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ALEXANDER NEILL 1883-1973

Il modello educativo che Neill propone è un modello antiautoritario. Riflette sulla scuola, parte dalla considerazione che il modello autoritario di scuola che lui stesso ha conosciuto, non va bene.

Posizione intermedia -> bisogna partire dal considerare che l'educazione deve essere il soddisfacimento dei bisogni naturali del bambino, secondo le sue necessità e interessi, i suoi desideri. Bisogna lasciar vivere il bambino. Non può esserci la disciplina, non serve. Il bambino deve essere libero di fare quello che desidera. Bisogna instaurare una comunicazione autentica in un clima di serenità, tolleranza e fiducia. L'adulto deve fidarsi del bambino.

Non tutte le scuole sono sbagliate (posizione intermedia), ma bisogna cambiare radicalmente la scuola -> ne apre una (una delle esperienze più conosciute del 900, La scuola di Summerhill).

Scuola di Summerhill, in Inghilterra -> esperimento. Concreta libertà del bambino.

che si autoregola e si autodisciplina. L'adulto non incorre in nessuna forma di disciplina. Non ci sono voti, non c'è l'obbligo di frequentare. L'insegnante è un compagno che guida, protegge. Si vive a scuola per essere felici, lo studio e l'imparare fanno parte di questa felicità. Precettore che ha la stessa età dei bambini -> idea di Rousseau, messa in pratica da Neill - Modello educativo libero e antiautoritario - Educazione come soddisfacimento degli impulsi naturali secondo i propri desideri - Escludere ogni forma di disciplina - Instaurare comunicazione autentica in un clima di serenità, tolleranza, fiducia - Scuola di Summerhill - Libertà completa del bambino - Autoregolazione e autodisciplina - Autogoverno della comunità - L'insegnante è un compagno - Non c'è obbligo di frequentare - Non ci sono voti - Si coltiva la sfera

emotivo-affettiva

  • Si vive per essere felici

IVAN ILLICH 1926-2002

Radicalizza il pensiero di Neill

È il vero descolarizzatore

La scuola non serve, con Illich muore la scuola

Era sacerdote, poi si è allontanato dalla chiesa. Ma ha sempre mantenuto una visione ecumenica anche della pedagogia

Si è molto occupato dei luoghi peggiori al mondo (sud America eccetera)

Visione che ha toni utopistici -> vuole una società dove tutti sono educati, un’educazione permanente, per tutti, in tutto il mondo

Nel suo periodo, è già iniziata la globalizzazione -> visione globalistica dell’educazione

Ci parla di una società che deve essere meno tecnologizzata -> tecnologia come causa degenerazione condizione umana e della vita

Parla di spersonalizzazione dell’uomo, e a questo ha molto contribuito la tecnologia

Progresso economico e tecnologico che ha portato alla degenerazione della qualità delle condizioni di vita dell’uomo. Ci

Sono delle zone del mondo in cui le persone sono sfruttate per questo. C'è unadisumanizzazione. A questo oppone una società che chiama conviviale -> convivialità: attività creativa personale, formazione personale, a disposizione di tutti, che diventa giustizia distributiva (chiamata oggi equità).

Giustizia distributiva -> stessa equità di cui parla don Milani. Deistituzionalizzare la società -> abolire la scuola. È talmente malata come istituzione che non può essere recuperata e dentro la società conviviale non serve la scuola.

Nuovi canali, nuovi strumenti. Si impara prevalentemente attraverso l'educazione non formale. Si impara mossi da un desiderio, necessità, interesse, che però deve trovare nella società dei luoghi diffusi di apprendimento.

Demolisce la scuola, e modifica la figura dell'insegnante -> guida a disposizione di chi arriva.

1 aprile 2022

MARIA

MONTESSORI 1870-1952

Pedagogista italiana

Si iscrive alla facoltà di medicina, tra le prime donne a laurearsi in medicina. Lavora all'ospedale psichiatrico di Roma, dove sono ricoverati anche bambini, che molto spesso non hanno reali problemi psichiatrici ma sono in situazioni di forte disagio, che porta ad avere comportamenti particolari o violenti o disturbi dell'apprendimento. Questi bambini sono ricoverati in ospedale con gli adulti. Gli ospedali psichiatrici sono dei luoghi di contenimento, non sono dei veri e propri ospedali. La Montessori entra in contatto con questi bambini e pensa che abbiano delle difficoltà, che però sono recuperabili (ad esempio studiando il funzionamento della mente del bambino)

La Montessori apre uno dei primi gabinetti psicologici, dove sperimenta come funziona la mente del bambino

Muore in Olanda, perché negli anni 30 il fascismo (e in particolare Lombardo Radice) non apprezza l'impostazione positivistica della

Montessori (anche se nel frattempo il suo pensiero evolve, ma la sua formazione non poteva che essere positivistica. Fine 800: massimo splendore del positivismo. Il metodo sperimentale è il suo metodo). In Italia i due nomi di attivisti più conosciuti sono Montessori e sorelle Agazzi (che hanno un impianto spiritualista, cosa che Lombardo Radice preferisce). La Montessori arriva a considerare la spiritualità del bambino. È un'unione: inizialmente empirista e positivista, poi evolve verso posizioni spiritualiste. Struttura la Casa dei bambini, al cui interno c'è un mobilio particolare ma soprattutto c'è il materiale scientifico -> è tantissimo, in legno, descritto nei minimi particolari, colorato, la Montessori ne fa un catalogo, va usato come la Montessori descrive nel suo metodo, le maestre devono imparare ad usarlo e ogni scuola deve averlo. Oggi il materiale montessoriano per una classe costa circa 10mila euro. La Montessori

Il metodo Montessori ha un approccio scientifico che si avvale di materiale scientifico piuttosto costoso. Le sorelle Agazzi, invece, utilizzano materiale povero (quello che i bambini portano da casa), a costo zero.

Nell'Italia di fine 800, che aveva ancora a che fare con problemi economici rispetto alle strutture dello stato unitario (no strade, no acqua potabile nelle case), il fatto di investire così tanto nelle Case dei bambini ha fatto propendere verso le sorelle Agazzi, che avevano un metodo a costo zero e non c'era quel mobilio minuzioso della Montessori.

La prima Casa dei bambini viene aperta a Roma nel 1907 e, nell'arco di pochissimo tempo, si diffondono in tutto il mondo. La Montessori viaggia tantissimo. Oggi c'è una diffusione del metodo montessoriano, c'è una persistenza.

L'esperienza agazziana rimane confinata abbastanza nel nord Italia, si diffonde poi anche in Italia ma non all'estero. Oggi ci rimane molto poco del loro metodo. Non ci sono più scuole agazziane.

oggiCasa dei bambini -> il luogo in cui il bambino è accolto nel migliore dei modi. Idea già sperimentata da unabibliotecaria in Inghilterra (aveva aperto una delle prime biblioteche per bambini): rendere tutto l’ambientefruibile dal bambino. Tutto a misura di bambino. Questo è fondamentale per la Montessori perché non è ilbambino che si adatta all’ambiente, ma è l’ambiente che si adatta al bambino, che gli permette di essereautonomo e indipendente dall’adulto. Questa idea di autonomia accomuna la Montessori e le Agazzi

Da un punto di vista pratico, ci sono differenze tra Montessori e Agazzi, ma l’idea è molto simile

Agazzi -> scuola materna (la prima: a Mompiano). Idea della famiglia, della madre in particolare. La maestraè una specie di mamma, più colta e più attenta. Hanno a che fare con mamme che lavorano, non hannomolto tempo da dedicare ai figli. La Montessori sperimenta la

stessa cosa -> Roma, quartiere San Lorenzo creato proprio per chi lavora in fabbrica (bambini molto spesso lasciati a sé stessi sia in Montessori sia in Agazzi). Montessori: città, operai. Agazzi: campagna, contadini

Educazione per la Montessori -> definizione: educazione vuol dire liberazione del bambino, o meglio normalizzazione. Il bambino va normalizzato (o liberato). L'adulto si è sempre imposto sul bambino, allora il bambino va liberato da questo gioco dell'adulto e va restituito a sé stesso e alla sua natura. Il bambino è in grado di svilupparsi liberamente, autonomamente se l'adulto non gli impone delle cose

Normalizzazione -> il bambino va riportato alla sua normalità, che non è quella dell'adulto perché il bambino non è l'adulto (concetto rousseauniano, come tutti gli attivisti anche la Montessori si rifà a Rousseau. La Montessori è l'evoluzione di questo pensiero

(educazione negativa in natura)). L'educazione è prevalentemente autoeducazione, in un ambiente che sia adatto al bambino. Questo ambiente è la Casa dei bambini. Non è che la maestra non c'è, ma deve essere una scienziata -> l'educazione è scienza (non arte, contrario di Lombardo Radice). L'accusa che le viene fatta è di essere troppo positivistica e troppo scientifica. Il metodo della Montessori va bene per tutti, lo sperimenta prima con i bambini anormali. La Montessori scrive e riscrive il metodo, ne trova uno che vada bene per tutti i bambini della Casa dei bambini (opposto di Gentile -> il metodo non esiste). La maestra prepara l'ambiente e poi osserva i bambini. Se i bambini hanno bisogno vanno dalla maestra e lei gli dà tutti gli strumenti e le spiegazioni. Il materiale è tutto a disposizione del bambino. La maestra fa vedere come si utilizza il materiale, i bambini guardano, poi provano ed.

eventualmente la maestra interviene. Poi il bambino sceglie liberamente con che materiale giocare

Educazione -> liberazione, normalizzazione, prevalentemente autoeducazione

Nebule: periodi di sviluppo del bambino. La Montessori prende questo termine dalla scienza

Quello che lei dice lo dice perché l'ha sperimentato in laboratorio sulla mente del bambino. Non ha appoggio psicologico (la psicologia sta nascendo)

Il bambino, dalla nascita ai 3 anni, ha una mente diversa da quella dell'adulto -> mente assorbente (come una spugna). Assorbe dall'ambiente tutte le stimolazioni, in modo precosciente (non è l'inconscio di Freud) e in maniera misteriosa. La Montessori cerca di scoprire come funziona la mente del bambino, ma non ha molti strumenti per farlo (per questo la mente è definita misteriosa). Il bambino accumula, immagazzina, assorbe tutte le stimolazioni dell'ambiente attraverso i sensi. Nella sua mente comincia a dare un ordine a queste sensazioni,

non solo assorbe. La mente del bambino non è una mente ferma, inerme, ma che lavora, accumula e contemporaneamente cerca

Dettagli
A.A. 2021-2022
53 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelicacasasola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della pedagogia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Callegari Carla.