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ROUSSEAU E L’EDUCAZIONE DELLA DONNA
Il quinto libro dell’ “Emilio” è dedicato all’espletamento dell’educazione di Sofia, che sarà la
della
sposa di Emilio. Tutta la vena innovativa di Rousseau si esaurisce di fronte all’educazione
donna: restando entro i termini del pensiero dell’epoca è convinto che l’educazione intellettuale
della donna deve restare limitata perché tale è la sua capacità di ragionare, deve quindi essere
quella adeguata per renderla moglie e madre.
INCIDENZA E RISONANZA DELL’OPERA DI ROUSSEAU
La risonanza dell’ “Emilio” si deve alla grande passione con cui viene scritto ed al conseguente
coinvolgimento che provoca nei lettori. L’opera è molto criticata dai contemporanei di Rousseau
che, tuttavia, riconoscono anche il grande valore pedagogico della tesi che mette il fanciullo
come soggetto in divenire al centro del processo educativo. La tesi dell’educazione negativa
influenza molto il movimento attivista pedagogico, quindi personalità di spicco come Tolstoj,
Ferrièr e Montessori. Le tesi pedagogiche di Rousseau sono anche state oggetto di analisi
critiche, tra cui spicca quella del cardinale Gerdin, che hanno fatto emergere le contraddizioni
del suo pensiero: le ricerche più attente però battono sulla necessità di non etichettare in nessuna
definizione rigorosa la pedagogia di Rousseau.
) e la “Scuola attiva”
Adolphe Ferrière (1879-
- Nasce a Ginevra da famiglia francese
La lettura dell’opera di Demolins decide la sua vocazione pedagogica
- Fonda il “Boureau International des Ecoles Nouvelles”
- per indurre aiuto reciproco tra le scuole
nuove
- Organizza visite alle più importanti istituzioni del tempo e pubblica opere dal vasto eco
- Con la sordità decide di dedicarsi al solo studio pedagogico-didattico
2GM si adopera per l’asilo di fanciulle e madri
- Con lo scoppio della
Principi fondamentali della “Scuola attiva”
- Basi del rinnovo della scuola: biologia, sociologia e psicologia sperimentale più altre correnti
culturali come la psicoanalisi e la filosofia (la soluzione dei problemi educativi si ricerca
nell’orizzonte spiritualista)
fondamentale=Basi teoriche della “Scuola attiva”
- Le Leggi psicologiche
1. “Slancio dello spirito nell’uomo: è un processo della volontà dell’essere vivente
vitale” e si
manifesta in varie forme, questa energia è meta e mezzo per raggiungere il potenziamento
dell’uomo quindi deve essere ogg dell’edu
2. “Legge del progresso”: l’uomo progredisce grazie ai meccanismi di differenziazione (il
bambino scompone il mondo nelle sue parti e differenzia le sue idee) e di concentrazione
(successivamente unifica i dati acquisiti a livello superiore e organizzandoli si compone la
realtà). I due momenti devono svolgersi armonicamente per la crescita adeguata del bambino.
3. “Legge biogenetica”: spiega le trasformazioni evolutive del bambino sostenendo che
l’ontogenesi deve seguire le tappe della filogenesi, anche se l’eredità ancestrale rispetta
comunque le caratteristiche personali.
4. “Tipi psicologici”: servono per organizzare una scuola su misura e sono 11.
La trasformazione della scuola
Si attua applicando le leggi psicologiche all’educazione, quella biogenetica in particolare
permette di fare ipotesi interessanti
Scuola all’aria aperta: la campagna ha un’importanza basilare perché per essere buoni esseri
-
civili bisogna prima essere buoni selvaggi
- Interesse e sforzo: la scuola attiva mira al riconoscimento delle tappe dello sviluppo umano, in
quest’ottica gli interessi dei fanciulli le rivelano e con gli sforzi che li accompagnano si
realizzano. L’unione di interesse e sforzo produce il lavoro.
Influsso e risonanza
- Si confronta con i contemporanei circa i temi pedagogici del tempo (autogoverno, autonomia,
gioco, lavoro manuale ecc..)
E’ riconosciuto come pioniere del rinnovamento educativo ma lo si dovrebbe maggiormente
-
considerare in ambito pratico
- Si allontana dagli altri studiosi francesi e dalla loro tendenza naturalistica e sociologica
e la “Scuola su misura”
Edouard Claparède (1873-1940)
Preferisce il termine “Scuola su misura” a quella di attiva: si distacca dallo spontaneismo di
quest’ultima proponendo il metodo scientifico in pedagogia
- Nasce a Ginevra da una famiglia calvinista e il contatto con la natura lo segna
- Si laurea in medicina e si afferma come psicologo
L’interesse educativo nasce dall’esperienza con i ragazzi ritardati a Ginevra e dalla visita a
-
Bruxelles dove conosce i metodi di Demoor e Decroly
Fonda l’Institut J.J. Rousseau per formare educatori che imparino a conoscere i bambini
- Si impegna come docente e ricercatore e trova il tempo per pubblicare (“L’education
-
fonctionelle” 1931 opera più importante)
Pensiero psico-pedagogico (“Psicologia
Claparède sostiene che la psicologia fornisca le basi scientifiche alla pedagogia del
fanciullo” = i pedagogisti dimenticano che l’educazione deve fondarsi sulla conoscenza del bambino).
- Tutti i problemi pedagogici devono essere sottoposti alla sperimentazione
- La costruzione della scienza pedagogica è dovere anche degli insegnanti e degli educatori
- Gli insegnanti devono essere dotati dello spirito scientifico: meravigliarsi dei fatti della loro
interrogarli e sottoporli all’osservazione metodica e all’esperimento
professione, desiderare di
per trovare risposte utili, raccogliere a tal proposito documenti e scoprire le cause degli errori
pedagogici possibili.
Psicologia funzionale: scelta perché sintetica e interessata ai perché (piuttosto che quella
strutturale=analitica e interessata al come) perché contribuisce alla conoscenza della condotta e
delle sue leggi. In base ad essa: -I
processi mentali sono visti come funzioni che si attivano in presenza dei bisogni: per attivare un
bambino basta porlo nelle condizioni che risveglino i suoi bisogni -
Concetto di organismo: l’essere vivente è un sistema che si conserva intatto, il che vuol dire che
attua gli atti necessari al ristabilimento dell’equilibrio (vita=ristabilimento equilibr.)
Le leggi della condotta
“Legge del bisogno”: il bisogno è la rottura dell’equilibrio e tende a provocare le reazioni
- Significa che l’attività è sempre suscitata dal bisogno)
adatte a soddisfarlo (in edu.
“Legge dell’interesse”: il bisogno scatena l’interesse verso un oggetto specifico e l’interesse a
-
sua volta determina la condotta adeguata a rispondere al bisogno
“Legge dell’interesse momentaneo”: l’organismo agisce secondo il suo maggiore interesse
- “Legge del tentativo”: quando la situazione da affrontare è nuova il bisogno fa nascere
- reazioni
di tentativo (prova) -
“Legge dell’autonomia funzionale”: la capacità di reazione del bambino è adeguata ai suoi
bisogni
L’educazione funzionale: è quella che usa il bisogno del bambino come leva per risvegliare in lui
ed i suoi mezzi sono l’interesse e la disciplina interiore (rifiuto
una specifica attività
dell’autoritarismo e degli timoli esterni).
La scuola: deve porre il bambino al centro dei programmi dei metodi, deve rispettare l’infanzia
- promuovere l’attività nel bambino (il gioco)
e deve essere attiva, cioè -
L’educazione: deve essere un adattamento dei processi mentali a certi desideri, deve permettere
di sviluppare funzioni intellettuali e morali
Il maestro: diventa stimolatore, collaboratore e deve essere animato dall’entusiasmo
- la formula “La scuola su misura” (scritto del 1920)
Il fanciullo centro del sistema educativo:
indica la necessità di creare un’organizzazione scolastica che tenga conto delle diversità.
Il “Sistema delle opzioni”: permette di organizzare veramente la scuola su misura, perché lascia
-
liberi gli alunni di scegliere gli elementi favorevoli allo sviluppo delle loro attitudini (tutte le
esperienze di scuola viste non soddisfano Claparède)
- Linee generali dei sistema: riduzione ore obbligatorie, possibilità di scelta di alcuni corsi.
La RIVOLUZIONE a cui la psicologia invita la pedagogia è quella di porre il fanciullo al centro
di metodi e programmi educativi.
Influsso e risonanza
Temi caratteristici: l’essere come organismo in azione e tutto indissociabile e assunzione, in
- l’unità organica del soggetto
conseguenza a ciò, del punto di vista funzionale rivendicando
- Positività: da importanza alla conoscenza del bambino ed al gioco
- Problematiche: nel dare alla pedagogia una base scientifica finisce per trattarla come psicologia
applicata (visione monistica della realtà e prammatismo biologico).
e “l’Ecole de l’Ermitage”
Ovide Decroly (1871-1932)
La casa in cui vive durante l’infanzia gli permette di fare molte esperienze (giardino e lab)
- L’istruzione primaria e secondaria sono verbalistiche e pedanti quindi si interessa alle scienze
-
naturali
- Si laurea in medicina, approfondisce la fisio-patologia del cervello e si dedica alla rieducazione
dei fanciulli anormali
Fonda la “l’Ecole de l’Ermitage” e diventa professore e direttore dell’istituto di pedagogia di
-
Bruxelles
- Dopo la guerra si dedica a ricerche psicologiche e ad esperienze educativo-didattiche
“Scuola per la vita attraverso la vita” (scritto del 1908 e riqualificazione de l’Ecole)
Ferrière fa un’ottima descrizione della scuola: il giardino con alberi e piante come campo da
e luogo in cui i bambini possono coltivare l’individualità e la fantasia; la
gioco casa è costituita
da: l’ingresso che fa da sala da ginnastica e ricreazione, i laboratori di mestieri, aula di cucina e
cucito per ragazzi e ragazze, le classi-museo dove gli alunni possono conoscere, agire e costruire,
ed infine la biblioteca.
Il “metodo dei centri d’interesse”
La riforma della scuola procede attraverso due principi fondamentali
1. Funzione di globalizzazione
Il nuovo metodo d’insegnamento: deve procedere dal complesso al semplice (il bambino
-
conosce cose intere, non parti di esse, ed in maniera imprevista) -
Globalizzazione: è un aspetto dell’attività umana uguale alla conoscenza infantile che procede
dalla percezione complessa e confusa all’analisi delle parti e poi alla