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CUBISMO
Capitolo IV, III
Il termine cubismo non è stato inventato dagli artisti, è invece di natura ironica ed essi lo accettarono quasi per sfida, la parola cubo è stata usata per la prima volta a proposito della pittura di Braque nel 1908: l'aspetto di questa nuova pittura che più colpiva gli spettatori era la riduzione a principi geometrici delle forme naturali. Il cubismo non è però una vera e propria avanguardia, sarebbe meglio definirla invece come una scuola o clima diffuso nato da un'intuizione di Pablo Picasso che, tra il 1906 e il 1907, dipinse "Les demoiselles d'Avignon" e nel giro di pochi anni questa corrente diventerà una vera e propria moda che influenzerà i pittori di tutta Europa. Il pittore spagnolo sembra tentare di portare avanti fino alle estreme conseguenze la lezione di Cezanne, affrontando anche però la questione del primitivismo [nel quadro desuma la forma del viso da certe
sculture iberiche].
Picasso e Matisse
In un primo tempo i due artisti sono stati colpiti dalla trattazione sintetica che Cezanne faceva subire ai suoi soggetti, questo si legge agevolmente in “Giovane nudo con cavallo” di Picasso che sembra ricalcare i contorni del “Bagnante” però tutta la problematicità della costruzione volumetrica di Cezanne. Anche Matisse in “Ledi Cezanne eliminandoLuxe” sembra più colpito dalla sagoma semplificata di una delle grandi bagnanti di Cezanne che non dalla costruzione chiaroscurale delle sue masse.
Accanto a Picasso è venuto a schierarsi Braque, che darà il via con lui a un dialogo destinato a rimanere unico nell’arte del Novecento, ed è indubbiamente questa collaborazione che conferì grande forza al nascente Cubismo. Le opere che realizzarono nel 1908 e 1909 affrontano ancora forme compatte e di forte impatto volumetrico, con prospettive oblique e uno sfaccettamento
della forma che prelude agli sviluppi di quella fase radicale del Cubismo vero, denominata "analitica". In questa fase il tema della figura cede volentieri il posto alla natura e al paesaggio, Picasso sostituisce alle forme monumentali dei nudi e delle figure del 1908 che risolvevano in grandi sintesi semplificate le strutture dei corpi, una sfaccettatura degli oggetti che moltiplica i punti di osservazione. Se i punti di vista sono molteplici, bisogna presupporre un movimento attorno all'oggetto nello spazio, la sensazione che prova lo spettatore è che l'oggetto venga aperto sotto i suoi occhi e con la progressiva analisi dell'oggetto il Cubismo giunge a delineare uno sfaldamento progressivo delle immagine figurativa tradizionale.
L'eredità di Cezanne
Il "Grande nudo" di Braque dimostra come il pittore francese, colpito dai risultati sorprendenti del collega spagnolo, cercasse di staccarsi dal suo precedente periodo fauve verso una
Pittura di volume e di forma. Se il chiaroscuro del nudo non contiene ancora lespezzature e le sfaccettature geometriche dei dipinti di Picasso in questo momento, è anche evidente lo sforzo di avvicinarsi a una trattazione sintetica dei volumi. Picasso dimostra un'indubbia superiorità sui suoi colleghi non solo nel fatto di giungere a risultati formalmente sorprendenti ma anche nel fatto di aver creato una specie di work in progress, un'opera che registra tutte le sue ansie senza neppure preoccuparsi degli scarti stilistici. L'opera è modernissima anche perché non fa distinzione tra moderno e antico, attuale e inattuale, ma usa tutto quello che giudica utile alla fase più tarda dell'evoluzione della pittura cubista, i "Nudi nella foresta" propria costruzione. Testimonianza di una di Leger, evidenziando un altro possibile modo di interpretare Cezanne, usando volumi cilindrici o sfaccettati, in una maniera del tutto autonoma.
anche presente un forte riferimento al cubismo, con l'uso di forme geometriche e la scomposizione dell'immagine. Vollard viene rappresentato in modo non realistico, ma attraverso una visione soggettiva dell'artista. Questo dipinto mostra come Picasso abbia assimilato e sviluppato le idee di Cezanne, portando avanti la ricerca sulla rappresentazione dell'oggetto e la sua trasformazione in termini di forma e volume.Evidente la semplificazione di certi volumi [testa ovale, braccia a cilindri, busto cono], ricondotti al loro archetipo geometrico e anche all'insistenza del disegno come reale elemento di strutturazione. Nel quadro di Picasso, e anche in quelli di Braque dello stesso periodo, la forma diventa più imprecisa ed il soggetto della pittura è come controllato da diversi punti di vista che aiutino a ricostruirlo come progetto mentale.
I papiers-colles
Dal momento in cui introducono il procedimento del collage, Picasso e Braque mutano il loro rapporto con le forme, nel 1912 l'introduzione di carte da parati, pezzi di giornali, ritagli di immagini fornirà allo spettatore una nuova gamma di suggestioni: una parte concernono l'illusione dei sensi, dall'altra offrono al pittore la possibilità di comporre l'immagine con delle campiture, con dei valori di massa che possono essere spostati e sostituiti in un gioco virtualmente infinito di possibilità.
Alcuni materiali, hanno inoltre l'incarico di rappresentare se stessi come i ritaglidi giornale. L'Orfismo Per Orfismo, o cubismo orfico, Apollinaire intendeva lo stile di quei cubisti che assumono nel loro linguaggio elementi che risulteranno quasi antitetici rispetto allo stile di Picasso e di Braque. Delaunay e Leger saranno i primi a inaugurare questa fase eretica, il primo con i vivaci colori e le prospettive multiple che rendono più movimentate le sue composizioni a partire dal 1919 con la sua famosa "Tour Eiffel". Nel 1913, con l'invenzione dei cerchi cromatici il suo linguaggio si potrà dire quasi del tutto svincolato da quello cubista in senso proprio, Leger invece tende dal 1911 a inserire campiture di colore slegate dalla forma all'interno delle sue composizioni. "Nudo che scende le scale"; ha dei movimenti di un manichino, di un robot, in Marcel Duchamp, il movimento di un'anatomia in moto come se fosse il.Meccanismo di un orologio. Questo esaminare Duchamp anticipa il processo cui lui stesso darà vita l'anno successivo, caricando macchine e oggetti industriali di significati che alludono alla condizione umana. Tutta la produzione di Picasso è la testimonianza di un incessante processo creativo, quando lui giunse a Parigi agli inizi del Novecento, era già un pittore talentuoso la cui opera echeggiava la tradizione impressionista e postimpressionista. Il cosiddetto periodo blu è una raffinata speculazione di carattere simbolista sui grandi temi della vita: vi compaiono i poveri, i diseredati, gli alcolizzati, ma soprattutto la propensione al monocromo che segnerà la sua carriera. Dopo il periodo rosa, è pronto a fare il grande passo con "Les demoiselles d'Avignon" all'età di soli 26 anni, ma anche con la notorietà, non presenterà mai un ciclo di lavori che non porti una novità, soprattutto con la
Nuovo tecnica del collage stipulata nel 1912. Durante la guerra, riprese a fare opere figurative ma anche durante il suo periodo "neoclassico", alternò alla figurazione classica, opere cubiste tra le più estreme come i "Tre musici", dipinto realizzato nel 1921.
"Guernica"; grande pannello di 3 metri per 8, dipinto di Pablo Picasso, in occasione del Padiglione Spagnolo dell'Esposizione Universale di Parigi. L'opera ricorda il bombardamento dell'omonima cittadina spagnola per mano dei tedeschi durante la guerra civile. La trattazione della forma e dello spazio è tale da suggerire un impatto totalmente nuovo con la pittura: usa infatti indifferentemente bianchi, neri e grigi come pieni o vuoti, come sfondi o figure. Nel dopoguerra dipinse altre opere di impegno civile come "Guerra e pace" e "La fucilazione in Corea".
ANTI ILLUSIONISMO
Pittura non vuole più rappresentare in maniera illusoria
Ciò che si vede, ne vuole dare una lettura, un'interpretazione personale. La comunicazione dell'idea e la possibilità di esprimerla diventa più importante della rappresentazione: interpretazione > rappresentazione.
"Les Demoiselles d'Avignon"; da lui definito dipinto esorcismo. Enfatizza le qualità negative della pittura: appiattimento e bidimensionalità, scomposizione della forma. Opera pre-cubista, la scomposizione si verifica solo nella figura a destra e non nelle altre.
"Giudizio di Paride", ispirazione di Picasso che si nota nelle figure femminili. A sinistra si vede una donna con le braccia alzate come donna al centro. Sono inoltre presenti uomini, riscontrabili nella prima versione del Picasso, poi tolti per poco interesse verso il contesto e la storia dietro.
"Grandi Bagnanti"; altra fonte di Picasso, coglie infatti il tentativo di Cezanne, geometrizzare le figure in solidi (sfera, cilindro e cubo).
stilizzazione in senso volumetrico. Cezanne era convinto che l'occhio vedesse la realtà semplificata con "visione ocularesferica", occhio non vede parti laterali, qui infatti i personaggi a lato sono abbozzati. Maschera di Grebo, le comunità non occidentali avevano già capito il modo per rappresentare le emozioni e la dimensione che non si vede ma che esiste. Picasso inserisce due donne che indossano maschera appunto per mostrare la dimensione psicologica. "Il ratto"; rivela interesse per simbolismo, figure Cézanne, mitologiche in atto violento ma non riferito ad episodio particolare. "Moderna Olympia"; riprende l'opera di Manet ma la connota di dimensione Cezanne, inconscia, componenti psicologiche. Uomo in controluce, misterioso, minaccioso, lei invece si rannicchia in posizione fetale impaurita. "Piscina Jean Bauffan"; impressionismo, perde la Cezanne, dimensione psicologica. Pennellata breve, vibrante, luminosa,
all'aria aperta, ritorna l'ambito della rappresentazione. "La Route Tournante"