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NEOPLASTICISMO
Un nuovo linguaggio, il Neoplasticismo, ad aver adottato una superficie di cromia pura, priva di concrete suggestioni naturali e dunque e al contempo rigorosamente piana. Mondrian entra quindi in una fase di sperimentalismo terminata con "composizione con rosso, giallo e blu" dove il grafismo, le reti dei più e meno, o ancor prima dei rami dell'albero, si è ormai assestato in un graticcio continuo di linee nere che suddividono lo spazio in rettangoli e quadrati riempiti da una campitura a piatto, anch'essa giunta al suo terminale sia per la regolarità di stesura sia per la primarietà dei colori. Il gran tutto finale dell'artista consiste in una reintroduzione degli elementi precedenti, come se puntasse ora al pieno: questo forse anche per l'impatto che gli aspetti della realtà urbana newyorkese esercitano su di lui, soprattutto le forme musicali del jazz; e al boogie woogie che dedica le sue ultime opere: le aste non sono campite.
in nero ma a colori, avviene una commistione tra l'elemento lineare e quello a plat, le linee si moltiplicano, sminuzzando lo spazio in una miriade di scacchi rossi, gialli e blu che si succedono irregolarmente. Nell'ultimo Mondrian si assiste al ritorno del vitalismo rimosso questa volta conciliato con il suo assetto stilistico ormai consolidato.
Malevic. L'ambiente culturale capace di spingere fino alle estreme conseguenze i presupposti impliciti nel cubismo (la ricostruzione dell'intero universo secondo gli schemi della macchina) è senza dubbio quello della Russia pre e postrivoluzionaria. Nei suoi quadri iniziali si ha una curiosa sovrapposizione tra il principe artificiale della macchina e quello naturale di un mondo di poveri immagini contadine, iconemetallizzazionepopolari ("Raccolta della segale"). Sia come una dell'aneddotica relativa al lavoro dei campi, così che le elementarietà delle forme viene rivestita di una specie di
carrozzeria metallicafiammante, pronta a riflettere la luce lungo la curvatura delle superfici, suggerendo l'illusione di unaplasticità quasi da toccare. L'artista si inoltra così lungo il percorso obbligato del cubismo analitico("Arrotino") aumentando il numero dei dettagli aneddotici delle sue scene, ma trattandoli pur sempre conuna plasticità assoluta come fossero pezzi di grande precisione usciti dal tornio, e caratterizzati da unadensità cromatica che ne aumenta la consistenza autonoma. Segue poi l'inevitabile fase sinteticadove però ancora sopravvivono elementi figurativi leggibili. E nel 1914 viene raggiunta l'ultima tappadella regressione: in questa sua disperata ricerca di semplificazione e quindi di purezza, cade ogniresiduo di dettaglio aneddotico e subentra un purissimo e minimale repertorio di sagome rettangolari("quadrato bianco su fondo bianco"). È la fine dell'astrazione e la
fondazione di una concretezza, un linguaggio neoplastico simile a quello di Mondrian; tuttavia Malevic respinge la canonicità degli assi cartesiani, i suoi parallelogrammi si muovono sulla superficie come in uno stato di assenza di gravità, si aggiunga poi la libertà e la varietà dei formati, e ancora il fatto che queste varie superfici talvolta si sovrappongono suggerendo un senso pur lieve di scarto di piani, di profondità: in questo progressivo smaterializzarsi dei corpi il traguardo ultimo non può che essere il bianco, un quadrato (bianco) che sfuma nel nulla (dello sfondo bianco) o al contrario nel tutto pieno di una polidimensionalità? da indovinare con lo SUPREMATISMO spirito non potendosi cogliere con i sensi. Siamo giunti al , alla supremazia dell'anon rappresentativa non oggettiva sensibilità pura, a un'arte o in quanto non tiene alcun conto delle forme totale senza oggetto della realtà sensibile, un'arte cheIl tuo compito consiste nel pervenire al traguardo. In Malevic vi è infatti una continua aspirazione a una semplificazione progressiva, che però vuole essere intesa più come una corsa a uno stato energetico assoluto e incondizionato, in cui l'aspetto fisico e quello mentale, corpo e spirito, vengono a coincidere. È uno dei pochi artisti ad avere intuito l'avvento dell'età dell'energia, ma è rimasto coinvolto nella contraddizione di mirare a quel traguardo attraverso un potenziamento o una rarefazione del principio opposto della macchina.
Tatlin, il collega-rivale di Malevic, è orientato non verso una sensibilità mistica ma a favore di un'arte utile e applicata; anch'esso subisce l'influenza cubista ma non ne ricava l'impulso verso l'astratto-concreto ancorato alla superficie pittorica tradizionale, piuttosto prende la strada spazio-ambientale, bene testimoniata dai suoi gruppi.
polimaterici (materiali nuovi) spesso collocati all'incontro di due pareti, in una posizione d'angolo. Si deve al COSTRUTTIVISMO lo sviluppo del Tatlin, la tecnica di assemblare in scultura parti individuali di differenti materiali già adottata da Picasso e che sarà tipica dei costruttivisti russi. Se inizialmente in Russia si impose la personalità di Malevic, dopo la Rivoluzione d'ottobre del 1917 sembravano venuti i tempi per passare dalla progettazione alla realizzazione, il progetto deve quindi acquisire una realtà fisica e rendersi utile in quanto c'è tutta la Russia da costruire; il costruttivismo mirava quindi, sulla base della tecnologia e dell'ingegneria, alla creazione di forme artistiche che avrebbero eliminato la separazione tra popolo e arte, rendendolo partecipe della costruzione della nuova società socialista. Celeberrimo è il "monumento per la terza internazionale" (1919-20), che
però resterà solo un progetto (andato poi perduto) soprattutto per l'utopismo che lo ispirava. Avrebbe dovuto avere un'altezza di 400 m, superando quindi l'architettura più significativa e simbolica dell'occidente capitalistico, la Torre Eiffel. Si presentava come un'immensa torre inclinata avvolta a spirale (allusiva al mondo della meccanica, a una vite, evita senza fine dunque a un'idea di movimento, ma anche al mondo naturale come alla spirale delle conchiglie) che chiudeva al suo interno elementi geometricamente definiti (spazi di intrattenimento); in esso quindi il proposito di massima concretezza neoplastica non si affidava unicamente all'economia della macchina ma anche alla linea arcuata, riprendendo certi motivi fitomorfi cari all'Art Nouveau o al clima della Secessione. Per una più integrale acquisizione della realtà Tatlin intendeva consentire la rotazione delle sue componenti in vetro (che avevano un valoresimbolicodi trasparenza) e metallo in base a periodi diversi dell'anno, del mese e del giorno, cui corrispondevano anchefunzioni diverse e simbolismi diversi; infine dalla cima del monumento dovevano partire fasci luminosi cheproiettavano dei messaggi.Accanto al grande esperimento dell'avanguardia russa pre e postrivoluzionaria, l'altro principale centro di un'arteneoplastica e meccanomorfa, anzi di una sintesi di tutte le arti attorno a una ricostruzione neoplasticaBauhausdell'universo e costituito dal , fondato dall'architetto Walter Gropius nel 1919 e sito a Weimar fino al1925 quindi a Dessau fino allo scioglimento avvenuto nel 1932. Un po' una scuola, un po' bottega artistica, un po'concretezzalaboratorio, era un'officina di idee che portava avanti l'esperimento tedesco di , di funzionalismo e diadozione dei nuovi materiali cui le varie arti, tecniche e generi specifici dovevano adattarsi; il più alto esignificativosimbolo del razionalismo tedesco, ulteriormente sottolineato dall'edificio a Dessau, vero e proprio manifesto della scuola, esempio di equilibrio compositivo, rigoroso studio delle funzioni, abilità tecnica e coerenza nell'uso dei nuovi materiali.IL DADAISMO è un'avanguardia che si sviluppa in Europa tra il 1916-20, e può essere considerato come la figlia e conseguenza delle precedenti avanguardie; da queste eredita la rottura con le tradizioni del passato, il carattere sperimentale e aggiunge un 3° fattore: la messa in discussione della realtà, proprio perché è stata capace di creare i presupposti della guerra. Questo avviene anche attraverso lo spiazzamento dello spettatore che si trova di fronte a qualcosa che non avrebbe riconosciuto come opera d'arte.
Cabaret Voltaire, Nasce a Zurigo (svizzera) quando Hugo Ball fonda un luogo di intrattenimento a 360° (si tenevano concerti, letture, mostre)
d'arte…) con un carattere fortemente sperimentale (già il nome Voltaire allude all’esaltazione della ragione contro l'irrazionalità della guerra). Ancora una volta la scelta del luogo di fondazione non è casuale, l’Europa è martoriata dalla 1° guerra mondiale e la Svizzera è neutrale; in essa confluiscono quindi tutte quelle classi che rifiutavano la guerra. Ma quelle del Cabaret Voltaire sono personaggi che rifiutano anche le forme d’arte del passato; propongono nuove forme d’arte, arti senza regole, fondate sull’improvvisazione (caso), sulla provocazione e sul caos. Lo stesso nome che non-valori: non-questo gruppo decide di darsi rispecchia i loro DADA non ha alcun significato, è un sense. Manifesto dada;
Il teorico del gruppo dadaista è Tristan Tzara che nel 1918 scrive e pubblica il manifesto dada; al suo interno non c'è niente, nessun programma come quello futurista, anzi, si presenta come
Uncontro-manifesto dada non significa nulla; come afferma Tzara, niente è il suo contenuto e possiamo definirlo come un programma di una sistematica sospensione del giudizio, ogni valore è negato e nessun. Il dadaismo avrà una grande diffusione, dalla Svizzera agli Stati Uniti, ritornando nuovo valore è affermato poi in Europa, soprattutto in Germania e a Parigi.
Hans Arp totalmente. La sua produzione si distacca dall'arte del passato come dalla produzione a lui contemporanea. "La deposizione nel sepolcro dell'uccello e della farfalla. Ritratto di Tristan" Tzara è una scultura composta da legni policromi, con forme differenti e assemblati fra loro senza alcun riferimento alla realtà, rispondendo alla legge del caso che è ciò che stimola la produzione artistica di essa comprende tutte le altre leggi ed è come la causa prima da cui deriva ogni forma di Arp per il quale vita; e con ciò, anche per le forme.
ondulate e i materiali utilizzati, Arp esclude ogni riferimento alle macchine e compie una scelta a favore del mondo della vita (biomorfismo). L'ironia è incredibile e deriva dalla sua capacità di trasformare oggetti inanimati in forme organiche e viventi.