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LA RIFLESSOLOGIA E LA SCUOLA STORICO CULTURALE

L'opera di Wundt ebbe influenza sugli psicologi russi. All'indirizzo spiritualistico si affiancava una corrente materialistica che

riduceva i processi psichici a processi psicologici. Gli psicologi decisero di rivedere le basi teoriche e metodologiche della

propria disciplina alla luce delle teorie leniniste e marxiste (spesso definita psicologia comunista). La riflessologia è

rapprentata da Pavlov e Bechterev.

Con il termine “Riflessologia” s'intende una concezione dei processi psichici riducibili a riflessi cioè processi fisiologici ed

elementari.

16/10/2007

SECENOV: padre della fisiologia russa. Teoria materialistica dei processi psichici. Gli studiosi di fisiologia consentivano di

spiegare il comportamento secondo un meccanismo semplice di cui si conoscevano le basi fisiologiche cioè l'arco riflesso. Ad

uno stimolo dell'ambiente corrisponde una reazione motoria dell'animale. Tale reazione è mediata dall'attività di un centro

nervoso localizzato dal midollo spinale. L'arco riflesso spinale poteva spiegare i processi comportamentali involontari.

Suppone che per spiegare i processi comportamentali localizzati nel cervello, il meccanismo di base era lo stesso ­> stimolo –

centro nervoso – reazione.

Per Secenov i processi psichici erano riducibili a riflessi cerebrali relativamente alla loro struttura di base. Alla psicologia

spettava l'analisi dei contenuti dell'attività psichica acquisiti durante lo sviluppo autogenetico e legati all'ambiente in cui

l'individuo cresce.

BECHTEREV:Tra 1910 e fine anni 20 si diffuse la vera e propria corrente riflessologica fondata da Bechterev. Era partito

dall'idea di fondare una psicologia oggettiva sperimentale priva di riferimenti spiritualistici e introspettivi. Oggetto d'indagine

erano i riflessi su cui si fondava l'attività psichica. La riflessologia era una concezione generale unitaria di tutti i fenomeni

fisiologici, psicologici e sociali. Nello studio del processo di acquisizione dei riflessi aveva privilegiato i riflessi motori a

differenza di Pavlov le cui ricerche sui riflessi condizionati riguardavano l'attività riflessa vegetativa. Secondo Bechterev lo

studio dell'attività motoria avrebbe permesso una conoscenza approfondita non solo degli animali ma anche dell'uomo.

PAVLOV: concezione sistematica delle basi fisiologiche del comportamento. Era partito dall'osservazione della secrezione

psichica, cioè del fenomeno per cui il cane salivava, non solo quando il cibo veniva a contatto con i recettori gustativi ma

anche in assenza di questi quando attendeva la somministrazione del cibo ­> reazione denominata riflesso incondizionato. Il

comportamento è l'insieme di processi che regolano l'interazione uomo­ambiente. I processi elementari sono riflessi

incondizionati, risposte innate agli stimoli. In un secondo stadio i processi sono più complessi.

Lo stimolo incondizionato produce una reazione incondizionata. Si studiato che uno stimolo nuovo (incondizionato) segnali

l'applicazione successiva dello stimolo incondizionato allora la reazione si produce subito dopo lo stimolo condizionato e dopo

quello incondizionato.

Pavlov descrisse una serie di processi fisiologici che sarebbero stati alla base della formazione dei processi incondizionati.

La teoria pavloviana fu estesa allo studio del comportamento umano. Secondo tale teoria una caratteristica peculiare

dell'uomo era la capacità di formar riflessi condizionati verbali. Gli studi sul linguaggio come secondo sistema di segnalazione

costituirono un tema fondamentale delle ricerche della scuola pavloniana. Un tema centrale fu il condizionamento basato

sull'azione degli stimoli condizionanti e/o incondizionati sulle mucose degli organi interni. La scuola pavloniana ha fatto

perddere le connotazioni di dogmatismo e osservanza alle posizioni teoriche originarie di Pavlov.

Adozione tecniche neurofisiologiche per lo studio dei processi cerebrali che intervengono nella formazione dei riflessi

condizionati abbondando in parte l'impotazione concettualistica di Pavlov.

17/10/2007

LA SCUOLA STORICO CULTURALE

La scuola pavloviana fu considerata come la scuola sovietica per eccellenza. La psicologia fu stimolata dal contesto

sociopolitico a cercare una nuova prospettiva teorica e metodologica in conformità ai principi del materialismo storico e

dialettico.

Istituto di psicologia di Mosca ­> esponenti: Vygotsky, Leontijev e Lurija.

Questioni da affrontare ­> rapporti psicologia/marxismo, psicologia/scienza e ruolo della psicologia nella società comunista.

VYGOTSKIJ: 1924 da inizio a ricerche sui processi cognitivi che furono alla base della scuola storico culturale. Formulazione

sistematica dei concetti e metodi della teoria storico culturale. Esamina funzioni psichiche dei primati, del bambino e adulto.

Affronta rapporto tra animale e uomo e tra adulto e bambino.

Doppia prospettiva­> evolutiva in senso filogenetico (animale/uomo) e ontogenetico (bambino/uomo).

Processi fisiologici e comportamentali come i riflessi condizionati possono essere comuni sia all'uomo che all'animale. Per gli

animali costituiscono l'unità fondamentale del comportamento, nell'uomo invece costituiscono processi elementari (meno

tipici).

Concezione degli strumenti nell'uomo­> sia utensili, sia simboli­> il linguaggio è un simbolo. Uso degli strumenti appreso

durante lo sviluppo ontogenetico.

Pensiero e linguaggio: 2 diverse radici genetiche ­> il bambino può utilizzare diverse forme di linguaggio senza implicare i

processi intellettivi (2° anno di età). Il linguaggio costituisce una vera e propria forma di interazione.

LURIJA: 2 tipi di uso del linguaggio ­> come strumento di comunicazione e come regolazione del comportamento. 2 funzioni

del linguaggio e in 2 momenti diversi: funzione comunicativa (1 anno e mezzo), funzione regolativa (4 anni circa).

Si interessò di processi emotivi dinamici. Studia la neuropsicologia ­> linguaggio come strumento di regolazione del

comportamento. Rapporto tra funzioni cerebrali e funzioni psichiche.

Ha rappresentato un indirizzo differente e in implicita polemica con Pavlov. Le funzioni cerebrali mediano funzioni psichiche

complesse e non sono traducibili in termini di riflessi condizionati ma sono sistemi di interazione la cui organizzazione si

sviluppa in relazione con l'ambiente. Linguaggio: risultato interazione di strutture celebrali diverse che si sviluppa nel corso

dell'ontogenesi.

Concetto di interiorizzazione ­> 1° stadio ­> linguaggio espresso a voce altra come strumenti di regolazione delle azioni. Tale

fase viene denominata linguaggio egocentrico.

PIAGET:percorso opposto ­> da funzione interna il linguaggio diviene una funzione socializzante. Per la teoria storico­culturale

lo sviluppo di funzioni complesse come il linguaggio ha come condizione necessaria l'interazione dell'individuo con l'ambiente

sociale. La struttura del linguaggio è innata ma la prestazione linguistica è determinata dall'ambiente sociale.

Grande interesse per la psicolinguistica hanno le considerazioni fatte da Vygotskij sulle differenze tra linguaggio interiore ed

esteriore. Quest'ultimo è più completo (differenze sul piano grammatica).

Problema dei condizionamenti storico­sociali dei processi mentali fu affrontato attraverso lo studio dello sviluppo psichico

infantile. Rapporto tra culture e società diverse nello sviluppo delle capacità mentali.

Nucleo centrale della scuola storico culturale è il problema dello sviluppo mentale infantile.

PSICOLOGIA DELLA GESTALT

Gestalt: affermazioni teoriche e impostazioni metodologiche a partire dai lavori di Werthermerie e Kohler. E' una corrente di

pensiero psicologico nata e sviluppata in Europa. Il clima culturale in cui si inserisce è costituito da quella cultura tedesca che

ha dato origine tra l'altro alla psicologia come scienza per reazione alle principali correnti psicologiche.

Gestalt come risposta alla psicologia di Wundt il cui metodo era quello di scomporre ogni fenomeno nei suoi aspetti più

elementari per ottenere unità semplici non ulteriormente riducibili. I gestaltisti rifiutano tale teoria e assumono come carattere

distintivo l'antielementismo.

Il concetto di “sintesi creativa” con il quale Wundt cercava di tener conto delle complessità di qualcosa che ricorda la chimica

mentale di Mill. Questo tema lo avviava ai gestaltisti.

KANT: influenza la Gestalt. Propone una soluzione della frattura fra empirismo e razionalismo mediante il concetto di sintesi a

priori: processo nel quale la mente non è passiva (antiempirismo) e ne deriva la propria attività dalle idee innate o da altri

principi che esulano dall'esperienza (antirazionalismo).

L'atto di conoscere è una attività unitaria e unificante in cui la materia fornita dai sensi viene organizzata secondo forme

proprie della mente. Tale aspetto è sottolineato nell'opera di Brentano la cui tesi fondamentale pone l'aspetto specifico dei

fenomeni psichici nella intenzionalità, ne deriva che l'oggetto della psicologia non è il materiale fornito ai nostri sensi ma l'atto

di percepire gli elementi esterni.

BRENTANO: psicologia dell'atto. Sottolinea il ruolo assunto dal soggetto e non attribuisce al dato sensoriale semplice

quell'importanza che è propria di sistemi come quello di Wundt.

TEORIA DELLA PRODUZIONE DI MEINONG: si basa sulla distinzione tra oggetti di ordine superiore e oggetti di ordine

inferiore. Vengono chiamate rappresentazioni non prodotte o elementari quelle generate dagli oggetti di ordine inferiore, cioè

che per esserci non hanno bisogno dell'esistenza di qualcun altro oggetto, si definiscono “rappresentazioni prodotte” quelle

che producono gli oggetti superiori da cui deriva l'esistenza di quelle inferiori.

SCUOLA DI GRAZ: atteggiamento antielementista.

VON EHRENFELS:1890 pone in rilievo le qualità gestalt date dalle relazioni che intercorrono tra essi, nella loro struttura.

Rappresenta come punto cardine l'esempio emblematico della tendenza a superare una spiegazione basata su aspetti

elementari costruendo il complesso a partire dalla somma delle parti semplici. Superamento elementismo.

POLEMICA KOFKA BENUSSI: Benussi viene accusato di ipotizzare una corrispondenza biunivoca eccessivamente rigida tra

complesso di stimoli e rendimenti percettivi; un modo per attribuire troppo poca autonomia agli aspetti più prettamente

psicologici risponde alle sensazioni che stanno alla loro base. I gestaltisti abbandonano ogni teoria si basi sugli aspetti

elementari.

18/10/2007

CONCETTO DI GESTALT:”Il tutto è il più della somma delle parti”­> 1° passo teorico. Non sono sufficienti le parti a spiegare

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
15 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiasama di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Cimino Guido.