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Da fine secolo a Bottai
Tra i due secoli, a cavallo tra 800 e 900 (periodo di innovazione, cambiamento, trasformazione sociale, in tutti i campi e settori), in merito al problema dell'istruzione e della sua diffusione, si evidenzia più marcatamente un atteggiamento contraddittorio -> da una parte i conservatori, dall'altra i moderati.
I conservatori sottolineano che l'istruzione deve fermarsi alla scuola elementare per il popolo (ha diritto a poco perché le attività in cui verrà occupato non richiedono preparazione). L'istruzione secondaria, sempre stata di élite, vuole essere sempre di élite. Non vogliono cambiare lo stato di fatto.
I moderati accolgono maggiormente le spinte innovative della società. Non è vero che il popolo necessita di un'istruzione solo basilare perché comunque una maggiore conoscenza determina in un domani un'attività.
La formazione dei maestri diventa un aspetto fondamentale all'interno del sistema scolastico. Si riconosce l'importanza di avere insegnanti preparati e competenti per garantire un'istruzione di qualità. Vengono introdotti corsi specifici per la formazione dei futuri insegnanti, che comprendono sia una solida base teorica sia una pratica sul campo.
criticità Legge Casati: dopo la scuola elementare c’è un buco prima della scuola normale. Con un regolamento del 1883 si istituisce un corso preparatorio intermedio per le ragazze (femminile). È di due anni e serve di preparazione all’accesso alla scuola elementare. Nel 1886 questa scuola si chiama Scuola complementare, sempre una scuola femminile, la cui istituzione è demandata alle singole città. Si riconosce che c’era un buco tra scuola elementare e scuola normale che andava a impoverire il bagaglio culturale degli aspiranti maestri e che faceva la differenza tra maschi e femmine. Mentre le femmine non accedevano ad un altro ordine di scuola, i maschi potevano accedere (questa era anche la cultura del tempo: le donne non devono andare al ginnasio) qualche anno al ginnasio inferiore o alla scuola tecnica e poi accedere alla scuola normale. Da un certo punto di vista, la preparazione dei maschi era di diverso livello rispetto a quella femminile.
nell'83 si cerca di cambiare questa situazione inserendo prima il corso preparatorio che poi diventa Scuola complementare. Con la legge Gianturco del 1896 si hanno delle modifiche sostanziali per quanto riguarda la scuola legata alla preparazione dei maestri. Viene abolita la patente inferiore (accesso all'insegnamento del solo corso inferiore). La scuola normale, che fino ad allora era stata divisa in inferiore e superiore, viene unificata, assume una fisionomia unitaria, stabile. Le scuole complementari femminili vengono portate da 2 a 3 anni. La scuola normale non era considerata scuola secondaria: lo confermava il fatto che era in qualche modo gratuita. La gratuità della scuola determina anche l'importanza della scuola (la scuole elementare era gratuita). Per questa nuova scuola normale unificata viene introdotta una piccola tassa, questo dà uno spessore di scuola secondaria. Nella stessa legge Gianturco viene istituito un corso per maestre giardiniere in ogniScuola normale. Viene recepito il metodo agazziano (anche se le sorelle Agazzi non vogliono usare il termine "metodo") e quello che sostiene Pasquali con i suoi corsi per maestre giardiniere. Anche gli insegnanti prendono coscienza del loro ruolo, dei loro "diritti". All'interno di una trasformazione sociale che coinvolge tutti i lavoratori, anche all'interno del comparto scuola nascono delle organizzazioni "sindacali". Nel 1901 nasce l'Unione nazionale magistrale, di ispirazione laica, quindi nel 1907 si stacca da questa l'Unione Nicolò Tommaseo, di ispirazione cattolica. Queste organizzazioni discutono dei problemi della scuola, evidenziano quali sono i problemi della scuola e dell'insegnare e c'è un confronto sul piano sociale con anche richieste sul piano legislativo e politico. Nel 1902 nasce la Federazione nazionale della scuola media. Non è la scuola media nostra, ma si intendono gli insegnanti di scuola secondaria.
Il ginnasio inferiore in realtà era una scuola media. Gli insegnanti di scuola complementare non fanno parte della Federazione, ma dell'Unione nazionale magistrale. La Legge Nasi 19 febbraio 1903 n 45 è il primo testo unico dello stato giuridico ed economico di maestri e direttori, che riguarda reclutamento, licenziamenti e stipendi. È il segnale di un cambiamento non da poco: è lo Stato che mette mano ai regolamenti che possano dare indicazioni relative alle assunzioni e alle possibilità di licenziamento oltre che relativamente agli stipendi degli insegnanti. È l'avvio di un pensare a maestri e direttori come dipendenti statali. Nasce il Concorso come titolo di abilitazione all'insegnamento. Viene istituita di obbligo la Direzione Didattica, alla cui guida vengono posti i direttori didattici, che hanno funzione di guida delle scuole. Il direttore didattico era responsabile delle scuole sotto la sua direzione, era attento alla.disciplina di maestri e allievi, interveniva alle lezioni. Viene riconosciuta la necessità di corsi di perfezionamento per i licenziati della scuola normale (come corsi di aggiornamento. L'insegnante non può pensare di non studiare più, non aggiornarsi più.) Tutte le Unioni magistrali e degli insegnanti di scuola media vengono sciolte nel 1925 dal regime. Dopo la legge Casati (regio decreto 13 novembre 1859 n 3725) il grande cambiamento strutturale della scuola elementare l'abbiamo con la legge 407 emanata l'8 luglio 1904, conosciuta come Legge Orlando, a cui seguiranno nel 1905 i Programmi Orestano. Innalza l'obbligo scolastico a 12 anni di età (fino ad allora era di 9 anni di età, solo per il corso inferiore che era di 3 anni). È un grande cambiamento, sostanzialmente voluto dal versante politico della sinistra. Prevede la possibilità delle classi miste (in questo caso non si tratta più di quelle classi.miste delle zone rurali con più di 70 alunni, ma è prevista la classe mista). Per ottenere l'obbligo scolastico fino ai 12 anni, si riduce la scuola elementare a 4 anni. Si aggiungono la quinta e la sesta classe, che assumono la funzione di un corso popolare, che ha carattere di avviamento professionale. Viene svolta da un solo maestro, in orario alternato: alla mattina ad esempio la quinta, al pomeriggio la sesta o viceversa. Vengono anche attivati corsi serali e festivi per adulti analfabeti perché possano acquisire il titolo di sesta classe. Nel dibattito culturale che accompagna questo innalzamento dell'obbligo, non c'è solo la preoccupazione di mandare di più i bambini a scuola, ma anche di mandarli a scuola in un arco temporale più ampio ma con una specifica preparazione. È una soluzione di mezzo, un'anticipazione di quello che porterà poi alla scuola media. Queste classi dureranno per molto: i ProgrammiErmini del 1955, che sono i primi programmi della scuola elementare della fase repubblicana, prevedevano una scuola divisa per cicli, con l'attivazione del corso di sesta, settima, ottava classe. C'erano i primi 4 anni di scuola elementare, che finivano con un esame: c'era l'esame di terza (fine grado inferiore) e l'esame di quarta (se voglio fare un altro percorso). La quinta e la sesta, con esame ordinale, fanno parte del corso popolare, che non viene attivato in tutto il territorio nazionale in egual misura, perché la scuola è ancora comunale, quindi l'obbligo rimane ancorato ai 9 anni, al corso inferiore, in quei Comuni dove non c'è la possibilità di fare altra scuola e dove manchi il corso superiore. Chi supera l'esame di terza elementare ha diritto all'iscrizione nelle liste elettorali. Il corso popolare stabilisce che, entro tre anni dall'emanazione della legge, in tutti i Comuni dove i corsi
Elementari maschili e femminili sono completi fino alla quinta classe, si istituirà solo la sesta (precedentemente alla legge Orlando la scuola elementare era di cinque anni) che ha un orario ridotto rispetto a quello della quinta classe. In via transitoria si dice che la licenza di scuola elementare si consegue al termine del sesto anno di studio. Nel 1905 vengono emanati i programmi per la scuola elementare che prevedono il corso completo di sei classi. In quei territori dove la scuola aveva solo il corso inferiore o le prime quattro classi, si prevedono dei programmi modificati (c'era anche nella legge Casati questa cosa). L'esame di quarta classe è per coloro che non proseguivano con il corso popolare, non lo fanno tutti. L'esame finale di quarta consente l'ammissione al grado successivo.
6 maggio 2022 Legge Orlando 1904 -> innalzamento obbligo al 12esimo anno di età. Si parla di un obbligo sulla carta -> la legge dice una cosa ma le
situazioni territoriali erano talmente diversificate, che dove non c'erano le scuole adeguate all'obbligo fino ai 12 anni si manteneva l'obbligo fino ai 9 anni. Questo obbligo è frutto di un dibattito in merito all'istruzione, dove intervengono tutte le forze politiche. Emerge che si riconosce l'importanza di allungare e rendere più ampio il periodo scolastico obbligatorio, che è pensato proprio per quella fascia di popolazione che precedentemente non avrebbe frequentato così tanti anni di scuola, non è una preoccupazione per l'élite, ma per il popolo, la massa. La scuola elementare si modifica perché viene introdotto un corso popolare che viene chiamato quinta e sesta classe. In realtà la quinta esisteva già perché faceva parte del grado superiore, ma non tutte le scuole avevano attivato il grado superiore. Alla fine del grado inferiore c'era l'esame, che serviva anche nellescuole che non hanno il grado successivo. Il popolo, che non aspirava ad una istruzione altra rispetto a quella elementare, prosegue con la quarta e non fa l'esame e dopo va in quinta e in sesta e ha l'esame finale della sesta (esame finale del corso popolare). Coloro, invece, che intendono proseguire