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Storia delle Dottrine Politiche appunti su Constant: teorie ed opere Pag. 1
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Estratto del documento

Per l’autore gli erano più spavaldi, mentre nella modernità sono

più meditabondi, come è evidenziato anche dalla produzione letteraria, che

mostra come l’entusiasmo della antichità sia tramontato. Ciò vale anche per la

filosofia, che rispetto a quella antica è diventata più arida. La civilizzazione porta

con sé quindi sia pregi che difetti, rendendo gli uomini più sensibili, malinconici,

meno ottimisti; ha addolcito il carattere dell’individuo e se da una parte ha reso più

sicure le relazioni private, dall’altra ha tolto la istintività che si aveva nella

antichità.

Constant ritiene che tutto questo si riverberi anche nella politica: da queste

differenze infatti deriva che la libertà degli antichi sia diversa da quella dei

moderni. La libertà moderna, infatti, garantisce l’indipendenza dal potere, al

cittadino della polis

contrario la libertà antica significava per il avere diritti politici.

L’uomo dunque oggi chiede cose diverse alla politica, quindi è anacronistico

Rousseau

riproporre l’ideale di della democrazia diretta, perché l’uomo è cambiato

nei suoi desideri e nella sua moralità.

L’uomo infatti oggi cerca una maggiore libertà, poiché la libertà moderna è una

libertà dallo stato, che non deve travalicare gli spazi del cittadino.

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A.A. 2018-2019
4 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher miriamabc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle dottrine politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Giorgini Giovanni.