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Politica di appeasement

Politica di compromesso seguita, a costo di pesanti concessioni, dai governi britannico e francese nei confronti delle tendenze espansionistiche della Germania nazista e dell'Italia fascista negli anni Trenta. Dettata dalla convinzione di poter scongiurare una guerra europea, la politica di appeasement (termine inglese che significa "pacificazione") si tradusse fin dall'inizio in una serie di cedimenti di fronte alle mire aggressive italo-tedesche, che ebbero come conseguenza la conquista da parte di Mussolini dell'Abissinia (vedi Guerra d'Etiopia, 1935-36), la rimilitarizzazione della Renania da parte di Hitler (1936), e l'annessione dell'Austria alla Germania, avvenuta nel marzo 1938 (vedi Anschluss).

Il fallimento della politica di appeasement fu sancito dalla conferenza di Monaco del 29-30 settembre 1938, nel corso della quale Gran Bretagna e Francia capitolarono alle rivendicazioni tedesche sui Sudeti (vedi Patto di Monaco) sperando di evitare

L'occupazione della Cecoslovacchia, alla quale invece Hitler procedette nel marzo 1939. L'appeasement terminò il 31 marzo 1939, quando il governo britannico fornì a quello polacco una garanzia unilaterale di sicurezza che fu però insufficiente a impedire l'invasione tedesca della Polonia il 1 settembre, causa scatenante della seconda guerra mondiale.

Anschluss: Annessione dell'Austria da parte della Germania nazista avvenuta nel marzo 1938, che realizzava il progetto di Hitler di unificare sotto il Terzo Reich tutti i tedeschi europei. Le clausole dei trattati di Versailles (1919) e di Saint-Germain (1919) vietavano espressamente l'unificazione tra i due paesi, e ancora nel 1931, la Francia pose il veto a un progetto di unione doganale austro-tedesca. La situazione precipitò dopo l'avvento al potere di Hitler in Germania. Simpatizzanti nazisti tentarono di destabilizzare l'Austria tentando il putsch del luglio del 1934 che

portò all'assassinio del cancelliere filofascista Dollfuss, ma il tentativo fallì per l'opposizione di Francia, Gran Bretagna e Italia. A partire dal 1937 Hitler esercitò pesanti pressioni militari, politiche e diplomatiche sul nuovo cancelliere Kurt von Schuschnigg, che finì col determinarne le dimissioni in favore del nazista austriaco Arthur Seyss-Inquart (11 marzo 1938). Il giorno seguente, truppe e forze di polizia tedesche entrarono nel territorio austriaco su espresso invito di Seyss-Inquart, e il 14 marzo Hitler fece trionfalmente ingresso a Vienna dove il giorno dopo proclamò l'Anschluss (termine tedesco che significa appunto "congiungimento, annessione"), confermato dal plebiscito del 10 aprile 1938, con il quale l'Austria divenne la provincia tedesca della Marca Orientale (Ostmark).

1937 - 26 aprile: i Tedeschi bombardano Guernica;

1937-1945 - Guerra cino-giapponese;

1938 - 19-30 settembre: conferenza e accordi di

MonacoNazismoLe tappe che portano al conflitto, sono preannunciate nel 1933 – cioè nell’anno stesso dell’ascesa al potere di Hitler, dall’abbandonodella Conferenza internazionale di Ginevra sul disarmo e dall’uscita della Germania dalla SdN. Sono annunciate, anche, dal progettoesplicito esposto da Hitler in Mein Kampf (La mia battaglia) cioè di unificare entro un unico confine tutte le popolazioni di ceppo tedesco,dagli austriaci, ai tedeschi dei Sudeti (in Cecoslovacchia), a quelli dei territori orientali che i trattati di Versailles, dopo la prima guerramondiale, avevano tagliato fuori dal legame con la Germania. La crisi economica, nonostante gli interventi del Piano Dawes e Young,comportò l’affermazione dei partiti di estrema destra. Favorì l’avanzata del partito nazista, guidato da Hitler, che portò ad uno statototalitario. Riunificazione di tutti i tedeschi in un nuovo impero (Lebensraum= spazioSeconda Guerra Mondiale. Durante il conflitto, Hitler riuscì a preparare una guerra sfruttando la debolezza della Francia e della Gran Bretagna, alleandosi con l'Italia e il Giappone. Inoltre, si alleò anche con la Russia per dividersi la Polonia. Hitler affermò la superiorità della razza ariana e perseguitò slavi, neri ed ebrei. La politica estera del Terzo Reich si basava sulla revisione dei confini stabiliti dopo la Prima Guerra Mondiale. L'obiettivo di Hitler era la riunificazione di tutti i tedeschi in un nuovo impero chiamato Lebensraum (spazio vitale), che garantisse loro prosperità e potenza. Inizialmente, Hitler seguì una tattica di piccoli passi, ponendo la comunità internazionale di fronte a una serie di fatti compiuti, al fine di far apparire sproporzionata l'eventualità di un conflitto generale. Tuttavia, la Germania nazista alla fine scatenò la Seconda Guerra Mondiale.Società delle Nazioni (1933); • iniziò a riarmarsi senza incontrare alcuna reale opposizione (1935); • occupò quindi militarmente la Renania (1936), firmando nel contempo un patto anticomunista con il Giappone e un'alleanza con l'Italia fascista (Asse Roma-Berlino-Tokyo). Nel 1938 venne dichiarato l'Anschluss (unione) con l'Austria; • poco dopo, in una conferenza tenutasi a Monaco, Inghilterra, Francia e Italia acconsentirono all'ennesima richiesta di Hitler (prospettata come l'ultima) di annettersi la regione cecoslovacca dei Sudeti (vedi Patto di Monaco). Nel marzo del 1939 le truppe tedesche occupavano anche il resto della Cecoslovacchia; • in agosto il patto di non-aggressione stretto con l'URSS (Patto Molotov-Ribbentrop), comprendente clausole segrete per la spartizione della Polonia, costituì la premessa allo scoppio delle ostilità, inevitabile dopo che il 1 settembre furonoViolate le frontiere polacche. Finalmente Francia e Gran Bretagna si destano, dichiararono guerra alla Germania, dando però così inizio alla seconda guerra mondiale. Potenze dell'Asse (1936) Sono le Nazioni che parteciparono all'Asse, cioè all'amicizia politica stretta nel 1936 tra la Germania nazista di Adolf Hitler e l'Italia fascista di Benito Mussolini, rafforzata nel maggio del 1939 dalla stipulazione del patto d'Acciaio, che legava anche militarmente i due regimi. Quest'ultimo venne poi esteso (1940) anche a Giappone, Bulgaria, Croazia, Ungheria, Romania e Slovacchia. Patto Anticomintern (1936) Costituito dai paesi inseriti nell'orbita di influenza di Berlino o di Tokyo (come Danimarca, Finlandia, Spagna, Manciuria, Nànchino). Questi entrarono nel patto Anticomintern siglato dai governi tedesco e giapponese nel 1936. Alla fine del 1944 il blocco delle potenze dell'Asse, era ridotto solo a Giappone e Germania, con Ungheria.Croazia, Slovacchia e Italia circondate o già occupate dagli Alleati. L'Asse si sciolse formalmente con la ratifica della resa incondizionata della Germania il 8 maggio del 1945. La Conferenza di Monaco (1938) Fino al 1939, Francia e GB tollerarono gli atti di forza. Le due potenze fecero molte concessioni ai nazisti pur di difendere la pace. I governi francesi e inglesi di questo periodo erano deboli per le divisioni interne. Non se la sentirono così di trascinare i loro paesi in una guerra per difendere interessi che non li riguardavano direttamente. In merito alla Cecoslovacchia per esempio, il primo ministro inglese Chamberlain dichiarò che la Gran Bretagna non avrebbe mai combattuto per un paese lontano del quale si sapeva poco. Francia e Gran Bretagna temevano più la Russia della Germania. Avevano paura che il comunismo si diffondesse proprio per questo le libertà concesse a Hitler erano considerate quasi come una valida barriera contro.

Stalin. Il cedimento più vergognoso si ebbe in occasione della questione dei Sudeti: per evitare il rischio di una guerra, Francia e Gran Bretagna chiesero a Mussolini di far da mediatore nei confronti di Hitler. Il 19 settembre 1938 Mussolini organizzò la Conferenza di Monaco a cui parteciparono, Mussolini, Hitler, Chamberlain e il primo ministro francese Dedalier. La Cecoslovacchia non fu neppure invitata. I suoi rappresentanti in anticamera, attesero che venisse presa una decisione. Fu così che alla Germania viene assegnata la regione dei Sudeti in cui vivevano 3 milioni di tedeschi ma anche un milione di Cechi. Al ritorno in patria Chamberlain e Dedalier furono festeggiati come salvatori della pace. Pochi si rendevano conto che questo cedimento non sarebbe bastato a Hitler. Tra questi Wistow Churchill, un conservatore inglese che da anni chiedeva un atteggiamento più fermo.

1939 - 1939-1958: pontificato di Pio XII;

- 15 e 22 marzo: Hitler occupa la

Cecoslovacchia e Memel;- 28 marzo: fine della guerra civile spagnola. Franco al potere;- 7 aprile: Italia occupa l'Albania..- 22 maggio: Patto d'Acciaio italo-tedesco;- 23 agosto: patto di non aggressione tra Germania e URSS;- Il Partito Comunista Indocinese è dichiarato fuori legge dalla Francia;- 1 settembre: i Tedeschi entrano in Polonia;- 3 settembre: dichiarazioni di guerra;- 28 settembre: spartizione della Polonia;- 30 novembre 1939-11 marzo 1940: guerra sovietico-finlandese

Patto d'acciaio (1939)

Patto di alleanza militare stretto il 22 maggio 1939 a Berlino tra la Germania nazista e l'Italia fascista. Firmato dai ministri degli Esteri Joachim von Ribbentrop e Galeazzo Ciano, impegnava le due potenze dell'Asse a sostenersi militarmente reciprocamente nell'eventualità di un conflitto; Fu sancita la salvaguardia dello "spazio vitale tedesco" (Lebensraum) e degli interessi vitali di entrambi i popoli.

Insieme con il successivo

patto di non aggressione tedesco-sovietico (23 agosto 1939) il patto d'acciaio (così denominato da Mussolini per sottolineare la solidità della sua intesa con Hitler) fu la decisiva premessa diplomatica, per l'attacco alla Polonia del l settembre 1939Corridoio PolaccoSin dall'inizio dei negoziati con l'URSS, nel 1939, il problema principale che si pone come ostacolo è quello del passaggio delle truppe sovietiche sul territorio polacco o rumeno; i sovietici vogliono un'alleanza a tre (URSS-Francia-UK), ed estendere il sistema di mutua assistenza anche agli Stati Baltici cosa che crea molti dubbi da parte occidentale. La GB invece propone che L'URSS dia il proprio aiuto in caso di aggressione tedesca alla Polonia e alla Romania, ma non vuole dare il proprio aiuto in caso di aggressione tedesca all'URSS. I negoziati procedono molto lentamente, con la Francia che esercita continue pressioni sulla Gran Bretagna per convincerla a

con l'URSS, diventa sempre più preoccupata per la possibilità di un attacco tedesco. La Francia cerca quindi di stringere un'alleanza con la Gran Bretagna, ma i britannici sono molto cauti e diffidano dei sovietici. Tuttavia, sperano che anche solo la minaccia di un accordo tra Gran Bretagna, Francia e URSS possa frenare Hitler. Man mano che la Francia ottiene informazioni sempre più precise sui preparativi militari tedeschi e sui negoziati tra Germania e URSS, la preoccupazione aumenta.
Dettagli
A.A. 2021-2022
25 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michela.galliano98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle relazioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Maria SS.Assunta - (LUMSA) di Roma o del prof Malgeri Giampaolo.