vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
STORIA DELLA PSICOLOGIA – Dal pensiero greco al cognitivismo
La nascita della psicologia scientifica viene fatta risalire al 1879, quando Wundt fondò il primo laboratorio di psicologia a Lipsia. Il termine “psicologia” venne coniato dal filosofo razionalista Wolff che designò con tale termine una delle quattro parti della metafisica: ontologia, teologia, cosmologia e psicologia. Egli distinse, inoltre, una filosofia empirica (che si occupa dei fatti psichici derivati dall'esperienza) da una filosofia razionale (che si occupa dell'essenza dell'anima).
Ma già nell'antica Grecia i vari filosofi si ponevano il problema della sede delle attività psichiche. Non tutti infatti erano d'accordo nel ritenere che esse risiedessero nel cuore, infatti:
- PITAGORA: distingue la ragione e l'intelletto, che si trovano nel cervello, dalle passioni che si trovano nel cuore;
- ALCMEONE: intuisce, grazie alla dissezione dei cadaveri, che le facoltà psichiche risiedono nel cervello;
- EMPEDOCLE: crede che queste risiedano nel sangue poiché irrora tutto il corpo;
- ARISTOTELE: fu il primo ad affermare che l'uomo è parte della natura e come tale può essere studiato con gli stessi strumenti delle scienze della natura. Crede che il cervello abbia il solo compito di “raffreddare” il cuore e distingue tre tipi di anima (processo di tutte le funzioni che distinguono l'animato dall'inanimato): vegetativa, sensitiva, intellettiva. La sua opera “Dell'Anima” rappresenta il primo testo di psicologia;
- IPPOCRATE: affermò che il comportamento umano è determinato dall'interazione di fattori biologici, psicologici e sociali e dal prevalere di uno dei quattro umori. SANGUE, FLEMMa, BILE GIALLA, BILE NERA. Si determinano diversi tipi di caratteri. sanguigno (sveglio e vivace); flemmatico (tranquillo e socievole); collerico (bile gialla, nervoso e irascibile); malinconico (bile nera, triste e solitario). Questa “DOTTRINA CARATTEROLOGICA” verrà ripresa da Pavlov ed Eysenck. Egli individuò il ventricolo sinistro del cuore come sede delle facoltà psichiche;
- ERASISTROTO: separò i nervi sensoriali da quelli motori e formulò per primo il concetto di riflesso;
- GALENO: riprese le teorie di Aristotele, Ippocrate e Pitagora ed individuò tre tipi di anima. razionale (cervello), passionale (cuore), appetitiva (fegato).
Gli studi sull'uomo subirono un forte arresto a causa del pensiero cristiano medievale. era impensabile la nascita di una scienza dell'uomo, nonché lo studio dell'anima, in quanto l'uomo non fa parte della natura. Vennero anche vietati gli studi anatomici. Ma la muraglia cristiana venne distrutta con il pensiero rinascimentale (scienza moderna e metodo sperimentale) che contribuì alla visione dell'uomo non più trascendentale ma come membro della natura. Ciò fu possibile in primo luogo con Cartesio che riuscì in parte a risolvere le controversie con la Chiesa, separando mente e corpo e studiando quest'ultimo in modo prettamente meccanicistico. Egli distinse la RES COGITANS, cioè la mente pensante priva di estensione, dalla RES EXTENSA, cioè il corpo. Esse comunicano solo a livello della ghiandola
pineale ma sono indipendenti e divisi. la res cogitans non ha bisogno della res extensa poiché possiede in sé tutte le funzioni per poter essere autonoma. Inoltre Cartesio afferma che i contenuti della mente sono le IDEE, che possono essere di 3 tipi: dei sensi (immagini e memoria); costruite dalla mente; INNATE. Quest'ultime sono i principi basilari già presenti nella mente ma in modo confuso, e attraverso l'esperienza (che può indurre anche nell'errore) che l’uomo deve riordinare. Egli afferma inoltre che è necessario dubitare poiché il mondo è un mondo di apparenza. Ciò non significa che nulla esiste poiché il solo fatto di dubitare e pensare si rende reali. COGITO ERGO SUM. Con Cartesio l'anima si libera del problema dell'essenza e si assiste ad un passaggio dallo studio dell'essenza a quello dei processi dell'anima. Si creano, così, due grandi correnti filosofiche: EMPIRISMO inglese e IDEALISMO francese.
Gli empiristi (Locke, Hume, Berkeley), negano ogni tipo di idea innata poiché affermano che la conoscenza è determinata solo dall'esperienza. la mente dell'uomo, in principio, è una tabula rasa sulla quale poi i fattori ambientali scriveranno l'esperienza. Essi distinguono tra essenza dell'anima (che può essere studiata solo dalla metafisica) dai suoi processi (analizzabili scientificamente). In particulare Hume affermò che tra le idee (che regolano l'intelletto), si creano delle associazioni per somiglianza, contiguità e causazione. Dà vita, così, alla corrente degli associazionisti. Bain che anticipa il comportamentismo, Brown che introduce il metodo dell'introspezione, Hartley che individua delle "vibrazioniuciole" che gli oggetti emanano a livello degli organi di senso e che poi arrivano al sistema nervoso, Stuart Mill con l'"associazione sincrona" secondo la quale le sensazioni si uniscono in un perfetto dal quale deriva un'idea complessa scindibile in idee più semplici, ed il figlio James Mill con la "chimica mentale" secondo la quale le idee costituiscono un'unità e non è necessario scomporle. Gli associazionisti, però, lasciano irrisolto il problema del pensiero complesso.
Gli ideologi francesi, insistono sullo studio dei processi psichici e non dell’anima e cercano di reintrodurre il corpo all'organico poiché, come affermano Condillac e Buffon, l'uomo è parte del regno animale anche se occupa una posizione superiore e va analizzato nella sua complessità mente e corpo, quindi, costituiscono un’unità. Infatti, La Mettrie afferma che la mente è una proprietà della materia ed è governata dal corpo che a sua volta è governato dalla mente e che l'unica differenza tra uomo e animale è quantitativa (complessità). e Cabauis afferma che fisico e morale sono strettamente interconnessi. Egli dà fondamentale importanza al sistema nervoso poiché governa ogni parte del corpo.
Un contributo fondamentale alla nascita della psicologia fu quello del filosofo tedesco Kant che risolse la controversia tra empiristi e razionalisti attraverso il suo GIUDIZIO SINTETICO A PRIORI. la conoscenza non deriva né dall'esperienza, né è innata. La materia fornita agli organi di senso viene rielaborata dalla mente secondo forme che le sono proprie. Ma i veri precursori della psicologia scientifica furono Herbert e Fechner che individuarono la possibilità di studiare la psicologia in modo matematico e quantitativo. In particulare fu Herbert il primo a definire la psicologia come scienza autonoma e fondata sulla matematica. Egli teorizzò che l’anima fosse unitaria ma che le idee variassero nel tempo e per intensità e, nel momento in cui due idee si
terapeuta ha solo il compito di aiutare il soggetto a disvelare i frammenti di ricordi che fanno trapelare i conflitti ed i significati ad essi sottesi, con l'obiettivo di riconoscere l'evento traumatico e rimuovere i sintomi. Infatti se ad un evento traumatico non si riesce a dare la risposta emotiva adeguata, i processi psichici rimangono intrappolati. E' attraverso la CATARSI che è possibile far riemergere i ricordi dell'evento e attenuare i sintomi isterici. Nella vita consapevole esistono diversi meccanismi di difesa che impediscono il libero accesso ai contenuti inconsci: rimozione, regressione, formazione retroattiva, annullamento retroattivo, identificazione proiettiva, identificazione, isolamento e annullamento (vedi Appunti).
A proposito dell'isteria, Freud si trovò in conflitto con Breuer poiché per F. essa aveva una natura psichica, per B. una natura organica. Inoltre Breuer non condivideva l'idea della sessualità infantile.
Freud , individua tre topiche nelle quali viene suddivisa la psiche. INCONSCIO, contenuti inconsapevoli ed inaccettati; PRECONSCIO, contenuti che possono divenire consapevoli e CONSCIO, piena consapevolezza. Individua, inoltre, tre istanze che fanno parte della struttura della psiche e che corrispondono alle tre topiche. ES, IO e SUPER IO. Queste istanze rispondono al PRINCIPIO DI PIACERE (ES, domina le pulsioni) ed al PRINCIPIO DI REALTA' (IO e SUPER IO, rappresenta ciò che è reale anche se non piacevole). A questi si aggiungono le pulsioni di vita e morte, EROS e THANATOS, che sono risposte di ordine biologico, la prima di riproduzione, la seconda di difesa. La lotta tra le due provoca nell'uomo angoscia e senso di colpa.
Fu PIAGET, invece, il padre del cognitivismo. Egli si occupò dello sviluppo dell'intelligenza partendo dai bambini ed utilizzando un metodo clinico misto tra colloquio ed osservazione diretta. Fu il fondatore dell' EPISTEMOLOGIA GENETICA, cioè lo sviluppo della conoscenza , che è un processo continuo, a partire dalla relazione tra conoscente e conosciuto.
La conoscenza, secondo Piaget, è il risultato della somma di funzioni invarianti e strutture variabili, cioè di ASSIMILAZIONE (incorporare dati dell'esperienza nei propri schemi mentali) e ACCOMODAMENTO (modificare i propri schemi mentali per adattarli ai nuovi dati). Queste due funzioni complementari permettono di mantenere un equilibrio tra continuità e cambiamento e, quindi, permette all'uomo di adattarsi all'ambiente.
In seguito a diversi esperimenti, quali quelli delle montagne e della collana, arrivò a teorizzare che l'intelligenza si sviluppa per STADI e che solo dopo aver acquistato determinate capacità si poteva passare ad uno stadio successivo. Gli stadi sono 4.
- SENSO-MOTORIO (0-2 anni): conoscenza attraverso i sensi e la manipolazione; riflessi (es.suzione); reazioni circolari; no rappresentazione mentale interna.
- PRE-OPERATORIO (2-7 anni). imitazione differita; gioco simbolico; linguaggio;egocentrismo intellettuale; irreversibilità del pensiero.
- OPERAZIONI CONCRETE (7-12 anni). azioni mentali coordinate e concrete; reversibilità.