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CHANTERAI POR MON COURAGE

È una chanson trovierica, ma con caratteristiche trovadoriche: ha una struttura rimica non complessa e

racconta una storia.

Viene attribuita alla dama Dufayelle (personaggio letterario, quindi mai esistito) ed è particolare perchè è

una chanson de femme: il personaggio che si immedesima nel narratore è una donna.

Il personaggio è una dama che attende il suo uomo e il genere passa sotto il nome di chanson de toile

(della tela) perchè ci si immagina che i canti avvengano durante l'attività delle dame della tessitura. Il fatto

che il narratore sia una donna non è detto che il compositore lo sia; la maggior parte delle volte è

comunque un trovatore o un troviere. Le caratteristiche sono diverse non solo perchè lei canta di lui, ma

anche perchè le chanson normali raccontano un amore che non si compie, queste invece ribaltano l'attesa

e l'amore si compie.

"Chanterai por mon courge" non viene considerata una chanson de toil perchè non rispetta questa nuova

caratteristica e viene raccontata come le altre chanson: lui è un crociato e lei sta in casa e pensa se tornerà

mai o no. È una canzone molto fisica che aumenta di strofa in strofa.

Ha 4 versi che si aggiungo alla fine della prima strofa e si ripetono alla fine di ogni strofa. Questi si chiamano

refrer: è un elemento che si ripete come musica e testo e indicano un abbassamento di qualità e indica una

chanson di intrattenimento perchè la ripetizione indicano canti di qualità inferiore in quanto richiedo meno

attenzione nella comprensione. Anche se usa il refrer è una chanson molto seria nel racconto.

Il refrer sposta l'emotività della narrazione in uno scenario di guerra e crea uno sfasamento dello spazio e di

strofa in strofa diventa sempre più significativo.

La struttura metrica è ABABABAB e viene chiamata coblas doblas.

1. 2° strofa: Beauvais, città di classe è una contrapposizione alla Città Santa che è devastata dai

barbari musulmani. C'è la possibilità che il cavaliere possa tornare.

2. 3° strofa: Considera l'amore terreno più importante delle scelte.

3. 4° strofa: Un ulteriore elemento di fisicità è il vento d'oriente che porta il ricordo di lui.

4. 5° strofa: Lei utilizza la veste di lui come surrogato al ricongiungimento, che però non avviene

realmente.

Il fatto che sia una donna che parli di desiderio, permette al poeta di superare le regole di comportamento

e stile che non concedono di parlare dell'amore in termini fisici. Pag. 20 a 38

La melodia cantata nella 2° versione da un senso dell'attesa ed è diversa da quella cantata nella 1° perchè

canta i primi due versi su una diversa melodia, mentre nella 1° li canta sulla stessa. Tutte due sono giuste

perchè esistono 5 manoscritti che prevedono delle piccole differenze l'uno dall'altro. Il meccanismo di

ripetizione è di tipo salmodico un'intonazione su un tenor fisso.

I diversi codici restituiscono un immaginario diverso perchè vogliono rendere più accattivante una melodia

destinata ad un racconto e quindi deve avere una struttura propria.

PASTORELLA

L'ambiente che predilige la riproduzione di musica medievale profana senza gli strumenti è l'Inghilterra.

“Pastorella” è una chanson di carattere popolare con tre strofe molto lunghe ed è una chanson strofica e

narrativa.

Racconta una storia che si svolge sempre nello stesso modo: una fanciulla sta pascolando il gregge e vede

arrivare un cavaliere che nota la sua presenza. Lui si innamora di lei e tenta di sedurla e di convincerla a

seguirlo, ma le non ci sta. Il narratore è il cavaliere, ma nelle ultime due frasi interviene la fanciulla. Il

cavaliere dice alla fanciulla che non le offrirà uno scudo nero e rosso scarlatto (simbolo di morte), ma uno

verde e rosso vermiglio (simbolo della primavera).

Il finale è insolito perchè la fanciulla sembra disinteressata del suo stato attuale e sarà un problema del suo

fidanzato che non l'ha protetta.

Il tema della pastorella stuprata, non è comune, ma non è così grave: Robin e Marionn è una storia tipica

medievale che prende spunto dalla Pastorella.

La storia di Robin Hood nasce da quella di Robin e Marionn. L'idea che esista un personaggio che

rivendicherà le sorti del popolo inglese contro la cattiva amministrazione da parte del re è una storia che si

colloca alla fine del 1500.

Nel "Sogno di una notte di mezza estate" ritorna la figura di Robin perchè è descritto come un personaggio

senza patria e malvivente (i rubinetti si chiamano in questo modo perchè le bocche da dove usciva l'acqua

erano a forma di ariete/fauno che era l'aspetto di Robin).

Questo personaggio non ha identità propria e viene descritto sempre in maniera diversa in ogni storia.

La fortuna delle Pastorelle è legato al fatto che la ritroviamo in riadattamenti moderni. Esiste un solo altro

manoscritto "Pur confortè mon courage" che riproducono questa chanson: la linea melodica è la stessa, ma

ha un elemento particolare perchè alla fine sulla sillaba "go" si forma un lungo melisma. Quindi di fatto è un

brano polifonico e non può essere considerata una vera chanson. In un altro manoscritto "Crescent

incredulitans" che riporta la Pastorella, viene scritto un testo diverso e si presenta la sillaba "go" cantata

dal tenor; è una clausola, elemento polifonico costruito in una porzione di polifonia sostituibile che veniva

modificato a seconda delle circostanze. In un ulteriore manoscritto che ha un testo a se stante troviamo la

sillaba "go" con la prima parte della parola "vir" e forma la parola "virgo". È il versetto di un graduale, canto

della messa del proprio, interlezionale. L'asterisco nei graduali indica che prima di esso era cantato dal coro

professionista e dopo dai fedeli. Le polifonie si creano sulla parte del coro professionista. Si crea, quindi,

una clausola a tre voci. Il duplum (seconda voce) viene intonato sotto la clausola, perciò si crea un tropo

che in questo caso si chiama mottetto perchè si aggiunge un testo al melisma preesistente. In questo

mottetto si sillabano le note del melisma del duplum.

Il meccanismo di trasformazione è graduale, tipico della tropatura:

1. Il canto liturgico viene reso polifonico,

2. Sì estrapola la clausola creando una nuova polifonia su di essa,

3. Si aggiunge un testo latino che viene poi sostituito da uno francese

4. Vengono aggiunte due strofe che concludono la vicenda. Pag. 21 a 38

IL NOUVIAUS TENS

Il castellano di Couci è un troviere che raccoglie molte chanson tra cui "Il noviaus tens" (i tempi nuovi) che

ha una struttura barform e parla dell'amore non corrisposto con una fanciulla sposata perchè sta partendo

per la Terra Santa.

I trovieri non hanno le Vidas (biografie), ma hanno dei romanzi (poemi che anticipano la narrazione) che

raccontano la vicenda; infatti Couci ne ha uno in versi che racconta l'amore non corrisposto con la dama

Dufaielle e quando il marito lo viene a sapere decide di partire crociato, per finta, insieme alla moglie e il

castellano decide di andare con loro, ma una volta preparato il tutto, il sovrano si da malato e la moglie

deve rimanere con lui, mentre il castellano è costretto a partire. La dama disperata si taglia la treccia e la

dona all'amato e quando viene ferito convince gli scudieri di prelevare il suo cuore, unirlo alla treccia e

riportarlo all'amata come segno d'amore. Il sovrano, però, riesce a intercettare il dono e punisce la moglie

facendo cucinare il cuore e offrendoglielo come pasto. La moglie è entusiasta del pasto e quando scopre

l'inganno decide di farsi morire di fame.

La storia è inventata ed è tutto quello che sappiamo del castellano, ma è una storia preesistente e la

troviamo nella Vidas di un cavaliere trovatore, Gullielm de Cabestanh: Guillem è innamorato della moglie

del feudatario, lei ci sta, il marito la scopre e fa ammazzare l'amante prelevandone il cuore, lo cucina e lo da

alla moglie che ha una reazione violenta, il marito sguaina la spada per ucciderla, ma lei si getta dalla torre.

Il romanzo del castellano è più moderno perchè si è adattato al momento storico delle crociate.

In realtà prima di questa storia c'è ne un'altra ancora che compare nella prima versione scritta di Tristano e

Isotta, ma non riguarda principalmente il loro amore: Isotta in un momento di sconforto canta una canzone

che viene descritta come la canzone di Cabestanh.

Nel 1800 ci si accorge che questa storia veniva raccontata nelle storie indiane e la sua tradizione

probabilmente risale all’VIII secolo a.C. Questa vicenda è entrata a far parte della nostra tradizione e alcuni

esempi sono il mito di Tereo (mito greco), dove Tereo violenta la sorella della moglie e lei per vendicarsi gli

fa mangiare i figli. Viene ripresa, anche, da Shekspear e nella versione del 1800 di Biancaneve.

Il mito del cuore mangiato sopravvive in tante versioni.

La fiaba è ambientata alla fine del 1600 e riprende le storie ambientate nel medioevo per uscire dal

modello classico che si è sviluppato nel 1600 e proporre un nuovo modello non basato sul mito, ma sulla

tradizione borghese della letteratura femminile perchè legate al tema d'amore. Nasce, così, anche il

personaggio del castellano sulla base delle chanson e crea la figura del poeta che è impossibile che abbia

scritto tutte le chanson.

CHANSONS DI CROCIATE

Alcune chanson sono legate alle crociate. Una fra queste è quella dei catari, nasce come crociata contro gli

eretici (catari), ma si trasforma in una crociata contro il territorio dove si sono sviluppati (la Provenza)

perché il territorio interessava al re francese Luigi VIII e il papa Alessandro III glielo concede. I catari erano

francesi cristiani, ma con fede catara ed erano contro la corruzione della Chiesa e contro la Chiesa stessa

(questa è considerata l'eresia maggiore) e professavano una vita povera considerando ogni bene materiale

espressione del demonio, e dovevano essere perseguitati, ma diventa una scusa per uccidere tutti. La

crociata parte da Roma e si muove su questioni religiose. Il sud della Francia era vassallo dell'Aquitania che

all'epoca era sotto la giurisdizione inglese. Raimondo di Tolosa è il conte di Tolosa e non vuole che Parigi

prende la giurisdizione del suo territorio perchè vogliono rimanere autonomi. C'è una fase intermedia nella

quale il papa pensa di ritirarsi perchè non ha prodotto frutti e ci sono 10 anni di standby. Nell'ultima fase<

Dettagli
A.A. 2016-2017
38 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CristinaMenabo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della musica medievale e rinascimentale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Daolmi Davide.