Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
APPUNTI DI
STORIA DELLE ASSICURAZIONI
E DELLA PREVIDENZA
INDICE
1. MUTUALITA’ 2
1.1 MUTUALITA’ ASSISTENZIALE 2
1.2 MUTUALITA’ RISARCITORIA 4
1.3 MUTUALITA’ MARITTIMA 4
2. ASSICURAZIONE A PREMIO 5
Ipotesi su Origine, Nascita, Diffusione,
Dibattito Ideologico, Dibattito Giuridico
3. COMPAGNIE ASSICURATIVE 7
3.1 RAMO INCENDI 8
3.2 RAMO VITA 10
Tontine, Sviluppo Scientifico, Sviluppo Compagnie Assicurative
Trasformazione Economico – Sociale
4. LLOYD’S DI LONDRA 13
Il Mercantilismo, Le Coffee House, Register Society
Lloyd’s Assicurazioni
5. TRIESTE 16
6. ASSICURAZIONI GENERALI 17
Il Regno di Napoli, Lo Stato di Pontificio, Stati Sardi,
Il Ducato di Modena, Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla,
Granducato di Toscana e Ducato di Lucca,
Trasporti Marittimi, Trasporti Fluviali e Terrestri,
Ramo Vita, Ramo Incendi, Ramo Grandine
7. INA 21
Età Giolittiana, Il Fascismo
8. ASSICURAZIONI SOCIALI 24
Unità d’Italia, Il Modello Tedesco, Governo Crispi,
Età Giolittiana, Prima Guerra Mondiale, Il Fascismo 1
1. MUTUALITA’
Il bisogno di sicurezza è innato nell’uomo, dalla società primitiva a quella odierna, tale
bisogno ha accompagnato l’uomo nella sua evoluzione. Il bisogno di sicurezza ha trovato una
prima soddisfazione nella società, quindi nell’unione di più soggetti esposti al medesimo
rischio, questa affermazione può essere ricondotta al concetto di mutualità. La mutualità è
quindi un unione di più individui vincolati dal bisogno di sicurezza. La mutualità sorge spontanea
in una fase di economia naturale, la prima risposta a tale bisogno è la famiglia. Lo sviluppo
della mutualità avviene tuttavia con il passaggio ad un’economia di denaro, dove ritroviamo nei
patti associativi a scopo mutualistico una risposta al bisogno primario. Sfuma anche il concetto di
mutualità, ridefinito come costo ripartito tra gli associati per risarcire il danno subito dal
singolo. Secondo alcuni storici dalla mutualità deriva l’assicurazione. Antonio La torre, distingue 3
filoni di mutualità: assistenziale ( da cui deriva il moderno sistema delle assicurazioni sociali ),
risarcitorio ( origine dell’assicurazione a premio privata ) e marittimo.
1.1 MUTUALITA’ ASSISTENZIALE (MA)
Fin dai tempi dalla società primitiva sono riscontrabili le prime forme di MA in una pratica
detta Affratellamento. La pratica si inquadrava come comunione tacita familiare. L’evoluzione
passa per l’antica Grecia e Roma, dove sorsero delle associazioni di mutuo soccorso, denominate
rispettivamente Eranoi e Collegia. Già in questa fase si inizia a distinguere la tendenza ad uscire
dalla sfera della protezione familiare. Nel Medioevo in Germania prendono vita le Gilde che in
cambio di una contribuzione periodica, riconoscevano all’associato un diritto al soccorso. Le
Gilde si diffusero anche in Inghilterra. Parallelamente, in Italia, si andavano diffondendo le
Corporazioni di Arti e Mestieri che riunivano associati che praticavano la medesima
professione anche queste avevano come finalità l’assistenza e la protezione degli associati mediante
il reciproco aiuto.
Un forte impulso all’assistenzialismo fu dato dalla Religione anche se le tipologie di
intervento risultavano ancora “ad personam” e rivolte a categorie di bisognosi. In primis con la
diffusione in Europa del Cristianesimo, poi con la Riforma Protestante. L’assistenza cristiana
veniva praticata dalle Confraternite e dalle Opere Pie. Nella Francia del 700 nascono le
Confraternite Cristiane che miravano al duplice obiettivo di tutelare economicamente gli
associati e di diffondere il Verbo di Cristo. 2
Le Opere Pie si diffondono in Italia nell’Età Medievale. L’origine delle OP risiede nel
ceto mercantile, il quale, seguendo pedissequamente il messaggio Evangelico, attraverso l’offerta
“degli avanzi” ai poveri conquistava la salvezza. Di qui il contrasto con l’etica protestante.
Nel 1517 Martin Lutero avvia la Riforma Protestante centrata sulla predestinazione
dell’anima e quindi sulla negazione della salvezza attraverso la carità. L’etica protestante
condanna il parassitismo ed individua nell’indigenza assoluta l’unico stato di povertà meritevole
di assistenza. L’etica protestante è fondamentale nello sviluppo dell’assistenza in quanto muta
l’approccio al problema della povertà, che dalla marginalità passa alla società: la povertà è un
problema sociale.
Nel corso del XIV secolo, il pensiero protestante si diffonde in Europa e pianta in Inghilterra
delle solide radici. La sensibilizzazione sociale del problema della povertà comporta una prima
fase di Istituzionalizzazione della funzione assistenziale. Lo stato regola le forme di assistenza
attraverso una “classificazione dei miserabili” e a seconda dello stato di povertà predispone dei
mirati meccanismi assistenziali, non solo, lo Stato desidera inoltre formare una coscienza
collettiva del problema, come?
1601 Inghilterra, Atto di Elisabetta. Con questa legge, si obbligano i benestanti a
versare un tributo allo Stato finalizzato al sostentamento dei poveri. Il concetto stesso di
povertà muta e passa da indigenza assoluta a stato di bisogno.
L’assistenza si configura come un dovere sociale che pone obblighi di contribuzione a
carico delle classi sociali più abbienti e diritti alla prestazione assistenziale in capo ai bisognosi.
Le riforme di Elisabetta, per quanto innovative e decisive, aprono la strada corretta da seguire, ma si
riveleranno inadeguate in concomitanza della Rivoluzione Industriale.
Fra il XVIII ed il XIX secolo, prende piede la Rivoluzione Industriale (RI). Il focolaio
iniziale è situato in Inghilterra. Il movimento operaio pone in evidenza i nuovi problemi sociali
apportati da RI, di conseguenza anche dei nuovi rischi, ai quali, il lavoratore è soggetto. Il
movimento ha come obiettivo il riconoscimento, da parte dello Stato, del diritto all’assistenza.
Lo Stato deve assumere la funzione assistenziale: non basta più lo Stato-Regolatore, è necessario
lo Stato-Interventista alla base dei moderni sistemi assistenziali.
Art 38 Costituzione, Italia. Individua nell’assistenza e nella previdenza sociale dei diritti
incomprimibili del cittadino. La previdenza è un diritto acquisito mediante contribuzione,
l’assistenza, poggia sul principio di solidarietà, ed è un diritto subordinato allo stato di bisogno che
prevede tre ambiti operativi: famiglia, povertà e disabilità. Assistenza e previdenza sono i due
cardini su cui poggiano i moderni sistemi di assicurazioni sociali. 3
1.2 MUTUALITA’ RISARCITORIA (MR)
Anche in questo filone, la tradizione è millenaria. Le prime forme sono rinvenibili in
Antico Egitto tra allevatori che si associavano per ripartire il rischio ( e quindi il danno ) della
perdita del bestiame. Nel Tardo Medioevo, invece, ritroviamo delle associazioni di Armatori
volte al contenimento del rischio di perdita del naviglio. Il denominatore comune è l’associazione
tra “possidentes”. La MR tutela interessi patrimoniali, la funzione è quella di conservare il
patrimonio dell’individuo. La solidarietà espressa da MR è tra “possidentes”,i quali, versavano un
contributo periodico che alimentava un fondo di garanzia.
1.3 MUTUALITA’ MARITTIMA (MM)
Il filone della MM segue lo sviluppo dei traffici commerciali via mare. Le prime forme
di MM si riscontrano nel Conservagium e nella Contribuzione per le Avarie Comuni. Il
Conservagium indicava un consorzio di armatori unito per formare un convoglio di navi
mercantili che dovevano affrontare la stessa rotta. La costituzione del convoglio riduceva
intrinsecamente i rischi connessi alla navigazione e quello di pirateria. La seconda tipologia di MM
riguardava il rischio di “Getto” ovvero una serie di provvedimenti che il comandante era
costretto a prendere in situazioni di emergenza per salvare nave, equipaggio e carico. La MM
presenta una serie di peculiarità: la specializzazione per i trasporti marittimi, la transitorietà
del rischio riconducibile ad un singolo viaggio, la finalità preventiva del rischio ( e quindi del
danno ) e la ripartizione del danno in caso di sinistro. 4
2. ASSICURAZIONE A PREMIO (AP)
La connotazione implicita del contratto di assicurazione è l’aleatorietà, ovvero, il
rischio che costituisce l’oggetto del contratto. Le scienze statistiche ed attuariali permisero di
trattare con specificità il rischio, in particolare, si giunse ad una previsione abbastanza precisa della
frequenza dei sinistri riconducibili al rischio assicurato. Lo studio di tali scienze ebbe origine
durante l’Illuminismo, tuttavia, l’attività assicurativa ebbe origine in Italia nel XIV secolo.
Quindi, alle origini, AP si presentava come un contratto aleatorio trattato in modo
despecializzato, non professionale, in quanto mancavano le basi tecniche per lo studio e la
gestione del rischio.
Il rischio veniva trattato in modo empirico sulla base di informazioni procurate
all’assicuratore dai Sensali o dalla rete di commercianti e riguardanti: imbarcazione, itinerario,
equipaggio, comandante. Il premio si calcolava in funzione delle informazioni pervenute e del
valore assicurato. Il termine assicuratore è usato in modo improprio, perché tale terminologia è
riservata ad operatori specializzati, mentre, i primi assicuratori erano gli stessi mercanti. Ciò
nonostante il rischio di navigazione ( caso atipico ) si presentava come maneggevole anche con
criteri meramente empirici. AP è nata in ambiente mercantile, più puntualmente nei trasporti
marittimi.
Ipotesi Su Origine. Alcuni studiosi, come già detto, ritengono che l’assicurazione derivi
dalla mutualità. Altri invece ritengono che la mutualità sia entrata in crisi alla fine alla fine del
XV secolo a causa dei suoi impliciti limiti strutturali riconducibili al rapporto fiduciario che si
indebolisce all’aumentare degli associati. La seconda ipotesi di origine nasce dalla convergenza
di due fattori: bisogno di sicurezza ed intento speculativo. La distinzione è fondamentale perché
la mutualità predispone uno schema di condivisione del rischio, mentre, l’assicurazione è
un’operazione commerciale che trasferisce il rischio da un soggetto ( assicurato ) ad un altro (
assicuratore ).
Nascita. 1347 Genova, Penisola Italica. Bensa ritrova un contratto di assicurazione a
premio riconducibile alla data appena riportata. Melis sostiene di aver trovato nell’archivio della
Compagnia Datt