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Leggere Lolita a Teheran
Azar Nafisi, scrittrice iraniana, dal 97 residente negli Stati Uniti, a Teheran era
professoressa di letteratura inglese. Lo storia del libro origina dall’esperienza vissuta
dall’autrice con 7 studentesse iraniane di letteratura inglese. Nel libro l’autrice dice di aver
rielaborato e rimescolato i fatti e le storie in modo da rendere impossibile il riconoscimento
delle persone reali dietro i personaggi in modo da tutelarne la sicurezza. Tema del
seminario: rapporto tra realtà e finzione, sonno e veglia
Libro diviso in 4 capitoli e rispettivamente vengono trattati i seguenti autori:
Humbert – Fitzggerald – Henry James – Janeausten
La Nafisi decide di interrompere il suo insegnamento all’università a causa delle continue
pressioni della Repubblica Islamica dell’Iran sui contenuti delle lezioni e in generale sulla
sua vita da donna. Decide di indire un seminario da tenersi ogni giovedì mattina a casa
sua. Partecipano 7 studentesse e dura due anni (95 – 97). Nel seminario si discute di
letteratura, in particolare di questi grandi romanzi: Lolita, Invito a una decapitazione, Il
grande Gatsby, Cime tempestose, Le mille e una notte, Daisy Miller, Orgoglio e
pregiudizio. Tutti vengono analizzati alla luce delle esperienze che le ragazze e la
professoressa vivono nella repubblica islamica dell’Iran. Vengono fatti moltissimi riferimenti
al passato delle ragazze e a come e perché sono entrate a contatto con la Nafisi.
Lolita. Prigioniera del sogno di un altro.
La chiave di lettura di Lolita ci viene proposta dalla Nafisi come un ribaltamento dei ruoli in
cui Hubert è il carnefice e Lolita la vittima. La condizione di totale impotenza della
ragazzina dodicenne e il suo asservimento totale a Humbert ( che di fatto la tiene
prigioniera) viene accostato da Azar Nafisi e dalle 7 ragazze alla condizione in cui si
trovano le donne iraniane sotto il regime Khomeinista. Come Lolita è il prodotto del sogno
perverso di Humbert che la priva del suo passato e della sua infanzia, negandole qualsiasi
possibilità di scelta, anche le donne iraniane, dice Azar Nafisi, erano diventate “prodotto
del sogno di qualcun altro” (gli Ayatollah). La Nafisi e le studentesse vedono nel romanzo
di Nabokov “Una denuncia dell’essenza stessa di totalitarismo”. A Lolita è stata sottratta
non solo la vita, ma anche la possibilità di raccontarla. Ugualmente le donne vivono questo
senso di soffocamento e sorge la domanda “Come siamo arrivati a questo?” La Nafisi
torna indietro nel tempo e offre un raccono soggettivo di eventi. La Nafisi e le ragazze
vedonon nelle opere di Nabokov l’essenza di una vita trascorsa in un’atmosfera di
continuo terrore instaurata tra Nabokov e Lolita perché si mette in evidenza la sfiducia
nella realtà quotidiana.
Il Grande Gatsby. Il tema del sogno.
Durante la rivoluzione fondamentalista nelle università arrivavano canti e slogan di morte
all’America. La Nafisi si accinge a portare “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald,
sul grande sogno americano e sul sogno d’amore di Gatsby per Daisy.