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La scienza cognitiva e l'approccio neuropsicologico

MBT MLT MBTpuò osservare una normale accanto ad una deficitaria o una deficitaria accanto a MLTuna nella norma. Assunti base approccio neuropsicologico:

  • Modularità = l'architettura del sistema cognitivo è modulare
  • Isomorfismo = esiste una relazione tra il modo in cui il cervello è organizzato sul piano fisico e il modo in cui la mente e i suoi moduli cognitivi sono organizzati
  • Costanza = la prestazione di un paziente rispecchia l'attività complessiva del sistema, meno la componente danneggiata

SCIENZA COGNITIVA 1977

La scienza cognitiva nasce nel 1977 quando viene pubblicata la rivista "Cognitive Science" e si interessa al funzionamento delle operazioni che il cervello compie.

La scienza cognitiva è un insieme di 6 discipline considerate fondamentali per la mente umana e l'APPROCCIO COMPUTAZIONALE. Condividono una metodologia d'indagine, ovvero ovvero simulare ciò che credo faccia la mente umana attraverso un...

Le neuroscienze cognitive:

  1. Questa disciplina fa riferimento agli studi che mettono in relazione il funzionamento della mente con il suo substrato neurofisiologico. I neuroscienziati studiano il funzionamento fisiologico del cervello in quanto tale, rimanendo meno interessati al legame con la mente umana.
  2. La psicologia cognitiva: coincide con la psicologia generale e si occupa di studiare il funzionamento delle abilità cognitive di base.

L'antropologia cognitiva:

  1. Studia come si è sviluppato il cervello dell'uomo in ambienti diversi, in società diverse, ecc...
  2. La linguistica cognitiva: studia il linguaggio, il mezzo espressivo utilizzato per entrare in contatto con le altre persone.
  3. La filosofia della mente.
  4. L'intelligenza artificiale: viene utilizzata soprattutto nella metodologia simulativa per la riproduzione di un certo comportamento. Questo può far comprendere la mente umana, ma non in maniera esatta (presenza di...

limiti). L'obiettivo principale è di superare la frammentazione delle singole discipline, andando oltre, mettendo insieme le diverse prospettive. Infatti queste hanno un linguaggio comune, in modo che sia condivisibile e comprensibile da tutti i vari settori. Negli ultimi anni si sono aggiunte due discipline, aree di studio:

  1. Lo sviluppo cognitivo: è costituito dalla psicologia dello sviluppo, education, logopedia
  2. La psicopatologia clinica: studia la mente umana in una situazione che devia dalla normalità e dal buon stato di salute (patologia).

- APPROCCIO COMPUTAZIONALE: prende come modello il computer e dice che con questo posso simulare quello che penso faccia la mente umana. Quello che fa uno scienziato cognitivista è capire quelli che sono gli elementi base che caratterizzano il pensiero e poi cercano di ricostruire il tutto con un programma al computer. La costruzione di un programma al computer che simuli un'attività mentale può

essere considerata un esperimento alternativo agli esperimenti basati sull'osservazione. Questo programma è un sistema intelligente intelligenza artificiale morbida. La parte essenziale di un'attività mentale può essere riprodotta da un programma di calcolo. Devono essere esplicitati i meccanismi attraverso cui gli stati e i processi mentali determinano il comportamento. La generazione di un comportamento in esame deve essere riprodotta da una procedura che sia effettivamente implementabile su calcolatore.

PSICOANALISI-FREUD

Il termine psicoanalisi compare per la prima volta nel 1896 in uno scritto di Freud (L'eredità e l'etiologia della nevrosi). Psicoanalisi vuol dire scienza che studia e ricerca le cause di un fenomeno. Secondo la psicoanalisi l'accadere psichico è soggetto alle leggi dell'inconscio che va considerato come un mondo dotato di un senso, che si manifesta secondo una determinata logica, e che traspare mediante un

insieme di fenomeni che si esprimono in codice e che richiedono una chiave interpretativa. La METAPSICOLOGIA indica gli aspetti teorici della psicoanalisi:

  1. Dinamica: i fenomeni psichici sono visti come il risultato di una composizione di forze più o meno antagoniste
  2. Topica: l'apparato psichico è visto come un insieme di sistemi dotati di funzioni differenti, connessi fra loro
  3. Economia: si occupa dell'energia psichica da un punto di vista quantitativo: come viene investita e come si suddivide tra le varie istanze.

Freud ha teorizzato la sessualità infantile e il modo in cui le prime relazioni oggettuali si innestano sui bisogni, le richieste e i desideri dell'individuo. Parte dalla situazione neonatale e introduce il processo di rimozione, ovvero il meccanismo difensivo inconscio che allontana dalla coscienza pensieri, fantasie, desideri ritenuti spiacevoli e pericolosi.

LA TEORIA DELLA SESSUALITÀ:

  1. Fase orale: piacere sessuale connesso alla

1. Fase orale: stimolazione delle labbra e dell'interno dell'abocca determinato dall'atto di mangiare. La pulsione sessuale si sgancia dalla funzione vitale dell'alimentazione e conquista un'autonomia autoerotica (succhiare, mordere). Oralità contesto originario della sessualità.

2. Fase anale: la defecazione orienta la relazione del bambino con il suo ambiente. Compare la contrapposizione tra "attività" (controllo muscolare) e "passività" (stimolazione).

3. Fase fallica: va dall'inizio al declino del complesso di Edipo (3-5 anni); la sessualità si organizza in modo simile a quella adulta (primato degli organi genitali sulle pulsioni parziali), ma l'organo di riferimento è soltanto il pene, tanto per il bambino quanto per la bambina (opposizione tra i due sessi coincide con l'opposizione fallico/castrato).

4. Fase genitale: coincide con il termine dello sviluppo psicosessuale e ha inizio nella pubertà.

Preceduta da un periodo di latenza (superamento del complesso di Edipo, riduzione delle attività sessuali, meccanismo della rimozione, sentimenti estetici ed etici); l'interesse sessuale si concentra sugli organi della riproduzione. Concretamente, secondo Freud, l'analizzato deve essere portato a ricordare qualcosa che ha vissuto e rimosso e l'analista deve costruire il materiale dimenticato dalle tracce che quest'ultimo ha lasciato dietro di sé. Il compito principale quindi lo svolge il soggetto in analisi che, gradualmente, nel rapporto che ha instaurato con l'analista, si riappropria delle parti e degli elementi dimenticati e che sono attivi e agiscono in lui. Secondo il fenomeno del TRANSFERT (o traslazione) il paziente tende a trasferire sull'analista tutti quegli stati emotivi, quegli affetti positivi e negativi che ha vissuto nella propria infanzia e che ancora sono attivi nella vita adulta condizionando gran parte il comportamento delsoggettonelle relazioni con gli altri. Attraverso l'analisi si può anche procedere alla liquidazione di sintomi (idee fisse, ansie, fobie) che avevano la funzione di sostituire altri elementi non accettabili dalla coscienza e quindi rimossi. Ciò che appartiene al passato è presente nascostamente, ciò che per seguire il modello della stratificazione appartiene ad uno strato inferiore (ad esempio un elemento associato ad un periodo della prima infanzia) può servirsi di elementi più recenti, collegati alla nostra esperienza psichica successiva. Così l'analista deve stabilire, insieme al paziente, l'epoca a cui risalgono determinati ricordi, con tutta la loro tinta emotiva. La psicoanalisi è sia una tecnica esplorativa, con scopi terapeutici, sia un modello interpretativo e teorico della vita psichica umana. Essa si presenta come una psicologia del profondo e si contrappone ad ogni altro tipo di psicologia che tenda a

mantenere l'equivalenza psiche = coscienza. Per la psicanalisi L'INCONSCIO è costituito da quell'insieme di significati, di vissuti e di pensieri che il soggetto porta dentro di sé e che viene a condizionare la sua condotta. Freud utilizzò anche L'IPNOSI: si mette in stato ipnotico il soggetto sofferente, ma invitandolo contemporaneamente a ricordare quelle particolari esperienze dolorose che venivano ipotizzate come la causa dei sintomi nevrotici. L'applicazione di questo metodo catartico (catarsi = liberazione, scarica emotiva) consentì a Freud di giungere a due risultati molto importanti:

  1. I sintomi isterici sono i sostituti di processi psichici normali, quindi derivanti da una situazione traumatica.
  2. L'emergere di un senso sconosciuto di un collegamento simbolico e dinamico fra i sintomi e i ricordi traumatici rimossi i quali, ri-attivandosi nella coscienza, consentivano la scomparsa o l'attenuazione dei sintomi.

stessi. Questo metodo, però, aveva dei punti deboli: i sintomi scomparivano per un certo periodo di tempo e poi ricomparivano una volta che la cura veniva sospesa. Inoltre si verificava una forte dipendenza da parte dei pazienti nei confronti della figura del terapeuta.

LE PULSIONI

Pulsioni = forze interne che spingono l'individuo ad agire in modo da ridurre lo stato di tensione che tali forze provocano.

FONTE della pulsione (STATO DI ECCITAZIONE FISICA)

META (FINE dell'eccitazione o gratificazione)

OGGETTO della pulsione (MEZZO per raggiungere la meta)

La pulsione produce uno stato di eccitazione che spinge l'organismo a compiere un'attività rivolta alla fine dell'eccitazione stessa.

Di TIPO AUTOCONSERVATIVO: spingono l'organismo a trovare risorse indispensabili per la propria sopravvivenza

Di TIPO SESSUALE: legate alla sopravvivenza della specie

In seguito al 1920, al di là del principio del piacere:

PULSIONI DI VITA: Garantiscono

l'autoconservazione dell'individuo sia alla sopravvivenza dellaspecie

PULSIONI DI MORTE: Condurrebbero ad azioni distruttive dirette contro se stessi (suicidio) o contro altri (aggresività)

Negli ultimi anni del 1800, Freud formulò la sua TEORIA SULL'ATTIVITÀ ONIRICA: il sogno è l'appagamento allucinatorio di un desiderio infantile. La forza motrice che presiede alla formazione della scena onirica è costituita da un'aspirazione inconscia veicolante desideri e tendenze rimossi durante la veglia, i quali entrando in contatto con i resti diurni pone le condizioni per l'appagamento dei desideri inconsci.

Ciò che il soggetto reputa inconsapevolmente come vietato a se stesso, porta all'animarsi di questo processo di appagamento il quale si unisce alla funzione di preservare lo stato di sonno e di soddisfare quindi anche l'esigenza di dormire. Tutti i sogni hanno un contenuto latente e un contenuto

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Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
21 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuly.col03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Tinti Carla.