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FRANCESCO DI GIORGIO
Santa Maria delle grazie l calcinaio – Cortona
Realizzata da Francesco di Giorgio.
Rapporto tra esterno interno. All’interno le paraste scandiscono le campate. Tali paraste interne corrispondono alle paraste esterne. Facciata molto semplice che termina con un timpano triangolare.
L’ordine architettonico è molto semplificato. Anche qui vediamo la fusione tra capitello della parasta e trabeazione che richiama il pilastro d’angolo del palazzo ducale di Urbino.
Interessante confrontare tale facciata con quella della chiesa di san Pietro in Montorio a Roma.
LEZIONE 5 - 17 MARZO 2022 – ITALIA NEL QUATTROCENTO – II PARTE
San Pietro di Niccolò V
L’impianto riprende l’impianto dei grandi spazi interni romani, come ad esempio le terme oppure la basilica di Massenzio.
Transetto con volte a crociera; si tratta di volte a crociera con chiave alla stessa altezza della chiave degli archi d’imposta (nel medioevo non avevano
La chiave alla stessa altezza).Santa Maria maggiore Nella seconda metà del Quattrocento molte chiese romane vengono voltate; viene coperta la copertura a tetto con un sistema voltato. Queste volte inizialmente vengono messe solo negli spazi più piccoli perché nelle navate centrali non sarebbe stato possibile per mancanza di sostegni adeguati. Questa volontà di riconfigurare gli spazi interni con sistemi voltati è molto molto frequente. Questa chiesa fu appunto una di quelle che furono riconfigurate: le navate centrali vennero voltate a botte mentre quella centrale rimase coperta a tetto. La stessa cosa avvenne per la chiesa di s. Maria in Arcarceli, santa cecilia a Trastevere e santa croce a Gerusalemme). → Volta a crociera medievale chiave della volta più alta delle chiavi degli archi. Probabilmente per colpa della tecnica di costruzione. → Volta a crociera antica chiave della volta alla stessa altezza della chiave degli archi Santa Maria sopra Minerva
Anche questa fu una delle chiese che subì una riconfigurazione. Commissionata dall'ordine dei domenicani alla fine del Duecento. Fu costruita come chiesa coperta da volte sostenute da pilastri, l'impianto riprende quello degli ordini mendicanti. La costruzione non terminò nel 200, la navata centrale alla fine venne coperta a tetto nonostante i pilastri (che permisero la realizzazione delle volte, in epoca successiva). In questa chiesa, infatti, la navata centrale è oggi voltata perché ci sono pilastri e non colonne. Sono volte a crociera termali, all'antica. Successivamente queste volte vennero trasformate in volte leggermente ogivali e vennero dipinte.
Elemento particolare non era comune costruire una chiesa voltata nel 200. Solo nel 300-400 si iniziarono a costruire le chiese con le volte e i pilastri, nel 200 si era soliti costruire chiese ad impianto basilicale, coperte a tetto, con colonne e non con pilastri.
San Giacomo degli Spagnoli
Affacciata su
piazza Navona.Ha l'impianto a sala o impianto a Hellenkirke. I pilastri sono quelli tipici medievali, le volte sono volte acrociera all'antica.In questa chiesa vediamo una fusione di elementi antichi con elementi medievali.Ad oggi la facciata del 400 non c'è più e la chiesa è stata inglobata a quella del palazzo novecentesco.La facciata che affaccia su piazza Navona richiama invece la facciata di santa Maria novella: vediamo infattidue ordini sovrapposti, ma essendo una chiesa a sala non ha un dislivello di altezze, quindi, non c'è bisognodelle volute di raccordo per collegare la navata centrale più alta con quelle laterali. C'è il timpano triangolare.San Marco È un palazzo cardinalizio contiguo alla chiesa. È una chiesa inglobata alpalazzo, palazzo Venezia.I muri laterali vennero scavati per ricavare delle nicchie. Vennero messedelle colonne dietro ai pilastri per rinforzare la struttura. Poi
vennero costruite le volte a crociera. Santa Maria del Popolo è una chiesa costruita ex novo. Non si tratta di una chiesa antica che è stata riconfigurata ma è una chiesa nuova. È stata quindi coperta direttamente con le volte. È una chiesa interamente voltata a crociera. Tronco di trabeazione in corrispondenza delle colonne. Volte poggianti su pilastri a pianta quadrilobata. La trabeazione corre lungo tutto il perimetro ma sporge solo in corrispondenza delle semicolonne addossate alla parete; in origine c'erano solo i tronchi di trabeazione, solo nel 600 venne fatta una sorta di cornice e una serie di sculture che collegano i vari tronchi di trabeazione. Poi nel 700 i tronchi di trabeazione vengono scalpellati (era tipico l'effetto "sbozzato"), poi venne riconfigurata la cornice (aggiunta dei dentelli). Navate laterali coperte con volte a crociera su cui si affacciano delle cappelle poligonali. Anche questa è una architettura per la qualehanno lavorato diversi professionisti, non c'è un unico architetto a cui collegarla.
Facciata ispirata alla facciata di Santa Maria novella: sovrapposizione di due ordini, quello inferiore largo quanto l'edificio e uno superiore largo quanto la navata centrale, volute di raccordo, timpano triangolare che riprende la fronte di tempio. Facciata quasi bidimensionale. Interessanti sono i capitelli, in particolare un capitello dell'ordine inferiore che richiama il capitello di castel Sant'Angelo oppure anche il capitello usato dall'Alberti a palazzo Rucellai. Questi richiami all'antico ci fanno pensare che l'architetto era piuttosto colto.
Pilastro a pianta quadrilobata nucleo centrale quadrato a cui sono addossate quattro semicolonne semicircolari
Sant'Agostino ha delle vicende costruttive molto complesse. Chiesa iniziata nel medioevo; al medioevo risale la parte del transetto e delle cappelle ai lati dell'abside. L'intervento
La costruzione della chiesa del 400 consiste nella costruzione del corpo longitudinale e delle volte su tutto l'edificio, della cupola e della facciata.
Le tappe principali della costruzione sono:
- 1296: fondazione
- 1358-1420: transetto con cappelle
- 1453: inizio corpo longitudinale
- 1479-1483: completamento corpo longitudinale, volte transetto, cupola, facciata
Anche sant'Agostino è una chiesa di tipo mendicante che richiama santa Maria sopra Minerva.
I due pilastri che si trovano nel raccordo tra navata centrale e transetto sono particolari. Prima di costruire le volte, tutta la struttura viene fortificata. Vediamo infatti degli alti piedistalli su cui poggiano pilastri e colonne.
I pilastri sono un po' quadrati, tipo quelli dell'Alberti. Ci sono diversi tipi di capitelli, tra cui quello italico.
La cupola in origine aveva un altissimo tamburo con degli oculi; poi però viene ricostruita ed oggi è una cupola a calotta su pennacchi.
Anche questa facciata richiama quella di santa Maria Novella.
Questa facciata viene considerata brutta dalla critica. Forse l'architetto a cui si affida l'intervento del 400 è Iacopo da Pietrasanta.
San Pietro in Montorio Chiesa costruita ex novo.
→1472-1483 inizio lavori e prima fase della costruzione
→ripresa 1488 lavori secondo un nuovo progetto in cui interviene una committenza di altissima provenienza (tra cui anche i re di Spagna)
→1500 consacrazione
Si tratta di cantieri collettivi. Non c'è un architetto unico.
Santa Maria della pace Chiesa con una unica navata con volte a crociera e cappelle laterali. Fusione tra corpo centrico e corpo longitudinale. La navata centrale si collega ad uno spazio centrico ottagonale cupolato.
PALAZZO VENEZIA - Roma Una questione importante nella Roma del Quattrocento e la mancanza di un unico autore, la presenza di cantieri collettivi.
Bruschi sostiene che l'architettura sia il documento di sé stessa, ovvero per conoscere una architettura non è
fondamentale avere degli scritti ma basta studiare l'architettura stessa. Si tratta di una architettura articolata con linguaggi diversi. Commistione tra elementi antichi ed elementi medievali (ci sono merli, beccatelli, una torre). L'impianto è articolato e c'è anche una parte incompiuta. Il committente è un cardinale veneziano Pietro Bardo a cui viene affidata la chiesa di San Marco; questo cardinale verrà nominato papa Paolo II e nel momento in cui lui passa da essere cardinale a papa anche il palazzo passa da essere palazzo cardinalizio a palazzo papale. Quest'ultimo venne quindi ampliato. La posizione è molto fortunata perché si trova a fianco al Campidoglio. La parte incompiuta corrisponde al cortile. Al piano superiore vi sono una serie di stanze disposte una dopo l'altra. A mano a mano le stanze si rimpiccioliscono, si parte con le stanze pubbliche più ampie e poi a quelle più piccole private. La stanzadelpontefice era la più piccola, posizionata dentro alla torre. A livello del piano nobile c’era poi un giardino pensile; ad oggi questo giardino non c’è più perché vennedemolito quando fu costruito l’altare della patria perché ne ostruiva la vista. Il palazzo venne trasferito, cioè venne demolito e poi ricostruito con gli stessi pezzi; in quel tempo eraabbastanza comune “spostare” gli edifici. Si tratta comunque di un palazzo composto da parti di epoche diverse.
Secondo Bruschi, l’Alberti fu il consulente di questo progetto poiché in alcune soluzioni ritroviamo “il suostile”. Richiami a elementi dell’Alberti:
- Fianco del tempio malatestiano
- scritti in cui Alberti parla della pianta dell’antica palestra; descrizione che lui fa della palestra richiamal’impianto del cortile interno di palazzo Venezia
- capitelli molto variati.
- Pilastro d’angolo dove ci
Sono delle ali di muro e non la colonna•
Nel cortile interno di palazzo Venezia vediamo degli archi su colonne e questo è in contrasto con l'Alberti perché secondo lui gli archi non dovevano poggiare su colonne.•
Il disegno delle mensole anticheggianti segue gli scritti dell'Alberti così come la riproduzione dell'ordine ionico•
Mensole nella trabeazione richiamano mensole di palazzo Rucellai e del Colosseo•
Alberti dice che i giardini e le ville sono architetture più libere in cui l'architetto può prendersi libertà in più; quindi, la soluzione degli archi su colonne può essere considerata come una libertà in più che Alberti concesse all'architetto del giardino.
Chiesa di san marco È inglobata al palazzo.→