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Abbazia di San Michele, Hildesheim
1010: posa della prima pietra dell'abbazia benedettina; 1015: consacrazione della cripta; nel 1022 monastero e chiesa non ancora ultimati; 1033: consacrazione finale solo dopo la morte diviene etichettata come ottoniana. Fondata da Bernoardo, legato alla corte ottoniana. Non è sbagliato però etichettarla come romanica. Doppio corpo orientale e occidentale, caratterizzato da una torre che sormonta l'incrocio del transetto, sia a oriente che a occidente. Pianta complessa. Corpo longitudinale a tre navate, scandite da colonne e pilastri, con quella che viene definita alternanza sassone (due colonne e un pilastro). La presenza dei pilastri crea quindi tre campate distinte. Il corpo longitudinale raccorda due cori. Il coro orientale, preceduto da transetto, ha tre absidi a concludere le tre navate. A occidente troviamo un solo abside, rialzato su una cripta. Questa è ad aula con un deambulatorio. Qui viene sepolto Bernoardo. Durante la seconda
guerra mondialela chiesa ha subito danni seri, ma la sua strutturacorrisponde alla fase di inizio XI sec. Il soffitto alegno dipinto è più tardo, ma fin dall’inizio avevaun soffitto ligneo. In questo caso l’ingresso èlaterale. Nel transetto troviamo una doppiatribuna sovrastante con aperture che siampliano di numero con una logica precisa, aumentano di due ogni piano. I capitelli sono semplici, a cuboscantonato, senza decorazioni, con sopra un pulvino.62ARTE ROMANICA:traduzione del termine roman, che nasce per indicare le lingue e le letterature romanze, che si sonosviluppate dal latino. Roman /romanesque/ romanico/ romanischAdrienne de Gerville (1818) introduce il termine nel linguaggio architettonico, per definire tuttal’architettura artistica che si sviluppa in Francia tra il crollo dell’impero romano e il fiorire dell’architetturagotica.Questa definizione metteva in crisi l’idea di arte medievale indistinta, nata nel 400. SiConsiderava indistinta l'arte gotica quella che stava tra la caduta dell'impero romano e l'arte rinascimentale. "Questa maniera fu trovata dai Goti, che per aver rovinato le fabbriche antiche e ucciso gli architetti durante le guerre, fecero poi, chi rimase, le fabbriche in questo stile, le quali avevano volte con archi acuti e riempirono tutta l'Italia di queste maledette costruzioni, che per non averne più, sono state abbandonate del tutto. E Dio ci liberi da avere in futuro simili pensieri e ordini di lavori, che per essere così difformi dalla bellezza delle nostre fabbriche, meritano di non essere più menzionati" (G. Vasari, Le Vite).
Si guarda al medioevo con disprezzo, come tutto indistinto. Il termine gotico nasce in modo dispregiativo, si tratta della maniera trovata dai Goti, dai barbari. Questi interrompono una buona tradizione romana, per inserire quella barbarica. Non piace l'architettura gotica con gli archi acuti e le volte, che sono considerate maledette e non degne di essere menzionate.
archi acuti. Nel gotico inserisce tuttal'architettura medievale. Buscheto "il primo a esser valente in quella età rozza".
Eccezione. Nella logica negativa medievale, Vasari salva Buscheto. Si tratta dell'architetto della cattedrale di Pisa. Questa piace a Vasari perché costruita in marmo e con evidente omaggio alla tradizione antica. Sulla facciata della cattedrale si trova la sepoltura di Buscheto. È caratteristico di Pisa il volersi dimostrare eredi di Roma in architettura. Per la sepoltura di Buscheto viene riutilizzata la fronte di un sarcofago romano.
"Quello astuto, provocò la rovina per le mura di Troia; per la bravura di quest'uomo, qui tu vedi invece queste mura meravigliose. Quell'ingegnoso condottiero con la sua furbizia fu nocivo, costui invece con la sua furbizia fu utile. Il labirinto era una casa buia, ed era, o Dedalo, la tua lode; invece i suoi splendidi templi esaltano Buscheto. Non trova eguale il tempio"
di candido marmo (niveo de marmore templum), che sorse certamente dall'ingegno di Buscheto...Quello è Ulisse. Questo è Buscheto. Buscheto viene quindi confrontato con gli antichi.
Nell'ambito dell'illuminismo e di uno studio razionale della tradizione strica si iniziano a distinguere fasi nel gotico. Il gotico antico è Gothique ancien / gothique moderne. Gotique ancien > roman / romanesque / romanico, quindi quello che poi diventerà il romanico.
Siamo nel 1800, periodo in cui si stanno formando gli stati nazionali e in cui c'è grande interesse nel rintracciare le origini di questi stati nazionali. Siamo anche, nell'ambito del romanticismo, in un momento in cui si guarda verso il medioevo con grande attenzione.
Arcisse de Caumont (1824)
Tre fasi:
- Romanico primitivo (fino al X secolo)
- Romanico intermedio (tardo X - fine XI secolo)
- Romanico maturo (di transizione al gotico; XI-XII secolo)
in questo periodo di primo 800
si iniziano anche a cercare modelli di catalogazione, per incasellare le testimonianze architettoniche e artistiche individuate. Modelli di catalogazione su base morfologica sull'esempio della classificazione botanica si definiscono come caratteristiche specifiche del romanico l'arco a tutto sesto e la volta a crociera. Questi elementi si trovano con grande frequenza nell'XI e XII sec., ma non sono elementi unici. Non sono solo romaniche le chiese con questi elementi. PISA: troviamo archi a tutto sesto, ma anche un grande arco sesto acuto, probabilmente influenzato dalla cultura islamica. Questa cattedrale ha anche una copertura lignea, non volte a crociera, ispira basiliche paleocristiane. Gli uomini dell'anno mille avevano percezione del cambio di stile? No. Dalle fonti contemporanee non emerge una coscienza del modo di costruire. C'è però una consapevolezza diversa. È un periodo di forti riprese economiche, le città hanno semprepiù importanza. Ripresa edilizia in larga scala.“Mentre si avvicinava il terzo anno dopo il Mille si videro rinnovare per quasi tutta la terra, ma specialmente in Italia ein Gallia, le basiliche e le chiese. Benché la maggior parte, molto ben costruite, non ne avessero bisogno, una certaemulazione spingeva ogni comunità cristiana ad averne una più sontuosa di altre. Era come se il mondo stesso,scuotendosi e spogliandosi dalla sua vecchiezza, rivestisse d’ogni parte una bianca veste di chiese. Allora quasi tutte lechiese delle sedi episcopali, i santuari monastici dedicati ai diversi santi e anche i piccoli oratori dei villaggi furonoricostruiti più belli dai fedeli” (Rodolfo il Glabro, 1003)
In Europa troviamo quindi una ripresa economica e costruttiva generalizzata (un po’ ovunque), sincronica(contemporaneamente), policentrica (con più centri di realizzazione).
Le aree culturali sono aree circoscritte, di dimensioni ridotte.
All'interno di queste troviamo omogeneità nel modo di costruire, per materiali a disposizione, per tradizione delle maestranze, per tradizione culturale della zona. La differenziazione di aree culturali spiega la differenza tra san marco e san Zeno, aree vicine geograficamente, ma non culturalmente. In queste aree culturali interferiscono i fenomeni sovraregionali, che possono essere gli ordini religiosi (differenza tra cistercensi e cluniacensi), pellegrinaggi (che mettono in contatto artisti e modelli), committenza (che magari ha visto altre realtà). La realtà costruttiva laica è stata nel corso del tempo più soggetta a modifiche e cambiamenti. L'edilizia in questo periodo migliora comunque anche nelle strutture pubbliche e private laiche. Quindi non si può parlare di uno stile romanico valido in tutta Europa. Troviamo tante realtà costruttive diverse. Quello che accomuna tutte queste esperienze è un grande sperimentalismo.Ricerca di soluzioni più funzionali, per rendere la chiesa più sontuosa, più bella, meno soggetta a rischi di incendio. Altro aspetto comune è l'idea di uno spazio parcellizzato, composto da nuclei distinti, da isole spaziali tra loro distinte, ma in un quadro raccordato e unitario. Ad esempio più campate con più volte a crociera, ma raccordate fra loro. Altra novità generalizzata è lo sviluppo della scultura. Due punti forti: introduzione dei capitelli figurati, che fuggono dalla tradizione classica, scultura come mezzo di racconto in particolare fuori dalle chiese.
F E A , S L (1120 - 1135): UGA IN GITTO UTUN AINT AZAR. Siamo in borgogna. Vediamo un capitello che diventa lo spazio di un racconto legato all'infanzia di cristo.
I G . A , S L (1120 - 1135): siamo ancora nella MPICCAGIONE DI IUDA UTUN AINT AZAR. Stessa chiesa. Componente demoniaca. Luoghi di narrazione coinvolgenti, in cui si sottolinea la drammaticità.
64D . L S , L S : in altri casi la narrazione ANIELE TRA I LEONI A AUVE ABBAZIALE DI A AUVE convive con elementi che ricordano la tradizione classica.
“E nei chiostri, davanti agli occhi dei confratelli intenti alla lettura, cosa sta a fare quella ridicola mostruosità, quella strana bellezza deforme, quella bella deformità? (…) Insomma, vi è una tale sorprendente varietà di forme diverse, che ci si diletta di più a leggere sui marmi che nei libri, di più a occupare l’intero giorno guardando ciascuna di queste cose che meditando sulla legge del signore” (Bernardo di Chiaravalle, Apologia ad Guillelmum, cap. III)
Monaco cistercense. Capitelli come questi in un chiostro, luogo di clausura, potevano essere una distrazione. Parla di bella deformità. La decorazione degli esterni delle chiese nell’alto medioevo era stata limitata e quasi sempre aniconica. In questo periodo prende piede e diventa un modo per accogliere
Il Fedele e per dargli indicazioni sulla via della salvezza e sulla storia della salvezza cristiana.
C, S F, : chiesa di ONQUES AINTE OY PORTALE MAGGIORE pellegrinaggio. Accoglie i pellegrini con un'articolata rappresentazione del giudizio universale. Si mostrava il destino dei beati in paradiso e dei dannati nell'inferno. Si sottolinea la durezza delle pene.
V, S -M, ÉZELAY AINTE ADELEINE PORTALE CENTRALE (1120-1130): chiesa di pellegrinaggio. Il portale centrale ha una scelta iconografica complessa. Vediamo Cristo con i 12 apostoli. Proporzionalità gerarchica. Rappresentazione della Pentecoste, Cristo che manda lo Spirito sugli apostoli. Questi hanno quasi tutti il libro in mano, simbolo dell'evangelizzazione. Nell'architrave e intorno all'arco c'è la rappresentazione dei vari popoli della terra, con le loro caratterizzazioni.