CONCILIO LATERANENSE DEL 1059
Questo concilio era fortemente connotato dal punto di vista dell’autonomia della chiesa. In questo
concilio vi è un cardinale molto attivo che sarà Gregorio VII
- 1075 : DICTATUS PAPAE : SONO FISSATE LE PREROGATIVE DEL PAPA E DELLA GERARCHIA
ECCLESIASTICA 29
Il problema di questo momento è
- IL PRIMATO DEL PONTEFICE ROMANO : I VESCOVI, LE NORME CANONICHE, LA
GIURISDZIONE
Il pontefice può dividere le diocesi o accorparle, i vescovi avevano grande autonomia e si sentivano
minacciati da questo. Le norme canoniche dovevano essere approvate dal pontefice, per quanto
riguarda la giurisdizione, lui convoca il concilio e ratifica le decisioni. inoltre il pontefice può essere
chiamato a giudicare in appello ma per l’altro verso il pontefice
- NON PUO’ ESSERE GIUDICATO ; GLI SCOMUNICATI, L’ACCENTRAMENTO DELLA CHIESA
La scomunica è un atto politico perché scioglieva dal vincolo di obbedienza i sudditi
dell’imperatore. La chiesa diventa di fatto una struttura molto accentrata, vi è tutta una situazione di
instabilità in particolare i vescovi tedeschi reagiscono e chiedono l’autonomia che il dictatus papae
non gli riconosce più. L’imperatore in questo periodo elegge un anti-papa.
- 1076 : ENRICO IV DECIDE L’ELZIONE DI UN ANIT-PAPA CLEMENTE VII, LA LOTTA PER
L’INVESTITURA
- 1077 RICONCILAZIONE CON L’INCONTRO A CANOSSA
- 1085 INCARCERAZIONE DI GREGORIO VII
La risoluzione di questo scontro si avrà nel
- 1122 CON IL CONCORDATO DI WORMS
Si riconoscono grandi autonomie al papa
IL DIRITTO DELLA CHIESA NEL MEDIOEVO
IL DECRETUM DI GRAZIANO
- NELL’AMBITO DELLA RIFORMA GREGORIANA IL DIRITTO HA UN RUOLO FONDAMENTALE
- GRAZIANO E’ UN CONTEMPORANEO DI IRNERIO ; POCHI DATI BIOGRAFICI
( PROBABILMENTE E’ UN MONACO E STUDIA A BOLOGNA)
- 1140-1142 COMPLETA E STESURA DELLA CONCORDIA DISCORDIANTIUM CANONUM,
MEGLIO NOTO COME DECRETUM
- NON E’ UNA RACCOLTA UFFICIALE
Cerca di incardinare testi che abbiano una valenza giuridica forte. Rimane un opera non ufficiale
- IL MATERIALE UTILIZZATO E’ MOLTO ETEROGENEO : BRANI O FRAMMENTI DELL’ANTICO
E DEL NUOVO TESTAMENTO, SCRITTI DELLA PATRISTICA, CANONI CONCILIARI,DECRETALI
PONTIFICI, DIRITTO ROMANO
ARTICOLAZIONE INTERNA E COORDINAMENTO DEI TESTI
Si cerca di porre una sistemacità interna
- I PARTE : DIRITTO IN GENERALE
- II PARTE : DIRITTO PENALE, DIRITTO PROCESSUALE, MATRIMONIO
Il diritto processuale romano canonico trova le sue fonti normative nel corpus e nel diritto canonico.
Questa seconda parte del decretum è divisa al suo interno in cause, queste singole cause sono divise
in quaestiones.
- III PARTE : SACRAMENTI, LITURGIA, TEOLOGIA, CULTO (fra due norme bisogna scegliere la
- CRITERI PER IL CORDINAMENTO IL RATIONE TEMPORIS
norma posteriore al contrario di come avveniva prima (bisogna scegliere la legge
) RATIONE LOCI
speciale cioè quella prevista per un ambito ristretto) ( in questo caso
RATIONE DISPENSATIONIS
prevale la legge speciale o eccezionale su quella generale)
LINEE GUIDA
- AUTONOMIA DEL DIRITTO CANONICO DALLA TEOLOGIA( SEPARARE L’UNO E L’ALTRO
FORO)
- UTILIZZO DELL’OPPOSITIO CONTRARIORUM
Metodo dialettico di matrice aristotelica e poi tomistico. Metodo che è un metodo assoluto
- APPARATO ORDINARIO : GIOVANNI TEUTONICO E BARTOLOMEO DA BRESCIA
Graziano ha un collaboratore nella figura di Alessandro Bondinelli che è conosciuto per una summa
sul decretum e poi diventerà papa Alessandro III e sarà colui che legittimerà l’opera di Graziano.
Dopo il decretum di Graziano i pontefici producono una serie notevolissima di decretali,
provvedimenti normativi legati a circostanze speciali. La usa normativa va integrata
30
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia diritto medievale e moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Palermo - Unipa o del prof Pasciuta Beatrice.
Acquista con carta o conto PayPal
Scarica il file tutte le volte che vuoi
Paga con un conto PayPal per usufruire della garanzia Soddisfatto o rimborsato