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Dottrine Politiche – 10\04
Tocqueville
francese,
Autore il suo pensiero viene studiato dal punto di vista sia sociologico che
Aristocratico, magistrato
filosofico. nasce nel 1805 e una volta diventato parte con un
amico per gli USA, poiché era stato affidato loro una ricerca sul sistema
penitenziario americano. Indagando nel complesso la società nordamericana
Tocqueville La democrazia in
viene condotto a scrivere una delle sue maggiori opere: “
America” (1840).
“La democrazia in America” (1840)
americani,
In quest’opera Tocqueville parla degli usi e dei costumi degli più che del
Democrazia”,
sistema penitenziario americano. Egli si rende conto di avere davanti la “
“inarrestabile”,
che egli definisce come qualcosa di poiché ritiene che la democrazia
sia uno dei fenomeni storici che dall’antichità ha cercato di progredire. La
trattazione è da una parte descrittiva, dall’altra prescrittiva, poiché se da una
parte descrive ciò che vede, dall’altra tenta di dare una soluzione ai mali della
democrazia. Secondo l’autore, infatti, un’eccessiva democrazia è causa di una
eccessiva dipendenza dall'opinione. D’altra parte, egli riconosce che si tratta di un
fenomeno che non può essere fermato, dunque è impossibile bloccare la
democrazia e tornare alla restaurazione.
Tocqueville
Nell’opera parla della democrazia non come una forma di governo, ma
più dal punto di vista sociale: egli infatti si concentra più su quello che egli definisce
“Stato sociale”,
lo ovvero le abitudini che si generano all’interno del regime
l’uguaglianza
democratico. Nota innanzitutto che questo regime si caratterizza per “
delle condizioni”, poiché negli USA sono assenti tutti i privilegi legati al ceto sociale,
e questa eguaglianza sociale (che non si estende però alla sfera economica,
poiché non genera un livellamento della ricchezza ma solo delle opinioni) genera
una enorme mobilità sociale, poiché in assenza dei ceti ognuno è portato a
migliorare la propria condizione, a ricercare un migliore status sociale o maggiore
ricchezza indipendentemente dal proprio ceto sociale. Si tratta di una vera
rivoluzione delle barriere sociali, legata anche ad una particolare visione
dell’individuo: l’individualismo, che per l’autore si registra in modo particolarmente
ceti statici, Tocqueville
forte negli USA. Pertanto i come era abituato a vederli in
Francia, anche in Europa sono destinati a scomparire, e proprio questa mobilità
determina il fatto che ogni cittadino abbia la possibilità di trasformarsi
Tocqueville
continuamente. Dunque per la democrazia non costituisce un diverso
modo di essere all’interno della società, bensì di un tipo umano diverso, poiché
l’uomo è diverso nella struttura democratica, perché sa di poter aspirare più in
alto. La democrazia quindi si caratterizza per una forte indipendenza e il rifiuto del
privilegio: tutto ciò è generato dall’uguaglianza delle condizioni.
La democrazia, essendo completamente diversa, per essere studiata necessita di una
scienza politica nuova, perché si tratta di un tipo di stato sociale diverso con cui
il mondo si è rinnovato.
Il “Dispotismo Democratico” o “Tirannide della Maggioranza”:
Vi sono tuttavia delle minacce all’interno della democrazia. Innanzitutto, essendosi
erose le strutture antiche e tradizionali dell’autorità, si ha anche un diverso
tipo di legami sociali: l’individuo infatti riorganizza tutto sotto uno schema
individualistico; inoltre il livellamento coincide con la mediocrità, perché entrambi