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Il New Deal americano
Roosevelt adottò a livello federale politiche di sostegno ai prezzi agricoli, di sostegno ai redditi con un salario minimo, e un riordino del sistema pensionistico e previdenziale. Infine furono attuati investimenti diretti come il Tennessee Valley Authority, spese pubbliche volte a costruire in queste valli un sistema di energia elettrica per ammodernizzare. La ripresa avvenne, tuttavia, con il riarmo (Pearl Harbor e sommergibili tedeschi) a causa della necessità di avere una nuova flotta.
Anni trenta
Germania e Giappone ottennero i risultati migliori nel mix di svalutazione monetaria e politica di intervento economico attraverso il riarmo, con una crescita economica. La Gran Bretagna e l'Italia furono intermedi. Francia (convulsioni confusionarie) e USA (attesero troppo ad esercitare il ruolo di economia mondiale) peggiori.
La II WW e le sue conseguenze
L'età dell'oro (secondo dopoguerra)
Iniziamo da qualche dato di sintesi: fatto 100 il Pil
1929 Germania 1938 = 123
Francia 1938 = 95
GB 1938 = 114
USA 1938 = 89
Giappone 1938 = 121
Italia 1938 = 102
Enormi risorse investite nella guerra da un lato dagli alleati, foraggiati dagli USA, dall'altro la Germania, mentre l'Italia si mantenne ai margini (spese molto poco nella guerra).
Il nuovo ordine nazista: stato corporativo; programmazione non centralizzata ma condivisa con le singole corporazioni, economia mista stato/mercato; autarchia; lo spazio vitale;
Lo spazio vitale tedesco sostenuto dagli alleati e dai paesi occupati: molte risorse dall'ovest, poche risorse dall'est.
Appunti Storia Economica 15
Si confrontarono due prospettive: Speer farla lavorare in patria, in loco, oppure, Sauckel, importarla in Germania, ma sempre con la violenza e la coercizione, con generazione di ribellioni e sabotaggi.
La Gran Bretagna dovette ricorrere al sostegno USA.
Già dal 1941 gli USA decisero di rinunciare a chiedere la restituzione degli aiuti concessi agli alleati.
La carta Atlantica,
accordo tra USA e Gran Bretagna, 1941 fu negoziata da Keynes: si basava sul multilateralismo (fatta da molti stati, tutti coloro che avrebbero aderito) e cooperazione (non c'è distinzione tra vincitori e vinti). Ci vollero alcuni mesi perché la Gran Bretagna pensava di avere ancora un ruolo decisivo nel dettare le regole, ruolo che avevano gli USA. Nel Febbraio 1942 venne approvato il Mutual Aid Agreement che finanziò con circa 30 miliardi $ la Gran Bretagna, oltre a 10 destinati all'URSS. Nel 1942 gli Usa entrano in guerra assumendosi tutte le conseguenze, militari e civili. Dal 1942 le risorse degli Alleati pendono inesorabilmente contro la Germania. Un solo dato per i costi della guerra: 55 milioni di morti di poco meno della metà russi e un secondo collasso della Germania. Il secondo dopoguerra: il Piano Marshall / European Recovery Program Nel 1943 UNRRA: ci fu il primo piano di 4 miliardi $ d'aiuti umanitari per le popolazioni liberate. SubitoOCSE;Il Fondo di contropartita. Utilizzo: 33% materie prime, 29 % prodotti alimentari, 16 % prodotti energetici; 17 % macchinari;
Beni ceduti e pagati con fondo di contropartita in quattro anni 1948-1952 per 12 miliardi di $ poi con la guerra di Corea divenne Mutual Security Agency.
Fondi distribuiti a tutti i paese senza distinzioni, sia pur con preferenze agli ex alleati, persino Portogallo e Turchia.
Totale complessivo aiuti dall'UNRRA all'ERP: 99 miliardi di $ (circa 850 a valore del 2015)
Appunti Storia Economica 16
I benefici del PM: l'OECE a Parigi 1948 come motore della federazione Europea, dal 1961 OCSE con l'adesione di Australia, Canada e Giappone.
Ostacolo alla Federazione europea: le persistenti resistenze nazionalistiche Francia vs Germania con l'isolamento della Gran Bretagna.
Soluzione Robert Shuman: 1951 nasce la CECA ( con sei paesi aderenti Belgio Olanda e Italia) e l'Unione Europea dei Pagamenti, fino al 1958, per la circolazione della
valuta.Esito finale: si afferma il multilateralismo: libero accesso a tutti i paesi.Gli altri organismi della cooperazione internazionale:1948 il General Agreement on Tariffs and Trade:non discriminazione tra i paesi aderenti;eliminazione dei contingentamenti;reciprocità fino alla creazione;dopo numerosi rounds dal 1995 WTOSul fronte monetario Bretton Woods 1944/45 dando vita al FMI e alla Banca Mondiale: sostenere i cambi fissi, gold exchange standard, e intervenire in caso di eccessivi deficit dal 1947 fino al 1973 inizia l'era dei cambi flessibiliPossiamo aggiungere ONU e Nato i fari della cooperazione internazionale.La ricostruzione di singoli stati: americanizzazione e welfare stateLa Ricostruzione: distruzioni meno di quanto appariva; necessità invece di un contesto favorevole alla ripresa. Sia pure in diversa misura tutte le economie necessitavano di modernizzarsi. La ripresa fu molto rapidaInnanzitutto la guerra non era stata molto distruttiva circa il 10%. Usoalternativo dei fondi americani: pagare i debiti o acquistare tecnologia
Gran Bretagna
Il National Insurance Act di Beveridge del 1942 afferma l'universalismo dell'assistenza sociale; le nazionalizzazioni dei settori base e monopolistici ma dai forti sentori ideologici e senza un adeguato piano di modernizzazione
Germania
riforma monetaria 1948; economia sociale di mercato, competizione si ma temperata dall'equità distributiva; cogestione;
Francia
La programmazione di De Gaulle fu affidata a Jean Monnet, fondata sul rinnovo delle industrie di base, per lo più nazionalizzate
Appunti Storia Economica 17
La Golden Age
L'età dell'oro: il perché di una rapida crescita. Americanizzazione fu relativamente facile; più difficile superare la path dependance del nazionalismo. l'esclusione del Comecon
Da sottolineare il catching up dell'Europa sugli Usa.
I fattori esplicativi: nuove istituzioni, quelle dette, più alcune europee; vasta
riserva di manodopera; i vantaggi dell'arretratezza rispetto agli Usa; la liberalizzazione governata degli scambi; bassa crescita dei prezzi delle materie prime; tassi fissi e bassa speculazione finanziaria; politiche economiche espansive più dal lato dell'offerta che della domanda.
Alla fine della Gold Age anni sessanta settanta arriva la turbolenza.
Conflitti sociali
Fine del regime cambi fissi 1973
Aumento prezzo delle materie prime
La Golden Age
Il modello del piano Marshall (sintetizzato in catena di montaggio e coca cola), sintetizzato in '48 e '52 ecoincide con gli anni della ricostruzione.
L'età dell'oro: il perché di una rapida crescita. Si esce da un dopoguerra, la ricostruzione materiale è avvenuta, si è riscostruito l'apparato produttivo.
L'americanizzazione, ispirazione a un modello americano, fu relativamente facile.
Più difficile superare la path dependance (sentiero dello sviluppo) dei nazionalismi
(difficoltà di costruirestati federali d'Europa); questa golden age è inoltre limitata ai paesi occidentali: sono esclusi i paesidell'est.
Dati sulla Golden Age
Uno sguardo d’insieme riguarda i tassi di crescita dal 1950 (50/52 - fine piano Marshall, finita laricostruzione) al 1973 (le condizioni di funzionamento delle relazioni internazionali vanno in tensione - sipassa dai cambi fissi ad un regime di cambi variabili) i due limiti temporali (fatto 100 reddito pro capitedegli USA):
Francia: 4%, passa da 55 a 79;
Germania: 5%, passa da 45 a 72;
Italia: 5%, passa da 36 a 64;
Appunti Storia Economica 18
Gran Bretagna: 2,4%, passa da 72 a 72;
USA : 2,4 %;
Giappone: 8 % passa da 20 a 69.
Da sottolineare il catching up (recupero) dell’Europa sugli Usa.
I fattori esplicativi sono:nuove istituzioni (Bretton Woods, banca mondiale..), quelle dette, più alcune “europee” tutte fondatesu decisioni prese in collaborazione, con minori costi di transazione,
che preparano l'Unione Europea;vasta riserva di manodopera disposta a passare da agricoltura a industria, dalla campagna alla città econ un basso livello di costo opportunità; questo processo di modernizzazione riguardava ancheagricoltura: l'industria offriva all'agricoltura l'opportunità di una meccanizzazione che riguardava tutte lefasi;i vantaggi dell'arretratezza rispetto agli Usa, ossia recupero del gap tecnologico;la liberalizzazione governata degli scambi con positivi effetti sulla specializzazione e sullacompetizione: si lascia che la gradualità consenta ad ogni paese di specializzarsi nei settori in cui è piùdotato (ad esempio elettrodomestici in Italia);bassa crescita dei prezzi delle materie prime;tassi fissi e bassa speculazione finanziaria favorirono gli investimenti internazionali;politiche economiche espansive più dal lato dell'offerta (gli stati si impegnano ad aumentare lacapacitàproduttiva - miglioramenti infrastrutture, aerei, porti) che della domanda, poco keynesiane.