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Capitolo 29 - Stato costituzionale e democrazia repubblicana: Mazzini
L'idea di nazione ebbe nell'Ottocento il suo più autentico rappresentante in Giuseppe Mazzini. L'idea di nazione non può essere scissa dalla democrazia repubblicana e quindi dal riconoscimento del ruolo istituzionale del popolo nel nuovo Stato nazionale. Il popolo è, innanzitutto, una realtà etico-religiosa, indicata dalla formula mazziniana, "<<Dio e popolo>>", nel senso che la volontà divina, quale vero fondamento legittimante della legge, si manifesta per il tramite del popolo. Il nuovo Stato nazionale non potrà essere che democratico repubblicano e la questione sociale trova la soluzione nel suo ambito: Mazzini, in polemica con le dottrine socialiste e comuniste, critica la risoluzione della politica nel sociale e sottolinea che solamente nell'ambito politico è possibile garantire la libertà.
Il pensiero politico di Mazzini svolge...
Una coerente teoria della democrazia repubblicana, come sintesi delle istanze di libertà politiche e civili del liberalismo e di quelle sociali, di riscatto e promozione delle classi lavoratrici, del socialismo e del comunismo. Dio e l'umanità sono per Mazzini i supremi valori etico-spirituali che caratterizzano la nuova era. Mazzini sostiene che la rivoluzione francese è l'episodio finale di una era di transizione dalla società monarchico-aristocratica, caratterizzata da ordini chiusi, alla società dei popoli, delle nazioni. La teoria dei diritti dell'individuo, proprio perché tende ad affermare il primato del singolo, non serve a fondare la nuova società, che non si deve organizzare sulla base della competizione dei singoli, ma della loro collaborazione. Il concetto di progresso in Mazzini si inserisce nella sua critica alla ragione illuministica e al materialismo e pone in risalto la sua concezione.etico-spirituale della vita dell'uomo. Le chiese hanno esaurito la loro funzione: la nuova epoca è caratterizzata dall'avvento della religione Dio-umanità. La politica acquista così una precisa coscienza etico-religiosa. Il valore e significato che acquista l'umanità è il presupposto della nuova solidarietà fra i popoli. La necessaria mediazione fra l'individuo e l'umanità è rappresentata dal popolo, al quale Mazzini riconosce una personalità, una individualità storica. <<Un popolo è una coscienza, la coscienza di una grande idea da tradursi in fatti: d'un dovere collettivo da seguirsi, come sorgente di autorità nella vita, d'una forza invincibile collocata nel compimento di quel dovere di tutti per tutti...>>. Il popolo che attua questa unità etico-spirituale si esprime come nazione. L'idea di nazione, centrale nel pensiero politico mazziniano,
Il concetto di nazione ha una valenza etico-religiosa, in relazione al popolo, ma anche una chiara connotazione politica. La nazione, oltre ad essere un'unità politica reale, deve avere un fondamento etico-spirituale. L'unità si realizza solo quando i principi costitutivi della nazione sono acquisiti spontaneamente, in piena libertà. I principi proclamati dalla rivoluzione francese, libertà, uguaglianza, fratellanza, perdono il loro carattere astratto, che genera la contrapposizione anarchica degli interessi individuali, e acquisiscono il loro pieno valore come espressione della dignità umana, all'interno della nazione, che conferisce loro il loro fondamento etico. Pertanto, Mazzini sottolinea la formula "Dio e popolo". La nazione esiste solo se è realizzata con una partecipazione quasi totale del popolo: questa è la premessa della teoria mazziniana dell'iniziativa.
Rivoluzionaria dei popoli, che abbia come fine laloro indipendenza ed unità politica. La rivoluzione deve essere quindi popolare e nazionale: in questa prospettiva Mazzini critica la concezione marxiana della rivoluzione come espressione dellalotta di classe. La rivoluzione deve trovare la sua legittimazione solamente nei principi e nei valori della nazionalità, altrimenti scade al livello delle sommosse e delle insurrezioni.