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Se: legislativo + esecutivo = leggi tiranniche

❖ giudiziario + legislativo = legislatore potere arbitrario sulla vita e sulla liberta’ dei

❖ cittadini

giudiziario + esecutivo = giudice forza di un oppressore

❖ tutti e 3 insieme = dispotismo

- L’Inghilterra ci mostra che la monarchia inglese che esercita il proprio potere ha come

contro potere la nobiltà e il popolo.

- In Francia il contro potere lo detiene l’aristocrazia, come contrappeso al potere del

monarca.

Tesi nobiliare: enfatizza il potere dei nobili, in Francia lo si diventava: con la nomina del re - nobiltà

di spada, o nominato in quanto ricopre un ruolo importante - nobiltà di toga.

Le leggi positiviste:

il diritto delle genti leggi che regolano i rapporti internazionali

❖ il diritto politico leggi istitutive che riguardano i rapporti fra governanti e governati

❖ il diritto civile leggi concernenti i rapporti reciproci fra i cittadini

Non e’ favorevole alla conquista: e’ innaturale per le repubbliche, impone agli stati dispotici

l’alleanza del principe conquistato, invece va considerata con prudenza dalla monarchia, la quale

deve estendere la conquista solo finche’ resta nei limiti che sono naturali per il suo governo.

La relazione ideale fra gli stati sono di rapporti commerciali puo’ corrompere i costumi puri ma,

certamente mitiga i costumi rozzi ed e’ un importante fattore di pace fra le nazioni; si addice ai paesi

liberi, ma deve essere regolato da leggi appropriate che favoriscano l’interesse generale.

Rousseau

Jean - Jacques Rousseau, e’ svizzero, nasce a Ginevra nel 1712

All’inizio collabora nel progetto dell’enciclopedia o dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei

mestieri, scrive le voci concernenti la musica.

Nel 1750 risponde a un quesito: “se il progresso delle arti avesse contribuito a ingentilire i

costumi”.

Sostiene una tesi che era controcorrente per l’epoca, dice che con il progresso delle arti e delle

scienze, i costumi si sono guastati, la moralità umana si corrompe e la corruzione è arrivata ovunque.

Questo perché sostiene che gli esseri umani sono per natura buoni, una bontà naturale, che viene

corrotta da scienza e arti che vanno a moltiplicare i bisogno degli esseri umani; sono buoni nella

condizione naturale poi i costumi la corrompono. La bontà degli esseri umani sta nel passato.

Credeva nella bontà primitiva, gli uomini era buoni perché per natura non sono né esseri morali né

immorali. Lo stato di natura che si immagina Rousseau, dove i personaggi sono felici, stato felice

dove ci sono i viandanti solitari che immaginano a occhi aperti.

1754 “Discorso sull’origine e i fondamento dell’ ineguaglianza fra gli uomini” descrive l'uomo

naturale come vivente in un stato di innocenza, l’uomo si corrompe entrando nella società di natura;

“l’uomo che pensa è un uomo pervertito”. La sua ideale naturale di uomo è un passeggiatore. L’uomo

nello stato naturale è innocente e felice perché in una condizione di eguaglianza, tutti liberi

(dipendono solo dalla natura) ed eguali (esiste solo ineguaglianza naturale o fisica come eta’,

salute), invece nella società non appena appare la proprietà privata vi è la tomba della libertà e

uguaglianza.

Si leggeva Plutarco “le vite parallele” lo leggeva per educare i suoi lettori. Trae l’immagine della

società spartana dove i cittadini si chiamavano uguale, come si fa a riproporre una società di eguali

in una società in cui la proprietà privata ha travolto l’uguaglianza che vi era all’inizio?

Scrive “il contratto sociale” 1762 si apre con: “l’uomo per natura nasce libero ma ovunque è in

catene”, tutto inizia con la limitazione della terra (fine dell’uguaglianza), la proprietà privata è la

causa di tutto, del declino della liberta’ e uguaglianza.

Rousseau si distacca dagli altri illuministi:

- gli illuministi: pensavano di spostare il potere per creare una monarchia

costituzionale, dare il potere alla classe borghese che si sta arricchendo, limitare il

potere del re I liberali: il governo protegga me e la mia proprietà.

- Rousseau sosteneva che l’uguaglianza sotto le leggi non sia sufficiente in quanto

serve a difendere i privilegi. Mantenere nella società civile sotto le leggi la stessa

libertà e uguaglianza che si aveva nello stato di natura Rousseau: essere liberi e

uguali come eravamo prima, la libertà consiste nel partecipare tutti quanti nel creare

le leggi che ci governano, un corpo umano idea repubblicana come res publica

come res populi. Liberta’ e uguaglianza civili.

Fare un contratto con il quale noi diventiamo un unico corpo politico dotato da una unica volontà

generale, che mira al bene comune. Libertà: partecipazione al governo. Esito del contratto è

democratico. Con il contratto diventiamo cittadini tutti sullo stesso piano perché tutti abbiamo il

diritto di partecipare, la sovranità rimane al popolo.

Una forma di governo dei migliori - aristocrazia intellettuale - soluzione migliore. Volontà del

corpo politico, mirare al bene comune, può essere incarnata anche da un'unica persona. Distingue

la volontà generale da quella particolare (quella dei singoli membri della società) e da quella di tutti

(la somma della volontà particolare - che però non ottiene il bene comune).

La monarchia è un pessima forma perché vede sempre il dominio della volontà particolare. La

volontà generale è sempre retta e tende sempre alla pubblica utilità; il legislatore è l’individuo

d’eccezione che ha la capacità di istituire un popolo, rendere un insieme di persone un’unità.

Lo stato descritto da Rousseau, denominato repubblica: democrazia diretta, in cui popolo sovrano di

riunisce in assemblea per esercitare direttamente il potere legislativo.

Sovranità: inalienabile, indivisibile, infallibile, assoluta e consiste nell’esercizio della volontà

generale, il sovrano mira al bene comune e quindi morale.

Abbiamo bisogno di un governo che è l’intermediario tra sovrano e sudditi e si deve occupare

dell’esecuzione delle leggi. Il sovrano fa le leggi. Il governo, sede del potere esecutivo, e’ distinto dal

potere legislativo.

Importanza che attribuisce alla religione civile, non quella intesa come la credenza in Dio (religione

dell’uomo), ma nella credenza dei valori della comunità politica e fondanti della comunità (religione

del cittadino) ideale nuovo.

Il contratto serve per replicare la libertà naturale e non per creare una monarchia assoluta.

Quello che un autore dice è altrettanto importante quanto la storia della ricezione di quell’autore;

1762 viene scritto il contratto sociale. Il re è costretto a convocare i rappresentanti di tutta la nazione

- gli stati generali: nobiltà, il clero e 3 stato e sentire il loro parere. Si votata per stato e non per testa

e quindi nobiltà + clero, ma accade che gli stati generali di fronte alla situazione, il popolo invade la

Bastiglia, si auto-nomina assemblea costituente di Francia, perché vuole dare una nuova

costituzione, si pone il problema della sovranità, chi la ha? Viene avanzata la teoria che in realtà sia

la nazione francese a detenere la sovranità e gli stati generali in quanto rappresentativi hanno

questa legittimità. Origine e fondamento delle leggi e della costituzione, della nostra obbedienza al

sovrano Abate Sieyès

Abate Sieyes nasce nel 1742.

Nel 1789 scrive “che cosa è il 3 stato?” L’impatto sul funzionamento degli stati generali che si

trasformano in assemblea nazionale e da li costituente per dare una nuova costituzione alla Francia.

Problema con quale autorita’, potere, leggitimita’ un organo decide che puo’ trasformare una

costituzione, abolirla e crearne una nuova.

Nell’opera: all’origine di ogni forma politica prima che esista lo stato, vi è la nazione francese che

è un corpo unitario che comprende tutti i cittadini di Francia. La nazione preesiste a ogni cosa, è nata

in passato dall’associazione di tutti cittadini francesi su base volontaria con una volontà comune, è

all’origine della costituzione, delle leggi e la nazione detiene la sovranità. Per questo la nazione può

decidere di cambiare la costituzione. La nazione, insieme dei cittadini, detiene la sovranità che crea la

costituzione e le leggi, la sua volontà è la legge stessa.

Polemica su come funzionavano i 3 stati: nobiltà, clero, e il 3 stato. Il 3 stato: è tutto - perché

statisticamente comprende l’intero popolo di francia; non conta nulla - ad esempio nelle votazione

(non si votava per testa ma per stato) e quindi non raggiungeva la maggioranza (in quanto nobilta’ e

clero si univano nelle votazioni), ma vorrebbe diventare qualcosa - contare i voti per testa.

Opera una distinzione che prima era implicita tra:

- potere costituente quello che è detenuto dalla nazione - creare una costituzione,

sciolto da ogni legge, è sottoposto solo al limite naturale;

- potere costituito deriva dalle leggi = il governo, assemblee. In Francia comanda

l’assemblea legislativa in quanto dietro ha la nazione.

La nazione ha ogni potere; il governo, l’assemblea sono come commissari della nazione, eseguire i

compiti che la nazione gli ha affidato.

Il sistema rappresentativo viene considerato come l’unica formula politica realmente adeguata alle

esigenze delle nazioni moderne. Edmund Burke

Poco dopo che la rivoluzione francese è scoppiata, Burke, pensatore politico irlandese, scrive

“riflessioni sulla rivoluzione in Francia”, scritta sotto forma di lettera per un amico, e questa opera

e’ diventata un manifesto del conservatorismo politico.

L’idea che le istituzioni siano il prodotto della storia, intesa come un processo evolutivo fondato sulla

catena delle generazioni; la vera saggezza politica consista nel prendere parte a questo processo,

senza pretendere di ricostruire.

Burke è un tradizionalista più che un conservatorista, obietta alla rivoluzione il fatto che è stata fatta

senza tenere conto della tradizione politica francese “conservazione attraverso il cambiamento” o

“difesa tramite concessioni”.

- Un conservatore: vorrebbe che la situazione politica di uno stato rimanesse semp

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A.A. 2023-2024
93 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sararabbi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle dottrine politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Giorgini Giovanni.