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STORIA DEL TEATRO MEDIEVALE E RINASCIMENTALE
Lo storico quando scopre la falsità di un documento può comunque utilizzarlo per
studiare l’intenzionalità del falsario. La nuova storia
Si origina in Francia, a cavallo tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo (fino
agli anni Venti). Si fonda sull’arricchimento del campo delle fonti indagate: il diritto di
cittadinanza storiografica si estende a tutti i reperti utili e non solo ai documenti scritti
(testimonianza delle classi alte). Se tutte le tipologie di documento possono essere considerate
fonti storiche, questo implica che per certi versi il procedimento possa essere ritenuto più
importante del risultato: ad esempio, certe date (es: caduta dell’Impero Romano d’Occidente,
1
476 d.C ) sono convenzionali, ciò significa che l’importante non è tanto il singolo evento ma il
processo di passaggio da uno stato a un altro.
È nelle piaghe delle informazioni più sotterranee (che poi portano all’evento clamoroso,
la cui data è spesso convenzionale) che l’antropologia e la storia dello spettacolo hanno
acquisito un’identità storiografica. Discrimini
selezione del documento: più si va indietro nel tempo e più è complesso
1.
comprendere perché è sopravvissuto quel documento e non un altro.
Prima della “nuova storia” c’era la tendenza a considerare più avanzata una società
2.
con un ampio lascito di fonti scritte (le fonti scritte sono più intellegibili quindi per lo
storico è più facile leggerle, di conseguenza studiarle e ricavare dati da esse). Lo storico
deve fare uno sforzo di neutralità allontanandosi dalla propria ideologia.
3. lo storico fa un’operazione altamente soggettiva.
La storiografia è un genere letterario:
Anche se si fonda su documenti oggettivi e ha come premessa l’onestà intellettuale, manterrà
sempre un carattere di soggettività. Il Medioevo
Il Medioevo è un periodo che presenta una maggiore difficoltà di conoscenza.
Nell’antichità abbiamo un sistema di documenti più efficaci rispetto al Medioevo: la civiltà
greca e romana sono fortemente normative con una forte verticalità di gestione. La civiltà
1 È un processo che dura quattro/cinque secoli, originato da varie cause (avvento del cristianesimo e
conseguente crisi dell’ideologia imperiale, invasioni barbariche). Altro esempio di data convenzionale: 1492,
vengono fatti risalire a questa data tre eventi che segnano l’avvento dell’Età Moderna:
1. Scoperta dell’America (si ha grazie a scoperte arabe di tipo scientifico legate alla navigazione).
2. Morte di Lorenzo il Magnifico
3. Fine della dominazione araba in Occidente (Reconquista di Granda) ! 2
STORIA DEL TEATRO MEDIEVALE E RINASCIMENTALE
greca, in particolare, è caratterizzata da una fortissima strutturazione del pensiero. È una
società chiusa, un fenomeno definito, quindi facilmente storicizzabile.
Al contrario, nel medioevo, abbiamo una situazione molto più dispersiva. Le invasioni
barbariche provocano la polverizzazione dei valori precedenti. Tutta la mitologia antica viene
cassata perché non compatibile con l’ideologia monoteista.
E soprattutto viene a mancare lo strumento principe della trasmissione e della
storiografia: la lingua e di conseguenza la documentazione scritta (che permane in latino per
questioni militari e per la Chiesa). Abbiamo una perdita di competenze artigianali e un calo
2
demografico. Il latino letterario permane nelle classi alte, il latino popolare si riconfigura
attraverso i secoli con la commistione con le lingue barbare.
400 d.C-1000: O si utilizzava il latino oppure la capacità di espressione verbale era
praticamente nulla. Abbiamo una vitalità policentrica.
L’investigazione di questo periodo storico non crea dei modelli perché non c’è soluzione
di continuità dall’unificazione di epoca imperiale all’età romanza.
Se lo storico dell’antichità si può paragonare a un restauratore, lo storico
del medioevo è un costruttore di palazzi.
Del medioevo è possibile fare solo una storia parziale ed episodica, tanto più per quanto
riguarda la teatralità medievale, in cui è anche difficile stabilire una gerarchia di importanza.
Anche se abbiamo delle linee di tendenza forti nella ricostruzione di un passato che ha
comunque una sua definizione ma non in maniera deterministica, un elemento di forte ausilio
possono essere le conoscenze pregresse a quella civiltà (classicità) oppure fare riferimento a ciò
che verrà dopo (umanesimo). LEZ 2
argomenti:L’immagine nella cultura cristiana delle origini. La critica del teatro nella Roma
Imperiale. Il teatro educativo e formativo salvato già da Cicerone e Seneca. La teoria dei
sogni.
Il teatro imperiale è ricco, con un grande dispendio di mezzi e soprattutto con una fortissima
componente politica e civile di autorappresentazione.
NB: L’attacco alla teatralità romana fa parte dell’attacco alla civiltà romana.
Parlare di teatro (e non di teatralità diffusa) comincia a diventare improprio dopo il III-IV
secolo: il latino “teatrum” passa ad indicare dal luogo dove si rappresenta al luogo dove
accade qualcosa.
2 A Roma il latino parlato era sicuramente non così omogeneo e si era imposto sopra un substrato di dialetti
molto diversi tra loro, infatti bisogna tenere presente che l’impero romano riuniva molti popoli. ! 3