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ORIGINI DELLA GUERRA FREDDA

1) Henry Luce: direttore di riviste americane tra cui "Life" e parla del "secolo americano". Teorizza la missione dell'affermare un predominio americano a livello globale. Devono prosporsi come potenza egemone. Ma la guerra fredda rappresenterà il fallimento dell'assetto di Roosevelt. Questo si noterà con la gestione della Germania la cui parte occidentale sarà controllata da USA, Inghilterra e Francia e la parte orientale dalla potenza sovietica. Americani e sovietici ritengono che la Germania debba essere gestita da un punto di vista economico come entità unica ma in realtà si arriverà ad una separazione del paese. Non si può pensare ad una conciliazione tra due modelli antitetici.

2) George Kennan: funzionario dell'ambasciata americana a Mosca. Invia un lungo telegramma al dipartimento di stato descrivendo la situazione in Unione Sovietica. Sottolinea come sia un paese aggressivo,

volto all'imperialismo perché nazione tendenzialmente debole. Cerca di sopperire le proprie mancanze dando vita ad una facciata aggressiva. Kennan inventa il concetto del "contenimento": gli americani devono contenere l'espansione sovietica  uno dei concetti base dell'avvio della guerra fredda

3) Dottrina Truman (1947) inizia la guerra fredda. La situazione greca (afflitta da guerra civile tra partigiani e comunisti) e turca (sensibile all'espansionismo sovietico) fanno ritenere che sia necessaria l'opera di contenimento. Truman si rivolge al congresso per chiedere finanziamenti che permettessero di aiutare Grecia e Turchia contro l'espansionismo sovietico.

4) Piano Marshall (1947) - George Marshall (segretario di stato) si afferma l'idea per cui dove c'è fame si insedierà il comunismo e quindi si vogliono finanziare diversi paesi che in Europa ne stanno soffrendo. Viene approvato l'European Recovery Program.

ovvero il piano Marshall intervenire in diversi paesi dal punto di vista economico per scongiurare l'arrivo dei sovietici (compresi gli ex nemici, ovvero la Germania). Il piano consiste non nel dare denaro ma beni di consumo da così da usare i "fondi contropartita" per un ammodernamento delle infrastrutture. Siamo in una fase di forte spinta americanizzante in cui si lega il piano Marshall a messaggi propagandistici. I paesi che accettano il piano Marshall ricevono propaganda. Ad esempio in Italia sono organizzati cinema mobili nella campagne per mostrare proiezioni che mostrino la bellezza e l'efficienza dell'America. Si propone quindi l'America come modello culturale. Vogliono vendere il concetto della produttività: vi insegnamo come si produce e vi chiediamo un nuovo approccio nelle fabbriche (ridurre al minimo scioperi e conflittualità sociale dando salari più alti). È un modello americanizzante e invasivo. La Germania.

Occidentale usa i fondi investendo nelle infrastrutture ed una rinascita industriale. Si affermerà come una delle nazioni guida dell'Europa. In Italia i fondi invece non sono investiti e lasciati in banca, si stabilizza solo lalira.

INFLUENZA DELL'AMERICA IN EUROPA

Molti storici sottolineano come il piano Marshall sia stata una leva psicologica fondamentale per gli europei e la loro economia. C'è stata un'americanizzazione dell'Europa? Mescolarsi di culture, non si parla di americanizzazione ma di ibridizzazione (il carosello pubblicità di Calimero è un modello che era rifiutato dai democristiani che non approvavano il consumismo esasperato degli americani (vendita del detersivo, per questo vi è prima la "storiella" del pulcino e poi la pubblicità del prodotto)).

A livello politico si parla di americanizzazione totale? Gli storici coniano due espressioni:

  1. Impero su invito gli europei invitano gli americani

ad avere un ruolo in Europa– poiché si sentivano molto deboli per affrontare i sovietici.

Egemonia consensuale – egemonia che ha trovato il consenso da parte degli europei.

Infine si nota come la nascita della NATO sia stata prettamente strategica essendo un'organizzazione che associa paesi atlantici nell'ottica di una invasione strategica sovietica. L'Italia entra nel patto atlantico nel 1949 anche se non affaccia sull'Atlantico. Entra a farne parte per una forte pressione da parte dei francesi per avere una protezione della NATO anche rispetto all'Algeria ma anche per un problema di credibilità: per la guerra fredda bisogna mostrarsi credibili di intervenire in qualsiasi operazione contro i sovietici (in Italia c'erano moltissimi comunisti).

Con la fine degli anni 40 l'altro grande scenario che rientra nella questione della guerra fredda è il continente asiatico, alcuni paesi come la Corea e il Vietnam rientreranno

nell'occhio del ciclone di americani e sovietici e per l'America l'idea difondo è la teoria del domino secondo cui bisogna far pesare la presenza degli Stati Uniti in qualsiasi scenario mondiale dove vi è il timore che possa insediarsi il comunismo, ossia i paesi più marginali, per questo diventano di interesse per gli Stati Uniti. Lo scenario diventa asiatico perché nel 1949 la Cina, che era stata pensata dagli strateghi di Roosevelt come quella che avrebbe potuto controllare un possibile futuro espansionismo giapponese, diventa comunista perché Mao Tse-tung del partito comunista intraprende una lotta rivoluzionaria che porta i comunisti ad affermarsi. La caduta della Cina e l'affermazione dei comunisti porta inevitabilmente Washington a rinforzare il proprio anticomunismo e quindi l'idea che i comunisti debbano essere sconfitti. Proprio ciò nel 1952 riporterà i repubblicani alla Casa Bianca. Dwight Eisenhower, detto Ike,Nel 1952 diventa presidente degli Stati Uniti come candidato repubblicano. È un eroe di guerra, è stato comandante supremo delle truppe alleate in Europa e segna il ritorno dei repubblicani al potere che resteranno per tutti gli anni '50 fino alle elezioni del 1960 che vedranno invece Kennedy affermarsi con i democratici. Nel 1950 viene approvata la NSC-68 (National Security Council 68). Il National Security Council è un organo ristretto di ministri del governo americano che aiutano il presidente nella sua definizione di politiche che favoriscano la sicurezza nazionale. Questo del '68 rivolta ciò che era stato affermato da George Kennan che aveva sottolineato che l'Unione Sovietica è una potenza aggressiva perché debole. La NSC-68 ritiene invece come sia invece una potenza aggressiva e forte che vuole fare del proprio imperialismo, comunismo un aspetto fondamentale, porta quindi avanti una serie di proposte che devono rafforzare l'idea del.contenimento attraverso un riarmo, una crescita esponenziale delle spese militari. Si afferma che gli Stati Uniti devono essere credibili, devono affermare il loro potere ovunque vi sia una crisi, da qui per esempio la Guerra di Corea. In quest'ottica di una ridefinizione geopolitica asiatica, gli Stati Uniti rilegittimano il Giappone e nel 1951 viene firmato un trattato di pace che inserisce il Giappone nell'area di influenza degli Stati Uniti. Eisenhower ritiene che gli Stati Uniti non si debbano limitare a contenere l'espansione del comunismo ma debbano anche promuovere un arretramento di quest'ultimo (Rollback). Aveva una grande preoccupazione, lo stanziamento di truppe americane in Europa era particolarmente dispendiosa, ritiene che gli Stati Uniti debbano limitare le proprie spese militari e si debba massimizzare la propria proposta militare demandando ai propri partner europei una parte del carico militare. Propone poi il concetto del massive retaliation (rappresaglia massiccia).

(massiccia) secondo cui gli Stati Uniti avrebbero dovuto massimizzare l'utilizzo delle bombe atomiche, si riteneva che fossero meno dispendiose rispetto agli armamenti convenzionali per cui ogni volta che ci fosse stata una crisi e fosse stato necessario l'intervento degli Stati Uniti, questi si arrogavano il diritto di utilizzare la bomba atomica anche in risposta ad armi convenzionali.

In ogni caso Eisenhower non applicherà mai il concetto di Rollback, questo lo si vede nel 1956 quando in Ungheria (Europa), satellite dell'Unione Sovietica, scoppia una rivoluzione che rivendica un'indipendenza rispetto la Russia. Gli Stati Uniti iniziano a ospitare rifugiati politici ungheresi ma non si fa niente per sostenere gli ungheresi perché siamo in una fase in cui si ritiene che i due blocchi siano cristallizzati e non vi sia la possibilità di intervenire nell'ambito del blocco sovietico. Si portano però avanti alleanze strategiche che riguardano

principalmente paesi oceaniche come Nuova Zelanda ed Australia e paesi vicini nel Pacifico e nel Medio Oriente proprio per delineare questo tipo di costruzione di blocchi in cui gli Stati Uniti sarebbero intervenuti in caso di invasione comunista. LA COREA Il vero intervento da parte delle truppe americane si avrà però solo in Corea nel corso degli anni 50. La Corea è un paese per lo più sconosciuto agli americani, nel corso dell'800 è stata sottoposta ad una forte influenza di molti paesi europei, soprattutto del Giappone che impone un protettorato dagli inizi del 900. La Corea inizia a cercare la protezione degli Stati Uniti. Siamo durante la fase di Theodore Roosevelt e dell'imperialismo, in questa logica di dominato-dominatore gli Stati Uniti legittimano il Giappone come potenza egemone in Corea. Roosevelt ha un atteggiamento favorevole ai giapponesi, li considera attivi e abili militarmente, avevano fatto propri aspetti della cultura americana.

La differenza della Cina. Con l'instaurarsi del protettorato giapponese in Corea, nel corso della prima guerra mondiale i coreani si rifaranno agli Stati Uniti sulla base del principio dell'autodeterminazione dei popoli, richiedendo a Wilson di applicare questo concetto anche in Corea. Ancora una volta gli Stati Uniti non intervengono, non ritengono di poter fare niente. Negli anni 20/30 in Corea va affermandosi un forte nazionalismo e si rivendica l'indipendenza.

Nel corso della seconda guerra mondiale il Giappone perde la guerra e si definisce una suddivisione della Corea in due aree intorno al 17° parallelo. Al nord del paese si afferma la figura di Kim Il-sung, leader comunista. Syngman Rhee invece è il principale nazionalista che porta avanti le istanze indipendentiste dei coreani e si afferma al sud. Abbiamo quindi un nord comunista influenzato da Cina e Unione Sovietica e un sud indipendentista influenzato dagli Stati Uniti.

La guerra scoppia perché

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
93 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/05 Storia e istituzioni delle americhe

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marilu-98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'America del Nord e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Pretelli Matteo.