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PROBLEMI DI PERIODIZZAZIONE DELL'ARTE MEDIEVALE
Quando inizia la storia dell'arte del Medioevo?
In Italia convenzionalmente nel 476 d.C. con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, mentre alcuni ritengono nel 410 d.C. cioè anno in cui i Visigoti di Alarico I arrivano fino a Roma e devastano la capitale dell'impero (Sacco di Roma).
Alcuni studiosi già nell'Arco di Costantino (315 d.C) colgono delle nuove tendenze stilistiche di Alto Medioevo.
È un arco trionfale fatto erigere dal Senato per celebrare la vittoria di Costantino su Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio. La struttura architettonica, esemplata su quella dell'Arco di Settimio Severo presenta un fornice centrale (apertura) e due fornici minori ai lati. Il prospetto è scandito su entrambi i lati da quattro colonne con capitelli corinzi che poggiano su alti plinti e un attico a coronamento dell'intera struttura al centro del quale, sempre su entrambi i lati, sono presenti le iscrizioni dedicatorie. In alto statue di barbari prigionieri e a lato del fornice centrale quattro tondi di epoca traianea. Questo monumento è infatti un assemblaggio di elementi diversi che provengono da epoche diverse (una delle pratiche impiegate maggiormente nel Medioevo e nel Rinascimento), cioè i reimpieghi presi da monumenti pre-esistenti e con il quale vengono costruiti nuovi edifici e strutture architettoniche. In questo caso le sculture reimpiegate appartenevano a monumenti eseguiti in onore di tre diversi imperatori: Traiano, Adriano e Marco Aurelio.
Questo veniva fatto sia per la comodità di avere già del materiale a disposizione ma anche perché l'utilizzo di esso doveva apparire come il presupposto al monumento stesso e anche a omaggiare gli imperatori nominati e finanziati.
Abbiamo poi una serie di rilievi che circondano il monumento e ci fanno capire ancora meglio che non è un caso che si individua che il Medioevo inizia dall'Arco di Costantino, quest'opera infatti è vista come sublimatiezetas e sull'immediatezza della comunicazione (immediata percezione di senso di immediata ricezione) e la conservazione di rappresentazioni classiche. L'opera non mostra più una raffinatezza tipica dell'arte all'epoca precedente, lascia il naturalismo dell'epoca ellenistica e quindi le proporzioni diminuiscono e le teste si ingrandiscono di proporzioni maggiori e così anche gli occhi.
dell'importanza. C'è quindi una gerarchizzazione e la loro dimensione non va a seconda dei rapporti spaziali ma a seconda dell'importanza che la figura aveva rispetto alle altre. I rapporti spaziali secondo la tipologia classica vengono a cadere a favore di file ordinate di personaggi disposti in verticale, non scalano in profondità ma sono paralleli alla superficie del rilievo.
Quindi già alla fine del III secolo e con l'Arco di Costantino all'inizio del IV secolo comincia ad affermarsi questa tendenza all'astrazione lineare e alla dissoluzione della visione spaziale classica.
Quando finisce l'epoca medievale?
Gli storici datano la fine del Medioevo nel 1453 (caduta di Costantinopoli) o nel 1492 (scoperta dell'America), mentre in ambito artistico la sua fine si data convenzionalmente agli inizi del XV secolo, 1401, con il concorso della porta nord del Battistero di Firenze, che vide il confronto tra Brunelleschi e Ghiberti portando all'introduzione di quello stile che fu alla base dell'arte rinascimentale.
Questa data, tuttavia, muta in base ai diversi settori artistici (pittura, scultura, architettura) o in base al contesto geografico interessato, ad esempio in germania (Sassonia) si costruiscono chiese dalle forme medievali ancora intorno al 1530. In diverse regioni europee l'arte medievale dura fino al XVI secolo.
In Italia si è suddiviso il Medioevo in due parti, Alto Medioevo prima dell'anno 1000 (arte tardo-antica, paleocristiana, barbarica, carolingia, tognana) e Basso Medioevo dall'anno 1000 in poi (più vicino a noi) (arte romana, gotica, tardo gotica).
ROMANICO e GOTICO sono le due macro categorie dell'arte medievale.
Saint-Denis, chiesa abbaziale, XVII al XVIII, facciata 1137-1140
Il gotico inizia in Francia nel 1140 ma negli altri paesi arriva molto dopo. Il cambiamento delle forme architettoniche non è lineare, può consecne di rapidi
Simone martini, Madonna nell'umiltà e Cristo benedicente. Qui è stato fatto prima uno Strappo, poi uno Stacco e sotto si è trovata la Sinopia.
Lorenzo Veneziano, polittico lion, Venezia. Le cornici sono parte integrante dell'opera
Tecnica Stacco: la superficie viene protetta incollando delle tele sulla parte dipinta, poi intonaco tagliato lungo il perimetro e tramite martellatura si fa vibrare l'intonaco e con l'ausilio di alcune spatole si inizia a staccare. Una volta staccato si fa aderire su un nuovo supporto
Tecnica Strappo: usate colle molto forti di origine animale che evaporando esercitavano una forte trazione e di conseguenza strappavano il colore e facendo questo parte del colore rimaneva sul muro, quindi operazione da evitare.
- A CALCE: detta anche mezzo fresco o falso fresco, utilizzata soprattutto nell'Alto Medioevo (XII secolo parte del XIII) ed è più semplice come tecnica perché le pitture possono essere realizzate su superfici già asciutte o quando il muro sta asciugando. I pigmenti sono stemperati nel latte di calce e poi applicati sull'intonaco dove c'è sempre la calce. In questa tecnica lo spessore del colore è sottile e forse la preparazione sottostante come nell'affresco, è molto sporporato
Guarnizioni (appliques) di scudo da parata (bronzo dorato) da Stabio, Svizzera, necropoli longobarda, VII secolo.
Frammenti di lamina metallica lavorati che rappresentano sia oggetti che figure umane o animali e che venivano attaccati agli scudi lungo la circonferenza e attorno all'umbone. Erano oggetti di lusso, ornavano gli scudi da parata e mostravano il potere, la ricchezza e il prestigio del guerriero che li teneva. Sotto il profilo artistico sono figure che sono rese in maniera sintetica con movimenti scattanti per cui abbiamo un'inedita di astrazione lineare da una parte e dinamismo e dominio spaziale dall'altra. Le figure sono poi decorate con incisioni o punzoni.
Guarnizioni di scudo in bronzo rinvenute a Lucca.
L'artigiano che le realizzò aveva guardato ad alcune opere presenti nel territorio di origine tardo-antica o paleocristiana. Il pavone lo troviamo nelle lastre di sarcofagi romani così come la resa naturalistica dei leoni che troviamo anche questi nelle lastre e sarcofagi tardo antichi e paleocristiani, quindi questi artisti iniziavano ad assimilare quella che era la tradizione antica e la reinterpretavano.
TECNICHE DI DECORAZIONELo stile policromo
Oltre agli oggetti d'uso quotidiano grande importanza rivestono le fibule e nella realizzazione di queste troviamo varie tecniche di decorazione; come lo stile policromo che consiste nel contrasto tra un fondo di metallo tipo oro o argento e il colore delle pietre più o meno preziose che vi erano inserite.
Fibula rotonda, Castel Trosino (Ascoli Piceno).
In questo caso manca la policromia, presenta la lavorazione solo dell'oro con motivi convessi lungo la circonferenza che si alternano a dei motivi a S rovesciate e contrapposte, realizzati a sbalzo con la tecnica a filigrana cioè venivano pressi uno o più fili d’oro, e
Al centro due grandi animali contrapposti con il motivo del filo a tre capi che inizia a comparire in queste decorazioni
Secondo stile animalistico, detto stile a nastro intrecciato zoomorfizzato: si sviluppa successivamente su influsso dell'arte bizantina, i disegni sono più regolari e fluidi, gli elementi zoomorfi diventano più stilizzati fino a venire assorbiti in inestricabili motivi a nastro.
Placche di briglie da Matzingen Notiamo una decorazione animalistica più complessa con quattro figure zoomorfe che si intrecciano.
Nave-tomba di Sutton Hoo, Regno Unito. Conteneva il corredo funebre di Redwald o Readwald, Re degli Angli. Questa tomba è un'importante testimonianza di questa tipologia di sepoltura funeraria.
Fermaglio da corazza, Sutton Hoo Utilizzato sulle spalle per trattenere la corazza. Tecnica a cluisonné con listelli seghettati, uso di pietre almandine e pietre blu, stile animalistico di seconda fase dove i corpi degli animali si intrecciano l'uno con l'altro.