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La nascita dell'Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica
Il piano Marshall, proposto dagli Stati Uniti nel 1947, rappresentò un importante momento di svolta per l'Europa del dopoguerra. Esso prevedeva l'invio di aiuti economici agli Stati europei colpiti dalla guerra, al fine di favorire la loro ripresa economica e sociale.
Parallelamente, si assistette alla creazione dell'Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica (OECE), la prima organizzazione comune europea. Questo organismo aveva il compito di distribuire i fondi provenienti dal piano Marshall e di promuovere politiche economiche internazionali.
L'Europa venne così divisa in due blocchi: paesi destinatari e non destinatari del piano Marshall. Tuttavia, per alcuni come Molotov, si trattava di un ennesimo ricatto statunitense, un modo per gli Stati Uniti di fagocitare l'economia dei paesi europei. Queste accuse furono appoggiate anche dai partiti comunisti.
In risposta al piano Marshall, nel settembre del 1947 venne istituita la Cominform, un organismo di coordinamento dei partiti comunisti. All'interno di questo organismo troviamo anche il partito comunista italiano e francese.
In questi anni, tra il 1947 e il 1948, la Jugoslavia di Tito realizzò un passaggio importante. Dopo una fase di allineamento a Mosca, il paese si distaccò progressivamente e adottò una politica di non allineamento, di cui Tito divenne interprete.
Il Cominform diventa così la sede in cui si gioca la partita della rottura tra Stalin e Tito. La realtà di Tito era diversa da quella che aveva caratterizzato i leader degli altri paesi satelliti. Tito era il leader del movimento di resistenza nazionale contro l'occupazione, era l'eroe nazionale; in quanto quando i nazisti si ritirarono dalla Cecoslovacchia fu merito suo e non grazie all'Armata rossa. Stalin inizia a temere che si stia mettendo in comunismo regionale di autorità Tito, un da lui poco controllabile. I primi passi del Cominform sono quindi anche i primi passi della inevitabile rottura tra Stalin e Tito. Nel '48 la Jugoslavia verrà denunciata per la sua politica e la condanna sarà quella di deviazionismo, rispetto al dettato di Stalin; questo causerà l'allontanamento di Tito dal Cominform e l'avvicinamento all'occidente per la possibilità di riceverne gli aiuti. Questa politica non.Allineata rappresenta la direttrice principale della politica Titina.politica del non allineamento.
Nel 1955, a Bandung, Tito sarà tra i fondatori della Conseguenze del piano Marshall rispetto alla situazione italiana. Il piano si inserisce in una fase di importante evoluzione del panorama politico italiano. Nell'aprile del 1948 si sarebbero tenute in Italia quelle elezioni che avrebbero visto la scelta tra Partito Comunista e Democrazia Cristiana, con la vittoria della seconda con De Gasperi. Nei mesi precedenti USA e URSS cercarono di esercitare una certa influenza al riguardo egli aiuti del piano finiranno per avere un peso in campagna elettorale.
Altra conseguenza del piano Marshall riguarda la Cecoslovacchia. La Cecoslovacchia si era detta interessata al piano Marshall, ma era stata costretta a fare un passo indietro. In questo paese era nato un governo di coalizione dopo la guerra, guidato da partito comunista, ma pur sempre democratico (si trattava dell'unico paese che
nel 1948 l'esperienza democratica della Cecoslovacchia che diventa un paese satellizzato.così anche l'opera di In questa fase in cui i blocchi si sono concretizzati, è entrato in vigore piano Marshalled è stata esposta la dottrina Truman, si deve quindi parlare della Germania, protagonista ella origini della guerra fredda. La parte occidentale della Germania era stata rafforzata dal piano Marshall, ed era economicamente e politicamente legata agli USA. Si materializza lo spettro di una Germania occidentale che sarebbe potuta diventare l'avanguardia dell'Europa occidentale, e si tratta di una minaccia per Stalin. Nel 1948 anche la Francia accetta di fondere la sua zona con l'altra angloamericana. A giugno viene convocata a Londra la conferenza delle tre potenze occupanti, in cui si abbozza una costituzione o una legge fondamentale. È questo che spaventa Stalin, molto di più di ciò che formalmente viene considerato il casus belli, la ragione della crisi, ovvero la prima crisi di Berlino, che nasce a seguito dellaFusione tra la zona francese e le altre, è la questione monetaria. Tanto gli USA, Gran Bretagna e Francia, quanto l'Unione Sovietica, istituiscono un proprio marco che circola nelle loro zone. Berlino era nella zona di occupazione sovietica ma era stata divisa a sua volta in zone di occupazione; vi è una disputa per quanto riguarda il marco da utilizzare nella città edi fatto l'URSS introduce il suo marco e così anche gli occidentali. Il marco occidentale è più forte e si fa largo a Berlino.
In questa situazione Stalin fa la sua mossa di forza, strumentalizzando la posizione in cui Berlino si trova e interrompe tutte le vie di comunicazione via terra tra Berlino occidentale e Germania occidentale. Berlino ovest rimane così senza rifornimenti e il 24 giungo del 1948 si aprirà una crisi che durerà fino al 12 maggio del 1949. All'inizio Berlino ovest sopravvive per le scorte, ma quando finiscono è necessario riprendere collegamenti.
Da qui nascerà l'intuizione britannica (di Bevin e del suo staff) e americana di costruire un ponte aereo. L'immagine dell'operazione ebbe un grandissimo successo, "chi sta con noi non verrà abbandonato" e sarà una poderosa manifestazione di forza. Stalin si vede costretto a dare per fallita l'operazione e il 12 maggio 1949 interrompe il blocco. Anche in Germania la fine della crisi di Berlino porta alla consacrazione dei blocchi. Già l'8 maggio 49, quattro giorni prima della fine del blocco, nella Germania ovest, si era autorizzata la promulgazione della legge fondamentale, la costituzione che rendeva la Germania uno stato. A quattro anni dalla fine della guerra, la Germania era uno stato con la sua costituzione, guidato da Adenauer, con Bonn come capitale. Berlino continua ad essere divisa. Il '49 è un anno centrale per capire l'andamento delle relazioni internazionali di questa fase. Il paese che era il nemico daSconfiggere durante la guerra, per cui si era persino immaginato lo smembramento, finisce per essere un interlocutore importante, grazie al piano Marshall, e destinato a svolgere un ruolo fondamentale in quanto avamposto degli USA rispetto all'Unione Sovietica.
L'8 maggio 1949 nasce la Repubblica Federale Tedesca mentre il 4 aprile 1949 viene firmato il North Atlantic Treaty: Nato (North Atlantic Treaty Organisation). Si tratta di un patto politico difensivo: 12 paesi si uniscono in funzione anticomunista. Si tratta di due grandi successi per gli Stati Uniti; mentre, i due avvenimenti che succedono dopo, saranno degli insuccessi. Il 29 agosto l'Unione Sovietica testa con successo la bomba atomica, facendo perdere agli Stati Uniti il loro monopolio. Inoltre, il primo ottobre 1949, viene proclamata la Repubblica Popolare Cinese, con la vittoria della rivoluzione cinese. La Cina era molto importante per Roosevelt nel suo disegno del dopoguerra. Era entrata come paese con seggio.
permanete all'intento del consiglio di sicurezza delle nazioni unite, il fatto che il governo cambi protagonista, è un elemento di assoluta insicurezza nel modo in cui gli USA guardano alla Cina e alla propria politica in Asia. Ernst Bevin ha un ruolo importante. È uno dei primi ad avvertire la crescente minaccia URSS anche sotto il profilo militare. Bevin ritiene necessario riuscire a coinvolgere gli USA in un meccanismo che vada oltre l'ambito economico (piano Marshall); è necessario coinvolgerli in un sistema difensivo. Già alla fine del '47 - inizio '48 vengono fatti degli appelli da Bevin che vanno in questa direzione, ma gli USA non avrebbero potuto pensare di essere i primi a fare passi avanti nella direzione di creazione di un sistema difensivo mentre si sarebbero potuto associare a paesi europei. Il 22 gennaio '48, in un noto discorso che pronuncia alla Camera dei Comuni, Bevinchiama i paesi europei all'unione, denunciando la politica aggressiva dell'URSS. Trova una risposta, non patto di Bruxelles, all'unisono, ma che porta alla creazione del firmato il 17 marzo del 1948, nato da un trattato di difesa preesistente, il patto di Dunkerque (tra Gran Bretagna e Francia per difendersi vicendevolmente, ma non più dalla Germania ma dall'URSS). Il patto di Bruxelles è un patto di mutua difesa che unisce Gran Bretagna, paesi del Benelux, Francia e i (Belgio, Olanda e Lussemburgo). Viene così creata proprio la risposta unitaria che attendevano gli USA che ora sono disposti a dialogare. Già nell'aprile del 1948, il mese successivo al patto, abbiamo degli incontri al pentagono tra Gran Bretagna, Canada e USA. In questi incontri al pentagono iniziano a progettare sistema di sicurezza transatlantico. Un possibile pensare che gli Stati Uniti possano accettare un'alleanza di fatto con paesi europei, significa venire meno a.decenni di tradizione isolazionista; sin dall'idea di "nessuna alleanza vincolante" (dal dettato di George Washington). Associazioni in tempo di guerra erano state strette nelle due guerre, ciò che chiedevano ora era però un sistema di alleanza in un periodo di pace, che prevedeva il coinvolgimento degli USA, in un modo vincolante, e ciò non era mai successo. Il senatore Vandenberg, nella primavera del 1948, in questa fase in cui si studia la possibilità americana di aderire al sistema di sicurezza che si sta costituendo, dà la risoluzione della sua esperienza di politica estera al servizio del governo. Propone la c.d. "Risoluzione Vandenberg", un documento presentato l'11 giugno '48 al Senato e approvato. Con questa risoluzione si creerà il terreno per la partecipazione USA al patto atlantico. La risoluzione enunciava i principi cardine della politica estera statunitense; in particolare, attribuiva al Presidente l'obiettivo diAssociazione ad accordi collettivi EREGI