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La politica scolastica napoleonica

In conclusione, la politica scolastica napoleonica ha avuto i seguenti effetti:

  • Affermato la scuola pubblica
  • Circoscritto la competizione degli istituti privati ed ecclesiastici
  • Il liceo diventa un'istituzione scolastica prevalente sulla formazione maschile
  • Introdotti gli insegnamenti scientifici arricchendo quelli umanistici
  • Modello di scuola statale laico, aperto alle scienze sperimentali. Percorso scolastico per la formazione dell'élite

Questo modello viene soffocato dal modello scolastico che si attua con la Restaurazione che prevedeva un'impostazione filosofico-umanistica.

Dopo la sconfitta di Napoleone nel 1814, Vittorio Emanuele I abroga le leggi/provvedimenti in materia di istruzione e ripristina le Costituzione del 1772 nel contesto piemontese. Vengono alimentati nuovi rapporti tra Stato e Chiesa, i gesuiti tornano alla guida dell'istruzione in modo imperativo con la Bolla di Pio VII.

In questo periodo l'istruzione media maschile

  • Obbligo ai comuni di istituire una scuola per istruire i fanciulli
  • Fissate a 6 anni le scuole di latinità, a 2 anni il corso di filosofia
  • Le scuole secondarie potevano essere pubbliche o regie (queste erano finanziate dal governo)
  • Sempre previste le scuole private
  • Gli insegnanti erano inquadrati gerarchicamente in base al luogo con riconoscimento economico in base alla disciplina insegnata (i più pagati sono quelli di filosofia)
  • Insegnanti e studenti dovevano obbedire ad un'organizzazione della giornata stabilita dal Regolamento. Attenzione ai doveri religiosi
  • Nel 1844 a Torino si apre la Scuola di metodo per la preparazione dei maestri delle scuole primarie.

    Guida c'era FERRANTE APORTI, nel 1828 aveva creato il primo asilo infantile per i maschi prima, successivamente le femmine e infine apre l'asilo per la carità in cui accedevano tutti i bambini.

    • Alla scuola si iscrivono anche professori di filosofia e di retorica e patrizi coltissimi
    • Si riconosce in questa scuola di metodo la volontà di formare l'insegnante con una preparazione pedagogico-educativa.

    Nonostante la reazione dei gesuiti, si apre la Scuola superiore di pedagogia nel 1845 che era il corrispettivo della scuola di metodo, ma doveva preparare i professori.

    Oltre alla reazione avversa dei religiosi, ci sono anche professori che non gradiscono che qualcuno insegni loro come insegnare.

    Il 30 novembre 1847 veniva soppresso il Magistrato della Riforma sopra gli studi, vengono soppressi anche tutti gli organi di cui il magistrato si serviva. Si crea un dicastero "Regia segreteria di Stato per l'istruzione pubblica", poi Ministero dell'Istruzione Pubblica.

    92. 1848-1859

    • 4 marzo 1848 viene concesso lo Statuto Albertino
    • Regio Decreto n. 818 "Legge Boncompagni"

    Emanato in forza dei poteri straordinari conferiti al re nell'imminenza della prima guerra di indipendenza

    1. Riorganizza la pubblica istruzione degli stati sardi
    2. Determina le attribuzioni del ministero della Pubblica istruzione e delle autorità subordinate ad esso
    3. Accentra il controllo dello stato sulla pubblica istruzione
    4. Progressiva laicizzazione della scuola
    5. Abolisce i privilegi religiosi e ingerenza ecclesiastica → si richiede l'abilitazione statale all'insegnamento, titoli rilasciati dai seminari vescovili non sono validi per accedere all'insegnamento e all'università

    Le scuole maschili dipendenti dal Ministero della pubblica istruzione sono:

    1. Scuola elementare superiore e inferiore, entrambi di due anni ciascuno. Sono finanziate dai comuni ma organizzate dal Ministero.
    2. Scuola secondaria: insegnamento
    lingue antiche e straniere, elementi della filosofia e delle scienze che preparavano all'accesso all'università. Prevedevano un corso di grammatica di 3 anni, un corso di retorica di 2 anni e un corso di filosofia di 2 anni. 3. Scuole universitarie: istruzione letteraria e scientifica. Corrisponde al più alto livello di istruzione. 4. Scuole speciali: perfezionamento istruzione elementare preparando lo studente a una professione (non inteso come mestiere) che non richiede un insegnamento universitario. Trovano maggiore definizione con il Regio decreto n. 819 del 1849 che riguardano i collegi e i convitti nazionali. Il collegio era un'istituzione scolastica che prevedeva tutti i gradi scolastici tranne l'università. - Corso elementare di 4 anni - Corso di grammatica di 3 anni - Corso di retorica applicata ad entrambe le lingue 2 anni - Corso di filosofia di 2 anni Corso speciale di 5 anni per chi non segue studi classici. Lo scopo eraaddestrare all'esercizio delle professioni per le quali non era previsto un insegnamento speciale all'università. Nel 1853 diventa la scuola tecnica in cui erano presenti corsi accessori. Nel 1855 questi corsi accessori vengono inseriti nelle scuole speciali senza la scelta. Con la circolare del 1851 vengono create le Scuole provinciali di metodo suddivise in: - Scuole di metodo per formare i maestri (solo per i maschi) per il corso superiore delle elementari - Scuole inferiori di metodo per la preparazione dei maestri del corso elementare inferiore. Nel 1853 prendono il nome di Scuole magistrali distinte in maschili e femminili superiori e inferiori. Dopo l'esame di patente era previsto un anno di tirocinio per gli uomini e di sei mesi per le donne. Nel 1852 viene aperta la Scuola di Berti (triennale) per preparare insegnanti donne. Nel 1858, con il provvedimento del Lanza, le scuole magistrali prendono il nome di Scuole normali (6 maschili e 6 femminili), siaccedeva con esame di ammissione a 16 per i maschi e a 15 per le femmine. Tra la frequenza di questa scuola e la scuola elementare c'erano stati solo 4 anni di istruzione elementare conclusa a 10 anni, poi più niente fino ai 15 anni con l'iscrizione alla scuola normale mancanza di nozioni. Anche questo è stata emanata in un periodo particolare per voler affermare il potere del sovrano (quando si parla di scuola si parla anche di idea di potere, attraverso cui si formano i cittadini dello stato). All'interno della legge non è presente la scansione dei tempi e i modi di ogni singola disciplina, per questo si rimanda a regolamenti successivi. Al di sopra di tutto è presente il Ministro che risponde al re. Sotto al ministro è presente il Consiglio superiore della pubblica istruzione costituito da 21 membri (manca qualcosa). Il Consiglio provinciale. Lo scopo di questo sistema era

    Il controllo dell'applicazione diceva che dettava la legge. Questo è il titolo 1

    La legge Casati è divisa in 5 titoli.

    1. TITOLO 1 dell'amministrazione della pubblica istruzione
    2. TITOLO 2 Dell'istruzione superiore (università)
      • Facoltà di medicina, teologia, giurisprudenza, fisica, matematica e scienze naturali, filosofia e lettere
      • Professori ordinari erano nominati da re preceduto dall'esame e titoli. Potevano essere chiamati a tenere un insegnamento nelle scuole secondarie (istruzione secondaria classica). Non venivano contati come insegnanti nella scuola secondaria.
      • Dottori aggregati erano coloro che avevano portato a termine una porzione di percorso universitario e attraverso un concorso annuale (prova scritta e orale) potevano essere incaricati di un insegnamento. Oggi è un ricercatore a tempo indeterminato con 42 ore di insegnamento istituzionale.
      • Professori straordinari non facevano parte dell'università.
    Il Ministro glisceglieva tra i dottori aggregati o tra altre figure di comprovata cultura in base alle opere pubblicate.

    TITOLO III Dell'istruzione secondaria classica

    • Lo scopo è quello di far acquisire una cultura letteraria e filosofica valida per l'accesso all'università e al conseguimento dei gradi accademici.
    • Divisa in due gradi che si svolgeva in due stabilimenti divisi:
      • Ginnasio costituito da 5 anni. Insegnata la lingua italiana e il francese (in Piemonte perché sotto la dominazione napoleonica), latino, greco, ...
      • Le spese dei ginnasi sono a carico dei Comuni tranne quelli che sono già finanziati dallo stato e che prendono il nome di Regi Ginnasi. I professori sono 5, 3 dei quali sono titolari (= aver superato il concorso) nominati dal re.
      • Liceo di 3 anni. Attenzione alla filosofia, matematica, fisica e chimica. Sono presenti almeno uno per provincia, per la parte scientifica erano a carico dei comuni, per i...

    locali (l'edificio) al comune. I professori sono 7, 4 dei quali sono titolari nominati dal re. I professori reggenti di nomina triennale e riconfermabili sono nominati dal ministro mentre per quelli comunali dai municipi 4.

    TITOLO IV Dell'istruzione tecnica

    • Istruzione tecnica destinata a coloro che vogliono intraprendere carriere nell'industria, commercio che necessitano di una cultura generale. Sono professioni che non comportano una istruzione universitaria. È separata dagli ginnasi e licei
    • Divisa in due gradi ciascuno di tre anni:
      • Primo grado: scuola tecnica. Vale sempre l'esame di ammissione che doveva garantire le conoscenze della scuola elementare. Per la legge Casati doveva essere gratuita, c'era la volontà di prestare attenzione ad una fascia della popolazione che non avrebbe proseguito gli studi, ma attraverso la scuola tecnica gratuita avrebbe raggiunto una preparazione adeguata a svolgere determinati lavori. Economicamente

    Dipendeva dalla provincia ma poteva avere un contributo dallo stato. Alla fine della scuola tecnica con un esame di ammissione si poteva accedere all'istituto tecnico.

    Secondo grado: istituto tecnico. Vale sempre l'esame di ammissione che doveva garantire le conoscenze della scuola elementare. Era diviso in sezioni, solo la sezione fisico-matematica può consentire l'accesso all'università nella sola e unica facoltà di scienze fisiche e matematiche. Poteva avere anche istituto tecnico una partecipazione economica dello stato. Alla fine del percorso era previsto un esame di licenza.

    135. TITOLO V Dell'istruzione elementare (vedere parte sul libro)

    L'istruzione elementare è di due gradi:

    - Grado inferiore obbligatorio

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2022-2023
    58 pagine
    SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lisaborsato di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della scuola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Merlo Giordana.