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DEFINIZIONI:

Scuola Nuova (termine usato in Gran Bretagna dal 1889) in opposizione alla scuola tradizionale. Questa definizione ha fortuna perché è usata dalle istituzioni che cercano di organizzare e promuovere i movimenti di riforma: Bureau International des Ecoles Nouvelles (1899), New Education Fellowship (1921)

Educazione progressiva (usato a partire dagli Stati Uniti a inizio Novecento) in opposizione sia a un'educazione culturalmente e socialmente conservatrice, sia a una proposta d'istruzione sempre uguale a se stessa nel tempo e nello spazio.

Child-centered education (concetto di origine americana, in italiano "puerocentrismo") in opposizione alle pratiche educative incentrate sugli insegnanti o su programmi e contenuti dell'educazione all'educazione passiva.

Educazione attiva (nato in Francia e diffuso poi anche in Italia) in opposizione a un'istruzione impartita in modo omologato e uniforme.

«freddamente»Scuola su misura→(Claparède)uguale per tuttiScuola serena→ (Lombardo-Radice) in opposizione alla tradizionale atmosfera coercitiva e autoritariaMovimento di riforma pedagogica→ (usato soprattutto in Germania) in opposizione alla stasi delleesperienze formative sedimentate nelle scuole tradizionali, con una precisa volontà di rinnovamento

EDUCAZIONE NUOVA secondo FerrièreL’insegnamento è basato sull’attività spontanea, sulle esigenze vitali e sugli interessi di bambini e bambine,e si promuove il loro spirito d’iniziativa per orientare il lavoro scolastico.

La didattica si basa sull’esperienza e sulla concreta attività manuale, anche per giungere a chiarire aspettialtamente teorici. Lettura (non autonoma) e lezioni frontali sono ridotte al minimo.

Il contatto diretto con la natura e col mondo esterno è essenziale, anche attraverso l’elaborazione di

Attività didattiche en plein air. La dimensione sociale è integrante nell'esperienza educativa, sia sul piano delle attività didattiche, sia su quello dell'organizzazione della vita (internato, coeducazione, autogoverno degli studenti).

L'esperienza educativa deve assimilarsi alla vita, essere ad essa funzionale e da essa trarre i propri centri d'interesse.

Gli antecedenti teorici riconoscibili vanno da Rousseau a Froebel passando per Pestalozzi e Herbart ("metodo naturale", stimolo dell'iniziativa dello studente, pedagogia negativa, educazione integrale della persona, pedagogia dell'interesse).

Nelle nuove esperienze pedagogiche questi elementi sono fondati su una conoscenza più articolata delle dinamiche psicologiche (interazione tra razionalità ed emotività, scoperta dell'inconscio e del potere dell'inconscio, scoperta della personalità).

l'origine dei complessi traumi). In nell'interazione dei vari aspetti della vita psichica con la realtà; Jung scopre il valore fondamentale degli per cristallizzare l'inconscio collettivo e per legare lo sviluppo psichico individuale a quello dell' archetipica civiltà umana, e cristallizza le personalità in tipi, fondati sulla dicotomia introverso/estroverso e caratterizzati da come la personalità ha interagito e si è adattata col mondo e la collettività che la circonda. Centralità della dimensione sociale e collettiva del processo educativo, sia in assimilazione alla generale esperienza di vita, sia per il riferimento a una critica alla società costituita (tipica del resto delle esperienze stimolate dalla pedagogia negativa). In maniera quasi diretta, la riflessione pedagogica si lega al tentativo di darle una base scolastica istituzionale (l'attivismo pedagogico è in larga misura innovazione scolastica).nel 1915 30 punti per individuare un'esperienza di educazione attiva: una proposta pedagogica e scolastica rientra in questo alveo se soddisfa almeno la metà dei punti. Lev Tolstoj (1828-1910) Scrittore profondo (Guerra e pace, 1865-69, Anna Karenina, 1877) e intellettuale radicale e cosmopolita, si dedica con passione a campagne di solidarietà sociale, pacifiste e antinazionaliste. Dal 1859 al 1863 anima una scuola per figli di contadini nel villaggio di Jasnaja Poljana, nel tentativo ambizioso di creare una rete di scuole simili e di far circolare e pubblicare le esperienze. L'esperimento ha fine soprattutto per i sospetti del governo. L'idea base di Tolstoj è il rifiuto dell'autorità nell'educazione: la vera formazione culturale e spirituale ha luogo in un rapporto libero e paritario tra le persone. Si insegna e si impara se si ha l'esigenza di farlo, non per obbligo. La sua scuola idealmente non ha orari né programmi.

E non esistono obblighi e punizioni. La scuola non deve immischiarsi negli orientamenti di pensiero di ciascuno, ma al limite farsi scegliere liberamente.

A Jasnaja Poljana la frequenza e l'ascolto delle lezioni non sono obbligatori, e il maestro non ha che la sua capacità di persuasione per farsi seguire. Man mano che gli studenti avanzano nella formazione e sviluppano i loro interessi, sono essi stessi a richiedere e mantenere, di fatto creandolo spontaneamente, l'ordine delle lezioni, classi e argomenti di insegnamento, per dare maggiore efficacia alla loro esperienza culturale.

Gli insegnanti non devono temere di dover essere infallibili, ma anzi devono interpretare l'esperienza di formazione coi loro studenti come uno stimolo reciproco a crescere e imparare.

Inghilterra

Nel 1889 Cecil Reddie (1858-1932), insegnante scozzese socialista "umanitario" fonda la scuola di Abbotsholme nel tentativo di offrire un'esperienza alternativa alla scuola coercitiva, competitiva,

gerarchico e tradizionalista dell'Inghilterra tradizionale. In un internato immerso nel verde, vuole isolare giovani altolocati di 11-18 anni dalla corruzione sociale per una formazione integrale. Alla mattina si svolgono le materie tradizionali (con minore enfasi sulle lingue classiche rispetto alla tradizione), poi si passa alla ginnastica, le attività manuali, il giardinaggio, i giochi di società (attività a cui partecipano anche i docenti), e infine attività libere di lettura, musica, scrittura. Il metodo didattico è fondato sulla discussione di problemi liberamente posti nelle attività e nell'interazione con l'ambiente. Per ogni classe di età, i "capitani", scelti tra gli studenti più apprezzati, hanno il compito di mantenere l'ordine attraverso il dialogo. Dall'esperienza di Abbotsholme si distacca John Haden Badley (1865-1967), che critica il sistema dei "capitani" come di fattogerarchico e autoritario, e nel 1893 apre una sua scuola di Bedales presso Petersfield. Qui i problemi della scuola sono discussi e risolti dal "parlamento scolastico" liberamente eletto da studenti e studentesse (con pari rappresentanza di genere). Bedales è infatti il primo istituto scolastico residenziale aperto a entrambi i sessi in Inghilterra. In entrambi i casi, ai proclami di educazione integrale e di riscoperta dei risvolti educativi di ogni momento della vita segue un'attuazione pratica idonea a piccoli gruppi di ragazzi di elevata condizione sociale, vista la complessità dell'esperienza e il suo costo. Ma si tratta di scuole che tuttora continuano a esistere, e che hanno ispirato esperienze anche più radicali (Summerhill). In questo contesto in Inghilterra vede la luce a partire dal 1908 un'esperienza di educazione alternativa di grande successo internazionale, lo scoutismo di Robert Baden-Powell (1857-1941). Essa si colloca afianco della comune esperienza scolastica, introducendo elementi di crescita e di armonizzazione delle attitudini generalmente estranee ai percorsi d'istruzione tradizionale, come il contatto con la natura. In tale situazione si sviluppano le abilità manuali, la capacità di affrontare e risolvere i problemi, lo spirito di cooperazione e di servizio al prossimo, un carattere forte e mai domo, e l'idea della perfezione del Creatore attraverso l'immersione tra le Sue creature. L'Italia, anche grazie all'associazionismo, Lo scoutismo ha successo internazionale (nei paesi cattolici, come confessionale, a partire dal 1910 e soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale) perché offre ai giovani e alle giovani elementi di sicuro interesse, come il gusto per l'avventura, lo sfogo nell'esercizio fisico, la bellezza dello stare insieme, la vita all'aria aperta, lo slancio verso la reciproca solidarietà. Germania L'esempio

Il concetto di strutture educative residenziali alternative viene importato in Germania nel 1898 da Hermann Lietz (1868-1919), con la "Casa di educazione in campagna" di Ilsenburg, seguita dalla "Libera comunità" nel 1906, e dalla "Scuola dell'Odenwald" di Gustav Wyneken (1875-1964) e Paul Geheeb (1870-1961) nel 1910.

La critica al formalismo e all'autoritarismo gerarchico della scuola tradizionale, a cui si contrappone una formazione libera, autonoma e integrale, è valida sia in Germania che in Inghilterra.

La collocazione in campagna, generalmente condivisa da tutte queste esperienze, unisce uno stile di vita all'isolamento dalle pressioni sociali e dai rischi di corruzione dei grandi agglomerati urbani. Geheeb esplicita l'idea dell'educazione con il motto "diventa quale tu sei", preso da un verso del poeta greco Pindaro, e che non devono essere considerati.

esseriche bambini e bambine devono essere al centroamorfi da plasmare, ma caso mai vanno aiutati a sviluppare attitudini, interessi e capacità che mostrano in modo spontaneo e finanche innato, nello stimolo dato dall'ambiente e dagli altri.

l'organizzazione sociale degli studenti muta: se a Ilsenburg e Wickersdorf i ragazzi erano divisi in gruppi che risiedevano in famiglie, Geheeb si distacca da quella che rischiava di diventare una riproposizione di gerarchie tradizionali, e divide ragazzi e ragazze di diverse età in gruppi ampi (oltre venti persone) e autonomi, attribuendo ai più maturi compiti di responsabilità e gestendo la disciplina in assemblea.

Non esistono classi ma gruppi di lavoro che condividono liberamente l'interesse per una disciplina o un'attività pratica di laboratorio. Per ogni disciplina ogni studente concorda con l'insegnante un piano di lavoro di quattro-sei settimane e lo porta avanti autonomamente.

poi verificarne i risultati e confrontarsi con gli altri, fino a costruire un autonomo percorso di formazione.

Sul piano teorico-pedagogico, il monacense

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlottagrasselli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della scuola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Sanguinetti Andrea.
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