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Il contesto culturale nel Medioevo
Alfonso X, infatti si pensa siano state scritte proprio da lui, ma è la solita cagata. La notazione modale la collochiamo nel 1200 con l'attività liturgica parigina di Notre Dame e l'Ars Nova un secolo dopo, circa nel 1300. La fase di fermento culturale è principalmente francese e poi italiana di conseguenza, questo perché la Francia è in ascesa culturalmente e sotto il regno di Filippo IV le cose cambiano drasticamente. Si perseguitano gli ebrei, viene distrutto l'ordine dei Templari, un ordine militare di Gerusalemme, ma composto da guerrieri occidentali, tornati in Francia dopo le crociate. Vengono perseguitati visto che il re di Francia non aveva da restituire il denaro da loro prestato. Fu un sovrano in lotta anche con il papa e che provocò la cattività avignonese. In questa fase di crisi, in Europa si sviluppano forme intellettuali sempre più sofisticate, sono una reazione alla profonda crisi che andava dilagando.
Si nota che durante il '300 la manifestazione artistica sia particolarmente ricca, pittura, scultura e musica si elaborano e si raffinano producendo un prodotto artistico diverso dalle pratiche culturali precedenti, molto più razionale, nel caso della musica. In questo periodo si scrivono i primi canzonieri (dal 1250), ma i primi manoscritti che non usano la mensura, bensì capaci di scrivere la polifonia, sono proprio databili agli inizi del 1300. Però durante il 1200 si cominciò a scrivere in modo sperimentale. Importante è il poema del XIV secolo che si prende gioco dello strapotere di Filippo IV, veniva cantato nelle corti e poi venne scritto. È una famosa storia di questo periodo il cui protagonista è un cavallo di nome Fauvelle ed è sovrano di un popolo, che lo tratta proprio come un sovrano umano. L'animale è la rappresentazione del male e forse del re di Francia Filippo IV. Il re si sposta con una donna in una festa.Sarcastica come una rivoluzione popolare che lo costringe a fuggire. Il romanzo finisce così più o meno, dicendo che il cavallo ebbe molti figli in giro per il mondo e al male fu permesso di perdurare. A questo poema furono aggiunti brani musicali monodici, con poche polifonie a 3 voci e con una melodia. La notazione non è così diversa dai canzonieri, ma ha delle caratteristiche notazionali che assumono dei significati mensurali. Il tipo di prodotto musicale che raccoglie non è diverso dai precedenti. La scrittura mensurale però non può far parte di questo tipo di produzioni, perché è ancora poco diffusa e legata ad ambienti molto nobili, e sicuramente non sarcastici. Brani come Garrit Gallus sono attribuiti al compositore Flippe di Vitrè, ovvero colui che scrisse il saggio Lars Nova, o meglio i suoi allievi, e che quindi fece svoltare la musica nel XIV secolo. Lui bazzica gli universitari per cui conosce come scrivere musica.
grazie al trattato di Joannes de Moris. Nel l'Ars Nova c'è un elemento in più, ovvero il color, ovvero colorare di rosso alcune note. Questo rosso ha un significato mensurale che fa riprodurre quelle note in modo diverso rispetto a quelle nere (da ternario a binario). Il testo è diverso e le voci non sono scritte sovrapposte, ma in due colonne seppur si cantino in contemporanea. Ha un tenor strumentale che non è solo vocale. La costruzione del mottetto è molto complessa, è un mottetto isoritmico che prevede che il tenor sia ripetuto più volte in cui venga ripreso un modulo ritmico e uno melodico combinati. La melodia si ripete nel tenor con una formula ritmica ricorrente. È un modulo ritmico "nero rosso rosso nero" e via dicendo. È una ripetizione della tàlea, ovvero il taglio del ritmo. La ripetizione melodica di note è presente nel testo con due colors e tre talee. Ripetizione ritmica e melodica.non solo come compositori ma anche come teorici e insegnanti. Tra questi spiccano Guillaume de Machaut, Philippe de Vitry e Johannes de Muris. Questi autori sviluppano nuove tecniche compositive, come l'uso del sistema di notazione mensurale e la polifonia a tre e quattro voci. La musica diventa sempre più complessa e sofisticata, con l'introduzione di ritmi più variati e l'uso di dissonanze controllate. La polifonia diventa una forma d'arte a sé stante, con composizioni che richiedono una grande abilità da parte degli esecutori. La musica sacra continua ad essere importante, ma la musica profana assume sempre più importanza, con la nascita di nuovi generi come la ballata, il rondeau e il virelai. La musica del periodo ars nova rappresenta un momento di grande innovazione e sperimentazione, che apre la strada alla musica rinascimentale.anchese non è così realmente, un esempio è Guillaume de Maschaut. Funzionario, intellettuale e cortigiano presso feudi prestigiosi e alla corte del re che ha come hobby la composizione di poesie e musiche. Fu il primo che ricopiò in un libro tutte le sue poesie musicali che è perdurato fino a noi che si diffuse ovunque. Ci sono 3 codici controllati da lui e da questi ne produssero altri 12 copiati. Lui ebbe la fortuna di poterle scriverle con le nuove tecniche mensurali perché colto e intellettuale anche se la maggior parte delle sue poesie sono monodiche, come quelle del secolo precedenti dei trovatori. Lui fu quello che ebbe la possibilità di fare una cosa del genere quindi è la figura cardine, ma non fu il solo a comporre canzoni mensurali profane. La crisi religiosa del 1300 data dalla cattività avigonese fa perdere il senso comunitario accentuando l'individualismo e il profano, l'attenzione ricade sul valore
individuale ed è per questo che Maschaut fa qualcosa di mitomane e megalomane. Lui vive in contemporanea alla cattività e non a caso la prima produzione scritta in Ars Nova sono i suoi codici. Le teorie di Vitrì e Moris dell'Arsenale Nova prendono parte del sistema allargandosi a tutti anche grazie alla competenza, all'amegalomania e all'intuizione di Maschaut, il quale comprese che quel tipo di scrittura sarebbe diventato la normalità più avanti nel tempo (un po' come Dante fece usando il volgare). Maschaut sta teorizzando un sistema musicale organizzato e lo si deduce da un suo poema "Remed de fortune" che ha avuto un discreto impatto all'epoca, tanto che Petrarca si ispirerà a lui anni dopo per un trattato. È un poema metaforico di lui e di una donna da conquistare. Lui è un compositore che per conquistare la donna scrive canzoni (tristi o felici) e le spiega come scriverle nelle forme con cui veniva scritta.
la musica: barform, refrain, a sequenza (doppia strofa). Ovviamente non riesce a conquistarla. Il poema è un vero e proprio manuale di musica, utile ai posteri per imparare a scrivere musica in forme diverse fino ad allora conosciute. I suoi manoscritti sono anche decorati e miniati con iconografie sofisticate che si riportano anche nella scrittura musicale o nella scrittura della poesia in generale. Connotati gotici per la scrittura e non più romani quadrati, ma allungati sull'asse verticale. La letteratura di Maschaut dà delle indicazioni testuali per far sì che diventi modello per i posteri, un po' come Dante fece nel "De vulgari eloquentia". Introdusse anche e soprattutto la polifonia nelle messe, ci sono stati esempi precedenti, ma non sono attribuibili ad un autore. Maschaut scrive un'intera messa polifonica non intonando le parti del proprio, bensì dell'ordinario. Ciò perché le parti del proprio possono essere
trasformate in relazione alla festività, ma le parti ordinarie non sono mai state toccate perché si ripetono ogni volta e sono cantate dal popolo. La "Messa di Notre Dame" di Maschaut forse non è nemmeno stata mai fatta, si pensa l'avesse fatta per il "Remed de fortune", ma non si è certi. È una struttura a quattro parti con quattro voci secondo le regole dell'Ars Nova. Lui scrive Ballàde (con strofe ampie e refrain), scrive i virle (con un refrain che anticipa la strofa strutturata in barform) e il rondò. Una ballàde si compone di due testi in barform e una composizione musicale in barform, la ballàde si ripete 3 volte con 3 strofe che riutilizzano la stessa composizione musicale. Il rondò ha una serie di ripetizioni delle parti della barform non molto chiara, come anche il testo. Il rondò è una barform doppia, tipica delle composizioni più semplici. I primi tre versi erano AAB,
Gli altri sono in refrain AB, ma con un arricchimento si riutilizza il refrain all'interno della struttura a barform intrecciata su una forma a 6 parti. Si riproducono i versi finali anche all'inizio quando la forma sarà a 8, così facendoci si avvicina al virlè. Ricostruzione più intellettuale che poetica, perché complessa e difficile da scrivere. La sezione A è ripetuta 5 volte, la B solo 3 con una strofa con 8 parti, che può comporsi di 13 versi con una maggiore presenza di A e minore di B (sempre così). Si tratta di prodotti complessi e che rimandano a quel principio della esibizione di abilità tecniche nel gestire una struttura rigida. Le tecniche per risolvere i problemi amensurali vengono adottate principalmente in Francia, in Italia invece c'è Marchetto da Padova, uno studioso che qualche anno prima di de Moris scrisse il "Pomelo", un sistema di trascrizione della musica ma con tecniche diverse.
Si parla di ArsNova italiana. Marchetto da Padova era un universitario, quindi il problema losentiva la Francia quanto l'Italia e senza nemmeno avere contatti tra loro. Sonosoluzioni con potenzialità diverse e che dopo molti anni confluiranno inun' unica forma notazionale. Una generazione dopo Maschaut c'è FrancescoLandini, un compositore cieco fiorentino molto apprezzato. Lui pensa damusicista e non da compositore quindi non ha le influenze dell'Ars Novafrancese o italiana, seppur scriva polifonie. Le sue opere sono polifoniche,ovviamente non scritte di suo pugno, ma attribuite a lui viste anche lecronache che lo osannano. Abbiamo solo composizioni a due o tre voci, maisingola perché non si faceva mai; il fatto che fosse cieco fa sospettare che lecomposizioni le abbiano scritte dopo la sua morte. In un Codice miniato del1410 dedicato alla celebrazione dei compositori della città di Firenze troviamoun numero considerevole di opere di Landini.
co e di appartenenza, è importante valorizzare e promuovere le bellezze artistiche e culturali della città. Firenze è famosa in tutto il mondo per i suoi capolavori d'arte, come la Galleria degli Uffizi, il Duomo di Santa Maria del Fiore e il Ponte Vecchio. Inoltre, la città ospita numerosi eventi culturali e artistici, come il Festival dei Maggio Musicale Fiorentino e il Pitti Immagine. Visitare Firenze significa immergersi nella storia e nell'arte, ma anche godere della vivace atmosfera che la città offre, con i suoi caffè storici, i mercati all'aperto e le boutique di moda. Non perdere l'occasione di visitare Firenze e scoprire tutto ciò che questa meravigliosa città ha da offrire.