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I PROGETTI
Dopo il 1527 M si occupa delle fortificazioni per Firenze.
- San Giovanni dei fiorentini, disegni con iscrizioni “archi” , “portico”.
- Ci sono altri disegni dove mette iscrizioni con unità di misura che in questo periodo sono
i bracci fiorentini
- Carta conservata al British Museum di Londra: schizzo di progetto della sezione bassa
della tomba di Giulio II per San Pietro in Vincoli.
Vasari in De Architettura spiega : se si parla di “lavoro di quadro” si parla di squadratura dei
blocchi, invece “lavoro di taglio” è in previsione della decorazione del blocco (fregi,
cornici..).
M avrà difficoltà nel descrivere il problema della volta dell’abside della Basilica di San
Pietro. Una prima lettera a Vasari seguirà una seconda proprio per la grande difficoltà nel
STORIA II – Prof . Ferretti
descrivere il problema. Gli operai sbagliarono gli angoli dell’intelaiatura delle centine per la
costruzione della volta. Dato che il progetto era in travertino l’unica soluzione era abbattere
tutto. MICHELANGELO A SAN LORENZO
Inizialmente M si occupa della facciata, e il modello conservato in casa Buonarroti è
esaustivo per capire le ambizioni di M, qualcosa di colossale e irrealizzabile.
Per la Sacrestia Nuova i monumenti tombali sono di Lorenzo Giriano.
La Biblioteca Laurenziana svela un metodo di custodia dei libri che corrisponde all’epoca
medioevale. Sono presenti libri miniati e costosissimi di proprietà Medici, non sono tanti
appunto per la preziosità.
Era prevista una piccola biblioteca privata (mai realizzata) , una libreria segreta, dove M
descrive la necessità che le finestre si trovino nella sommità della struttura “tutti i lumi si
piglino dalla volta” ; perché l’edificio confinava appunto con altri.
Michelangelo si occupa della fabbrica dal 1516 al 1534 (nel 1515 nasce comunque il
problema della facciata, fino a questo punto era considerata una cappella privata dei
Medici). Quindi dal 1515 al 1520 si occupa della facciata, poi dal 1519 al 1534 della
Sacrestia Nuova e tra il 1523 e 1534 della Biblioteca Laurenziana.
Sono state ritrovate carte di cantiere che denunciano elenchi di pagamenti, spese di
cantiere (chiodi, legname..).. carte molto importanti perché rivelano le modalità e
l’atmosfera che c’era all’epoca durante tutto il cantiere di San Lorenzo. Carte volute da
Clemente VII in modo tale che M sia giustamente pagato per il suo operato. Tutto questo
scritto in maniera popolare, quindi una scrittura non registrata sui dizionari.
“giornate de macigni” vs “giornate de marmi” (in riferimento alla Sacrestia Nuova). M
distingue i pagamenti degli operai e le varie situazioni o giornate.
M preferisce utilizzare il marmo di Carrara mentre il Papa preferiva quella di Pietrasanta, in
ogni modo M deve farsi carico anche dell’organizzazione per il trasporto del marmo,
un’operazione molto faticosa dove sono riportati anche avvenimenti tragici come la morte
di operai durante il tragitto.
Il lessico nell’architettura:
- Medioevo: fase – previtruviana
L’architettura è plastica, non ci sono testi per tramandare il sapere, il mezzo è
assolutamente orale per diffondere la disciplina.
Il De architettura di Vitruvio non porta nessuna novità momentanea, dato che in quel dato
periodo un dotto sapeva leggere il latino ma non si intendeva di architettura mentre un
architetto avrebbe saputo intendere ma non conosceva il latino, ma il volgare.
- Lessico nazionale XV sec (1400)
Leon Battista Alberti è un dotto che sa leggere Vitruvio e scrive quindi il De Re
Aedificatoria , testo rivolto a tutti.
Con Francesco di Giorgio Mantini troviamo una TRADUZIONE del De Re Aedificatoria
di Alberti, Mantini prende il termine vitruviano e lo italianizza. Per esempio “stylobate” ,
trovato in vitruvio, lo fa italianizza facendolo “stilobate” e gli da significato con il
termine usato in cantiere “glossa”: salda bassa, fondamento.
Serlio, Cattaneo e Camozzi riprenderanno questo metodo di traduzione!
Es. Lettera a B.Ammanati del 1559 scritta da Michelangelo:
“sedere” per intendere seduta! Termine usato nel tentativo di comunicare in modo più
chiaro possibile!
“scatola” termine deve dare idea di quello che intende, in questo caso ci troviamo
sempre nella scalinata della Biblioteca Laurenziana e M. usa questa parola per far capire
a Ammanati l’idea della consistenza degli scalini per la rampa centrale della scalinata.
scatole aovate
STORIA II – Prof . Ferretti
“vano”, il primo a far uso di questo termine è Dante, Michelangelo lo usa per intendere
1. Spazio vuoto (locale)
2. Spazio prima della biblioteca segreta
3. Oggi si trova per intendere una luca (intesa come distanza)
4. Spazio
Lo spostamento continuo di significato di un termine è frequente non avendo un
dizionario fissato , anche nei trattati succede e non sono facili da decifrare.
- Lessico del vitruvianesimo XVI-XIX sec (intervento della stampa)
- Lessico post-unitario
- Il nuovo millennio
La lingua aiuta a capire come si sono sforzati gli architetti nei problemi di costruire un’epoca.
29/03/16
PALLADIO (1508-1580) – quint’essenza dell’armonia e dell’equilibrio del rinascimento
il quarto libro dell’architettura, non ha intento speculativo ma finalità pratica
I ponti:
- nel terzo libro , una parte è dedicata alle opere pubbliche e alle infrastrutture.
- ponti visti a Roma: rilevati e studiati anche a livello strutturale.
- ponti progettati
- ponti lignei
- ponti in muratura
Ponti progettati:
_ponti lignei:
- ponte ligneo coperto (1569) Ponte a Bassano del Grappa
- ponte sul cismone
- Vicenza, fuori dalla porta Santa Croce
- ponte sul Piave a Belluno
_ponti in muratura:
- a Realpo
- Bassano
-sul Piave a Belluno , alternato a quello ligneo
Per i ponti Palladio si incentra sull’utilizzo di strutture classiche in muratura, ha conoscenza
della scienza della costruzioni, e di strutture reticolari lignee a livello ingegneristico.
A Giacomo Angorano, committente del ponte sul Cismone, Palladio dedica questa parte del
trattato.
Nella parte introduttiva Palladio ricalca L.B.Alberti e afferma che: “i ponti devono essere comodi
(non troppo dislivello con la strada) belli e durevoli (questa caratteristica dipende dalla scelta
del terreno) “, afferma inoltre che i ponti sono la prosecuzione delle strade.
Quarto libro dell’architettura : ponti lignei – modelli
Palladio studia e si riferisce al ponte sul Danubio realizzato da Apollidoro di Damasco , le
caratteristiche di questo ponte sono: 1135 m ………………….., visibile nel bassorilievo della
colonna troiana, irraggiamenti radiali che tenevano assieme gli archi lignei e il piano stradale,
ulteriore irraggiamento con maglie triangolari. Questo fornisce un modello per le costruzioni dei
ponti lignei.
Palladio studia e realizza il ponte di Cesare sul Reno e per fare ciò legge i commentari cesariani.
1575 P. ci fornisce una rappresentazione grafica del Ponte di Cesare sul Reno. E replica tale
costruzione nel ponte fuori porto e Santa Croce a Vicenza.
una prima ricostruzione di tale ponte si deve a Frà Giocondo Veronese, primo editore di Vitruvio
STORIA II – Prof . Ferretti
illustrato, ma questo si concentra sulla tecnica di battitura dei pali. Poi Cosimo Bartoli porrà
attenzione agli elementi che rompono la corrente al fine di protegere le pile . Invece Francesco
Baldelli si occupa della legatura dei vari pezzi.
ponti in muratura – modelli
Palladio ritiene il ponte di Augusto a Rimini il migliore.
elementi caratteristici dei ponti in muratura di Palladio: - pile in numero pari -archi a
semicerchio (maggior resistenza) - pile più distanziate al centro quindi archi di circonferenza
maggiori al centro.
NB Palladio riferisce le misure in piedi vicentini.
es. ponte di …………………. Luce arco: 20 piedi vicentini. Ci sono pile sagomate a angolo
retto per smorzare la corrente .es. ponte sul Bacchiglide a Vicenza , studiato e poi ristrutturato
da palladio, dove aggiunge la quarta arcata. Qui troviamo arcate ribassate.
es. antico ponte sul Retrone a Vicenza con arcate ribassate, e l’altezza dell’arcata è 1/3 della
sua ………………. ponti progettati
Progetto per il ponte di Bassano di Pietro, come alternativa a quello ligneo mette in atto quanto
appreso dallo studio dei ponti dell’architettura romana. Questo progetto è di tre arcate.
Ponte di Rialto: 2 progetti.
1. Porgetto all’antica: ponte …… da cortili con negozi, 2 scalinate portano al ponte nel quale
si apre un timpano sorretto da colonne che permette di vedere le processioni (come il
passaggio del Doge sul Ducintoro) che si tengono sul canal grande. Il ponte è caratterizzato da
3 arcate di uguale ampiezza.
2. ampliamento botteghe e negozi. Nel 1591 Antonio da Ponte si occupa della realizzazione del
ponte di Rialto, caratterizzato da un’unica luce. (oggi ponte a Venezia di Calatrava).
Ponte ligneo a Bassano (spesso distrutto dal Brentone): nel 1567 l’alluvione del Brentone porta
alla rottura del ponte, nonostante la disposizione del 1559 di ricostruire ponti in muratura a
Bassano, per la notevole disponibilità di legname e per la maggior rapidità ed economicità che
questo materiale garantiva, nel 1569 il ponte viene ricostruito in legno. Palladio per la
realizzazione trova il compromesso tra solidità e minor numero di pali infissi. L’esterno si
presenta come la parte laterale di un tempio tuscanico. Nonostante le numerose distruzioni il
ponte viene ricostruito sempre secondo i disegni lasciati da Palladio nei 4 libri. E’ evidente
quindi l’IMPORTANZA DEL DISEGNO.
Il ponte sul Cismone per Giacomo Angorano e le altre strutture lignee sono vere e proprie
STRUTTURE RETICOLARI:
- assi che lavorano a trazione e a compressione
- , incastri studiati , cerniere a cui sono applicati i carichi .
le uniche strutture che lavorano a flessione sono il piano di calpestio (travi della larghezza) e la
trave di lunghezza.
i modelli: ponte di Apollidoro di Damasco , Ponte di Giulio Cesare , ponte di Magonza.
Inoltre gli studi di V. da Hannecourt per i disegni di Leonardo dove sono presenti maglie
triangolari che permettono il raggiungimento di luci più ampie rispetto a quelle che si possono
ottenere con un'unica trave. Altro modello o comunque riferimento è la conoscenza della
capriate per le strutture di copertura.
Tutto questo porta Palladio alla costruzione di strutture reticolari.
Ponte sul Cismone: il