Storia della psicologia

Funzionalismo

Fondato da James, in contrapposizione con lo strutturalismo, afferma che non era possibile scomporre l'esperienza in singoli elementi perché la mente umana vede nel globale. Concetti fondamentali è l'evoluzionismo, la mente umana lavora in tal modo da permettere all'individuo di adattarsi all'ambiente e la motivazione.

Nel 1920 si sono affermate 3 scuole di pensiero psicologico:

1. Comportamentismo

Padre fondatore di questa corrente di pensiero è Watson, critica l'introspezione di Wundt, perché si basava sull'esperienza personale. Studia i comportamenti manifesti, ovvero, quelli derivanti dal condizionamento e dall'ambiente, che aiuta al rinforzo di una abitudine; l'esperimento che rese celebre Watson fu sul condizionamento alla paura sul piccolo Albert. Altro esponente del comportamentismo è Pavlov con il condizionamento classico, attraverso l'associazione stimolo-risposta, una tipologia.

di apprendimento semplice fra due eventi che compaiono più volte in maniera contigua temporalmente. Altro studioso fu Skinner, con il condizionamento operante, ovvero quei comportamenti in funzione di qualcosa. L'esperimento che lo rese celebre fu sul topo, che per ricevere il cibo doveva premere il pulsante. Altro esempio, è il cane che impara un nuovo "comportamento" che naturalmente non avrebbe, come dare la zampa o sedersi, grazie alla comparsa di una ricompensa conseguente al suo comportamento.

2- Psicologia della Gestalt

Questa scuola di pensiero è nata all'inizio del 900, gli esponenti principali sono Wertheimer, Kohler e Koffka e l'ambiti di indagine sono la percezione visiva e la percezione del movimento. L'uomo percepisce ed elabora gli stimoli proveniente dai sensi per darne una organizzazione, una forma. Il motto della Gestalt è il tutto è più della somma delle parti.

I principi della organizzazione percettiva:

1. Prossimità: gli elementi vicini tra loro tendono ad essere percepiti come un gruppo.
2. Similarità: gli elementi simili tra loro tendono ad essere percepiti come un gruppo.
3. Continuità: gli elementi che seguono una direzione o un andamento continuo tendono ad essere percepiti come un gruppo.
4. Chiusura: tendenza a completare figure incomplete per percepire una forma compiuta.
5. Simplicità: tendenza a percepire le figure in modo semplice e ordinato.

1. figura/sfondo
2. vicinanza
3. somiglianza
4. destino comune
5. simmetria
6. forma chiusa

La Gestalt si è occupata di apprendimento, grazie a Kohler è il suo studio sugli scimpanzé. Lo scopo di questo esperimento era quello di prendere le banane fuori dalle gabbie con gli oggetti disposti in modo casuale nell'ambiente, lo scimpanzé guardandosi attorno, riesce con un'intuizione improvvisa ad unire due bastoni e aprendere le banane. Questa "intuizione", Kohler la nomina insight, ovvero, il raggiungimento di una soluzione, che capita casualmente, ottenuta attraverso il rapporto fra mezzi e fini. Nel caso dello scimpanzé, l'agire per insight è dovuto al fatto che ha raggiunto il suo obbiettivo, non per tentavi ed errori, ma in modo diretto.

3- Psicoanalisi

Il Padre fondatore di questa scuola di pensiero è Sigmund Freud, le sue teorie furono all'avanguardia per epoca, in particolar modo, la teoria della personalità.

e le la tecnicapsicoterapeutica. Nascono due concetti nuovi: - L'inconscio è quel bagaglio di desideri/impulsi di cui noi non siamo consapevoli ed accedere a questo materiale latente non lo può fare chiunque. Tutti questi impulsi sono stati relegati nel nostro cervello durante l'infanzia perché considerati inaccettabili, come gli impulsi sessuali. Lo sviluppo sessuale è già attivo molto presto nel bambino, però non riuscendo a dare un significato alle emozioni che prova, queste rimangono "ignote", ad esempio il battito del cuore è già presente nel bambino quando rimane "affascinato" da qualcosa o da qualcuno. La piena consapevolezza avviene durante gli anni e attraverso l'esperienza, ovvero, i sentimenti a cui prima non riusciva a dare un significato, con il progredire con il contatto con la realtà, diventano conosciuti. Un altro tabù proibito è l'aggressività, in unasocietà come la nostra, è considerato inaccettabile che un soggetto manifesti la propria violenza in tutti i modi, atti di brutalità devono trovare "un canale d'uscita" socialmente valido. Tutte ciò che riguardava la sfera sessuale, negli anni in cui Freud visse era considerato un vero e proprio tabù; quindi, la portata di questa teoria fu veramente innovativa. I sogni, i lapsus quotidiani e problemi comportamentali sono il modo per poter leggere all'interno del nostro inconscio. Nel metodo delle associazioni libere, il terapeuta lascia parlare il paziente a ruota libera in modo che faccia uscire le associazioni di immagini o di idee, grazie a ciò, il terapeuta riesce ad accedere all'inconscio del paziente. Freud paragona il cervello ad un iceberg, dove la parte in superficie rappresenta l'io, la parte di confine tra la parte sommersa e la parte in superficie rappresenta il che il terapeuta riesce ainterpretare con i sogni e i lapsus, infine, la parte sommersa raffigura l'inconscio. La lettura di quest'ultimo può avvenire solo con la lapsicoterapia.

COGNITIVISMO fratello del comportamentismo

Nasce con Tolman attraverso il concetto di mappa cognitiva, studiata attraverso i topi. Questi venivano messi in un labirinto e per riuscire ad ottenere il cibo rappresentavano "all'interno della propria mente" il labirinto; quindi, non agivano più per tentativi ed errori. Secondo i cognitivisti non bisogna solo studiare la mente, ma anche i comportamenti.

Gli ambiti di indagine:

• motivazione
• apprendimento
• memoria
• attenzione
• ragionamento
• pensiero
• linguaggio

I cognitivisti utilizzano il paragone con il computer, per spiegare come la mente umana elabora.

Secondo il modulo di memoria di Atkinson e Shiffrin del 1968, il registro sensoriale decade subito, le informazioni che rimangono si immagazzinano nella memoria a breve termine, come il numero di telefono.

Le informazioni durano pochi secondi. Se in questa fase, avviene la reiterazione, ovvero la ripetizione, le informazioni entrano nel magazzino a lungo termine; la fase di reiterazione è fondamentale perché le informazioni non si stagnano senza far nulla.