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TOMMASO MORO

Vive nel 4-500 in Inghilterra, è uno studioso, uomo politico e diventa Lord Cancelliere (primo

ministro). Il suo problema era il fatto che era cattolico, mentre Enrico VIII era anglicano. Non vede

pertanto il divorzio di Enrico VIII con favore. Per tenerselo buono, lo nomina Primo Ministro. Dopo

lo scisma, Tommaso Moro non accetta e si ritira a vita privata. Enrico, prima lo emargina, poi lo

rinchiude nella torre di Londra e lo fa decapitare. Nel 1516, Moro scrive un romanzo, l'Utopia, e qui

viene coniato quetso termine.

Personaggi:

Raffaele Itlodeo, navigatore, dice di essere stato al servizio di Amerigo Vespucci e di avere visitato

l'isola di Utopia. L'opera è divisa in due parti:

-critica il sistema inglese del suo tempo

-descrizione dell'isola di Utopia.

Il discorso parte dalla pena di morte, Itlodeo dice che in Regno Unito ci sono molte cose che non

funzionano, da qui traspare la critica alla pena di morte per il furto. Gli viene chiesto il perchè, la

pena sembra sproporzionata e inoltre il ladro accusato ucciderebbe il testimone.

Se il cristianesimo dice di non uccidere, perchè lo fanno? Qual è l'origine del furto, si chiede

Itlodeo? Deriva dalla poverta, ma perchè ci sono i poveri? Perchè nelle città ci sono tanti vagabondi

e disoccupati? Perchè i contadini vengono espulsi dalle campagne? Perchè sono state recintate le

terre? (enclosures).

*** h 15.00

Se tutto deriva dalle proprietà private, allora bisognerebbe abolirle. Questa soluzione è stata

sperimentata a Utopia.

II parte di Utopia

Nella II parte si parla dell'isola, una sorta di mondo rovesciato in cui troviamo valori opposti.

Descrive società collettiviste e comuniste. Il navigatore dice che in questa società funziona tutto per

il meglio. Il lavoro viene fatto in comune, i prodotti di conseguenze sono comuni. Questo sistema

funziona perchp i bisogni sono pochi, per cui non si necessita di molto lavoro -> società egualitaria.

Differenza tra il suo comunismo e quello platonico? Quello platonico non è mosso da motivi

economici, quello di Moro sì (infatti le prorpietà private vengono abolite per risolvere il problema

economico).

Comunismo di Utopia,

-tipo produttivo

-tipo distributivo

C'è pianificazione totale della vita oltre che dell'economia.

Tommaso Moro ha la presunzione di sapere quali sono i veri bisogni della persona, lo Stato

pianifica tutto in base a questa presunzione. Per spostarsi in quest'isola bisogna avere un

lasciapassare, tutto infatti deve essere controllato perchè ogni cosa può mandarein crisi il sistema.

Rotazione del lavoro, per far sì che l'uno non sia superiore all'altro.

Come concepisce la famiglia Tommaso Moro? In termini gerarchici. Prima c'è il marito , poi la

moglie e il figlio. La Religione? Che religione c'è in utopia? Gli utopici non sono cristiani, perchè il

cristianesimo non è ancora giunto a Utopia. La loro religione è molto semplice, fondata su pochi

dogmi.

Problema dell'ateismo: in questa società è possibile che uno sviluppi idee atee. Cosa farne? Moro è

contrario alla coercizione, se uno è ateo deve essere curato e rieducato, lo si può recuperare. Il

problema dell'adulterio, in utiopia non è permesso perchè viene punito con la priogione. Se si

ricommette adulterio, si può ricorrere alla pena di morte. Moro critica la pena di morte, non in

quanto tale, ma in relazione al furto.

Struttura politica

Vige la democrazia, ogni carica viene dal basso

FOIGNY

Libertinismo: corrente filosofica del 5-600 che propugnava la libertà di pensiero.

Foigny, Scrive un'utopia nel 1676, chiamata "Terra australe conosciuta". La vicenda si svolge in

Australia (isola reale, ma che in quell'epoca era sconosciuta). F è libertino sia nel senso filosofico

sia nel senso odierno. Ha avuto un comportamento scandaloso. Il protagonista delle sue opere è un

ermafrodita, che viene scelto in quanto simbolo del "diverso". È impersonificato dal marinaio

Jacques Sadeur. Tutti nell'isola erano ermafroditi, perchè rovescia il paradigma normale. Fa vedere

che normale/diverso sono concetti relativi (relativismo).

Nonostante non ci fosse potere politico, questa società funzionava meglio di quelle che ce

l'avevano, in quanto ognuno si autogenerava essendo perfettamente autosufficiente. Questi

ermafroditi sono in comune accordo tra di loro, viene raccontato come vengono trattate le donne in

Europa -> critica al maschilismo.

Ci sono due aspetti da analizzare, la felicità e la religione

Religione: il marinaio dice che in quella società c'è una religione che consiste nel non parlare di

religione, di Dio. Perchè? Perchè parlandone si da luogo a delle dispute, e queste non sono motivate

se non si conosce nulla di questo tema.

Felicità: la società utopica prometteva la felicità, in realtà gli abitanti dell'Australia sono infelici,. Perchè?

Non vedono se stessi e vedono la vita come un declino inarrestabile, hanno una pulsione al suicidio (la

legge non lo permetteva prima di una certa età)

Hobbes

Hobbes appoggia il potere del re, questo potere è direttamente derivante dal popolo e questo

accordo si fonda su di un contratto sociale, che deve basarsi sul consenso dei sudditi.

Lo Stato di natura è la condizione dell'uomo precedente all'esisteza dello stato politico, è una

condizione in cui gli uomini vivevano in libertà e uguaglianza, senza potere politico. Questa è però

una condizione che degenera, perciò bisogna uscire da questo tipo di sistema attraverso un contratto

sociale, tramite il quale gli uomini, costituendo il potere politico, cedono tutti o alcuni dei propri

diritti naturali al sovrao perchè esso tuteli i diritti che a loro restano. Si assiste quindi alla nascita

dello Stato come frutto del contratto sociale.

In questo caso, il potere deriva dal basso, (è frutto di un accordo volontario -> volontarietà del

patto) [Aristotele: non volontarietà nel passaggio di famiglia e polis, ma: potere politico come

prodotto necessario nell'evoluzione storica, si distacca dal giusnaturalismo].

Alla base dello Stato ci sono gli individui soggettivamente considerati, non si parla di comunità. Si

vede che quindi il modello aristotelico è ben diverso da quello giusnaturalista.

Thomas Hobbes, 1588-1679, pubblica "Il Leviatano" nel 1651, si tratta di una riflessione politica

caratterizzata dal timore del disordine sociale. Teorizza un potere politico assoluto.

Nella metà del '600 assiste al crollo della monarchia inglese, durante la guerra civile, Hobbes va in

esilio. Viaggia per l'Europa, conosce Galileo Galilei e si dimostra interessato allo sviluppo della

scienza moderna perchè secondo lui il potere non può essere giustificato col diritto divino, con la

religione. Il nuovo modo per giustificare il potere politico sono le scienze matematiche, la scienza

moderna e l'etica dimostrativa, che sono in grado di arrivare a delle verità dimostrate. Applicando

questo metodo nel campo morale e politico, si può arrivare ad un grado di certezza sicuro e offrire

una giustificazione efficace del potere.

Nella metà del '600 si assiste ad una crisi dell'ordine politico inglese dovuta all'emergere di nuovi

ceti sociali: piccola nobiltà e borghesia mercantile: l'aristocrazia si sente quindi minacciata. Viene

attaccato il principio di autorità.

Stato di natura

Secondo Hobbes, gli uomini nello stato di natura sono liberi ed uguali, sono fondamentalmente dei

corpi che si muovono, vivono senza potere politico. Essi si muovono seguendo un principio di

utilità, sono attratti da ciò che provoca piacere e respingono ciò che provoca dolore. Ogni uomo

nello stato di natura è titolare dello "ius in omnia", del diritto sopra tutte le cose. Non esiste, in

questo tipo di sistema, la proprietà privata. Proprio dallo Ius in omnia nascono i conflitti, la guerra è

inevitabile, s arriva così al "bellum omnia contra omnes". Essendo gli uomini esseri passionali,

empi e malvagi, è necessario un contratto sociale per ristabilire l'ordine. Il bene più minacciato nello

stato di natura è la vita. Bisogna quindi cedere i propri diritti al sovrano (garante della pace sociale),

rinunciare ai propri diritti per salvaguardare la vita. Gli uomini sono essere irrazionali che possono

però avere dei momenti di lucidità e possono razionalmente capire l'esistenza di leggi di natura,

regole secondo le quali gli uomini possono raggiungere il proprio obiettivo (vita).

Ci sono 19 regole che permettono di uscire dallo stato di natura:

-rinunciare allo ius in omnia

-cercare la pace

-rispettare i patti

Lo Stato di Natura non è mai esistito, ma ci sono 3 situazioni storiche che vi assomigliano: le

società primitive, la guerra civile, la società internazionale.

Il sovrano è l'unico titolare dello ius in omnia, -> assolutismo.

Hobbes è il più importante dei giusnaturalisti. Inverte lo schema della sovranità, il potere politico

non deriva più dall'alto (dio) ma dal basso (consenso dei sudditi).

Hobbes afferma il principio di eguaglianza tra gli uomini. Il pensiero di Hobbes, materialista, ha

valore rivoluzionario sebbene egli fosse politicamente un conservatore, ma non era amato perchè

afferma l'uguaglianza naturale degli uomini, nello stato di natura.

Contratto sociale: stipulato per salvaguardare la propria vita, è concepito da Hobbes come

meccanismo dell'autorizzazione, cioè nello Stato di Natura gli uomini rinunciano al diritto su tutte

le cose e autorizzano il sovrano ad esercitarlo per loro. Quindi, dopo il contratto sociale, l'unico

autorizzato ad esercitare il diritto è il sovrano, agli uomini rimane il diritto alla vita. Puo il sovrano

toglierlo? Contrasto: il sovrano è istituito per garantire la vita, ma avendo potere su tutto potrebbe

anche toglierla. Il cittadino però può sottrarsi alla cattura.

Hobbes è teorico dell'assolutismo. Ci sono dei vincoli al potere del sovrano a parte garantire la vita?

No, perchè è un sovrano assoluto. Quali poteri ha il sovrano? Ha potere politico, il monopolio del

diritto e della forza. Ha anche un potere economico, perchè nello stato di natura non esiste proprietà

e dopo il contratto sociale viene istituita la proprietà ed è del sovrano, che la concede ai suoi sudditi.

Egli è titolare anche del potere religioso, (nel frontespizio del Leviatano il sovrano, composto dai

suoi sudditi, ha

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
61 pagine
25 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher enn00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle dottrine politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Berti Francesco.