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STORIA DELLE COMUNICAZIONI
- L’AVVENTO DELLA PUBBLICITA’
La pubblicità moderna è un prodotto della parte finale del diciannovesimo secolo.
Legata alla Rivoluzione Industriale la pubblicità nelle prime fasi si sviluppò seguendo
strettamente il percorso della stampa a diffusione di massa.
I giornali inglesi e americani pubblicavano inserzioni a pagamento sin dal ‘600 ma
erano
perlopiù avvisi brevi, puramente informativi.
La maggior parte degli annunci pubblicitari di questo periodo, tuttavia, mirava
semplicemente
a informare clienti potenziali della disponibilità di una merce o di un servizio.
Quest’uso rimane immutato, su giornali e riviste, anche ben dopo la metà dell’800.
La pubblicità d’effetto si diffuse sempre più dalla metà del secolo, ma “in esterni”:
manifesti,
cartelloni, pannelli sandwich e pubblicità su treni, tram e insegne elettriche.
Inizialmente la pubblicità d’effetto non era considerata rispettabile ed era associata al
circo
e ai venditori di toccasana.
Solitamente la stampa seria evitata questo tipo di pubblicità.
La situazione mutò nell’ultimo ventennio dell’800.
In questi anni la stampa si trasformò in tutto l’occidente, con l’avvento di giornali e
periodici a
diffusione di massa, che si sostenevano con gli introiti della pubblicità.
Su questa nuova stampa i piccoli annunci informativi cedettero il passo a inserzioni più
ampie
finché divenne comune la pubblicità a tutta pagina.
Lo scopo principale non era più fornire una semplice informazione ma persuadere i
compratori.
Se i prodotti in concorrenza erano più o meno identici, bisognava seminare distinzioni
nella
mente dei consumatori, con pubblicità che dicevano poco delle qualità intrinseche dei
prodotti.
Negli anni ’80 a questo scopo si cominciò a utilizzare la marca, il nome commerciale.
La pubblicità del prodotto “ di marca” mirava a persuadere il pubblico a considerare
quel nome
particolare come sinonimo di qualità, se non addirittura sinonimo del prodotto stesso.
Gli slogan, le frasi adatte a rimanere impresse nella memoria, servivano al medesimo
scopo.
Tra il 1890 e il 1914 si svilupparono vere e proprie agenzie pubblicitarie, che
impiegavano
copywriter specializzati che non si limitavano a comprare spazio sulla stampa ma
ideavano e
preparavano le pubblicità.
Nacquero le campagne pubblicità, il volume totale della pubblicità crebbe negli Stati
Uniti
rapidamente.
La crescita della pubblicità fu strettamente intrecciata con lo sviluppo della cultura
consumistica.
L’esaltazione tradizionale di virtù come l’abnegazione, la frugalità, la laboriosità era
messa
sempre più in discussione dal desiderio di acquisire cose, agi e comodità, di gratificarsi
e di
cercare il piacere come via alla felicità.
L’industria pubblicitaria mirava a persuadere il pubblico a comprare le merci che ora